[Lecce-sf] Interpellanza di Ugo Lisi (AN)

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Szerző: Alessandro Presicce
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Tárgy: [Lecce-sf] Interpellanza di Ugo Lisi (AN)
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=20
Svolgimento di interpellanze urgenti.=20
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interpellanze =
urgenti.=20


(Condizioni di gestione del centro Regina Pacis di Lecce - n. 2-00568)=20
PRESIDENTE. L'onorevole Lisi ha facolt=E0 di illustrare la sua =
interpellanza n. 2-00568 (vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti =
sezione 1).=20

UGO LISI. Signor Presidente, illustre rappresentante del Governo, nella =
giornata di sabato 30 novembre 2002 al termine di una manifestazione di =
protesta contro la nuova legge sull'immigrazione organizzata dal Social =
forum di Lecce, alla quale hanno aderito anche rappresentanti dei Cobas, =
di Rifondazione comunista, dei Democratici di sinistra e del collettivo =
universitario, alcune decine di esponenti di movimenti no global hanno =
occupato il duomo di Lecce.=20
Originariamente - ci tengo a sottolinearlo - la manifestazione prevedeva =
un corteo attraverso la marina di San Foca, localit=E0 sulla costa che =
ospita da anni il centro di accoglienza Regina Pacis, che doveva =
concludersi dinanzi a questa struttura. I contestatori hanno manifestato =
per chiedere la soppressione della struttura medesima, bollata =
addirittura come =ABlager di Stato=BB, e di tutti gli altri centri di =
permanenza temporanea.=20
Oltre a tale dichiarazione che noi parlamentari pugliesi, insieme al =
presidente del gruppo di Alleanza nazionale Ignazio La Russa, abbiamo =
ritenuto grave, ve ne sono altre. Il giorno 22 novembre alcuni ospiti =
della struttura avevano tentato la fuga. I manifestanti hanno accusato =
il centro Regina Pacis, una ONLUS gestita da don Cesare Lodeserto, =
segretario di mon=20



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signor Cosmo Francesco Ruppi, arcivescovo di Lecce e presidente della =
Conferenza episcopale italiana di Puglia, di essere teatro di pestaggi =
in danno degli immigrati ivi ospitati e di avere al suo interno una vera =
e propria =ABcamera della tortura=BB. Siffatte dichiarazioni, a nostro =
modesto parere, mal si conciliano con ci=F2 che era stato dichiarato per =
anni da tutti, dall'attuale Presidente della Repubblica Ciampi, ai vari =
Presidenti del Consiglio appartenenti a qualsivoglia parte politica, a =
tutti i parlamentari e sottosegretari succedutisi negli anni. Si =E8 =
parlato di trincea della carit=E0, di luogo in cui sono stati accolti e =
mantenuti bambini, uomini e donne che, con i famosi viaggi della =
speranza, attraversavano l'Adriatico per sfuggire a regimi totalitari =
appartenenti non certo all'ideologia del nostro movimento politico o =
della destra italiana. Dunque, da un lato si =E8 parlato di trincea =
della carit=E0, di popolo dell'accoglienza e, addirittura, di una =
nomination al Nobel per la Puglia. Dall'altro lato, alcuni soggetti, =
addirittura esponenti di partiti presenti in quest'aula, hanno fatto =
dichiarazioni come quelle del Regina Pacis come =ABlager di Stato con =
stanze della tortura=BB.=20
La manifestazione sarebbe culminata, a quanto ci risulta, =
nell'occupazione della cattedrale di Lecce a causa di alcune voci =
relative ad un'aggressione ai danni di uno degli immigrati che avevano =
precedentemente raccontato dei pestaggi. Tale gravissima notizia =E8 =
stata immediatamente smentita dalle forze di polizia, che dobbiamo =
ringraziare per aver agito durante tutta la giornata cercando di =
mantenere una certa calma sul territorio, che, recatesi sul luogo per =
effettuare alcune verifiche, avrebbero anche accertato che proprio il =
cingalese di cui sopra =E8 stato ricoverato in una clinica psichiatrica. =

Un esponente dell'associazione Senza confine, il signor Frisullo, =
avrebbe addirittura dichiarato che la vera funzione del Regina Pacis =
sarebbe quella di =ABcontenitore al servizio delle politiche governative =
di deportazione collettiva=BB.=20
Tra l'altro, la procura della Repubblica presso il tribunale di Lecce ha =
notificato, in tempi diversi rispetto a questo, sia a don Cesare =
Lodeserto sia a monsignor Ruppi, per vicende connesse con la gestione =
del centro, informazioni di garanzia pubblicizzate a mezzo stampa =
addirittura prima ancora che pervenissero ai destinatari, nonostante il =
tribunale del riesame=20



