[Lecce-sf] Referendum informa 1

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Diamo inizio a una serie di messaggi destinati a offrire informazioni, =
opinioni e approfondimenti sui referendum (art. 18 e elettrodotti). Li =
intitoleremo tutti "Referendum informa" con il numero progressivo (1, 2 =
ecc.).
Ad apertura del messaggio riporteremo il sommario del contenuto: potrete =
perci=F2 decidere subito se vi interessa. =20
=20
Sommario 1:
- Il Comitato centrale della Fiom-Cgil (dal Manifesto 18.1.03)
- Intervista a Bertinotti (da l'Unit=E0 18.1.03)
- Editoriale di Cesare Salvi (da l'Unit=E0 18.1.03)
- Sondaggio sugli atteggiamenti riguardo al referendum (da l'Unit=E0 =
18.1.03)


IL COMITATO CENTRALE DELLA FIOM
Art. 18, Fiom avanti tutta=20
Le critiche di Sergio Cofferati non convincono i metalmeccanici della =
Cgil che si preparano =ABper vincere la sfida=BB
LORIS CAMPETTI
Non sono pentiti in casa Fiom. Semmai, sono piuttosto incazzati, per =
=ABil tentativo in atto di falsificare il merito del quesito =
referendario e di cancellare in questo modo la rilevanza che l'articolo =
18 ha per i diritti di tutti i lavoratori=BB. I metalmeccanici della =
Cgil saranno in prima linea nella battaglia per vincere il referendum =
estensivo che tanti mal di pancia sembra provocare in casa dell'Ulivo, e =
che incrocia il dissenso della maggioranza della Cgil (o almeno del suo =
gruppo dirigente). Il comitato centrale della Fiom che si =E8 concluso =
ieri pomeriggio a Roma ha rivendicato la giustezza della decisione di =
promuovere insieme ad altre forze, partiti e associazioni una sfida che =
non vuole dividere - come accusano i suoi detrattori - ma unire. Unire =
nell'universalit=E0 dei diritti i lavoratori garantiti dallo Statuto - =
sempre meno, come conseguenza della deregulation del mercato del lavoro, =
delle esternelazzazioni, della frantumazione dei processi produttivi - e =
quelli non tutelati. Un tentativo, questo della Fiom, che =E8 in =
perfetta continuit=E0 con la campagna della Cgil che per un anno ha =
mobilitato, proprio con la parola d'ordine dei diritti, giovani e =
anziani, lavoratori e disoccupati, studenti e precari, interinali e =
stagionali, pensionati, strati sociali diversi. Fino alla manifestazione =
oceanica del 23 marzo a Roma. Il gruppo dirigente nazionale della Fiom =
ha dunque deciso - praticamente all'unanimit=E0, con due astenuti - di =
dare continuit=E0 all'impegno preso al momento della raccolta di =
centinaia di miglia di firme. Ora in tutto il territorio i meccanici =
della Cgil saranno presenti nei comitati per il s=EC. Ma come, chiedono =
i giornalisti nel corso della conferenza stampa al termine del comitato =
centrale, insistete sul referendum dopo le dichiarazioni di Cofferati? =
=ABSe =E8 vero che Cofferati ha detto di essere contrario all'estensione =
dell'articolo 18 ai lavoratori delle piccole imprese - =E8 la risposta =
pacata del segretario della Fiom, Gianni Rinaldini - non posso che =
ribadire che la posizione della Fiom =E8 diversa=BB. Soprattutto, =
insiste Rinaldini, guai a dimenticare il merito del quesito referendario =
che =E8 =ABil diritto al reintegro nel posto di lavoro di chiunque sia =
stato licenziato ingiustamente=BB. Ma anche la posizione del segretario =
della Cgil Guglielmo Epifani =E8 decisamente diversa da quella espressa =
dalla Fiom... =ABEpifani - taglia corto Rinaldini - ha detto che ne =
parleremo al direttivo della Cgil e noi andremo a quel direttivo con la =
nostra posizione=BB.

