[RSF] Forum per la Costituzione Europea

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Author: Franco Russo
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Subject: [RSF] Forum per la Costituzione Europea
Vittorio ottimo lavoro, però il forum si chiama: Forum per la democrazia
costituzionale europea. Ci abbiamo fatto sopra una lunga discussione
ciao
Franco Russo
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Sent: Thursday, January 16, 2003 6:12 PM
Subject: [RSF] Forum per la Costituzione Europea


FORUM PER LA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE EUROPEA.
Gruppo di lavoro sulle istituzioni economiche.

Si è costituito, su iniziativa del Forum Sociale Europeo di Firenze, il
Forum per la democrazia costituzionale europea. Si sono già svolte due
riunioni
ed è stato elaborato un primo documento di impostazione atto ad aprire la
discussione e il dibattito generale, nonché a sviluppare un'iniziativa
conseguente.
La prossima riunione del Forum è stabilita per il 3 febbraio.
Nell'ambito del Forum si sta costituendo un gruppo di lavoro sulle
istituzioni
economiche, di cui sono il referente. La nostra ricerca e la nostra
iniziativa
parte dalla constatazione che i lavori della Convenzione non cambiano "di
una virgola l'impostazione liberista delle istituzioni economiche :
stabilità
monetaria e libera competizione sono gli architravi delle disposizioni
economiche,
e si riaffermano le scelte di privatizzazione dei servizi e dei beni comuni
e finanche l'uso pacifico dell'energia atomica. Nelle relazioni esterne,
il ruolo di potenza mondiale si configura come strumento per garantire le
risorse dal Sud del mondo. ( dalla bozza preliminare del Forum per la
democrazia
costituzionale europea, redatta a cura di Franco Russo, e-mail :
md5076@???
). Partendo da questo stato di fatto, si tratta di elaborare una testo che
tenda a riassumere i nuovi paradigmi sociali ed economici di cui sono
portatrici
le lotte e le campagne che i Social Forum stanno sviluppando in Europa e
nel mondo. La nostra analisi critica non riguarda quindi soltanto le
istituzioni
economiche europee come la Bce, il Patto di stabilità, le Banche Centrali
, ecc. Esse sono chiaramente inserite in una serie di automatismi
neoliberisti
che nell'ambito dei processi di globalizzazione ne determinano i
comportamenti
e costringono l'economia europea ad un ruolo subordinato e recessivo nei
confronti di quella americana.
Tuttavia si stanno aprendo nuovi scenari a partire dalla profonda crisi
del neoliberismo che appare non in grado di dare soluzione ai problemi del
mondo sino al punto di voler protrarre l'unilateralismo del potere e del
modello di vita americano attraverso la teoria della guerra preventiva e
la probabile aggressione all'Irak. La stretta che viene imposta il mondo
può essere foriera di grandi distruzioni, ma può anche, se riusciremo a
fermare la guerra, l'occasione per introdurre una radicale innovazione
di sistema in grado di far uscire il mondo dal modello neoliberista e di
avviarlo verso un nuovo ordine mondiale più equo ed equilibrato, fondato
sulla pace, il disarmo e nuove relazioni internazionali cosmopolite e
democratiche.
I conflitti aperti dai Sociali Forum sul piano europeo e mondiale premono
con la loro forza contro il perimetro delle vecchie istituzioni e chiedono
di dar vita a nuovi istituti giuridici ed economici. L'elaborazione della
Costituzione Europea diventa una grande occasione per richiedere una" nuova
politica economica" e un quadro di regole e di diritti in grado in
imbrigliare
le tendenze distruttrici del mercato e di incrementarne gli spiriti solidali
e cooperativi. I conflitti aperti dai Social Forum e dalla loro elaborazione
( pace e disarmo, cancellazione del debito, Tobin tax, l'integrazione del
Pil con standard sociali e ambientali, il referendum sull'art.18, le lotte
del precariato e dei migranti, il reddito di cittadinanza, i beni comuni
non privatizzabili, la lotta contro gli Ogm e per la sovranità alimentare,
il commercio equo e solidale, l'uso dell'idrogeno e delle energie
alternative)
non sono marginali e possono influenzare fortemente le scelte di politica
economica. Come obiettivo minimo da sostenere è di puntare ad un diverso
equilibrio dei vari principi contenuti nei Trattati fondativi della Ue,
favorendo uno spostamento a favore di quelli che sostengono un modello di
sviluppo alternativo, una tutela del lavoro, la priorità di un modello
economico
che tenga conto dei vincoli fisici ed ambientali. Ma questo è già materia
di discussione.
Il gruppo di lavoro è aperto alla partecipazione di tutti, con preghiera
per chi è interessato di inviarmi un e-mail di adesione. Il Calendario degli
impegni è il seguente: entro il 20 gennaio si metterà in rete una proposta
di bozza preliminare aperta al contributo e all'approfondimento. Entro la
fine si convocherà una riunione a Roma per definire la bozza preliminare
da presentare alla riunione del Forum per la democrazia costituzionale
europea
del 3 febbraio. Cordialmente Vittorio Parola ( tel. 335462060 ; e-mail :
parovit@ tin.it)


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