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In allegato l'Odg che è stato assunto nell'assemblea del 10 come base di
discussione per la costruzione di un percorso stabile e organizzato delle
forze antimperialiste del paese.
Sotto, il programma delle giornata del 21.
Tutti i singoli compagni e le strutture che sono impegnate nella costruzione
di un livello più avanzato di unità nella lotta antimperialista sono
invitati a portare il proprio contributo di idee e di esperienza ai lavori.
A presto
Marco
=====================================================
Sabato 21 dicembre 2002 - ore 09.30
presso la Casa del Popolo "Ponte a Greve" - Via Pisana 809
ASSEMBLEA DEGLI ORGANISMI CHE VOGLIONO COSTRUIRE UN COORDINAMENTO NAZIONALE
ANTIMPERIALISTA
Ordine dei lavori
Mattina:
1) Approfondimento dell'Ordine del Giorno approvato il 10/11 scorso e
discussione sulla sua articolazione pratica nel territorio; proposte
organizzative e sugli strumenti di controinformazione e mobilitazione.
Abbiamo pensato questo punto in quanto, da una parte, ci siamo resi conto
che il tempo per fare tutte le considerazioni sulla piattaforma uscita dalla
scorsa assemblea era effettivamente poco. Pur riconfermando gli assetti
generali di questa piattaforma, crediamo sia utile e proficuo dare la
possibilità a quelle realtà che hanno deciso di aderire al percorso, ma che
non hanno avuto la possibilità di esprimersi il 10/11, o che non erano
presenti, di farlo stavolta, magari anche presentando emendamenti scritti al
testo. Ciò siginifica anche che il processo "costituente" del coordinamento
nazionale deve avere il respiro un po' più lungo: non facciamoci prendere
dalla frettolosità, poichè rischieremmo di costruire l'ennesimo contenitore
vuoto, autoreferenziale, vuoto di contenuti, di metodi, di obiettivi.
L'assemblea non è quindi costituente, ma di passaggio, per valutare forze,
presenze e idee.
A ciò si collega anche l'aspetto dell'articolazione sul territorio, che
dovrebbe attenere alla attività che già la scorsa volta ritenevamo un po'
tutti la principale, ossia quella della costruzione di comitati od assemblee
antimperialiste cittadine, provinciali o regionali come ambiti di
partecipazione, discussione e mobilitazione antimperialista.
Ciò significherà monitorare un po' tutto il territorio nazionale, dove sono
già presenti realtà che partecipano al percorso di costruzione del
coordinamento nazionale, dove vi sono compagni e compagne interessati ma non
c'è ancora un comitato, dove ci sono realtà interessate o interessabili con
le quali parlare o confrontarci.
La questione della costruzione dei comitati ci permetterebbe anche di uscire
dalla logica degli "intergruppi" o dagli scazzi fra organizzazioni o gruppi
organizzati, permettendoci di verificarci su terreni concreti quanto
importanti.
Sulle proposte organizzative si tratterà di migliorare tutta una serie di
forme e di strumenti di lavoro molto utili, ma spesso (come anche leggiamo
quotidianamente) utilizzate male o per obiettivi che non sono quelli del
dibattito politico, della controinformazione, dell'agitazione.
Ore 13.00 Pausa pranzo (panini)
Ore 14.00
2. Discussione sugli scenari della guerra imperialista all'Iraq e
organizzazione di una relativa campagna nazionale
Il fatto che vogliamo prenderci un po' più di tempo per arrivare alla vera e
propria assemblea costituente non significa che non cominciamo invece a
praticare ciò abbiamo dichiarato di voler fare. La guerra USA contro l'Iraq
si avvicina e ciò significa rafforzare, dando visibilità nazionale, quelle
iniziative che già stiamo svolgendo sui territori. Si tratterà quindi di
articolare una vera e propria campagna nazionale per l'unità di lotta contro
la guerra imperialista, con materiali di agitazione e controinformazione
nazionali unitarie con un piano di iniziative centrali e decentrate che ci
permettano di alzare la guardia sul progetto di invasione dell'Iraq e di
sterminio e deportazione del popolo palestinese che ad essa sarà collegato.