Almeno un merito va riconosciuto a questo referendum: si sono =
moltiplicati gli annunci di proposte di leggi in grado di renderlo =
inutile, recependone la filosofia. =ABSe ci sar=E0 una legge che toglie =
la soglia dei 15 dipendenti all'applicazione dell'articolo 18, nulla da =
ridire, anzi. Fatico per=F2 a immaginare che questo parlamento - =
continua il segretario della Fiom - abbia la volont=E0 e la =
possibilit=E0 di varare una legge che estende a tutti un diritto =
inalienabile. La realt=E0 =E8 che la maggioranza del parlamento vorrebbe =
toglierlo a tutti. E proprio per questo, per l'impraticabilit=E0 di una =
strada legislativa, noi abbiamo scelto la via referendaria. L'articolo =
18 continua a essere sotto attacco, non facciamo finta di non saperlo. E =
ricordiamoci anche che nell'agenda parlamentare c'=E8 la legge delega =
sul lavoro che contiene attacchi pesantissimi alla condizione =
lavorativa, non meno gravi del tentativo di togliere a tutti la tutela =
garantita dall'articolo 18 dello Statuto=BB.=20


INTERVISTA A BERTINOTTI
18.01.2003
Un'occasione di riscatto dei lavoratori

ROMA=ABQuesta rondine pu=F2 fare primavera, la nuova primavera dei =
diritti=BB. Fausto Bertinotti crede nel referendum e crede anche nella =
vittoria. =ABCome dicono i francesi, on s'engage (ci si impegna), prima =
si combatte poi si vedr=E0=BB.
Si far=E0 sicuramente o ci sono strade alternative?
=ABNon vedo perch=E9 non si dovrebbe fare. =C8 un esercizio fondamentale =
di democrazia che tra l'altro ha il merito straordinario di mettere =
nell'agenda politica la centralit=E0 della questione dei diritti sul =
lavoro. Costruisce una gerarchia reale contro una fittizia, se solo si =
pensa che fino alla settimana scorsa rischiava di essere centrale il =
discorso sulle riforme istituzionali, mentre il Paese guardava in =
tutt'altra direzione=BB.=20
Insomma, si torna a parlare di lavoro?
=ABCerto, e ci pu=F2 anche essere l'occasione per una svolta da un lungo =
periodo - di quasi 20 anni - in cui il lavoro =E8 stato una variabile =
dipendente e i diritti dei lavoratori sono stati compressi ai fini di =
garantire la competitivit=E0 delle merci=BB.=20
Anche la Cgil chiede le tutele, ma pensa ad una legge.=20
=ABIntendiamoci, se uno crede di poter convincere Berlusconi a votare =
una legge per estendere l'articolo 18 va benissimo. Io dubito che lo si =
possa fare. Mi pare un esercizio assolutamente retorico. Tutti sanno =
bene che Berlusconi e il governo delle destre sono intenzionati a =
ridurre i diritti sul lavoro. Del resto il centrosinistra stesso (o una =
sua parte), quando ha presentato una legge come nell'ipotesi Treu-Amato, =
si =E8 mosso su posizioni opposte a quelle del contenuto proposto dal =
referendum=BB.=20
Quindi per lei non ci sono condizioni a cui si pu=F2 rinunciare?
=ABAssolutamente no. =C8 una materia indisponibile. Solo una legge che =
raccolga quello che propone il referendum potrebbe farlo decadere. Non =
=E8 nella disposizione dei proponenti questo esercizio. In pi=F9 la =
consultazione allarga l'esercizio democratico in un momento in cui il =
Parlamento =E8 svuotato e subisce la preminenza dell'esecutivo=BB.=20
Non si corre il rischio, con il conflitto di interessi, che la volont=E0 =
popolare sia manipolata?
=ABQuesto rischio c'=E8 sempre. Con questo ragionamento dovremmo =
smettere di occuparci di politica. In realt=E0, siccome c'=E8 il =
conflitto di interessi, siccome c'=E8 la manipolazione, costruiamo la =
democrazia=BB.=20
Non pensa che oggi in Italia si debba agire pi=F9 sul sistema produttivo =
che non sul fronte del lavoro?
=ABPenso radicalmente il contrario. In Italia si sta costruendo un =
modello molto aggressivo che si basa sull'alta flessibilit=E0 e i bassi =
salari e diritti. Questo sistema produttivo si cambia se si introducono =
delle rigidit=E0. Un grande economista del dopoguerra, Claudio =
Napoleoni, diceva che se la sinistra vuol provare a condizionare lo =
sviluppo deve introdurre dei vincoli interni, delle pre-condizioni, =
sulla base delle quali si costruisce lo sviluppo. Penso che i diritti =
debbano essere la nuova rigidit=E0 che funziona come sprone verso =
un'altra strada. Questa funzione =E8 possibile solo se si stabilisce che =
i diritti sono una soglia incomprimibile=BB.=20


