[Lecce-sf] 17 immigrati in cerca di accoglienza

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Autore: Alessandro Presicce
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Oggetto: [Lecce-sf] 17 immigrati in cerca di accoglienza
TeleramaNews:
17 immigrati in cerca di accoglienza

L'incontro con il prefetto di lecce era stato annunciato durante la
conferenza stampa di martedì scorso, quando il lecce social forum aveva
segnalato la drammatica situazione di un gruppo di immigrati magrebini, 17
in tutto, che dopo la visita di una delegazione del movimento al regina
pacis aveva denunciato le violenze subite all'interno del centro.
Su quella denuncia è ora in corso l'inchiesta condotta dal pm Carolina Elia,
per fare luce sulle presunte violenze psicologiche e fisiche inferte agli
immigrati nel cpt.
Sei dei 17 magrebini hanno, intanto, ottenuto, dopo 8 giorni, un permesso di
soggiorno temporaneo, ovvero la possibilità di restare in Italia, a Lecce, a
disposizione della magistratura, ma senza un lavoro e una casa.
Perché, nonostante la sbandierata vocazione all'accoglienza del salento,
dicono i rappresentanti del lsf, Lecce non ha strumenti per garantire un
tetto a chi è in difficoltà.
Concorde anche il prefetto D'Onofrio sulla necessità che la questione venga
trasferita a livello istituzionale:
D'onofrio ha, infatti, recepito le istanze del Lecce social forum,
promettendo di attivarsi fin da domani ad un intervento presso il ministero,
innanzi tutto per indagare eventuali lacune nelle leggi per l'accoglienza e
poi per reperire i fondi destinati a tali esigenze a livello territoriale.
Ad occuparsi dei magrebini al momento è, infatti, la rete di solidarietà che
ruota attorno al movimento, che si è immediatamente preoccupata di dare
vitto e alloggio agli immigrati in attesa di processo, ma non solo, perché
le necessità si allargano all'assistenza sanitaria e quant'altro potrebbe
metterli nella condizione di non riuscire nemmeno ad affrontare il processo.
Il problema, va risolto, certo, ma dal lecce social forum insistono sul
bisogno di trascendere la contingenza e stabilire con chiarezza le garanzie
necessarie alle fasce più deboli.

http://www.trnews.it/trview.asp?id=3014
autore: alessandra lupo