[Cerchio] luci e ombre del garantismo

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Autore: clochard
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Oggetto: [Cerchio] luci e ombre del garantismo
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     (Del 23/12/2002 Sezione


            Certo, è tanto riduttivo da far girare i c. (anke se alla
Finokkiaro girano x opposti motivi...), però Pisapia è 1 tipo "pratico": sa
ke i rapporti di forza nn consentono altro ;)
            Mi dispiace degli appesantimenti, ma nn riesco a cancellare
certe parti copiate. Preferite ke spedisca solo l'url?


            enrico




            La Stampa: interni Pag. 10)


            APPROVATO ANCHE IL PROGETTO BASE SUL PROVVEDIMENTO PIÙ ESTESO:
AN E LEGA RESTANO CONTRARIE
            In commissione Giustizia primo sì al mini-indulto
            Il testo Buemi-Pisapia in aula dal 16 gennaio. Pecorella: un
lavoro proficuo




            ROMA


            Tre anni di sospensione condizionata della detenzione per chi ha
già scontato almeno un quarto della pena. Il provvedimento non si applica
alle condanne per reati di terrorismo, mafia, sequestro di persona, droga,
sfruttamento e riduzione in schivitù, prostituzione minorile, violenza
sessuale, rapina ed estorsione aggravata, saccheggio e devastazione, strage.
La sospensione è revocata se il beneficiato, nei cinque anni successivi
all´uscita dal carcere, commette reati o non rispetta gli obblighi imposti.
Ieri sera, la commissione Giustizia della Camera ha approvato la legge
Pisapia-Buemi, che andrà in aula il 16 gennaio: se la Camera e poi il Senato
l´approveranno, circa quattromila detenuti - secondo stime ufficiose -
potranno lasciare da subito le carceri, altrettanti in fasi successive. La
commissione ha anche approvato il testo base sull´indulto del relatore Mino
Mormino, che andrà in aula il 20 gennaio. Dopo mesi di annunci, polemiche,
attese che rischiavano di andare deluse, il Parlamento dovrà decidere, in
tempi ravvicinati, se concedere un atto di clemenza nei confronti dei
detenuti, così come avevano sollecitato il Papa e poi il Capo dello Stato.
Un invito raccolto ieri dalla commissione Giustizia della Camera. Sottolinea
il suo presidente, Gaetano Pecorella: «Alla vigilia di Natale, abbiamo dato
una grandissima prova di civiltà. Una volta tanto il Parlamento risponde
alle attese con chiarezza. Il testo approvato anche se scontenterà alcuni è
la dimostrazione che si può lavorare proficuamente e in un clima sereno».
Dunque, il 16 gennaio l´«indultino» andrà in aula. Prima che riprendessero i
lavori della commissione, ieri l´Ulivo ha definito la sua posizione,
trovando una mediazione tra due opposti orientamenti: anche la Margherita ha
dato il via libera all´indulto (era contraria) mentre i Ds hanno dichiarato
il loro appoggio all´«indultino» (erano contrari). Anna Finocchiaro,
responsabile giustizia dei Ds, non ne fa mistero: «Preferirei che passasse
l´indulto. Il rischio, infatti, è che si approvi a maggioranza semplice una
sorta di indulto, per il quale invece è tassativamente prevista dalla nostra
Costituzione la maggioranza qualificata di due terzi». Critico il commento
di Giuseppe Fanfani, responsabile Giustizia della Margherita, sulla
bocciatura in commissione di un suo emendamento: «Avevo chiesto che fossero
esclusi dall´atto di clemenza anche i detenuti condannati per corruzione,
concussione e peculato. Questo emendamento lo ripresenteremo in aula.
Naturalmente il giudizio complessivo sul provvedimento è positivo, anche
perché è stata recepita nel testo la mia proposta di inserire delle
esclusioni oggettive che non figuravano nel testo originario». Positivo è
anche il giudizio del segretario dell´Udc, Marco Follini: «E´ un piccolo
passo nella direzione giusta, quella della clemenza. Da parte nostra,
apprezziamo e insisteremo». Sull´indulto, comunque, pesa l´orientamento
contrario della Lega e di An, e avendo bisogno di una maggioranza
qualificata dei due terzi per essere approvato, il testo base licenziato
ieri dalla commissione rischia di essere bocciato se non interverranno dei
colpi di scena. E, dunque, l´unico atto di clemenza che il Parlamento
potrebbe approvare è la legge Buemi-Pisapia, che ieri ha avuto anche il
parere favorevole della commissione Affari costituzionali. Commenta Giuliano
Pisapia, di Rifondazione: «Abbiamo fatto dei passi in avanti per rendere la
pena più aderente ai principi costituzionali e meno disumane le condizioni
di vita dei detenuti e di chi lavora e opera negli istituti penitenziari.
Giacché non ci sono i numeri per approvare l´indulto, è fondamentale
arrivare in tempi brevi all´indultino, che avrà l´effetto altrettanto
importante di far diminuire i reati». Soddisfatti i radicali per il primo
via libera del Parlamento. Il segretario e il presidente Daniele Capezzone e
Rita Bernardini e Sergio D´Elia, segretario di «Nessuno tocchi Caino»,
commentano, annunciando di aver sospeso lo sciopero della fame in corso da
quindici giorni: «In due settimane abbiamo disseppellito un tema che era
stato travolto dalle risse, dalle polemiche e della chiacchiere della
politica ufficiale. Possiamo ora sospendere questa fase di sciopero della
fame per riprenderla a metà gennaio, con l´arrivo in aula della legge».
            Guido Ruotolo




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