[Lecce-sf] comunicato sui liberiani

Autore: Antonella Mangia
Data:
Oggetto: [Lecce-sf] comunicato sui liberiani

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PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
Federazione di Viale dellUniversità 85 Lecce

In merito alla vicenda dei migranti richiedenti asilo che ieri hanno energicamente manifestato davanti alla Prefettura ci sembra necessario che lattenzione venga posta sui reali motivi della protesta e sui nodi politici e gestionali che questa ha fatto emergere, cercando anche di fare una breve ricostruzione dei fatti:

Lunedì 13 gennaio u.s. in una visita fatta insieme con lOn. Russo Spena al Centro LORIZZONTE, abbiamo verificato che la prima e più rilevante causa di disagio, denunciata dai migranti, prevalentemente liberiani, era il fatto che si trovavano lì dentro perché erano in attesa da più giorni, a volte da più settimane, dellassegno di prima accoglienza loro spettante in quanto immigrati richiedenti asilo.
Nei due giorni successivi le proteste davanti alla Prefettura hanno evidenziato che cerano in città, oltre che nel LORIZZONTE, un consistente numero di migranti nelle stesse condizioni; la loro protesta era finalizzata a che tutti avessero lassegno loro spettante e per intero, così come i loro connazionali avevano loro riferito essere avvenuto a Crotone.
Alla protesta di ieri hanno partecipato anche una buona parte dei migranti ospiti del Centro LORIZZONTE, ai quali dopo alcuni momenti di tensione in mattinata con le Forze dellordine presenti nel Centro, era stato concesso, su ordine del Questore, di poter lasciare il campo e da qui sono stati accompagnati a Lecce da alcuni compagni del Lecce Social Forum.
La protesta davanti alla Prefettura ha assunto toni estremamente esasperati, che non sono degenerati grazie anche ad un atteggiamento responsabile delle Forze dellordine, in quanto questi migranti si sentono vittime di una tragica beffa: infatti la cifra loro promessa è di molto inferiore a quella loro spettante ( e che a Crotone hanno pagato per intero) perché pare che sarebbe decurtata delle spese relative al loro mantenimento dentro il Centro LORIZZONTE: cioè per dirla con altre parole, non solo rinchiusi in un Centro da cui per poter uscire è stato necessario lordine del Questore, in un centro in cui lamentano esservi carenze come lacqua da bere, la mancanza di schede telefoniche, il freddo, ma anche a proprie spese.

     Oltre il danno anche la beffa.

E il danno consisterebbe nel fatto, a nostro parere, che a Lecce o gli immigrati vanno a dormire in un centro come LORIZZONTE o devono dormire in stazione, al freddo, senza cibo né acqua, perché questa città non consente altro, non ha alcuna struttura di 2° accoglienza.
Resta, inoltre, davvero inspiegabile come mai a tutte queste persone nessuno, e dovremmo pensare neanche gli operatori del Centro LORIZZONTE, abbia detto quali erano i loro diritti e che dovevano presentare la domanda per avere i soldi.
Cè da chiedersi: considerati i tanti migranti richiedenti asilo che sono transitati in questi anni per questo Centro, quanti di loro sono stati informati dei loro diritti? Quanti hanno usufruito dellassegno di prima accoglienza? e in che misura? Quanto invece è stato trattenuto, forse anche a loro insaputa, per pagarsi lospitalità a LORIZZONTE?

Ci piacerebbe che qualcuno rispondesse a queste domande.

Lecce, 16.1.0                                            La Segretaria Provinciale

                                                                   Antonella Mangia

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In merito alla vicenda dei migranti richiedenti asilo che ieri hanno energicamente  manifestato davanti alla Prefettura ci sembra necessario che lattenzione venga posta sui reali motivi della protesta e sui nodi politici e gestionali che questa ha fatto emergere, cercando anche di fare una breve ricostruzione dei fatti:<o:p></o:p>
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<LI class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt">Nei due giorni successivi le proteste davanti alla Prefettura hanno evidenziato che cerano in città, oltre che nel LORIZZONTE, un consistente numero di migranti nelle stesse condizioni; la loro protesta era finalizzata a che  tutti avessero lassegno loro spettante e per intero, così come  i loro connazionali avevano loro riferito essere avvenuto a Crotone. </LI>
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     Oltre il danno anche la beffa.
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 Ci piacerebbe che qualcuno rispondesse a queste domande.
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Lecce, 16.1.0                                            La Segretaria Provinciale
                                                                   Antonella Mangia
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