Pensavamo di valorizzare tre concetti in sostanza:
- La guerra è imperialista
- Stimolare la nascita di Comitati contro la guerra imperialista che si
uniscano al movimento mantenendo una specificità di analisi e di
impostazione "strategica"
- Proposta di sciopero generale contro la guerra degli Usa
Sarà anche un'occasione per approfondire anche i temi della relazione fra
crisi e guerra, il carattere anche interimperialista di questa guerra, il
collegamento con la repressione e quant'altro.
Ore 17.30 Conclusioni
Per il pranzo sarebbe importante comunicare al più presto quanti compagni
per realtà verranno, in modo da poterci organizzare per le quantità. Se
alcuni compagni vogliono pernottare a Firenze sono anch'essi invitati a
farlo presente in anticipo.
Buon lavoro a tutte e tutti
Alberto, Marco, Nino
PS
Le indicazioni per giungere sul posto sono queste:
per chi arriva in treno, uscire dal lato destro della stazione (spalle ai
treni) e prendere l'autobus n°26a,b,c e scendere in v. Baccio da Montelupo
all'altezza del Ponte all'Indiano. Per chi viene in macchina, uscire a
Firenze nord sulla A1 e si entra a Firenze dove finisce la FI mare, e subito
prendere a destra il viadotto all'Indiano e farlo tutto fino alla fine, a
Casellina, immettersi a destra e dopo 200 m. svoltare a sinistra e poi
subito a sinistra e siete in v. Pisana, dopo 300 m. c'è la Casa del Popolo.
Se venite dalla scorrimento veloce LI-FI l'ultima uscita prima di FI è per
il Ponte all'Indiano, ma non imboccare il Ponte, uscite a Casellina e
girate a dx e poi al semaforo a sin. e subito a dx e siete arrivati.
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)}}\pard\plain \s3\qc\sl360\slmult1
\keepn\nowidctlpar\widctlpar\outlinelevel2\adjustright \b\lang1040\cgrid =
{\fs20 Firenze, 10 novembre 2002, Casa del Popolo di Ponte a Greve
\par }\pard\plain =
\s1\qc\sl360\slmult1\keepn\nowidctlpar\widctlpar\outlinelevel0\adjustrigh=
t \b\lang1040\cgrid {\fs20 ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE FORZE =
ANTIMPERIALISTE\line }{\i\fs20\cf1 Ordine del Giorno conclusivo}{\fs20=20
\par }\pard\plain \qj\sl360\slmult1\nowidctlpar\widctlpar\adjustright =
\lang1040\cgrid {\fs20=20
\par }{\b\fs20 \u9679\'3f) }{\fs20 Il modo di produzione capitalistico =
\'e8 caratterizzato nella fase attuale da una }{\i\fs20 crisi generale =
che \'e8 al tempo stesso politica, economica, sociale, =
ambientale.}{\fs20=20
Il crescente sfruttamento degli esseri umani (e della natura) ai fini =
del profitto polarizza l\rquote umanit\'e0 tra una (crescente) grande =
maggioranza di popolazione mondiale che ha sempre pi\'f9 difficolt\'e0
a mantenere livelli di vita e di lavoro anche solo accettabili e una =
cerchia sempre pi\'f9 ristretta di privilegiati che vive nel lusso e =
nello spreco.}{\b\fs20=20
\par=20
\par \u9679\'3f)}{\fs20 La }{\i\fs20 crisi economica (per =
sovrapproduzione)}{\fs20 evidenzia il paradosso fondamentale del modo =
di produzione capitalistico e cio\'e8 che }{\i\fs20 la miseria che la =
crisi determina per le masse popolari di tutto il mondo non=20
\'e8 il frutto della carenza di ricchezza prodotta, ma del suo =
eccesso}{\fs20 .=20
\par Questa crisi, negata da molti per molto tempo, risulta ormai pi\'f9 =
che evidente dopo, ad esempio, i recenti crolli dei colossi USA Worldcom =
e Enron e di interi paesi come l\rquote Argentina.
