[Forumgenzano] Fwd:alcune info sulla proposta di legge per p…

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Szerző: Ottavio Mariateresa
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Tárgy: [Forumgenzano] Fwd:alcune info sulla proposta di legge per privatizzare l
Grazie per l'informazione.Sicuramente prenderemo un posizione coerente con
le nostre iniziative in atto. Ne riparleremo .Manchero' dal dialogo on line
per qualche giorno. A presto!

----- Original Message -----
From: <eviti@???>
To: "forumgenzano" <forumgenzano@???>
Sent: Saturday, December 28, 2002 3:26 PM
Subject: [Forumgenzano] Fwd:alcune info sulla proposta di legge per
privatizzare l


I Ds presentano una proposta di legge per privatizzare l'acqua

Scrivono Emilio Molinari e Rosario Lembo, rispettivamente vicepresidente e
segretario nazionale del Comitato italiano per un contratto mondiale
sull'acqua (tel. 02-48703730, info@???,
www.contrattoacqua.it): "Non disponiamo d'altro, solo di un computer, e di
un comunicato stampa, ed è poco, troppo poco per comunicare ai cittadini del
nostro paese, ai movimenti, alla società civile, l'enorme preoccupazione ed
indignazione che ci attanaglia per ciò che sta succedendo al parlamento nel
corso del dibattito sulla finanziaria. Dove con un emendamento all'art.113
del testo unico, presentato dagli onorevoli Bassanini, Morando e Amato dei
Ds, se approvato costringerà in un solo colpo tutti comuni d'Italia a
privatizzare i propri acquedotti andando, senza passaggi transitori alcuno,
direttamente alle gare d'appalto.

Un durissimo colpo, una scelta ideologica, che stronca il dibattito e le
iniziative in corso nelle realtà locali, comunali e regionali di tutto il
paese e dello stesso centro sinistra. Era già successo la scorsa settimana.
Allora i presentatori furono trasversalmente gli On. Tabacci, Grillo e
Bassanini, rispettivamente Cdu, Forza Italia, Ds.
Furono costretti al ritiro per le proteste scoppiate sia nel centro destra
che nella sinistra. Oggi ci riprovano da soli alcuni Ds. Presentandosi così
al paese come i campioni senza ripensamenti e senza titubanze delle
privatizzazioni, nonostante si sia avviato anche in Italia un dibattito sui
vantaggi di questa opzione. Campioni che non arretrano di fronte a nulla,
nemmeno al sacrosanto principio dell'acqua diritto umano e bene comune.

Eppure anche all'interno dell'Onu dopo la vergogna di Johannesburg ci sono
stati i primi segnali di un ripensamento. Il Comitato di esperti sui diritti
economici, culturali e sociali delle Nazioni Unite ha sancito, in un suo
Rapporto pubblicato a Ginevra a fine novembre che 'l'accesso all'acqua è un
diritto e l'acqua deve essere considerata come un bene comune'. E' dunque
preoccupante che in Italia si faccia avanti una tendenza in contrasto con le
riflessioni in atto a livello internazionale, soprattutto se si pensa che
nessun paese al mondo ha finora reso obbligatoria per legge
la privatizzazione dell'acqua. Con questo emendamento alla Finanziaria una
parte della sinistra rende l'Italia primatista mondiale in privatizzazioni,
battistrada in Europa, capofila nella svendita del patrimonio idrico alle
multinazionali francesi e tedesche: Vivendi, Lyonnes des eaux, Thams Water,
RWE ecc. Brutta cosa, se si pensa che una scelta così grave viene presa nel
silenzio e nella più completa disinformazione dei cittadini. Non nascondiamo
un certo senso di impotenza nel consegnare alla rete questo comunicato per
l'isolamento e l'indifferenza in cui maturano certe scelte contro le quali
come Comitato italiano per il Contratto Mondiale sull'Acqua, siamo impegnati
da tempo in un'opera di sensibilizzazione e di informazione.

Chiediamo, come Comitato Italiano per il Contratto Mondiale dell'Acqua che
il presente Comunicato venga accolto e rilanciato dai mass - media, ripreso
dai movimenti, si moltiplichi in rete e si trasformi in proteste diffuse,
nell'auspicio che la sinistra italiana ripensi profondamente e in maniera
più avanzata la propria posizione sulla privatizzazione dell'Acqua".

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MESSAGGIO DI Luigi Nieri, assessore del Comune di Roma

Agli amici di Amico Quartiere,
mi sembra quanto meno curioso e sorprendente che mi si coinvolga in modo
inappropriato in una vicenda rispetto alla quale ho e ho sempre avuto
posizioni radicali. Anzi si eccede nella polemica sbagliando clamorosamente
obiettivo.

La frase a me addebitata nel nr.133 di Amico Quartiere, riportata
enfaticamente finanche nel titolo, "La nostra acqua non sarà più nostra",
non andava riferita al testo dell´articolo 35 delle legge finanziaria 2002
attualmente in vigore, che pur contiene pericolosi passi in avanti sul
terreno delle privatizzazioni e della liberalizzazione dei servizi pubblici
locali, bensì intendeva contrastare un ulteriore peggioramento delle
disposizioni in materia, che era pericolosamente nell´aria. Infatti le frasi
contestate sono state da me espresse durante un dibattito con Zanotelli,
Gesualdi, Amoroso, Baker e altri il 14 dicembre nell´ambito della Festa dell
´Altreconomia. Le frasi sono state mal interpretate ed estrapolate da un
contesto che era viceversa di forte critica ai processi di liberalizzazione,
per motivi di carattere economico, sociale e ambientale. Quello stesso 14
dicembre la Commissione Bilancio del Senato, nonostante l´opposizione del
Prc, aveva approvato un emendamento al testo della finanziaria del 2003 -
presentato da uno schieramento trasversale, ossia Bassanini (Ds), Grillo
(FI), Tarolli (Udc) - che spianava "la strada alle privatizzazioni selvagge
di servizi pubblici che gestiscono beni essenziali come l´acqua" (Tommaso
Sodano, Liberazione, 27.12.2002). Grazie all´opposizione di Rifondazione
Comunista, che ha spaccato sia la maggioranza che il centrosinistra, questo
scellerato emendamento è stato bocciato in Aula.

Voglio rassicurare gli amici di Amico Quartiere circa la ferma contrarietà
del Partito della Rifondazione Comunista, che a Roma si è fortemente battuta
anche utilizzando lo strumento del referendum consultivo contro la
privatizzazione dell´Acea, ad ogni ulteriore passo verso la privatizzazione
dei servizi pubblici locali. Sono stati avviati in Italia, indifferentemente
dal centrodestra e dal centrosinistra, processi di liberalizzazione al di
fuori di ogni obbligo normativo, quando prevaleva la retorica della
privatizzazione a tutti i costi. Per quanto riguarda Roma mi continuerò a
battere insieme al partito di Rifondazione Comunista contro ogni tentativo
di ulteriore privatizzazione dell´acqua, obbligato o no che esso sia.

Luigi Nieri




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