[Lecce-sf] [OT] Scuola e teatro

Üzenet törlése

Válasz az üzenetre
Szerző: ForumLecce Admin
Dátum:  
Tárgy: [Lecce-sf] [OT] Scuola e teatro
Da Specimen...
infospecimen@???


INVITO
Si conclude a NARDO' il 18 Dicembre 2002 presso la Palestra del II Circolo
Didattico -via Pilanuova- la Prima Fase del Progetto 'Leggo Leggi Leggiamo'
a cura della SPECIMEN Teatro di Lecce.
Il Sindaco e l'Assessore alla Pubblica Istruzione Dr Pietro CAPRIO
consegneranno ai bambini, in rappresentanza di tutte le Scuole, un
pacco-regalo pieno di libri per arricchire le loro Biblioteche Scolastiche
del I, II e III Circolo Didattico e al I e III Nucleo delle Scuole Medie.
Seguirà una festa con gli attori musicisti di SPECIMEN Teatro e con il
Cantautore PAOLO CAPODACQUA.
18 Dicembre
FESTA FINALE

ore 10.30
Palestra della Scuola Elementare Via Pilanuova - II Circolo
"La torta in cielo"
Incontro di animazione musicale con
PAOLO CAPODACQUA


ore 17.00
Biblioteca Comunale
BIANCHI ROSSI GIALLI NERI
Scrivere e cantare per i bambini e dei bambini

incontro con Paolo Capodacqua

Incontro con i genitori dei bambini/e e dei ragazzi/e del Progetto
LEGGO LEGGI LEGGIAMO 2002
---------------------------------
PAOLO CAPODACQUA in
LA TORTA IN CIELO
poesie e filastrocche di Gianni Rodari musicate ed interpretate da Paolo
Capodacqua

L'Opera di Gianni Rodari ha fornito spunti e idee a molti lavori teatrali e
di animazione per ragazzi.
Le poesie e le filastrocche dello "Scrittore per bambini più famoso nel
mondo", infatti, sembrano avere presa immediata sull'interesse dei ragazzi.
Un rapporto magico quello tra le parole di Rodari e la fantasia dei bambini;
un rapporto che immediatamente mette in movimento le dinamiche immaginative
e creative del bambino, coinvolgendolo in una sorta di girotondo fatto di
rincorsa del senso, della parola, del "fantastico" e della poesia: un gioco
intelligente, di alto valore pedagogico, che rivela la grandezza e la
genialità di Rodari. Doti, queste, che ritroviamo soprattutto in quel
disvelare grandi verità attraverso un linguaggio che fa uso della semplicità
dei nessi logici e sintattici infantili.
Rodari usa il linguaggio dei bambini per porre problemi "grandi" ("Perché il
cielo è uno solo / e la terra è tutta a pezzetti?"); per insegnare ("Per
colpa di un accento/ un tale di Santhià / credeva di essere alla meta / ed
era solo a metà"); per educare alla pace ("Invece del solito fungo/
l'esplosione ha provocato/ per ora nel mio sogno/ una torta di cioccolato"),
ma anche per divertire con personaggi e situazioni surreali.

Paolo Capodacqua, insegnante, cantautore e musicologo che crede
nell'importanza di una canzone intelligente, ha trovato un modo stimolante e
convincente di "trasmettere" e comunicare il patrimonio rodariano: ha
rivestito le poesie e le filastrocche del poeta scomparso con musiche di
bellezza e semplicità tutte infantili, allo scopo di meglio veicolare i temi
rodariani fino alla "platea" dei bambini.
Ma Capodacqua, che ha anche svolto attività di animazione nella scuola,
valuta come indispensabile il coinvolgimento di questo pubblico particolare,
il quale, durante il concerto, diventa protagonista di un gioco fatto di
"botta e risposta" sul terreno dell'intuizione, dell'inventiva e, in ultima
analisi, dello stimolo a "cercar dentro se stessi"(nel proprio patrimonio
culturale, linguistico, etnico), la parola, la rima, il proverbio, la fiaba
e la realtà, in un gioco collettivo dove la canzone diventa un pretesto per
crescere e comunicare, laddove (per bambini abituati alla freddezza del
mezzo televisivo), la comunicazione sta diventando un lusso.

