[Forumlucca] Finanziere Iraq Armi Milano CdS 19.12.02

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Autor: Marcucci Gian Paolo
Data:  
Asunto: [Forumlucca] Finanziere Iraq Armi Milano CdS 19.12.02
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Vittorio Malagutti, Corriere della Sera, 19.12.02

Dalla lotta per l'eredit=E0 del faccendiere Al Mahdi, emerge lo schema =
dei commerci del ra=ECs negli anni Ottanta. E spuntano i nomi di aziende =
italiane

Cos=EC il finanziere di Bagdad comprava armi a Milano. Finch=E9 non lo =
impiccarono

Il regime si riforniva dalle maggiori industrie d'armi europee
Tra i suoi clienti c'era il gotha mondiale dell'industria della difesa. =
L'italiana Oto Melara, le francesi Matra, Dassault e Thomson. L'iracheno =
Said Al Mahdi conosceva bene queste aziende, con cui aveva concluso =
contratti miliardari. Lo faceva per mestiere. Al Mahdi, infatti, era un =
finanziere di fiducia di Saddam Hussein, a cui, a giudicare dalle foto =
ufficiali, lo legava anche una straordinaria somiglianza fisica. In quei =
frenetici anni Ottanta, quando l'Iraq era un gradito cliente delle =
grandi imprese occidentali, l'intraprendente uomo d'affari iracheno =
viaggiava moltissimo: Europa e Sud America, Africa e Asia. Comprava di =
tutto: prodotti alimentari e macchine agricole. E poi armi, tante armi. =
D'altronde il suo Paese era in guerra con l'Iran di Khomeini e =
l'esercito andava rifornito. Al Mahdi, occupato com'era a siglare =
contratti in giro per il mondo, rientrava raramente a casa sua, a =
Bagdad. Purtroppo per lui c'=E8 tornato una volta di troppo. Nel =
febbraio del 1985 Saddam in persona lo convoc=F2 a palazzo. Da l=EC Al =
Mahdi pass=F2 direttamente nelle patrie galere. E nel settembre del 1986 =
venne giustiziato. Fine della triste storia, che, di per s=E9, =
sembrerebbe destinata all'oblio generale come uno dei tanti sanguinosi =
intrighi alla corte del dittatore iracheno. Se non fosse che alla morte =
di Al Mahdi si =E8 scatenata una lotta furibonda per la sua eredit=E0 =
milionaria (in dollari americani). Con il consueto strascico di cause =
incrociate tra i sedicenti eredi, che ancora non risultano concluse. Ed =
=E8 proprio dai documenti giudiziari che emerge lo schema di un vero =
impero commerciale con il marchio del regime di Bagdad. Una rete di =
societ=E0 con base in Svizzera (nel Canton Ticino), Lussemburgo e a =
Panama, che servivano da copertura agli affari del regime iracheno.=20
Tutte erano amministrate da Al Mahdi o dai suoi fiduciari. E tutte =
vantavano stretti rapporti d'affari con una lunga lista di imprese =
occidentali. Quelle stesse aziende che, in questi giorni, sono finite al =
