L'incendio che ha distrutto durante la notte la ovovia dell'Abetone (leggi qui) potrebbe essere stato un attentato di matrice cosiddetta "ecoterroristica". Fonti degli inquirenti sottolineano che le indagini sono a tutto campo, ma la rivendicazione scritta con vernice verde sul muro della stazione dell'ovovia ("Fuoco ai distruttori, Marco libero") punta in quella direzione.
Secondo gli inquirenti Marco, potrebbe essere Marco Camenisch, 51 anni, un anarco-insurrezionalista svizzero attualmente detenuto nel carcere di Thorberg, vicino a Berna, dopo essere stato estradato in Svizzera dall'Italia nell'aprile scorso, condannato in primo grado proprio in Toscana per attentati ai tralicci dell'Enel.
"E' una cosa seria, molto seria", è l'unico commento ufficiale del procuratore Tindari Baglione, che sta seguendo le indagini, condotte congiuntamente da carabinieri e polizia, e che ha compiuto un sopralluogo all'Abetone. I rilievi tecnici sono affidati al ris dei carabinieri.
L'incendio ha completamente distrutto l'impianto di risalita causando milioni di euro di danni e rovinando la stagione invernale della importante stazione sciistica dell'Appennino toscano