EDITORIALE DI CESARE SALVI=20
Non avere paura
di Cesare Salvi

Mi piacerebbe che nel referendum sull'articolo 18 dello Statuto si =
discutesse anzitutto del merito del quesito. Ho infatti l'impressione =
che a dire s=EC o no saremo tutti chiamati in un tempo non molto =
lontano, giacch=E9 credo che la via legislativa di cui si parla va =
giustamente perseguita, ma difficilmente potr=E0 giungere a buon porto =
(per le ragioni che dir=F2).
Porsi preliminarmente la fondamentale domanda se =E8 giusto o no il =
contenuto del quesito =E8 decisivo per quella riforma della politica =
pi=F9 vicina ai cittadini che cos=EC spesso si richiede. Quante volte =
abbiamo detto, o sentito dire, il merito =E8 decisivo! Accantonerei =
quindi la polemica su chi sia avvantaggiato o svantaggiato tra i =
dirigenti dell'opposizione, su manovre o su dietrologie di vario segno, =
di cui cominciano a riempirsi le pagine dei giornali. Il merito, dunque. =
Continuo a non sentire argomenti che mi convincano che un diritto di =
libert=E0 come quello previsto dall'articolo 18 debba essere limitato =
nella sua estensione per un dato puramente numerico.
Se =E8 giusto difendere, come abbiamo tutti fatto finora, il diritto =
alla tutela contro l'ingiusto licenziamento per il lavoratore che ha 15 =
colleghi, non comprendo perch=E9 lo stesso diritto non debba =
riconoscersi quando i colleghi di lavoro sono meno di 15. Tanto pi=F9 in =
una situazione nella quale =E8 la stessa grande industria che, =
attraverso vari meccanismi normativi pi=F9 o meno conformi alle leggi, =
ha riorganizzato il proprio lavoro in modo tale che in molti =
stabilimenti Fiat, ad esempio, fianco a fianco fanno l'identico lavoro =
alcuni lavoratori, che in quanto formalmente dipendenti della Fiat =
possono usufruire della tutela dell'articolo 18, e altri che invece =
dipendono da altre societ=E0 pi=F9 o meno fittizie e quel diritto quindi =
non ce l'hanno. Si dice che il quesito non d=E0 invece risposte di =
tutela ad altre categorie di lavoratori deboli, come i precari o i =
cosiddetti co.co.co. =C8 cos=EC, per la natura abrogativa propria del =
referendum. Ma la vera domanda =E8: se vincer=E0 il quesito =
referendario, sar=E0 pi=F9 facile o no fare una legge per tutelare anche =
questi lavoratori? La risposta mi appare evidente. Si dice inoltre che =
questo referendum rischia di creare una contrapposizione sociale tra =
lavoratori e piccoli imprenditori. Naturalmente non basta rispondere con =
la pur non secondaria considerazione per la quale anche i dipendenti dei =
piccoli imprenditori sono persone che votano, e sono oltretutto in =
numero maggiore dei loro datori.
=C8 giusto chiarire che il referendum non =E8 rivolto contro artigiani =
ed esercenti. Ne sono tanto convinto che da tempo ho sottoscritto una =
proposta di legge (a proposito di iniziative legislative), primo =
firmatario il senatore Di Siena, nella quale si prevede una normativa =
peculiare dove davvero esiste una specificit=E0 del rapporto di lavoro, =
come in settori dell'artigianato e del piccolo commercio, nonch=E9 una =
proposta fiscale, in particolare per quanto concerne l'Irap, che =
rettifichi anche scelte da noi fatte quando governavamo, e che queste =
categorie considerarono ingiustamente discriminatorie nei loro =
confronti. Infine, quanto alle considerazioni di sistema, il tema di =
fondo =E8 se la competitivit=E0 del sistema Italia deve fondarsi sulla =
compressione di redditi e tutele di settori sempre crescenti del mondo =
del lavoro, ovvero sulla qualit=E0 delle innovazioni, della ricerca, =
delle relazioni industriali. Se il modello renano, vedi Volkswagen, ha =
funzionato meglio del modello italiano, vedi Fiat, =E8 anche perch=E9 ha =
fatto la seconda scelta.
Si dice ancora - e qui passiamo alla politica - che questo referendum =
avvantaggerebbe Berlusconi, che era stato sconfitto e aveva rinunciato =
alla sua battaglia. Qui davvero c'=E8 un errore profondo. Credo che non =
si sia affatto capito che nel discorso di fine d'anno Berlusconi non ha =
detto che intendeva rinunciare alla modifica dell'articolo 18 ma di non =
volerne fare un tema prioritario dell'azione di governo. Voleva che non =
se ne parlasse pi=F9, non tornare indietro! Tanto =E8 vero che subito =
dopo Maroni e la maggioranza confermarono, come hanno ancora ripetuto in =
queste ore, di volere andare avanti sulla strada parlamentare gi=E0 =
decisa. E perch=E9 mai? Perch=E9 i famosi sondaggi dicono univocamente =
che una larga maggioranza degli italiani, compresa una quota rilevante =