\par=20
\par }{\b\fs20 \u9679\'3f)}{\fs20 La crisi determina, da un lato, il =
}{\i\fs20 restringimento della base oggettiva per politiche di carattere =
neo-keynesiano}{\cs16\fs20\super \chftn {\footnote \pard\plain =
\s15\nowidctlpar\widctlpar\adjustright=20
\fs20\lang1040\cgrid {\cs16\super \chftn }{ Da qui la nostra =
perplessit\'e0 circa proposte quali la }{\i Tobin Tax}{ o il }{\i =
reddito di cittadinanza}}}{\fs20 (cio\'e8 di sostegno alla domanda) e, =
dall\rquote altro, l\rquote }{\i\fs20=20
acutizzazione delle 3 contraddizioni fondamentali}{\fs20 ovvero: 1) la =
contraddizione tra paesi imperialisti (o }{\i\fs20 =
inter-imperialistica}{\fs20=20
); 2) la contraddizione tra paesi imperialisti e paesi dipendenti; 3) la =
contraddizione tra capitale e lavoro (o }{\i\fs20 di classe}{\fs20 ).
\par=20
\par }{\b\fs20 \u9679\'3f)}{\fs20 La crisi economica determina una =
progressiva }{\i\fs20 acutizzazione dello scontro =
inter-imperialistico}{\fs20 in
quanto ogni frazione imperialista cerca di accaparrarsi fette di =
mercati saturi e sfere di influenza strategica a danno di altre frazioni =
imperialiste.=20
\par Ad esempio, l\rquote attuale posizionamento di Germania, Francia e =
Russia contro la guerra che Bush intende scatenare contro l\rquote Iraq =
non \'e8 il frutto di ragioni umanitarie, ma di ben precisi interessi =
economici e politici.=20
\par }{\i\fs20 Lo scontro di interessi imperialistici produce una sempre =
pi\'f9 marcata tendenza verso la guerra }{\fs20 (imperialista) che oggi =
si manifesta attraverso guerre sui cosiddetti \'93teatri regionali\'94
e non attraverso un confronto militare diretto tra le grandi potenze.
\par }\pard\plain =
\s17\qj\sl360\slmult1\nowidctlpar\widctlpar\adjustright \lang1040\cgrid =
{\fs20 La tendenza alla guerra, dal canto suo, comporta una =
riorganizzazione delle forze armate e di sicurezza degli stati (le =
esercitazioni franco-tedesche, l\rquote=20
abolizione della leva in Italia\'85) e un notevole aumento delle spese =
militari (particolarmente impressionante quello degli USA che hanno =
recentemente portato il loro budget a quasi 400 miliardi di dollari).
\par Come in altre fasi storiche (per esempio, negli anni \rquote 30) =
l\rquote imperialismo }{\i\fs20 non}{\fs20 usa le politiche keynesiane =
per tentare l\rquote uscita dalla crisi, ma la }{\i\fs20 distruzione =
attiva di mezzi di produzione}{\fs20 cio\'e8 la=20
}{\i\fs20 guerra imperialista}{\fs20 che costituisce lo sbocco =
inevitabile della crescita delle spese belliche.
\par Non pu\'f2 essere un caso che, immediatamente dopo l\rquote 11 =
settembre, in un momento di crollo di borsa, gli unici titoli in ascesa =
(oltre al 20%) fossero quelli legati all\rquote industria di guerra.
\par }\pard\plain \qj\sl360\slmult1\nowidctlpar\widctlpar\adjustright =
\lang1040\cgrid {\fs20=20
\par }{\b\fs20 \u9679\'3f)}{\fs20 Dopo la lunga fase di sviluppo dei =
movimenti di liberazione anti-coloniali e anti-imperialisti che aveva =
determinato la parziale liberazione di molti paesi dipendenti nei =
decenni scorsi }{\i\fs20 oggi \'e8
in atto una sorta di ri-occupazione}{\fs20 , sia dal punto di vista =
militare che dal punto di vista economico-finanziario, che ha il duplice =
obbiettivo di favorire l\rquote=20
espropriazione delle materie prime e lo sfruttamento di forza-lavoro a =
basso costo, nonch\'e9 la conquista di posizioni strategiche dal punto =
di vista geo-politico per il controllo delle vie commerciali, di =
comunicazione ed energetiche.=20
\par La guerra che si profila contro l\rquote Iraq ha questa duplice =
valenza per gli USA: maggiore controllo strategico dell\rquote area =
medio-orientale (e in questa chiave diventa decisivo il ruolo di Israele =
e \endash per verso opposto \endash=20
quello della resistenza del popolo palestinese); maggiore controllo =
sulla fonte energica primaria, cio\'e8 il petrolio, per indebolire sia =
alcuni paesi produttori (come la Russia) sia alcuni paesi importatori =
(come l\rquote Europa).
