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Invio comunicato stampa al quale mi associo, sottolineando che al =
momento
non sappiamo di quale nazionalit=E0 siano gli immigrati salvati in mare, =
sbarcati
a Catania e subito deportati con autobus nei centri pugliesi. Sulla base
delle precedenti esperienze tra loro ci sono sicuramente potenziali =
richiedenti
asilo ai quali in queste ore viene negato accesso alla procedura, per =
esporli
ai controlli da parte delle ambasciate, e quindi al probabile rimpatrio.
Le visite dei consoli non dovrebbero essere effettuate in presenza di =
richiedenti
asilo, ma le nostre autorit=E0 ignorano questo elementare principio =
umanitario,
affermato, oltre che dalla legge, anche dai regolamenti dell ACNUR.
E presente il rischio di espulsione collettiva, vietata dalla =
Convenzione
europea a salvaguardia dei diritti dell'uomo.
Se i riconoscimenti non sono certi e se i provvedimenti di espulsione =
non
sono motivati persona per persona, si realizza proprio quanto vietato =
dalla
Convenzione.
Il precedente rimpatrio di tamil e cingalesi dopo un sommario =
riconoscimento
effettuato dal consolese cingalese =E8 un ulteriore esempio di come le =
autorit=E0
italiane violino il principio di non refoulement sancito dll'art. 33 =
della
Convenzione di Ginevra. Le stesse autorit=E0 strappano pure le leggi =
nazionali,
perch=E8 l'art. 19 del T.U. 286 del 1998 vieta il rimpatrio di persone =
che
possono subire persecusioni o trattamenti non conformi alla dignit=E0 =
della
persona nel paese dal quale sono fuggiti.
Occorre una iniziativa forte, e non solo di denuncia, a livello europeo.
Dobbiamo fare presto, perch=E8 temo che intanto in questi giorni saranno =
effettuati
altri rimpatri forzati con violazione della normativa sull'asilo e sulla
protezione umanitaria.
Fulvio Vassallo Paleologo
ASGI Associazione studi giuridici sull'immigrazione
ICS Consorzio italiano di solidariet=E0
Palermo
BRUTTO INIZIO 2003 : NONOSTANTE IL MALTEMPO
A CATANIA RIPRENDONO GLI SBARCHI
Ieri =E8 stato intercettato nel mare in tempesta un peschereccio in =
avaria
che trasportava 110 immigrati. Dopo la partenza da un porto turco, la =
traversata
del Mediterraneo, durata circa 2 settimane, stavolta non si =E8 conclusa =
con
un ennesimo naufragio, come =E8 avvenuto pi=F9 volte l?anno scorso.
Come sempre ad una legislazione proibizionista e repressiva corrisponde
un incremento dei profitti della criminalit=E0 organizzata, in primo =
luogo
la mafia turca, soprattutto quando minacciosi venti di guerra soffiano =
nel
martoriato Medioriente; che il Mediterraneo si stia trasformando in un =
cimitero
marino oramai non fa pi=F9 notizia, tranne quando i cadaveri approdano =
sulle
nostre coste. Vogliamo per=F2 denunciare una pratica, gi=E0 pi=F9 volte =
inaugurata
dalla Prefettura e dalla Questura di Catania l?anno scorso, che, in =
violazione
della stessa legge Bossi-Fini e della precedente Turco-Napolitano, si =
traduce
in un immediato trasferimento dei superstiti degli sbarchi in pi=F9 =
capienti
?centri di accoglienza? (o di detenzione?) in Puglia. Premesso che =
l?identificazione
degli immigrati al momento dello sbarco =E8 obbligatoria, e che ai =
richiedenti
asilo deve essere fornita una corretta informazione giuridica sulle =
procedure
da seguire, la cosa che pi=F9 ci indigna =E8 che le autorit=E0 =
competenti pilatescamente
giustificano queste illeggittime deportazioni con la scusa della =
mancanza
di spazi per un?accoglienza duratura sia a Catania che in Sicilia.
Da tempo insistiamo nel proporre una rete di collegamento regionale fra
associazioni di volontariato, Ong ed enti locali democratici per censire
e sviluppare le capacit=E0 d?accoglienza per richiedenti asilo, =
rifugiati
ed immigrati prevenendo cos=EC il ripetersi di questi ingiustificati =
trasferimenti
con disumani viaggi in altre lontane regioni.
Catania15/01/2003=20
=20
Attac-Catania
=
Ciss-Cepir(Centro
per la promozione
=
dell?Integrazione
dei rifugiati)-Palermo
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