centro dei sospetti per il ruolo che avrebbero svolto nei programmi di =
riarmo iracheni. E' di ieri la notizia che, secondo un rapporto segreto =
del 1996, i piani nucleari di Saddam sarebbero stati appoggiati da un =
gran numero di aziende sparse per il mondo. La maggior parte, una =
trentina, tedesche, e poi americane, britanniche, francesi e anche =
italiane.=20
In effetti, Al Mahdi aveva costituito un'importante testa di ponte anche =
in Italia. Per la precisione a Milano, dove gli affari del regime di =
Bagdad venivano gestiti in due diverse sedi. Un appartamento al quinto =
piano del grattacielo nella centralissima piazza Repubblica e una =
palazzina in via Restelli, non lontana dalla stazione ferroviaria di =
Porta Garibaldi. Questi immobili risultavano intestati alla Tradex, una =
delle tante sigle del network di Al Mahdi.=20
Le transazioni pi=F9 delicate venivano concluse al riparo della =
legislazione compiacente di qualche paradiso fiscale: Panama, il =
Liechtenstein, oppure la Svizzera. La Dumynta inc., per esempio, con =
sede a Panama, nel 1983 sigl=F2 un contratto con l'azienda di Stato =
italiana Oto Melara. Quest'ultima si impegnava a versare alla societ=E0 =
panamense di Al Mahdi una commissione del 4% sul valore (non =
specificato) di un contratto di fornitura al governo iracheno di un =
sistema per la difesa costiera. Anche l'impresa brasiliana Embraer si =
serv=EC della Dumynta come consulente in un'importante operazione =
commerciale. Ovvero la vendita all'aviazione di Bagdad di 100 aerei =
EMB-312 Tucano. Grazie anche a questi affari l'impero di Al Mahdi si =
allarg=F2 a dismisura. Secondo un documento allegato agli atti =
giudiziari la sua societ=E0 principale, la Medp, di Lugano, vantava un =
capitale di 93 milioni di franchi svizzeri, "con filiali a Parigi, =
Milano, Tokio, Seul, Vienna, Londra, New York e San Paolo del Brasile". =
A un certo punto per=F2 qualcosa deve avere incrinato il rapporto di =
Saddam con il suo finanziere di fiducia, che venne punito con la morte. =
Da qui la lite giudiziaria tra gli eredi di Al Mahdi e alcuni fiduciari =
ticinesi, accusati di aver dilapidato il patrimonio dell'uomo d'affari =
giustiziato a Bagdad. Dopo anni di battaglia ora la vertenza =E8 sospesa =
per cause di forza maggiore. Gianluca Boscaro, l'avvocato quarantenne di =
Lugano che assisteva gli eredi di Al Mahdi, in agosto =E8 morto in un =
incidente di volo con il deltaplano. Boscaro aveva anche altri clienti =
arabi. Nel 1988 aveva costituito, per conto di Youssef Nada e dei suoi =
soci, la finanziaria Al Taqwa management. La stessa societ=E0 di Lugano =
che l'anno scorso =E8 finita nella lista nera americana per i suoi =
presunti legami con il terrorismo islamico.