\par=20
\par }{\b\fs20 \u9679\'3f)}{\fs20 All\rquote interno dei paesi =
imperialisti \'e8 in atto ormai da molti anni un processo di }{\i\fs20 =
smantellamento delle conquiste sociali ottenute dalla classe nella fase =
precedente}{\fs20 .=20
\par Tanto nelle politiche reaganiane e tatcheriane degli anni \rquote =
80 quanto nelle politiche di ristrutturazione capitalistica attuate in =
diversi paesi europei (e che i Italia conosciamo molto bene grazie =
all\rquote azione dei governi di centro-\'93
sinistra\'94 e di centro-destra) l\rquote obbiettivo fondamentale \'e8 =
sempre stato ed \'e8 quello di provare ad aumentare il saggio di =
profitto drenando risorse dal lavoro verso il capitale con la =
progressiva }{\i\fs20=20
riduzione del salario sociale di classe }{\fs20 realizzata attraverso =
l\rquote introduzione di dosi sempre pi\'f9 pesanti di flessibilit\'e0 e =
di precarizzazione.
\par In Italia, lo strumento usato per realizzare questi obbiettivi in =
uno stato di sostanziale \'93pace sociale\'94 \'e8 stata la }{\i\fs20 =
concertazione}{\fs20=20
attraverso la quale i sindacati di regime, lo stato e il padronato =
hanno imposto alla classe un arretramento senza precedenti dal punto di =
vista economico, sociale e dei diritti.
\par=20
\par }{\b\fs20 \u9679\'3f)}{\fs20 Per creare ulteriore divisione =
all\rquote interno della classe i capitalisti tentano di usare anche =
l\rquote arma dell\rquote=20
immigrazione puntando ad ottenere tre obbiettivi immediati: a) usare =
forza-lavoro a basso prezzo e ricattabile attraverso leggi sempre pi\'f9 =
restrittive (Turco-Napolitano prima e Bossi-Fini ora, a ulteriore =
riprova che centro-destra e centro-\'93sinistra
\'94 perseguono con modalit\'e0 e intensit\'e0 diverse le stesse =
politiche); b) mettere in concorrenza lavoratori immigrati e lavoratori =
indigeni sul mercato della vendita della forza-lavoro per abbassarne il =
costo
; c) fomentare forme di xenofobia e di razzismo che possano poi essere =
strumentalizzate politicamente contro ogni forma di solidariet\'e0 di =
classe.
\par=20
\par }{\b\fs20 \u9679\'3f}{\fs20 ) Le politiche di attacco alla classe =
che l\rquote imperialismo adotta per mantenere i pi\'f9 elevati =
possibili i livelli di profitto generano malcontento e mobilitazione da =
parte di settori sempre pi\'f9
ampi delle classi popolari a cui il potere risponde con misure di =
restrizione dell\rquote agibilit\'e0 politica e democratica all\rquote =
interno degli stessi paesi imperialisti.=20
\par Con la scusa dell\rquote attacco alle \'93torri gemelle\'94 i =
governi imperialisti hanno colto l\rquote occasione per imporre un =
ulteriore giro di vite in senso repressivo.=20
\par Dall\rquote USA Patriot Act all\rquote estensione dell\rquote =
art.270 ai commi ter e quater in Italia, dalla proposta di =
reintroduzione dei centri di detenzione (di nuovo, }{\i\fs20 =
preventiva}{\fs20=20
) per immigrati in Gran Bretagna fino alla stesura di vere e proprie =
\'93liste nere\'94 sia in USA che in UE, il comune obbiettivo \'e8 =
quello di predisporre anticipatamente tutte le condizioni per una azio
ne intimidatoria e repressiva nei confronti dei movimenti di liberazione =
e dell\rquote opposizione di classe.
\par=20
\par }{\b\fs20 \u9679\'3f}{\fs20 ) La risposta che gli antimperialisti =
sono stati in grado di offrire fino ad oggi \'e8 stata una risposta =
generosa e preziosa, ma insufficiente. Il potere
dominante si attrezza ogni giorno ad affrontare in modo innovativo le =
situazioni storiche e politiche che si presentano.
