[Lecce-sf] stato di polizia

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Dino De Pascalis, esponente del Social Forum, stigmatizza l'accaduto e
protesta con le forze dell'ordine
«Vogliono tornare allo stato di polizia»
«Eppure era una manifestazione tranquilla, civile. Abbiamo la solidarietà
della gente»
http://www.gdmland.it/QUOTIDIANO/2012/GAZZ_LECCE/LE01/A02.asp


Gli incidenti su corso Libertini? Frutto del clima di tensione che sia in
Italia che, quindi, anche a Lecce, si sta creando negli ultimi tempi. Dino
De Pascalis, esponente di punta del «social forum» salentino, è convinto che
le forze dell'ordine hanno voluto ingigantire, con il loro intervento in
forze, quella che era una normale e pacifica manifestazione. «Questo clima -
spiega De Pascalis - è frutto di una criminalizzazione del movimento. Questo
stato di tensione produce, di conseguenza, incidenti, tafferugli,
addirittura risse, anche per motivi abbastanza banali come è avvenuto con il
volantinaggio in corso Vittorio Emanuele».
«Si trattava - precisa De Pascalis - di una campagna nazionale, con
volantinaggi che si sono tenuti in tutte le piazze d'Italia, contro Benetton
in particolare. La richiesta di autorizzazione era abbastanza strumentale».
Il rischio, con gli incidenti che si sono verificati, è che l'iniziativa del
volantinaggio si rivolti, come un boomerang, contro i giovani che erano
scesi in piazza. Insomma, volevano colpire Benetton ed invece hanno
provocato una grossa pubblicità a questo colosso dell'abbigliamento dei
giovani. Ma anche in questo caso, De Pascalis smentisce. «Ho notizia -
dice - che c'è stata la solidarietà della gente nei confronti dei ragazzi e
quindi del movimento. I cittadini leccesi hanno compreso che civilmente quei
ragazzi stavano esprimendo il loro parere nei confronti di Benetton. Stavano
solo distribuendo un volantino: la gente era libero di accettarlo, di
leggerlo e di commentarlo, oppure di rifiutarlo. Diverso è stato invece
l'intervento delle forze dell'ordine».
«La manifestazione - spiega ancora De Pascalis - era organizzata dal gruppo
degli anarchici. Ciò non toglie che la posizione del Social Forum sia di
stigmatizzazione di come le forze dell'ordine ritengono di dover
ripristinare lo status quo, l'ordine stesso».
«Noi - incalza l'esponente dei Social Forum - stigmatizziamo questa
tensione: probabilmente non è voluta da loro perchè ci saranno delle
direttive, ci sarà un'impostazione generale che prevede questo tipo di
repressione per mettere in cattiva luce questo tipo di disobbedienza. Del
resto era una manifestazione tranquilla, quieta, che andava meglio
controllata. Invece hanno voluto farla sfociare in incidenti di questo
genere. Ai ragazzi hanno chiesto i documenti: siamo arrivati davvero ad uno
stato di polizia se si interviene in questo modo anche quando si
distribuiscono semplici volantini. Sul posto si sono portati immediatamente
carabinieri, polizia, vigili urbani...».