[ssf] Sondaggio Licenze Taxi a Milano: VOTA NO!

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Author: C.S. Leoncavallo
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Subject: [ssf] Sondaggio Licenze Taxi a Milano: VOTA NO!
TAXISTI: ALBERTINI PERDE ANCHE SE VINCE, VOTA CONTRO!

Il Sindaco di Milano, Gabriele Alberini, ha indetto una sorta di referendum
(definito sondaggio) contro i tassisti milanesi.
Dal sito del Comune (www.comune.milano.it, da apposito numero verde 800 283
283, con e-mail sondaggio.taxi@???) si deve attribuire o meno
al Sindaco-conduttore di condominio una legittimità plebiscitaria.

I tassisti si sono impegnati in un tavolo con il Comune per la
riorganizzazione dei turni: per il Sindaco-imprenditore ha soltanto un
VALORE CONSULTIVO (ma allora cosa lo fai a fare) mentre le organizzazioni di
categoria ritengono che l'aumento del numero di licenze (500 aggiuntive alle
attuali 4571) debba essere eventualmente discusso dopo un periodo di
sperimentazione. Ma il punto è certamente altro: Albertini ha svuotato di
funzioni il Consiglio comunale e imposto una gestione aziendale della cosa
pubblica. Dove però aziendale non è sinonimo di efficienza e,ovviamente, di
democrazia. Il Sindaco-podestà chiede oggi ai milanesi di aiutarlo
ulteriormente in quest'opera.

Sullo specifico tema il Sindaco-commissario dovrebbe piuttosto chiarire a
tutta la città quali dei molti provvedimenti annunciati intende
effettivamente realizzare in materia di traffico, al fine di migliorare
l'insostenibile situazione che si è gradualmente affermata negli ultimi
anni. Solo in questo modo è possibile infatti pensare a sostanziali
cambiamenti della mobilità e della qualità della vita a Milano.

I provvedimenti degli scorsi anni relativi ai costi e alle modalità del
trasporto pubblico, l'inadeguatezza delle corsie preferenziali,
l'insufficienza e i costi dei parcheggi cittadini e di corrispondenza sono
invece andati in senso contrario a quanto periodicamente è stato a gran voce
annunciato.
Di più: le gabelle praticate, un uso estensivo delle multe, e quelle
fantasticate, road pricing, sono iniziative esclusivamente volte a fare
cassa senza praticamente incidere sulla situazione reale.
Oggi, dopo i lavoratori dell'ATM e quelli della Vigilanza Urbana, tocca ai
taxisti. Blocchiamolo.

VOTA NO

Quello che il sindaco non ha capito è che la categoria dei taxisti, un
tempo additati come prototipo di corporazione, sono gradualmente diventati
parte di una moltitudine di figure del lavoro oggi largamente presenti nella
città di Milano: partite IVA messe al lavoro, "atipici", precari. E' un
insieme di soggetti che non possiede ancora tutele e garanzie di sorta e
che guarda oggi ai tassisti milanesi come ad un interessante e particolare
esperimento.

Quella ingaggiata dal Sindaco-in caduta libera è una partita senza uscita.
Nella crociata delle cinquecento licenze, comunque finisca, anche se vince
perde.

Daniele Farina