[nihil] [movimento] Re: [Cerchio] ah, la famiglia...

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Autor: Pkrainer
Data:  
Asunto: [nihil] [movimento] Re: [Cerchio] ah, la famiglia...
No, perché? non é che se ammazzi una persona lo fai perché la ritieni tua
proprietà privata. Quando esistevano persone che erano davvero proprietà
private, gli schiavi, ai padroni non veniva in mente mai più di ammazzarli.
Nemmeno lo stato se ti ammazza, lo fa perché ti ritiene di sua proprietà. La
proprietà non c'entra.
Semmai, par di capire che questo tipo di omicidi, quelli che ammazzano i
figli piccoli, lo facciano perché li percepiscono come qualcosa in simbiosi
con loro stessi, e che se la vita perde di senso per loro, non riescono a
figurarsi che mantenga senso per il figlio. In questo senso credo che Enrico
si riferisse alla casamatta: la famiglia é un luogo in cui si costruisce la
propria condizione assediata quando le cose vanno bene, poi, quando vanno
male, si fa il suicidio di massa, tipo Masada o il suicidio dei lacandoni ai
tempi della conquista spagnola. Il principio é lo stesso: Troia é caduta,
non cir esta che non sopravvivere alla disgrazia, perché d'ora in avanti la
vita sarà solo pena e schiavitù. Non ti pare che ci sia dentro una
sopravvalutazione della famiglia? dubito che il tipo pensasse a sé stesso
come signore della vita altrui, semmai come custode di un progetto di vita,
come lo chiamano assistenti sociali, psicologi e giudici dei minori: e
d'altronde, non é questo che si chiede a un padre? o anche a una madre,
perché episodi identici, ma capovolti, li abbiamo visti accadere un sacco di
volte, l'ultima appena qualche giorno fa.
In sostanza si tratta di una versione ammodernata del delitto d'onore: in
quel caso ciò che colpiva era il fallimento pubblico, lo sputtanamento, il
fatto che non eri stato capace di badare a tua moglie, e quindi per
estensione, ai cazzi tuoi, che eri un fallito; oggi, mutati i fattori
sociali, mutato "il diritto di famiglia" (locuzione che la dice lunga), uno
non sopporta nel proprio intimo quel medesimo fallimento. Sempre perché il
successo nel matrimonio é vissuto come fondante, come vero obiettivo di
un'esistenza (da molti, mica da tutti, per fortuna): il cambiamento di
riferimenti fa sì che sempre più spesso uno, invece di liquidare l'incomodo
o il coniuge, si suicida e non di rado si porta i figli appresso, per
proteggerli, si figura lui, dalle brutture della vita.
In sostanza, non capisco perché ti incazzi: la famiglia ti pare
un'istituzione che procuri qualcosa di diverso da disorientamento, dolore e
delirio?


----- Original Message -----
From: "Tuula Haapiainen" <Cyberscript@???>
To: <cerchio@???>; <movimento@???>; <nihil@???>
Sent: Wednesday, January 22, 2003 7:17 PM
Subject: Re: [nihil] [movimento] Re: [Cerchio] ah, la famiglia...


> PAOLOOOOOOOOO!!!
> sono incazzatissima!!! questo strozzo si crede che gli altri sono la sua
> PROPRIETA? PRIVATA!!! LA MOGLIE E I FIGLI!!!!!!!!!!!!!
> Per Enrico alias Clochard, invece..;-)
> in effetti, dopo leggendo con più attenzione, bisogna dire che la mia
> rispost non era adeguata alle tue parole..che in effetti davano un senso
> polivalente.. cioè, ciò che la gente si aspetta dalla famiglia..:-)
> resta il fatto, ritornando a Paolo, che la penbso come ti scrivo qui
> sopra...stu figlio di puttana che si sente signore della vita degli
> altri..:(((((
> ..scusate..ma non riesco a trattenermi..:-((
> baci
> tuula