Tuesday, December 17, 2002, 11:47:37 AM, ha scritto:
xli> Mercoledì scorso al Cantiere si è tenuto un' assemblea di quel che resta del milano social forum (o una parte di quel che resta). All'ordine del giorno le risposte da dare a Milano, che si
xli> possono pensare in forma coordinata, all'ondata repressiva in corso. L'assemblea è stata poco partecipata e snobbata persino da chi l'aveva promossa in rete. Erano comunque presenti Rifondazione
xli> Milano, Cobas Milano, Disobbedienti, Attac, Punto Rosso, CSA Baraonda, Cascina Autogestita Torchiera...(forse dimentico qualcuno, me ne scuso). Mi risulta che era stata fissata un' altra
xli> assemblea per questa sera (MARTEDI' 17/12 in TORCHIERA ALLE 21.30) ma non mi pare di aver notato alcuna comunicazione in rete. Se quest'ulteriore assemblea era stata fissata perchè la precedente
xli> non se l'era cagata nessuno, mi domando che senso avrebbe quella di stasera di cui evidentemente in pochi siamo a conoscenza. E' evidente che a Milano l'esser malati cronici di
xli> autoreferenzialismo politico, mediatico, ... ci impedisce e ci impedirà per il futuro di riuscire a trovare momenti di coordinamento oltre a quelli dettati dall'emrgenza (e anche su questo piano
xli> cominciamo a non esserci più).Chiedo comunque conferma su stasera a chi ne sapesse qualcosa di più. Noi ci saremmo con idee e proposte.
xli> Ale del CSA Baraonda
E' arrivata una e-mail ieri nella lista MSF. Credo ci sia stato un fraintendimento su chi
doveva inviare le e-mail.
Personalmente questa sera non sono in grado di muovermi e neppure di
dilungarmi nei discorsi.
Sono comunque convinto, per il grado di conoscenza che ho della
situazione milanese, che non ci sia solo autoreferenzialità politica e
mediatica (anche se purtroppo non manca ...).
Firenze, Cosenza e Genova hanno prodotto esperienze significative per
molti soggetti dell'area milanese.
Esiste l'agenda prodotta a Firenze ed esiste la pratica di molti
soggetti nel territorio metropolitano milanese.
All'inizio dell'anno sono previste scadenze di incontro nazionali di cui
circolerà una informazione esauriente.
Dovremo tutti fare uno sforzo per darci strumenti condivisi che rendano
pubblica, evidente , rilevante, conosciuta ogni pratica di critica e
di lotta, più o meno capace di 'fare società'.
E' chiusa l' esperienza di Milano Social Forum inteso come formalizzazione
di unno spazio pubblico di cui poco si capiva e si condivideva.
Si apre credo un periodo di confronto di unità sulle campagne e le
iniziative. E' già stato detto da più voci.
Abbiamo certamente bisogno di modalità di comunicazione che permettano
a tutti di ritrovarsi con tutti, di lanciare segnali, iniziative e
proposte.
Abbiamo bisogno di dare spazio/spazi di incontro ai soggetti ed alle
realtà più fragili e precarie.
Di questo e di molto altro dovremo discutere agire.
Le visoni catastrofiche penso nascano da una visione -del movimento e
delle pratiche sociali variamente critiche e alternative- improntyata al
tutto o niente. Penso invece sia esperienza comune una capacità, da una
modalità di ritrovarsi, agire pensare molto più articolata.
Penso si debba diventare tutti molto più consapevoli delle esperienze
fatte e delle potenzialità di questo nuovo modo di agire.
Forse riusciremo a definire poste in gioco condivisibili nell' area
metropolitana milanese.
Dall'incontro di questa sera, da parte di chi ci sarà usciranno
certamente indicazioni.
Personalmente mi impegno a produrre proposte collettive e se serve anche
individuali.
Roberto mailto:rrosso@coopetition.it
