[Lecce-sf] Fw: anche in Usa moltitudini contro la guerra

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著者: Carlo Mileti
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題目: [Lecce-sf] Fw: anche in Usa moltitudini contro la guerra
----- Original Message -----
From: "Fuoriscaffale (by way of Alessandro Marescotti
<a.marescotti@???>)" <fuoriscaffale@???>
To: <news@???>
Sent: Thursday, January 09, 2003 8:46 PM
Subject: anche in Usa moltitudini contro la guerra


>
> ----- Original Message -----
> From: Carla&Beppe <carlaebeppe@???>
> To: donne in nero (per comunic) <carlaebeppe@???>
> Sent: Tuesday, January 07, 2003 1:54 PM
> Subject: anche in Usa moltitudini contro la guerra
>
>
>
> ----------
> Da: "Monica Lanfranco" <mochena@???>
> Risposta: lisistrata@???
> Data: Mon, 6 Jan 2003 14:34:05 +0100
> A: <lisistrata@???>
> Oggetto: [lisistrata] anche in Usa moltitudini contro la guerra
>
> ciao, buona befana!:-))
> vi inoltro una comunicazione di Lisa Clark di beati costruttori di pace

che
> sta facendo, a mio parere un grande lavoro di segnalazione di ciò che, non
> segnalato da alcun giornale anche in Usa si muove contro la guerra. baci a
> tutt*
> Monica Lanfranco
> www.marea.it
> www.village.it/lanfranco/
> ----- Original Message -----
> From: lisa clark
> To: debate@???
> Cc: redazione@???
> Sent: Monday, January 06, 2003 10:42 AM
> Subject: [debate] Risoluzione Santa Cruz
>
>
>
> Spero di far cosa utile continuando ad informarvi su ciò che si muove

negli
> Stati Uniti CONTRO questa guerra annunciata all'Iraq.
> Sono state approvate risoluzioni da parte di una trentina di consigli
> comunali (anche in alcune città di grandi dimensioni, come San Francisco,
> Pittsburgh, Philadelphia, Detroit) e sono in corso campagne per presentare
> simili risoluzioni in altre decine di consigli municipali (tra cui New

York
> City, Chicago).
> Tutte le informazioni possono essere trovate sul sito
> www.citiesforpeace.org
>
>
> Un saluto di pace,
> Lisa Clark
> Beati i costruttori di pace / Rete di Lilliput
>
> Le risoluzioni non sono tutte uguali. Ho fatto una veloce traduzione della
> seguente risoluzione, inserita sul sito www.unitedforpeace.org il sito

della
> nuova alleanza molto allargata di movimenti che si oppongono alla guerra.
>
> Risoluzione n. NS-25.976 approvata dal Consiglio Comunale della città di
> Santa Cruz, California.
>
> Premesso che:
>
>
>
> -         il popolo degli Stati Uniti ha già sofferto gravi perdite per
> l'attacco terroristico dell'11 settembre;

>
> -         l'Amministrazione Bush conduce una guerra di propaganda contro

il
> regime di Saddam Hussein per giustificare una guerra degli Stati Uniti
> contro l'Iraq;
>
> -         l'Amministrazione Bush non ha presentato prove convincenti per
> dimostrare che l'Iraq rappresenti una minaccia militare contro gli Stati
> Uniti;

>
> -         le affermazioni dell'Amministrazione Bush sul fatto che esistano
> prove inconfutabili sul possesso da parte dell'Iraq di armi nucleari e

sulla
> sua capacità di utilizzarle in qualsiasi momento sono state contestate da
> ex-ispettori ONU, da altri esperti e da leaders mondiali;
>
> -         una guerra per deporre Saddam Hussein sarebbe con ogni

probabilità
> la causa che indurrebbe l'Iraq a utilizzare qualsiasi arma di distruzione

di
> massa di cui sia in possesso;
>
> -         una guerra degli Stati Uniti contro l'Iraq minaccerebbe una
> destabilizzazione dell'intera regione mediorientale, portando

possibilmente
> ad una guerra regionale;
>
> -         una guerra degli Stati Uniti contro l'Iraq aumenterebbe in modo
> significativo i prezzi del petrolio, aumentando i profitti delle
> multinazionali ma esercitando un effetto deleterio sull'economia mondiale;

>
> -         l'Amministrazione Bush non è riuscita a costruire un consenso
> internazionale a sostegno di un'azione militare statunitense, anzi, alcuni
> alleati europei e mediorientali, oltre a Giappone, Russia e Cina sono
> contrari ad un'azione militare unilaterale da parte degli Stati Uniti;

>
> -         nessuna guerra deve essere intrapresa unilateralmente né dagli
> Stati Uniti né da altri;