degli elettori di Berlusconi, sono a favore della tutela contro i =
licenziamenti facili. Del resto il referendum dei radicali di tre anni =
fa sull'articolo 18 (che non raggiunse il quorum), vide una larghissima =
maggioranza dei votanti, quelli stessi che votarono a favore degli altri =
sei quesiti, esprimersi contro all'abrogazione di quella norma. =
Naturalmente la vittoria =E8 possibile a due condizioni. La prima =E8 =
che i promotori mostrino la saggezza di non intenderla (come non =E8) =
una battaglia politica all'interno della sinistra. La seconda =E8 che le =
forze politiche e sociali dell'opposizione che non hanno promosso il =
referendum, riflettendo con pi=F9 attenzione sui termini del problema, =
chiariscano anch'essi che si tratta (e non =E8 certo piccola cosa!) di =
far decidere agli italiani e non ai partiti o ai sindacati una questione =
molto controversa, ma anche molto chiara: se cio=E8 l'articolo 18 =E8, =
oppure no, una norma giusta che d=E0 effettivit=E0 alla tutela del =
fondamentale diritto a non essere licenziati senza giusta causa, e va =
quindi estesa, e non invece ridotta nella sua applicazione.
E veniamo alla questione della iniziativa legislativa. Sono favorevole a =
seguire questa strada, come hanno detto tanto la Cgil quanto Fassino, e =
sono tanto favorevole che da tempo (giacch=E9 il referendum non =E8 la =
bomba improvvisamente piovuta dal cielo di cui hanno parlato alcuni =
giornali: da un anno tutti quelli che fanno politica sapevano che ci =
sarebbe stato) ho concorso a presentare il gi=E0 ricordato disegno di =
legge che va in questa direzione. Bisogna per=F2 chiarire in proposito =
due punti fondamentali, che valgono per questo come per ogni altro =
referendum. Il primo =E8 che le leggi non si fanno per =ABevitare=BB i =
referendum, ma per venire incontro con lo strumento pi=F9 flessibile e =
adeguato, che =E8 quello della legge, alle esigenze poste dai promotori =
del quesito. Il secondo aspetto =E8 che =E8 cos=EC anche giuridicamente: =
se l'ipotizzata legge non rispondesse a quelle esigenze, non =
annullerebbe affatto il quesito, che si trasferirebbe anzi sulla nuova =
legge. Voglio ricordare il precedente del 1990. Il referendum =
sull'articolo 18 allora promosso dalla sinistra sindacale e da =
Democrazia proletaria, vilipeso ieri su un quotidiano da Rutelli, per la =
saggia iniziativa politica del Pci port=F2 ad una legge che ha esteso le =
protezioni (anche se solo monetarie: allora erano quasi inesistenti) ai =
lavoratori delle imprese con meno di 15 dipendenti. Diede quindi un =
coerente esito legislativo positivo. Mi pare per=F2 che - a parte ogni =
altra considerazione - il secco rifiuto di Berlusconi (ve lo immaginate, =
del resto, aumentare le garanzie dei lavoratori!) renda irrealistica =
questa strada. Si pu=F2 aggiungere (e non =E8 certo l'ultimo argomento) =
che la approvazione del referendum renderebbe invece improcedibile la =
proposta legislativa di Berlusconi, tanto giustamente osteggiata da =
tutte le opposizioni politiche, oltre che dalla Cgil.
Mi auguro pertanto che, ritrovata la calma, vada anzitutto preso atto =
della circostanza che tutte le forze dell'Ulivo hanno finalmente =
riconosciuto dopo la sconfitta elettorale (per la verit=E0 qualcuno se =
ne era accorto anche prima) che la via da seguire non =E8 pi=F9 quella =
di introdurre ulteriori elementi di cosiddetta flessibilit=E0, ma di =
combattere il precariato ed estendere i diritti (la buona occupazione di =
cui ci parla l'Europa). Infatti una parte dell'Ulivo ha elaborato la =
proposta Amato-Treu, a mio avviso ancora insufficiente, ma che va nella =
giusta direzione. Si prenda poi atto che adesso c'=E8 una domanda molto =
semplice alla quale bisogna rispondere (ripeto: nel merito del quesito), =
e che bisogna farlo in coerenza con quanto sostenuto nell'ultimo anno e =
mezzo. Senza assumere orientamenti affrettati, pertanto, come =
saggiamente sta facendo la Cgil, si sperimenti la via legislativa, ma ci =
si prepari anche a non perdere la straordinaria occasione di parlare con =
chiarezza agli italiani, di ritorcere il tentativo di Berlusconi - che =
=E8 in corso e prosegue anche su altri terreni (dalle pensioni in poi) - =
volto a colpire i diritti di cittadinanza (di cui quello al lavoro =E8 =
il primo, come dice la nostra Costituzione). Per ottenere cos=EC, =
concretamente, e per la prima volta dall'inizio della legislatura, un =
risultato diametralmente opposto a quello che vorrebbe Berlusconi.=20