Una presentazione di Marcello Argilli

Gianni Rodari aveva una grande passione per la musica: da ragazzo aveva
studiato per anni il violino, e, oltre che poeta e scrittore, è stato anche
un autore teatrale: gli era perciò naturale il senso dello spettacolo
musicale. Con una felice intuizione, Paolo Capodacqua ha colto questa poco
nota disposizione di Rodari, e ha realizzato un suo personale lavoro di
grande valore.
Come ha proceduto ?
Ha scelto dei significativi testi poetici di Rodari, e su essi, con un
originale equilibrio tra testo, musica, canto e brevissimi siparietti
parlati, ha inventato lo spettacolo teatrale "IO VORREI CHE SULLA LUNA CI SI
ANDASSE IN BICICLETTA", registrato poi nella musicassetta "LA TORTA IN
CIELO".
In che cosa consiste l'originalità del suo lavoro?
In primo luogo non ha realizzato il solito spettacolino infantile
bamboleggiante (per Rodari era un fermo principio pedagogico non
bamboleggiare mai rivolgendosi, in qualsiasi forma, ai bambini).
Il ritmo e la melodia della sua musica, e la sua limpida voce accattivante,
si applicano con grande rispetto ai testi e, nello stesso tempo, dilatano e
rendono fruibilissimi gli effetti della parola poetica di Rodari.
Paolo Capodacqua non si è proposto, quindi, come spesso deprecabilmente
accade a chi si rivolge ai bambini, come un attore che si serve dei testi
per esibirsi in un suo gratificante show personale, ma di farsi interprete
creativo di un mondo poetico di alto livello come quello di Rodari.
Anche per questo, il suo lavoro mi sembra un antidoto a tanta volgarità
spettacolare, che cerca solo effetti epidermici. Non solo, infatti, riesce a
stimolare profondi bisogni fantastici ed emotivi dell'infanzia, ma
costituisce anche, tra l'altro, uno dei rarissimi casi in cui il fascino
della parola cantata può far incuriosire alla parola scritta, e in questo
caso, a leggere Rodari.
Proprio perché gli è estraneo l'esibizionismo narcisistico, Paolo Capodacqua
è riuscito a realizzare un piacevolissimo spettacolo, che ha il grande
merito di costituire per i bambini una doppia iniziazione poetica e
musicale.

MARCELLO ARGILLI
(Scrittore, Giornalista, autore di soggetti e sceneggiature televisive,ha
pubblicato oltre trenta libri per ragazzi, tradotti in una ventina di
lingue. Biografo di Rodari e curatore, per la casa editrice Einaudi, dell'
Opera Omnia di Gianni Rodari.)




paolo capodacqua

nato ad Avezzano (AQ) nel 1961,si è laureato al D.A.M.S. (Discipline delle
Arti, Musica, Spettacolo; Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di
Bologna), con una tesi su: "Le canzoni di Rodolfo De Angelis tra
Scapigliatura e Futurismo".
Autore di musiche per il Teatro e traduttore-interprete delle canzoni di
Georges Brassens.
Ha collaborato con David Riondino e collabora stabilmente con Claudio
Lolli.
Numerose le collaborazioni con poeti e scrittori (tra tutti: Gianni D'Elia,
Angelo Ferracuti, Jarmila Ockajovà, Stefano Tassinari, Marco Moschini).
Ha al proprio attivo centinaia di concerti in molte città italiane.
Ha musicato le poesie e le filastrocche di Gianni Rodari, raccogliendole
nello spettacolo "La torta in cielo".
Dal 1992 scrive canzoni per bambini, con l'intenzione di dare dignità ad un
genere finora ritenuto di evasione e bamboleggiante.
Per questo suo impegno è stato oggetto di studio e di interesse, oltre che
per recensori e critici, anche per tesi di laurea universitarie, ricevendo
nel 1998 un riconoscimento ufficiale dal Consiglio Comunale di Lesina (FG)
per "l'importanza pedagogica e l'alto valore culturale" delle sue
composizioni per bambini.
Nel Settembre 2001 ha ricevuto il sigillo della Città di Abano (PD) nell'
ambito del Convegno internazionale "E' vietato uccidere la mente dei
bambini" , organizzato dal Centro Studi "G.Calendoli" di Padova sotto l'
Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica.
Nella doppia veste di autore per bambini e di chitarrista-collaboratore di
Claudio Lolli tiene concerti in tutta Italia.
Nel 1999 ha musicato il film di Chaplin "Il Pellegrino"trasformandolo nel
recital filmico-musicale "La Cantata delle bugie con le ali".

DISCOGRAFIA
"MEMORABILIA",LP,Materiali Sonori, 1987.
"LA TORTA IN CIELO", Rodari-Capodacqua, L'Uovo MC 1994 (IIa ed. CAMST 1998)
"L'ARCA DI NOE'", L'Uovo MC 1994
"BIANCHI ROSSI GIALLI NERI", Comune di Fermo CD 2000; Storie di note CD2001
"MAGIA DELLE PICCOLE COSE", (Testi: Marco Moschini - Musiche: Paolo
Capodacqua), Libro + CD, Opera Nazionale Montessori, 2001
- Il brano "Bianchirossigiallineri" è inserito nel testo per il secondo
ciclo scuola elementare "Dire leggere fare" (Nicola Milano editore)
- Alcune filastrocche Rodari-Capodacqua sono inserite in CD supplemento di
vari testi didattici.
Collaborazioni:
David Riondino: "Temporali" CGD 1994
Claudio Lolli :"Intermittenze del cuore", Tide records 1997
"Viaggio in Italia" in coppia con Claudio Lolli, (produzione artistica:
Mimmo Locasciulli) (SONY, 1998)
Claudio Lolli:"Dalla parte del torto", Storie di note 2000
Partecipazione al CD "Sguardi d'istinti" (con: Claudio Lolli, Michele Serra,
Carlo Lucarelli, Simona Vinci, Ares Tavolazzi, Enrico Palandri, Marcello
Fois, Pino Cacucci ecc) (ATC Bologna,1999)