>
> -         il precedente conflitto militare nella regione ha causato gravi
> distruzioni ambientali, i cui effetti non sono ancora stati mitigati e
> neanche compresi a fondo;

>
> -         il precedente conflitto militare nella regione ha arrecato gravi
> danni alle infrastrutture civili dell'Iraq ed ha causato grandi sofferenze

e
> morti tra i civili iracheni;
>
> Risoluzione n. NS-25.976
>
> Considerato che:
>
> -         gli Stati Uniti sono stati i principali fautori dei 12 anni di
> embargo non-militare contro l'Iraq, embargo che ha causato la morte di più
> di 500.000 bambini sotto i 5 anni per carenza di acqua potabile, cibo e
> medicine, secondo l'UNICEF e altre organizzazioni umanitarie

internazionali
> (Risoluzione del consiglio n. NS-24.825);
>
> -         devono sempre essere preferite le azioni diplomatiche
> internazionali e di diritto umanitario per risolvere i conflitti
> internazionali;

>
> -         la guerra deve rappresentare sempre solo l'extrema ratio;

>
>
>
> e inoltre considerato che:
>
>
>
> -         l'Articolo 1, sezione 8, della Costituzione degli Stati Uniti
> esige che il Congresso discuta e voti su una eventuale dichiarazione di
> guerra contro l'Iraq;

>
> -         il governo dell'Iraq ha accettato senza condizioni il ritorno
> degli ispettori che dovranno valutare il rispetto delle risoluzioni del
> Consiglio di Sicurezza in tema di armi di distruzioni di massa da parte
> dell'Iraq;

>
> -         la sicurezza degli Stati Uniti dipenderà dalla creazione di
> condizioni di vita adeguate per tutte le nazioni, dalla cooperazione tra

le
> nazioni per eliminare la povertà, l'ingiustizia, le disuguaglianze, il
> degrado ambientale e gli altri fattori che alimentano le guerre e il
> terrorismo;
>
> -         i cittadini di Santa Cruz e i suoi rappresentanti eletti hanno

il
> diritto costituzionale di presentare un'interrogazione al governo

nazionale
> su questo tema di grave preoccupazione per la nostra comunità, nel quadro
> del dibattito nazionale ed internazionale in corso;
>
> -         è in corso un vivace dibattito sull'eventualità della guerra
> contro l'Iraq e a Santa Cruz c'è un ampio ventaglio di opinioni
> sull'opportunità di questa guerra e sulle sue conseguenze;

>
> -         il Consiglio Comunale non può parlare a nome di tutti i

residenti
> ma è stato interpellato da centinaia di persone affinché si esprimesse su
> questo tema così importante per la nostra nazione;
>
> -         i rappresentanti al Congresso eletti nel nostro stato, i

Senatori
> Barbara Boxer e Dianne Feinstein e i Deputati Sam Farr e Mike Honda, si

sono
> già espressi con coraggio contro la guerra all'Iraq e saranno senza dubbio
> incoraggiati dal nostro sostegno;
>
>
>
> Il Consiglio Comunale di Santa Cruz
>
>    1.. richiama gli articoli della Carta dell'ONU e i principi del diritto
> internazionale sulla risoluzione pacifica delle controversie;
>    2.. esprime la sua opposizione alle continue e minacciate violazioni

della
> Carta dell'ONU e del diritto internazionale da parte degli Stati Uniti,

con
> la sua azione militare unilaterale e preventiva contro la nazione

dell'Iraq;
>    3.. condanna la continuazione dell'embargo non-militare, le continue
> azioni militari statunitensi contro l'Iraq, e le intenzioni di attuare
> un'escalation militare da parte degli Stati Uniti contro l'Iraq;
>    4.. chiede all'Amministrazione Bush e ai nostri rappresentanti al
> Congresso di lavorare in collaborazione con e tramite l'ONU per ottenere
> l'adempienza dell'Iraq alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza in tema
> di armi di distruzioni di massa; chiede altresì di offrire ogni sostegno e
> appoggio al rientro in Iraq degli ispettori;
>    5.. chiede all'Amministrazione Bush e ai nostri rappresentanti federali

di
> sostenere attivamente gli sforzi diplomatici dell'ONU volti a favorire la
> democrazia e il rispetto dei diritti umani in Iraq e in tutte le nazioni;
>    6.. auspica altresì che nessuna guerra contro l'Iraq venga intrapresa

in
> nessun momento dagli Stati Uniti senza l'assenso del Consiglio di

Sicurezza
> dell'ONU in pieno rispetto della propria Carta costitutiva e senza un
> approfondito dibattito ed una votazione nel Congresso degli Stati Uniti,

in
> conformità con quanto stabilito dall'articolo 1, sezione 8 della
> Costituzione degli Stati Uniti.
> 24 settembre 2002.
>
>
>
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>
>
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