Carissimi,
dalle mail circolate ricavo le seguenti indicazioni:
1) organizzare il convegno in modo che il primo giorno ci sia una
discussione più 'nostra' e il secondo un dibattito aperto con coloro con i
quali abbiamo interloquito per la preparazione di Torino in modo da
verificare le posizioni, i progetti per il futuro e la sintonia sul tema "no
cpt";
2) gli inviti: per la prima giornata vanno fatti in modo che vi sia uno
spazio anche per la questione "lavoro" e per la voce degli immigrati
(chiederei al Comitato Immigrati, è un'occasione per coinvolgerli
attivamente, di indicare due/tre persone che possano partecipare per fare un
intervento e contribuire alla discussione); per la seconda giornata, vanno
fatti in ragione dell'interlocuzione che vogliamo avere per riuscire a
consolidare ed eventualmente allargare il fronte di opposizione alla
politica perseguita dalla Bossi-Fini e dunque ci vedrei rappresentanti di
Rifondazione Comunista, Verdi, Cgil, Arci, Correntone DS, Caritas (su
quest'ultimo punto la questione è delicata, nel senso che la posizione
espressa da don Taldeitali di cui parla Federica è fuori dal coro rispetto
alla politica che la Caritas sta tenendo a livello nazionale..., però se
c'è, perché no?);
3) meno d'accordo, personalmente, sull'invito a Mantovano et similia, sia
perché credo sappiamo già cosa potrebbero dirci sia perché non mi pare che
faccia parte del nostro progetto stringere rapporti di collaborazione e
lotta politica con costoro; credo infine che tali presenze potrebbero far
deviare i lavori verso la rissa o la polemica sterile (un po' come succede
nelle trasmissioni televisive): eviterei.
Continuiamo a pensarci e a scambiarci opinioni in modo da poter decidere il
16 a Roma.
A presto,
Fabio