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:

Luigi Di Fonzo: IL ROCK IN ABRUZZO, Ecamlab edizioni 2000
Francesca Di Camillo: RODARI OLTRE LA SCRITTURA (Tesi Università Di L'
Aquila, Facoltà di Pedagogia)
Mario piatti: GIANNI RODARI E L'EDUCAZIONE MUSICALE DI BASE, (in
"Musicheria", Bottega dell'ed. Musicale)

RADIO E TELEVISIONE
Ha composto la canzone sigla dello sceneggiato RAI "L'INCANTESIMO DEL LAGO"
(1987).
Per Radio Rai 2 ha accompagnato, con musiche originali, una lettura di
testi della scrittrice Jarmila Ockajovà, (1998).
Presente più volte in trasmissioni radiofoniche e televisive a lui dedicate
o al fianco di Claudio Lolli ("Recanati 94", Rai2; "Per voi giovani" Radio
Rai 2, "Premio Ciampi"TMC2, "Zona Cesarini" Radio Rai 1, "Live" Match Music,
"Crapa Pelada" Radio Popolare, Milano)

---------------------------------------

TEATRO E' SCUOLA

La 'SPECIMEN Teatro' Associazione Culturale in collaborazione con il TEATRO
DON BOSCO di Lecce, indicono la Prima Rassegna "TEATRO E' SCUOLA - Rassegna
di Teatro dei Ragazzi e della Scuola"
La Rassegna si svolgerà presso il Teatro Don Bosco (dei Salesiani) dal 17
Dicembre 2002 al 1 Aprile 2003, con la giornata finale l' 8 Aprile 2003.
La rassegna rappresenta il momento di incontro e di scambio di esperienze
fra le realtà di "teatro della scuola" e la produzione teatrale a fini
pedagogici e di ricerca.
Essa si articola nella rappresentazione di opere realizzate dalle scuole e
nell'organizzazione di conferenze, scambi culturali, laboratori, corsi di
formazione.
Ha lo scopo di stimolare l'inserimento del linguaggio teatrale tra le
attività scolastiche come strumento educativo e didattico, secondo le
indicazioni del protocollo d'intesa relativo all'"Educazione al Teatro"
sottoscritto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero
della Pubblica Istruzione e dall'Ente Teatrale Italiano.
Articolo 3
Alla rassegna partecipano:
- Il Laboratorio del III Circolo Didattico di NARDO',
- l'Istituto Comprensivo di CELLINO SAN MARCO
- l'Istituto Comprensivo di CORIGLIANO D'OTRANTO,
- Il Laboratorio Ludico Creativo di Lecce,
- il Liceo Scientifico 'A.Vallone' di GALATINA

I bambini del Laboratorio Teatrale del III Circolo 'Don Bosco' di NARDO'
aprono la Rassegna con l'opera
'NARDO', ANNO DEL SIGNORE 1636.
IL GUERCIO DI PUGLIA'

La storia si svolge a Nardò nel periodo che va tra il
1636 e il 1647.
In questo periodo, la Spagna entrava ormai nel periodo
della sua decadenza e il malcontento era diffuso
ovunque nel Regno.
Le mire della Francia sul Regno di Napoli non erano
poi tanto mascherate, e il Cardinale Mazarino non
perdeva occasione per ordire trame e alimentare
complotti contro il dominio spagnolo anche nel tacco
d'Italia, appoggiato in questo da un forte partito
angioino e francofilo che alimentava ancor di più,
quindi, le mire francesi.
Tra gli esponenti salentini di questo "movimento",
come vedremo, ci sono il marchese di Acaya Giorgio
Delli Monti e il Principe di Carignano Tommaso di
Savoia; entrambi, specie il primo, acerrimi nemici del
Conte di Conversano, protagonista della nostra storia.
Gian Gerolamo Acquaviva II Conte di Conversano e Duca
di Nardò, ereditò il feudo dalla madre Donna Caterina,
che alla morte del marito, vi rimpatriò da Conversano
dove si era trasferita al tempo del suo matrimonio.
Ella mai cedette alle richieste del figlio per avere
il Ducato di Nardò, nemmeno davanti alle ingiurie e
minacce; in uno di questi scontri il figlio
addirittura la ferì e, se il coltello non gli fosse
stato tolto dalle mani, Gian Gerolamo l'avrebbe
uccisa.
"IL GUERCIO DI PUGLIA, dovette, dopo la morte del
padre aspettare la morte della madre, e allora piombò
sitibondo sui poveri vassalli dei suoi stati.."