SONDAGGIO DELL'UNITA' SUL REFERENDUM

Ci vuole una legge per evitarlo - 24.5%
La sinistra unita voti s=EC - 38.1%
L'Ulivo discuta e prenda una decisione unitaria - 23.6%
Astenersi - 4.6%
Non se ne pu=F2 pi=F9 dei referendum - 9.3%

Totale votanti: 2611



web@???=20
=20
www.rifondazione.it/referendum2002
www.verdi.it/news/020520refer.htm
www.cgil.it/fiom/area18.htm
www.socialismo2000.it


=20

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forze, partiti e associazioni una sfida che non vuole dividere - come =
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suoi detrattori - ma unire. Unire nell'universalit=E0 dei diritti i =
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produttivi - e quelli non tutelati. Un tentativo, questo della Fiom, che =
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sociali diversi. Fino alla manifestazione oceanica del 23 marzo a Roma. =
Il=20
gruppo dirigente nazionale della Fiom ha dunque deciso - praticamente=20
all'unanimit=E0, con due astenuti - di dare continuit=E0 all'impegno =
preso al=20
momento della raccolta di centinaia di miglia di firme. Ora in tutto il=20
territorio i meccanici della Cgil saranno presenti nei comitati per il =
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come, chiedono i giornalisti nel corso della conferenza stampa al =
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comitato centrale, insistete sul referendum dopo le dichiarazioni di =
Cofferati?=20
=ABSe =E8 vero che Cofferati ha detto di essere contrario all'estensione =

