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Ora del Salento in difesa di Regina Pacis
Lintera comunità salentina a difesa del Regina Pacis. E questo lo spirito
che ha spinto lOra del Salento a riunire tutte le aggregazioni laicali dell
arcidiocesi di Lecce insieme alle forze politiche e sociali del territorio
per dire no alle calunnie e alle prevaricazioni che nei giorni scorsi uno
sparuto gruppo di manifestanti ha messo in atto. Di fronte a tanto scempio
non si poteva restare nellindifferenza, è stato infatti stilato un
manifesto di solidarietà al Regina Pacis primo firmatario Nicola
Paparella, direttore del settimanale cattolico che con toni corretti e nel
rispetto di tutte le opinioni ha già raccolto numerose adesioni. Gli uomini
liberi del Salento per il cuore dellaccoglienza le prime righe del
manifesto che nel numero in edicola domani apparirà in prima pagina al posto
della consueta copertina.
autore: Juna My
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Espulsione immigrato regina pacis
Sarà espulso dal territorio nazionale e non potrà mettervi più piede per 5
anni. Questa la peggiore ed immediata conseguenza del patteggiamento di 1
anno di carcere, concordata davanti al giudice monocratico Annalisa De
Benedictis da un immigrato marocchino, 33 anni. Ospite del centro di
permanenza temporanea Regina Pacis di San Foca, in questi giorni al centro
di polemiche sulla gestione degli ospiti, fino al 22 novembre scorso quando,
secondo laccusa formulata dal pubblico ministero Carolina Elia, si è reso
principale responsabile di un tentativo di sollevazione e relativa fuga, con
ovvio corredo di pugni e calci allindirizzo delle forze dellordine. Il
timore di rientrare, con altri connazionali, dopo le ultime verifiche, tra i
candidati al provvedimento di espulsione, aveva spinto limputato a
incitarli ad organizzare la fuga. Tentativo talmente rumoroso da attirare l
attenzione dei carabinieri in servizio di controllo nel centro. Due di loro,
nella colluttazione con limmigrato, hanno riportato ferite e contusioni
tali da dover fare ricorso alle cure mediche. In quelloccasione, lo stesso
responsabile del centro don Cesare Lo deserto è stato colto da malore nel
tentativo di riportare la calma. Totalmente diversa la versione fornita in
carcere dal marocchino, che ha sostenuto di essere stato ingiustificatamente
malmenato. Ciò nonostante, in udienza il suo difensore Massimo Bellini ha
presentato una proposta di patteggiamento a 1 anno e pena sospesa per
lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale, da commutare con l
espulsione immediata. Richiesta accolta dal giudice.
autore: Gabriella De Matteis