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<title>Vittorio Malagutti, Corriere della Sera, 19</title>
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c'>Tra i
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L=92italiana
Oto Melara, le francesi Matra, Dassault e Thomson. L=92iracheno Said Al =
Mahdi
conosceva bene queste aziende, con cui aveva concluso contratti =
miliardari. Lo
faceva per mestiere. Al Mahdi, infatti, era un finanziere di fiducia di =
Saddam
Hussein, a cui, a giudicare dalle foto ufficiali, lo legava anche una
straordinaria somiglianza fisica. In quei frenetici anni Ottanta, quando =
l=92Iraq
era un gradito cliente delle grandi imprese occidentali, =
l=92intraprendente uomo
d=92affari iracheno viaggiava moltissimo: Europa e Sud America, Africa e =
Asia.
Comprava di tutto: prodotti alimentari e macchine agricole. E poi armi, =
tante
armi. D=92altronde il suo Paese era in guerra con l=92Iran di Khomeini e =
l=92esercito
andava rifornito. Al Mahdi, occupato com=92era a siglare contratti in =
giro per il
mondo, rientrava raramente a casa sua, a Bagdad. Purtroppo per lui =
c=92=E8 tornato
una volta di troppo. Nel febbraio del 1985 Saddam in persona lo =
convoc=F2 a
palazzo. Da l=EC Al Mahdi pass=F2 direttamente nelle patrie galere. E =
nel settembre
del 1986 venne giustiziato. Fine della triste storia, che, di per s=E9,
sembrerebbe destinata all=92oblio generale come uno dei tanti sanguinosi =
intrighi
alla corte del dittatore iracheno. Se non fosse che alla morte di Al =
Mahdi si =E8
scatenata una lotta furibonda per la sua eredit=E0 milionaria (in =
dollari
americani). Con il consueto strascico di cause incrociate tra i =
sedicenti
eredi, che ancora non risultano concluse. Ed =E8 proprio dai documenti =
giudiziari
che emerge lo schema di un vero impero commerciale con il marchio del =
regime di
Bagdad. Una rete di societ=E0 con base in Svizzera (nel Canton Ticino), =
Lussemburgo
e a Panama, che servivano da copertura agli affari del regime iracheno. =
<br>
Tutte erano amministrate da Al Mahdi o dai suoi fiduciari. E tutte =
vantavano
stretti rapporti d=92affari con una lunga lista di imprese occidentali. =
Quelle
stesse aziende che, in questi giorni, sono finite al centro dei sospetti =
per il
ruolo che avrebbero svolto nei programmi di riarmo iracheni. E=92 di =
ieri la
notizia che, secondo un rapporto segreto del 1996, i piani nucleari di =
Saddam
sarebbero stati appoggiati da un gran numero di aziende sparse per il =
mondo. La
maggior parte, una trentina, tedesche, e poi americane, britanniche, =
francesi e
anche italiane. <br>
In effetti, Al Mahdi aveva costituito un=92importante testa di ponte =
anche in
Italia. Per la precisione a Milano, dove gli affari del regime di Bagdad
venivano gestiti in due diverse sedi. Un appartamento al quinto piano =
del
grattacielo nella centralissima piazza Repubblica e una palazzina in via
Restelli, non lontana dalla stazione ferroviaria di Porta Garibaldi. =
Questi
immobili risultavano intestati alla Tradex, una delle tante sigle del =
network
di Al Mahdi. <br>
Le transazioni pi=F9 delicate venivano concluse al riparo della =
legislazione
compiacente di qualche paradiso fiscale: Panama, il Liechtenstein, =
oppure la
Svizzera. La Dumynta inc., per esempio, con sede a Panama, nel 1983 =
sigl=F2 un
contratto con l=92azienda di Stato italiana Oto Melara. Quest=92ultima =
si impegnava
a versare alla societ=E0 panamense di Al Mahdi una commissione del 4% =
sul valore
(non specificato) di un contratto di fornitura al governo iracheno di un
sistema per la difesa costiera. Anche l=92impresa brasiliana Embraer si =
serv=EC
della Dumynta come consulente in un=92importante operazione commerciale. =
Ovvero
la vendita all=92aviazione di Bagdad di 100 aerei EMB-312 Tucano. Grazie =
anche a
questi affari l=92impero di Al Mahdi si allarg=F2 a dismisura. Secondo =
un documento
allegato agli atti giudiziari la sua societ=E0 principale, la Medp, di =
Lugano,
vantava un capitale di 93 milioni di franchi svizzeri, =ABcon filiali a =
Parigi,
Milano, Tokio, Seul, Vienna, Londra, New York e San Paolo del =
Brasile=BB. A un
certo punto per=F2 qualcosa deve avere incrinato il rapporto di Saddam =
con il suo
finanziere di fiducia, che venne punito con la morte. Da qui la lite
giudiziaria tra gli eredi di Al Mahdi e alcuni fiduciari ticinesi, =
accusati di
aver dilapidato il patrimonio dell=92uomo d=92affari giustiziato a =
Bagdad. Dopo
anni di battaglia ora la vertenza =E8 sospesa per cause di forza =
maggiore.
Gianluca Boscaro, l=92avvocato quarantenne di Lugano che assisteva gli =
eredi di
Al Mahdi, in agosto =E8 morto in un incidente di volo con il deltaplano. =
Boscaro
aveva anche altri clienti arabi. Nel 1988 aveva costituito, per conto di
Youssef Nada e dei suoi soci, la finanziaria Al Taqwa management. La =
stessa
societ=E0 di Lugano che l=92anno scorso =E8 finita nella lista nera =
americana per i
suoi presunti legami con il terrorismo islamico.</span></font></i></p>

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