\par Le forze antimperialiste possono costruire momenti di resistenza =
culturale e momenti di conflitto non marginali solo a patto che sappiano =
costruire un livello pi\'f9 avanzato di unit\'e0 politica, di azione e =
di organizzazione.
\par All\rquote altissimo livello di specializzazione raggiunto dalle =
forze repressive (e mediatico-culturali) del potere dominante non \'e8 =
possibile rispondere solo in modo spontaneo ed estemporaneo.=20
\par E\rquote necessario mettere in campo una proposta politica che =
sappia essere credibile per settori non marginali della classe senza che =
questo significhi l\rquote adesione ad impostazioni pacifiste e =
neo-riformiste la cui credibilit\'e0 a livello di ma
ssa \'e8 inversamente proporzionale alla loro effettiva =
praticabilit\'e0.
\par=20
\par }{\b\fs20 \u9679\'3f)}{\fs20 La proposta politica che intendiamo =
avanzare all\rquote interno di questa assemblea \'e8 una proposta aperta =
a tutte le forze dell\rquote opposizione di classe che intendano =
superare i limiti del local
ismo e del particolarismo per collocare battaglie locali e particolari =
all\rquote interno di una prospettiva di lotta generale.=20
\par=20
\par }{\b\fs20 \u9679\'3f)}{\fs20 La proposta che questa assemblea =
intende avanzare alle forze dell\rquote opposizione politica, sociale e =
sindacale di classe assume come=20
fondamentali i seguenti elementi: a) riconoscimento del pieno diritto =
alla liberazione per i popoli in lotta, qualunque sia la forma che =
questa lotta assume; b) riaffermazione della validit\'e0 della =
categoria di }{\i\fs20 imperialismo}{\fs20=20
e di quella di }{\i\fs20 classe}{\fs20 (e, conseguentemente, di =
}{\i\fs20 lotta di classe}{\fs20 ; c) impegno a sviluppare la =
solidariet\'e0
attraverso forme di mutuo soccorso nella lotta contro la repressione e =
di classe; d) affermazione della centralit\'e0 del binomio dialettico =
teoria-prassi per superare sia le tendenze verso l\rquote =
intellettualismo, sia quelle verso il movimentismo.
\par=20
\par }{\b\fs20 \u9679\'3f)}{\fs20 In questi elementi di base si =
definiscono sia il profilo politico della proposta che i termini della =
sua relazione con altri movimenti a livello nazionale e internazionale e =
che potremmo riassumere nella formula: }{\i\fs20=20
unit\'e0 d\rquote azione con tutte le realt\'e0 anti-capitaliste =
partendo da un punto di vista di classe}{\fs20 .
\par=20
\par }{\b\fs20 \u9679\'3f)}{\fs20 L\rquote assemblea indica come =
obbiettivo di questa giornata la formazione di un Gruppo Promotore per =
un Coordinamento Nazionale delle Forze Antimper
ialiste che gestisca in modo aperto una fase di confronto, di dialogo e =
di dibattito con tutte le realt\'e0 dell\rquote=20
opposizione di classe del paese (organizzate e non); propone i giorni 14 =
e 15 dicembre per ri-convocare tutti in una Assemblea Nazionale =
costituente del Coordinamento.
\par=20
\par A tutti i compagni e le compagne un augurio di buon lavoro
\par=20
\par }\pard\plain =
\s2\qj\sl360\slmult1\keepn\nowidctlpar\widctlpar\outlinelevel1\adjustrigh=
t \i\lang1040\cgrid {\fs20 Firenze, 10 novembre 2002
\par }\pard\plain \nowidctlpar\widctlpar\adjustright \lang1040\cgrid =
{\fs20=20
\par }\pard \qc\sl360\slmult1\nowidctlpar\widctlpar\adjustright =
{\cs18\i\fs20\cf1 ______________________________}{\f15\fs20\cf1=20
\par }{\fs20\cf9=20
\par }\pard \nowidctlpar\widctlpar\adjustright {\fs20=20
\par=20
\par=20
\par }\pard\plain =
\s4\keepn\nowidctlpar\widctlpar\outlinelevel3\adjustright =
\i\lang1040\cgrid {\fs20=20
\par }}
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