[RSF] Art.18. UN REFERENDUM CON MOLTE POSSIBILITA'

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Auteur: Radio Città Aperta
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Sujet: [RSF] Art.18. UN REFERENDUM CON MOLTE POSSIBILITA'
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Art.18. UN REFERENDUM CON MOLTE POSSIBILITA'

Editoriale del 22 gennaio


"Mettere le braghe" ai movimenti espressisi in questi mesi, non =E8 e =
non sar=E0 semplice per nessuno. Al di l=E0 della volontaria o =
involontaria corsa alla sovraesposizione mediatica di alcuni "leader", =
nessuna componente sembra avere, da sola, una capacit=E0 di leadeship o =
di egemonia riconosciuta collettivamente.

Questi movimenti dovranno fare molto spesso i conti con se stessi. Le =
mobilitazioni contro la guerra - giustamente - nascono e mirano alla =
massima unit=E0 del fronte politico, sociale e morale che si oppone alla =
guerra preventiva. La "contaminazione" tra aree politiche diverse dentro =
le iniziative dei prossimi mesi contro l'aggressione all'Iraq, sar=E0 un =
dato di fatto. Ma tra qualche mese, questa contaminazione "unitaria" =
andr=E0 incontro ad una lacerazione politica sul referendum per =
l'estensione dell'art.18 a tutti i lavoratori.

Sar=E0 questa la prima verifica della tenuta o meno dell'ipotesi =
egemonica sorta intorno a Cofferati. Contemporaneamente lo schieramento =
sul referendum dar=E0 visibilit=E0 ad una "area referendaria" che =
contiene pezzi importanti dei movimenti: dal sindacalismo di base alla =
Fiom, dalle aggregazioni che hanno affiancato i lavoratori della Fiat ai =
gruppi pi=F9 radicali della sinistra antagonista, dal PRC alla sinistra =
DS ai Verdi. Difficilmente il "riformismo a schiuma frenata" =
dell'ipotesi Cofferati potr=E0 passare indenne da tale verifica. Se =
nell'area referendaria non si imporranno i tatticismi di sempre e le =
svolte repentine a cui ci ha abituato una certa storia della sinistra =
italiana, potrebbe concretizzarsi un fronte politico e sociale di =
estremo interesse. Ed =E8 qui che emerge l'importanza decisiva =
dell'autonomia di questi movimenti dal ceto politico. Se non si capitola =
nuovamente alla logica del meno peggio, l'opzione di una sinistra =
alternativa radicata socialmente e di una rappresentanza politica =
adeguata, potrebbe finalmente cominciare a camminare sulle proprie =
gambe.


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Art.18. UN REFERENDUM CON MOLTE POSSIBILITA'
Editoriale del 22 gennaio

"Mettere le braghe" ai movimenti espressisi in questi mesi, non =8A e =
non sar=85 semplice per nessuno. Al di l=85 della volontaria o =
involontaria corsa alla sovraesposizione mediatica di alcuni "leader", =
nessuna componente sembra avere, da sola, una capacit=85 di leadeship o =
di egemonia riconosciuta collettivamente.
Questi movimenti dovranno fare molto spesso i conti con se stessi. Le =
mobilitazioni contro la guerra - giustamente - nascono e mirano alla =
massima unit=85 del fronte politico, sociale e morale che si oppone alla =
guerra preventiva. La "contaminazione" tra aree politiche diverse dentro =
le iniziative dei prossimi mesi contro l'aggressione all'Iraq, sar=85 un =
dato di fatto. Ma tra qualche mese, questa contaminazione "unitaria" =
andr=85 incontro ad una lacerazione politica sul referendum per =
l'estensione dell'art.18 a tutti i lavoratori.
Sar=85 questa la prima verifica della tenuta o meno dell'ipotesi =
egemonica sorta intorno a Cofferati. Contemporaneamente lo schieramento =
sul referendum dar=85 visibilit=85 ad una "area referendaria" che =
contiene pezzi importanti dei movimenti: dal sindacalismo di base alla =
Fiom, dalle aggregazioni che hanno affiancato i lavoratori della Fiat ai =
gruppi pi=97 radicali della sinistra antagonista, dal PRC alla sinistra =
DS ai Verdi. Difficilmente il "riformismo a schiuma frenata" =
dell'ipotesi Cofferati potr=85 passare indenne da tale verifica. Se =
nell'area referendaria non si imporranno i tatticismi di sempre e le =
svolte repentine a cui ci ha abituato una certa storia della sinistra =
italiana, potrebbe concretizzarsi un fronte politico e sociale di =
estremo interesse. Ed =8A qui che emerge l'importanza decisiva =
dell'autonomia di questi movimenti dal ceto politico. Se non si capitola =
nuovamente alla logica del meno peggio, l'opzione di una sinistra =
alternativa radicata socialmente e di una rappresentanza politica =
adeguata, potrebbe finalmente cominciare a camminare sulle proprie =
gambe.

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