Autor: Luigi Pirelli Data: Assunto: [RSF] Lilliput per il 15 Febbraio: Un "altro" corteo;
From: <glt-nonviolenza@???>
Sent: Tue, 21 Jan 2003 09:07:35 +0100 (CET)
UN ALTRO CORTEO
-Contributo a cura del Gruppo di Lavoro Tematico Nonviolenza e Conflitti
della Rete di Lilliput-
La globalizzazione neoliberista ci sta conducendo nuovamente verso una nuova
guerra. Per cercare di fermarla, il movimento dei movimenti riunito a Firenze
per il Forum Sociale Europeo ha indetto una grande mobilitazione europea e
mondiale contro la guerra che si terrà il 15 febbraio prossimo.
Per la prima volta non si sceglie di far convergere il movimento mondiale in
ununica città, ma di coordinare manifestazioni in tutte le capitali del
mondo(in Italia a Roma): un enorme no alla guerra in Iraq che questa volta
può risultare davvero decisivo; tanto quanto più riuscirà a essere
profondamente unitario.
Il GLT Nonviolenza e Conflitti sta conducendo da tempo una riflessione su
quali siano le modalità più opportune per manifestare il dissenso e riconosce
che la forma corteo, scelta per questa prossima grande mobilitazione, ha molti
limiti che dovrebbero spingere tutto il movimento a sperimentare modalità
nuove e alternative. Il principale di questi limiti è la scarsa capacità dei
cortei di essere inclusivi e comunicativi nei confronti delle persone non
mobilitate accanto alle quali passiamo.
In questo caso, però, riteniamo che il corteo sia uno strumento adeguato,
perché il nostro obiettivo non è quello di fare sensibilizzazione, ma di dire
a chi ci governa con la forza inequivocabile e ineludibile dei numeri che la
maggioranza degli Italiani è contraria a questa guerra.
Invitiamo pertanto la Rete a stringersi dentro a questo corteo e a
contribuire con lenergia delle idee e limpegno operativo a una sua grande
riuscita, nella convinzione che partecipare a questo processo dallinterno,
mantenendo alta la propria particolarità, è in questo caso la sfida migliore
per crescere e far crescere.
Siamo consapevoli che lo specifico delle politiche dellazione nonviolenta
sono un percorso appena avviato da un movimento che già da tempo ha scelto con
chiarezza di non essere violento; riteniamo essenziale non rinunciare alla
propria scomoda particolarità, per continuare a perseguire gli obiettivi
lillipuziani e per rafforzare il corteo. Nel senso di un rinnovamento, tramite
progressiva aggregazione di nuove modalità e graduale precisazione di alcune
tra quelle già presenti ma a volte generiche.
VERSO UN ALTRO CORTEO
Il GLT Nonviolenza chiede a tutti i luoghi della Rete di attivarsi con
mobilitazioni, azioni e iniziative locali per tenere alta lattenzione alla
guerra imminente e alle sue cause e renderne visibile il dissenso.
Le proposte nate in seno alla Rete e sperimentate da vari nodi sono molte e
vanno dallesposizione della bandiera della pace, alla biciclettata contro la
guerra, allora di silenzio, alle telefonate in prefettura.Siamo convinti che
la vivacità propositiva e di rinnovamento e la paziente costruzione quotidiana
che viene dai nodi sia la nostra maggiore risorsa, e riteniamo che essa possa
diventare anche una strategia efficace dal punto di vista comunicativo:
creando una molteplicità di forme locali integrate in maniera libera e
creativa in percorsi orientati verso il 15 febbraio.E sufficiente dedicare
una piccola parte delle energie che si stanno investendo nei processi già
avviati localmente, per arricchirli anche del senso della promozione e
organizzazione della manifestazione di Roma. Lorganizzazione del corteo è
anche loccasione per incontrare il movimento, contaminarsi con le altrui
culture e contaminare con i contenuti e le modalità reticolari, lillipuziane e
nonviolente.
Unoccasione per collaborare tra GLT, nella convinzione che il tema della
guerra sia solo lemersione sotto forma di violenza diretta della violenza
strutturale e culturale che i vari GLT si propongono di trasformare. Che
quindi sia essenziale per lefficacia della contestazione il contributo di
approfondimento, creatività e passione di chi si occupa dei temi specifici.