Autor: maqroll Data: Asunto: [Cm-crew] tempo brutto e la bici... - da jean cozzens cm-roma
at inventati.org
> macchina oggi..." ma sempre ho pensato che questo e' > il modo in cui cambiamento succede, non proclamando
> intenzioni o facendo gesti grandi, ma ogni giorno,
> ogni decisione, nelle scelte che facciamo, anche se
> sono difficili, e nella ripetizione di quelle scelte
> e specialmente quando sono difficili...
> non voglio sembrare retta o piena di me stessa,
> neanche voglio dire che il mio modo di fare e'
> l'unico, o perfino il giusto...
> non c'e niente che puo' essere comparata a scendere
> attraverso le sue strade, nella notte (o la mattina!),
> venti bui, incontri ravvicinati con motorini e morte,
> velocissima.... =20
S=EC, stamattina alle 7,50 ero in via Appio Claudio (Torino) e pensavo
sinceramente di tagliarmi la mano destra dentro il guanto imbottitissimo...
e inutile: avrei smesso di soffrire.
Poi, dopo alcune commissioni di lavoro, sono transitato dai murazzi; erano
passate da poco le 9, l'acqua placidamente fumigante, nessuno sulle
banchine, un pallido sole che cominciava a comparire dietro ai cappuccini e
una canoa tagliava in due il fiume longitudinalmente.
Ineguagliabile, e odio gli impressionisti: quella era un'altra visione,
diversa da quella stereotipata da un qualunque Monet o da un Renoir fighett=
o
alla Grand Jatte; l'intensit=E0 della sensazione era diversa e meno
contemplativa. Era priva di filtri: n=E9 un parabrezza, n=E9 una semantizzazion=
e
pittorica di due secoli fa a condizionare gli occhi. Io e la bici
ronzante... e lontano lo sciabordio del canoista (eroico).