Assalto a sessanta bancomat «Liberate gli arrestati per il G8»
Dal secolo xix Assalto a sessanta bancomat «Liberate gli arrestati per il
G8» Episodi di vandalismo in Liguria e altre regioni. Volantini di
rivendicazione alla Digos
Assalto a sessanta bancomat «Liberate gli arrestati per il G8»
Episodi di vandalismo in Liguria e altre regioni. Volantini di
rivendicazione alla Digos
Genova È stato un blitz organizzato con precisione e simultaneo, in una
decina di diverse località del centro nord, comprese le province liguri di
Genova, Spezia e Imperia. Sessanta bancomat di una decina di istituti
bancari sono stati "attaccati" e messi fuori uso nella notte tra il 10 e 11
gennaio scorsi. Un blitz firmato dal comitato di solidarietà con i no global
arrestati all'inizio dello scorso dicembre e ancora detenuti.
La "firma"è stata lasciata in alcuni casi vicino ai bancomat danneggiati, in
altri casi è stata spedita alla Digos. Con un volantino che rivendica il
ruolo altamente repressivo delle carceri, la necessità di ottenere la
liberazione dei "giottini" pena altre e più clamorose iniziative di protesta
contro altri obiettivi.
La notizia è trapelata ieri a Genova. L'indagine è per ora coordinata dal
pool di pm titolare dell'inchiesta sugli incidenti di piazza del G8. Ma
dovrà essere stabilita la competenza territoriale in quanto gli episodi sono
avvenuti in diverse province. A ricondurre, quantomeno per ora, la
competenza a Genova, sono i riferimenti specifici delle "rivendicazioni"
tutte indirizzate sulle indagini per gli incidentipiù gravi di piazza del
G8.
Con una firma che per gli investigatori è precisa: l'area estrema
dell'arcipelago anarchico, quella insurrezionalista. In alcune
"rivendicazioni" si farebbe infatti riferimento alla solidarietà per due dei
no global anarchici milanesi tuttora detenuti.
Nelle sessanta spedizioni contro le banche sarebbero stati compiuti solo dei
danneggiamenti, mentre non ci sarebbero stati furti di denaro. Per la
procura e per gli investigatori, si è comunque trattato di un piano
dimostrativo preciso e organizzato in modo molto efficace. Ad agire
sarebbero stati piccoli nuclei, composti da non più di quattro-cinque
persone ciascuno. Oltre alla Liguria l'attacco ai bancomat ha colpito
Milano, l'area toscana e quella veneta. Realtà in cui la presenza di circoli
e di esponenti dell'area estrema dell'anarchia insurrezionalista, estranea
alla federazione storica (e mai toccata dai sospetti) del Fai, è piuttosto
consistente.
Le filiali bancarie sono state uno degli obiettivi principali delle
contestazioni più dure svoltesi a Genova in occasione di Tebio 2000 e del G8
del 2001. Nei confronti delle banche si sono verificati alcuni degli
attacchi più violenti in quanto gli istituti di credito vengono individuati
come una delle entità più"rappresentative" e concretamente operative del
circuito "neoliberista internazionale delle lobby economico, finanziaria e
militare". "Distruggi le banche" e "fuoco alle carceri" sono due dei motti
più ricorrenti su striscioni e comunicati di questa ala del movimento che ha
rifiutato da tempo il confronto con i social forum, entrando spesso anche in
rotta di collisione politica con i Disobbedienti.
dal secolo xix
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