[Lecce-sf] Testo interpellanza Lisi

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Autore: Alessandro Presicce
Data:  
Oggetto: [Lecce-sf] Testo interpellanza Lisi
Allegato A
Seduta n. 235 del 5/12/2002
in video:
http://www.camera.it/attivita/lavori/01.aula/_sedutelistv.asp?seduta=5775

INTERPELLANZE URGENTI

(Sezione 1 - Condizioni di gestione del centro Regina Pacis di Lecce)
A)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei
ministri e il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
nella giornata di sabato 30 novembre 2002 al termine di una manifestazione
di protesta contro la nuova legge sull'immigrazione organizzata dal Social
forum di Lecce, alla quale hanno preso parte rappresentanze dei Cobas, di
Rifondazione comunista, dei Democratici di sinistra e del collettivo
universitario, alcune decine di esponenti di movimenti no-global hanno
occupato il Duomo di Lecce;
originariamente la manifestazione prevedeva un breve corteo attraverso la
Marina di San Foca, località sulla costa che ospita il centro d'accoglienza
Regina Pacis, che doveva concludersi appunto presso questa struttura, sotto
accusa da parte dei contestatori che l'hanno bollata come «lager di Stato»,
per chiedere la soppressione di questo e di tutti gli altri centri di
permanenza temporanea;
sulla scia delle dichiarazioni di alcuni ospiti della struttura che il
giorno 22 novembre 2002 avevano tentato la fuga, i manifestanti hanno
accusato il centro Regina Pacis, che è una onlus gestita da don Cesare
Lodeserto, segretario di monsignor Cosmo Francesco Ruppi, arcivescovo di
Lecce, di essere teatro di pestaggi in danno degli immigrati ivi ospitati e
di avere al suo interno una vera e propria «camera della tortura»;
la manifestazione sarebbe culminata nell'occupazione della Cattedrale, a
causa di alcune voci relative ad un'aggressione ai danni di uno degli
immigrati che avevano precedentemente raccontato dei pestaggi;
questa gravissima notizia è stata immediatamente smentita dalle forze di
polizia, recatesi sul luogo per effettuare delle verifiche, che avrebbero
anche accertato che proprio il cingalese di cui sopra è stato ricoverato in
una clinica psichiatrica;
Dino Frisullo, esponente dell'associazione Senza confine, avrebbe
addirittura dichiarato che la vera funzione del Regina Pacis sarebbe quella
di «contenitore al servizio delle politiche governative di deportazione
collettiva»;
la procura della Repubblica presso il tribunale di Lecce ha notificato in
tempi diversi a don Cesare Lodeserto e a monsignor Ruppi, per vicende
connesse con la gestione del centro, informazioni di garanzia, pubblicizzate
a mezzo stampa prima ancora che pervenissero ai destinatari, nonostante il
tribunale del riesame e la Corte di cassazione avessero escluso la
sussistenza di reati;
le affermazioni pronunciate da altri esponenti del Social forum di Lecce
sono di un'inaudita gravità e violenza nei confronti dello Stato e delle sue
politiche per l'immigrazione, mentre le iniziative della procura della
Repubblica di Lecce provocano, ad avviso degli interpellanti,
disorientamento, perché in contrasto con chiare decisioni giudiziarie, e
questo rende necessario chiarire completamente la situazione del centro
Regina Pacis -:
se il Ministro dell'interno non ritenga di disporre un'ispezione per
accertare quali siano le condizioni di gestione del centro Regina Pacis di
Lecce e se le condizioni di vita nel centro siano umanamente accettabili;
nel quadro della maggiore funzionalità della legge n. 189 del 2002, nella
parte relativa alle espulsioni dei clandestini, quale sia il programma di
interventi del Governo per l'ampliamento dei posti disponibili nei centri di
permanenza temporanei.
(2-00568)
«Lisi, Amoruso, Gallo, Gironda Veraldi, Maggi, Antonio Pepe, Villani
Miglietta, La Russa, Patarino».
(3 dicembre 2002)