[Lecce-sf] (no subject)

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Autore: Alessandro Presicce
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Oggetto: [Lecce-sf] (no subject)
No caro zio Silverio,
il volantino non è per niente cazzoso, anticlericale ecc. come dici tu.
E' un volantino per nulla "anarchico", perfino di buon senso!
Sarebbe una cosa come questa. Leggilo e vedi da te...

Ale
ps: naturalmente deve essere messa ancora in una forma grafica...

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U N I T E D D O L O R S O F B E N E T T O N
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PER FARE IL TUO MAGLIONE, BENETTON SFRUTTA IL LAVORO MINORILE,
ESPROPRIA LE TERRE AI MAPUCHES, RICATTA A COTTIMO I LAVORATORI DEL
SUD, BOICOTTA BENETTON !

Benetton, nell'immaginario collettivo, è "il capitalismo dal volto
umano": merito delle campagne pubblicitarie "etiche" con denunce sociali
"griffate" Oliviero Toscani.
Non tutti sanno però che secondo molti esperti di marketing caricare una
merce di un valore aggiunto etico o ideale è solo un modo bizzarro ma
efficiente per vendere di più, spacciando al consumatore un motivo di
ipocrita gratificazione morale.
Eh si, perché dietro la facciata progressista si nasconde la solita realtà:
avidità e sfruttamento, come e peggio che per i padroni meno
"illuminati". Pronti ad un fantastico giro nelle meraviglie della
globalizzazione neoliberista?! Partiamo!
Si comincia in Patagonia, da secoli terra degli indigeni Mapuches.
Benetton ha deciso che la tenera erbetta della Patagonia ben si presta
agli allevamenti di pecore et voilà: niente di più semplice che
espropriare gli indigeni (da sempre alieni al concetto di proprietà
privata) e prendersi la terra. Oggi, tramite la Compania de tierras Sud
Argentino SA, il nostro mecenate possiede tenute per 900.000 ettari dove
vengono allevati circa
280.000 bovini, che coprono parte del fabbisogno di lana del gruppo.
Insomma una sana politica di sapore coloniale che ha devastato l'economia
mapuche. Per gli indigeni è assicurato un futuro di lavoro sottopagato
nelle aziende Benetton per la produzione di lana, come più volte
denunciato dall'organizzazione mapuche-tehuelche "11 de octubre".
Si continua in Turchia: è uno scoop giornalistico del Corriere della Sera
a rivelare il sistematico sfruttamento di bambini, spesso kurdi, nelle
aziende del fornitore Benetton in Turchia. Il buon Luciano ha reagito con
una campagna di immagine in Italia e Turchia, ha comprato i sindacalisti -
non senza aver licenziato quello che più si era esposto - ed ha lanciato un
accordo di facciata per non utilizzare i bambini in produzione. Certo poi
l'azienda lavora in rete coi subappalti e se i fornitori più convenienti
guarda caso sono quelli che sfruttano il lavoro minorile di nascosto, che
cosa ci si potrà mai fare!?
Il nostro giro finisce in uno dei tanti Sud del mondo: quello di casa
nostra!
Già l'Osservatorio Benetton (che non è di proprietà di Benetton) aveva
denunciato il vero e proprio sfruttamento presente nei tanti laboratori
del nostro centro-sud che lavorano a cottimo per questa e per le altre
grandi firme della moda italiana. Si va dalle gravi carenze igieniche al
vecchio fenomeno del "fuoribusta", al licenziamento delle ragazze incinte,
agli incentivi produttivi che, in pratica, costringono le lavoratrici a
turni sempre più massacranti. Il tutto sotto il ricatto di quello che
Luciano Benetton chiama "decentramento produttivo", ossia il trasferimento
della produzione nei paesi dell'Europa orientale, dove un lavoratore costa
meno, molto meno di 100 dollari al mese.
Un piccolo esempio alle porte di casa: siamo a Pignataro Maggiore, provincia
di Caserta, e Benetton prende circa 50 miliardi di finanziamenti dalla
Regione Campania come incentivo per realizzare un sito produttivo (è così
trend dare incentivi senza vere garanzie): l'Olimpias. Dopo due anni
Benetton non ha mantenuto gli impegni sul terreno dell'occupazione. In
compenso chi lavora conosce condizioni di sfruttamento durissime: 18
macchine da controllare per corridoio (sei più che a Treviso!), ferie
trasformate in giorni di "fermo macchina" gestite dall'azienda e ciclo
continuo (compresa la notte). Ma ecco che uno dei reparti di lavoranti alza
la testa e osa rifiutare il ciclo continuo! Che fa allora il nostro
mecenate? Prende i soldi e scappa. Se non accettano le sue condizioni
minaccia di trasferire tutto a Gorizia!
BOICOTTA BENETTON ! FERMIAMO LO SFRUTTAMENTO


----- Original Message -----
From: "Silverio Tomeo" <silvtome@???>
To: <forumlecce@???>
Sent: Saturday, December 21, 2002 1:12 AM
Subject: Re: [Lecce-sf] (no subject)


> Io no, invece. Si difende il diritto a manifestare e a dissentire, anche
> degli altri, si difende la qualita' della democrazia in citta', in Italia,
> nel mondo, ma non i volantini cazzosi degli anarchici.