dell'articolo 18 ai lavoratori delle piccole imprese - =E8 la risposta =
pacata del=20
segretario della Fiom, Gianni Rinaldini - non posso che ribadire che la=20
posizione della Fiom =E8 diversa=BB. Soprattutto, insiste Rinaldini, =
guai a=20
dimenticare il merito del quesito referendario che =E8 =ABil diritto al =
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nel posto di lavoro di chiunque sia stato licenziato ingiustamente=BB. =
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all'applicazione dell'articolo 18, nulla da ridire, anzi. Fatico per=F2 =
a=20
immaginare che questo parlamento - continua il segretario della Fiom - =
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volont=E0 e la possibilit=E0 di varare una legge che estende a tutti un =
diritto=20
inalienabile. La realt=E0 =E8 che la maggioranza del parlamento vorrebbe =
toglierlo a=20
tutti. E proprio per questo, per l'impraticabilit=E0 di una strada =
legislativa,=20
noi abbiamo scelto la via referendaria. L'articolo 18 continua a essere =
sotto=20
attacco, non facciamo finta di non saperlo. E ricordiamoci anche che =
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pesantissimi=20
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Fausto Bertinotti crede nel referendum e crede anche nella vittoria. =
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dicono i francesi, on s&#8217;engage (ci si impegna), prima si combatte =
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non si dovrebbe fare. =C8 un esercizio fondamentale di democrazia che =
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lavoratori sono stati compressi ai fini di garantire la competitivit=E0 =
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legge per estendere l&#8217;articolo 18 va benissimo. Io dubito che lo =
si possa fare.=20
Mi pare un esercizio assolutamente retorico. Tutti sanno bene che =
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il governo delle destre sono intenzionati a ridurre i diritti sul =
lavoro. Del=20
resto il centrosinistra stesso (o una sua parte), quando ha presentato =
una legge=20
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contenuto proposto dal referendum=BB. <BR>Quindi per lei non ci sono =
condizioni a=20
cui si pu=F2 rinunciare?<BR>=ABAssolutamente no. =C8 una materia =
indisponibile. Solo=20
una legge che raccolga quello che propone il referendum potrebbe farlo =
decadere.=20
Non =E8 nella disposizione dei proponenti questo esercizio. In pi=F9 la=20
consultazione allarga l&#8217;esercizio democratico in un momento in cui =
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=E8 svuotato e subisce la preminenza dell&#8217;esecutivo=BB. <BR>Non si =
corre il rischio,=20
con il conflitto di interessi, che la volont=E0 popolare sia=20
manipolata?<BR>=ABQuesto rischio c&#8217;=E8 sempre. Con questo =
ragionamento dovremmo=20
smettere di occuparci di politica. In realt=E0, siccome c&#8217;=E8 il =
conflitto di=20
interessi, siccome c&#8217;=E8 la manipolazione, costruiamo la =
democrazia=BB. <BR>Non=20
pensa che oggi in Italia si debba agire pi=F9 sul sistema produttivo che =
non sul=20
fronte del lavoro?<BR>=ABPenso radicalmente il contrario. In Italia si =
sta=20
costruendo un modello molto aggressivo che si basa sull&#8217;alta =
flessibilit=E0 e i=20
bassi salari e diritti. Questo sistema produttivo si cambia se si =
introducono=20
delle rigidit=E0. Un grande economista del dopoguerra, Claudio =
Napoleoni, diceva=20
che se la sinistra vuol provare a condizionare lo sviluppo deve =
introdurre dei=20
vincoli interni, delle pre-condizioni, sulla base delle quali si =
costruisce lo=20
sviluppo. Penso che i diritti debbano essere la nuova rigidit=E0 che =
funziona come=20
sprone verso un&#8217;altra strada. Questa funzione =E8 possibile solo =
se si stabilisce=20
che i diritti sono una soglia incomprimibile=BB. </DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV><BR>EDITORIALE DI CESARE SALVI <BR>Non avere paura<BR>di Cesare =
Salvi</DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV>Mi piacerebbe che nel referendum sull'articolo 18 dello Statuto si=20
discutesse anzitutto del merito del quesito. Ho infatti l'impressione =
che a dire=20
s=EC o no saremo tutti chiamati in un tempo non molto lontano, giacch=E9 =
credo che=20
la via legislativa di cui si parla va giustamente perseguita, ma =
difficilmente=20
potr=E0 giungere a buon porto (per le ragioni che dir=F2).<BR>Porsi =
preliminarmente=20
la fondamentale domanda se =E8 giusto o no il contenuto del quesito =E8 =
decisivo per=20
quella riforma della politica pi=F9 vicina ai cittadini che cos=EC =
spesso si=20
richiede. Quante volte abbiamo detto, o sentito dire, il merito =E8 =
decisivo!=20
Accantonerei quindi la polemica su chi sia avvantaggiato o svantaggiato =
tra i=20
dirigenti dell'opposizione, su manovre o su dietrologie di vario segno, =
di cui=20
cominciano a riempirsi le pagine dei giornali. Il merito, dunque. =
Continuo a non=20
sentire argomenti che mi convincano che un diritto di libert=E0 come =
quello=20
previsto dall'articolo 18 debba essere limitato nella sua estensione per =
un dato=20
puramente numerico.<BR>Se =E8 giusto difendere, come abbiamo tutti fatto =
finora,=20
il diritto alla tutela contro l'ingiusto licenziamento per il lavoratore =
che ha=20
15 colleghi, non comprendo perch=E9 lo stesso diritto non debba =
riconoscersi=20
quando i colleghi di lavoro sono meno di 15. Tanto pi=F9 in una =
situazione nella=20
quale =E8 la stessa grande industria che, attraverso vari meccanismi =
normativi pi=F9=20
o meno conformi alle leggi, ha riorganizzato il proprio lavoro in modo =
tale che=20
in molti stabilimenti Fiat, ad esempio, fianco a fianco fanno l'identico =
lavoro=20
alcuni lavoratori, che in quanto formalmente dipendenti della Fiat =
possono=20
usufruire della tutela dell'articolo 18, e altri che invece dipendono da =
altre=20
societ=E0 pi=F9 o meno fittizie e quel diritto quindi non ce l'hanno. Si =
dice che il=20
quesito non d=E0 invece risposte di tutela ad altre categorie di =
lavoratori=20
deboli, come i precari o i cosiddetti co.co.co. =C8 cos=EC, per la =
natura abrogativa=20
propria del referendum. Ma la vera domanda =E8: se vincer=E0 il quesito=20
referendario, sar=E0 pi=F9 facile o no fare una legge per tutelare anche =
questi=20
lavoratori? La risposta mi appare evidente. Si dice inoltre che questo=20
referendum rischia di creare una contrapposizione sociale tra lavoratori =
e=20
piccoli imprenditori. Naturalmente non basta rispondere con la pur non=20
secondaria considerazione per la quale anche i dipendenti dei piccoli=20
imprenditori sono persone che votano, e sono oltretutto in numero =
maggiore dei=20
loro datori.<BR>=C8 giusto chiarire che il referendum non =E8 rivolto =
contro=20
artigiani ed esercenti. Ne sono tanto convinto che da tempo ho =
sottoscritto una=20
proposta di legge (a proposito di iniziative legislative), primo =
firmatario il=20
senatore Di Siena, nella quale si prevede una normativa peculiare dove =
davvero=20
esiste una specificit=E0 del rapporto di lavoro, come in settori =
dell'artigianato=20
e del piccolo commercio, nonch=E9 una proposta fiscale, in particolare =
per quanto=20
concerne l'Irap, che rettifichi anche scelte da noi fatte quando =
governavamo, e=20
che queste categorie considerarono ingiustamente discriminatorie nei =
loro=20
confronti. Infine, quanto alle considerazioni di sistema, il tema di =
fondo =E8 se=20
la competitivit=E0 del sistema Italia deve fondarsi sulla compressione =
di redditi=20
e tutele di settori sempre crescenti del mondo del lavoro, ovvero sulla =
qualit=E0=20
delle innovazioni, della ricerca, delle relazioni industriali. Se il =
modello=20
renano, vedi Volkswagen, ha funzionato meglio del modello italiano, vedi =
Fiat, =E8=20
anche perch=E9 ha fatto la seconda scelta.<BR>Si dice ancora - e qui =
passiamo alla=20
politica - che questo referendum avvantaggerebbe Berlusconi, che era =
stato=20
sconfitto e aveva rinunciato alla sua battaglia. Qui davvero c'=E8 un =
errore=20
profondo. Credo che non si sia affatto capito che nel discorso di fine =
d'anno=20
Berlusconi non ha detto che intendeva rinunciare alla modifica =
dell'articolo 18=20
ma di non volerne fare un tema prioritario dell'azione di governo. =
Voleva che=20
non se ne parlasse pi=F9, non tornare indietro! Tanto =E8 vero che =
subito dopo=20
Maroni e la maggioranza confermarono, come hanno ancora ripetuto in =
queste ore,=20
di volere andare avanti sulla strada parlamentare gi=E0 decisa. E =
perch=E9 mai?=20
Perch=E9 i famosi sondaggi dicono univocamente che una larga maggioranza =
degli=20
italiani, compresa una quota rilevante degli elettori di Berlusconi, =
sono a=20
favore della tutela contro i licenziamenti facili. Del resto il =
referendum dei=20
radicali di tre anni fa sull'articolo 18 (che non raggiunse il quorum), =
vide una=20
larghissima maggioranza dei votanti, quelli stessi che votarono a favore =
degli=20
altri sei quesiti, esprimersi contro all'abrogazione di quella norma.=20
Naturalmente la vittoria =E8 possibile a due condizioni. La prima =E8 =
che i=20
promotori mostrino la saggezza di non intenderla (come non =E8) una =
battaglia=20
politica all'interno della sinistra. La seconda =E8 che le forze =
politiche e=20
sociali dell'opposizione che non hanno promosso il referendum, =
riflettendo con=20
pi=F9 attenzione sui termini del problema, chiariscano anch'essi che si =
tratta (e=20
non =E8 certo piccola cosa!) di far decidere agli italiani e non ai =
partiti o ai=20
sindacati una questione molto controversa, ma anche molto chiara: se =
cio=E8=20
l'articolo 18 =E8, oppure no, una norma giusta che d=E0 effettivit=E0 =
alla tutela del=20
fondamentale diritto a non essere licenziati senza giusta causa, e va =
quindi=20
estesa, e non invece ridotta nella sua applicazione.<BR>E veniamo alla =
questione=20
della iniziativa legislativa. Sono favorevole a seguire questa strada, =
come=20
hanno detto tanto la Cgil quanto Fassino, e sono tanto favorevole che da =
tempo=20
(giacch=E9 il referendum non =E8 la bomba improvvisamente piovuta dal =
cielo di cui=20
hanno parlato alcuni giornali: da un anno tutti quelli che fanno =
politica=20
sapevano che ci sarebbe stato) ho concorso a presentare il gi=E0 =
ricordato disegno=20
di legge che va in questa direzione. Bisogna per=F2 chiarire in =
proposito due=20
punti fondamentali, che valgono per questo come per ogni altro =
referendum. Il=20
primo =E8 che le leggi non si fanno per =ABevitare=BB i referendum, ma =
per venire=20
incontro con lo strumento pi=F9 flessibile e adeguato, che =E8 quello =
della legge,=20
alle esigenze poste dai promotori del quesito. Il secondo aspetto =E8 =
che =E8 cos=EC=20
anche giuridicamente: se l'ipotizzata legge non rispondesse a quelle =
esigenze,=20
non annullerebbe affatto il quesito, che si trasferirebbe anzi sulla =
nuova=20
legge. Voglio ricordare il precedente del 1990. Il referendum =
sull'articolo 18=20
allora promosso dalla sinistra sindacale e da Democrazia proletaria, =
vilipeso=20
ieri su un quotidiano da Rutelli, per la saggia iniziativa politica del =
Pci=20
port=F2 ad una legge che ha esteso le protezioni (anche se solo =
monetarie: allora=20
erano quasi inesistenti) ai lavoratori delle imprese con meno di 15 =
dipendenti.=20
Diede quindi un coerente esito legislativo positivo. Mi pare per=F2 che =
- a parte=20
ogni altra considerazione - il secco rifiuto di Berlusconi (ve lo =
immaginate,=20
del resto, aumentare le garanzie dei lavoratori!) renda irrealistica =
questa=20
strada. Si pu=F2 aggiungere (e non =E8 certo l'ultimo argomento) che la =
approvazione=20
del referendum renderebbe invece improcedibile la proposta legislativa =
di=20
Berlusconi, tanto giustamente osteggiata da tutte le opposizioni =
politiche,=20
oltre che dalla Cgil.<BR>Mi auguro pertanto che, ritrovata la calma, =
vada=20
anzitutto preso atto della circostanza che tutte le forze dell'Ulivo =
hanno=20
finalmente riconosciuto dopo la sconfitta elettorale (per la verit=E0 =
qualcuno se=20
ne era accorto anche prima) che la via da seguire non =E8 pi=F9 quella =
di introdurre=20
ulteriori elementi di cosiddetta flessibilit=E0, ma di combattere il =
precariato ed=20
estendere i diritti (la buona occupazione di cui ci parla l'Europa). =
Infatti una=20
parte dell'Ulivo ha elaborato la proposta Amato-Treu, a mio avviso =
ancora=20
insufficiente, ma che va nella giusta direzione. Si prenda poi atto che =
adesso=20
c'=E8 una domanda molto semplice alla quale bisogna rispondere (ripeto: =
nel merito=20
del quesito), e che bisogna farlo in coerenza con quanto sostenuto =
nell'ultimo=20
anno e mezzo. Senza assumere orientamenti affrettati, pertanto, come =
saggiamente=20
sta facendo la Cgil, si sperimenti la via legislativa, ma ci si prepari =
anche a=20
non perdere la straordinaria occasione di parlare con chiarezza agli =
italiani,=20
di ritorcere il tentativo di Berlusconi - che =E8 in corso e prosegue =
anche su=20
altri terreni (dalle pensioni in poi) - volto a colpire i diritti di=20
cittadinanza (di cui quello al lavoro =E8 il primo, come dice la nostra=20
Costituzione). Per ottenere cos=EC, concretamente, e per la prima volta=20
dall'inizio della legislatura, un risultato diametralmente opposto a =
quello che=20
vorrebbe Berlusconi. </DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV><BR>SONDAGGIO DELL'UNITA' SUL REFERENDUM</DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV>Ci vuole una legge per evitarlo - 24.5%<BR>La sinistra unita voti =
s=EC&nbsp;=20
- 38.1%<BR>L'Ulivo discuta e prenda una decisione unitaria -=20
23.6%<BR>Astenersi&nbsp; - 4.6%<BR>Non se ne pu=F2 pi=F9 dei referendum =
- 9.3%</DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV>Totale votanti: 2611</DIV>
<DIV>&nbsp;</DIV>
<DIV><BR><BR><FONT face=3DArial size=3D2><A=20
href=3D"mailto:eweb@referendum2002.org">web@???</A></FONT>=
=20
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2></FONT>&nbsp;</DIV>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2><A=20
href=3D"http://www.rifondazione.it/referendum2002">www.rifondazione.it/re=
ferendum2002</A><BR><A=20
href=3D"http://www.verdi.it/news/020520refer.htm">www.verdi.it/news/02052=
0refer.htm</A><BR><A=20
href=3D"http://www.cgil.it/fiom/area18.htm">www.cgil.it/fiom/area18.htm</=
A><BR><A=20
href=3D"http://www.socialismo2000.it">www.socialismo2000.it</A><BR><BR></=
DIV></FONT>&nbsp;</DIV></FONT></DIV></BODY></HTML>

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