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e la Corte di Cassazione avessero escluso la sussistenza dei reati =
addebitatigli. Le affermazioni pronunciate da alcuni esponenti del =
Social forum di Lecce sono di un'inaudita gravit=E0 e violenza - secondo =
il gruppo di Alleanza nazionale e secondo i parlamentari salentini e =
pugliesi che hanno sottoscritto l'interpellanza in oggetto - nei =
confronti dello Stato e delle sue politiche per l'immigrazione, mentre =
le iniziative della procura della Repubblica di Lecce provocano, ad =
avviso degli interpellanti, disorientamento perch=E9 in contrasto con =
chiare decisioni giudiziarie gi=E0 prese (come dicevo poc'anzi) dal =
tribunale del riesame e dalla Corte di Cassazione. Ci=F2 rende =
necessario chiarire completamente la situazione del centro Regina Pacis. =

Ecco perch=E9 chiediamo al Governo che faccia chiarezza sulla vicenda. =
Infatti il clima che si =E8 creato ci preoccupa, illustre rappresentante =
del Governo; ci=F2 lo dico come parlamentare della citt=E0 di Lecce, =
come salentino e come amante del territorio pugliese. I parlamentari del =
territorio pugliese vogliono vederci chiaro perch=E9 sono preoccupati da =
questo clima, che tenta non solo di attaccare monsignor Ruppi o don =
Cesare Lodeserto o il Regina Pacis, bens=EC di destabilizzare le =
istituzioni ecclesiastiche, civili e politiche (naturalmente =
democratiche di questo paese).=20
Queste sono dunque le motivazioni della nostra richiesta, illustre =
sottosegretario, onorevole Mantovano. Chiediamo infatti se il ministro =
dell'interno non ritenga di disporre un'ispezione per accertare quali =
siano le condizioni di gestione del centro Regina Pacis di Lecce e se le =
condizioni di vita nel centro siano umanamente accettabili, perch=E9 =
spesse volte abbiamo avuto da questi soggetti che hanno manifestato l=EC =
dinanzi diverse dichiarazioni - naturalmente abbiamo di conforto una =
vastissima rassegna stampa - e affermazioni di gravit=E0 inaudita.=20
Nel quadro poi di una maggiore funzionalit=E0 della legge n. 189 del =
2002, nella parte relativa all'espulsione dei clandestini, chiediamo di =
sapere quale sia il programma di interventi del Governo per =
l'ampliamento dei posti disponibili nei centri di permanenza temporanei. =


PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'interno, onorevole =
Mantovano, ha facolt=E0 di rispondere.=20



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ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Come =E8 =
stato ricordato dall'interpellante, il 30 novembre 2002 il movimento =
Lecce Social forum ha organizzato una manifestazione di protesta, =
riguardante l'immigrazione, nelle vicinanze del centro di permanenza =
temporanea Regina Pacis di San Foca, frazione di Melendugno, in =
provincia di Lecce. Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli =
altri, esponenti dei giovani comunisti di Bari, del movimento anti =
global di Taranto, dell'associazione Azad di Brindisi e del partito di =
Rifondazione comunista. La manifestazione rientrava nel quadro di una =
serie di analoghe iniziative di protesta che si sono svolte in varie =
citt=E0 italiane. I circa 350 partecipanti all'iniziativa, dopo essersi =
radunati nella piazza antistante la torre di San Foca verso le 12,30, in =
corteo, percorrendo la strada provinciale, si sono avvicinati al centro =
di permanenza. Lungo il percorso e sul posto hanno pronunciato slogan =
contro la legge Fini-Bossi e contro i centri di permanenza. La =
manifestazione =E8 proseguita con un sit-in davanti alla struttura. =
Contestualmente una delegazione composta da 15 persone, guidata dal =
deputato Mauro Bulgarelli e dall'assessore dell'amministrazione =
provinciale di Lecce, Donato Margarito, era ammessa a entrare nel centro =
per effettuare una visita e per parlare con diversi cittadini =
extracomunitari. Tra questi, alcuni, che avevano partecipato a un =
tentativo di fuga posto in essere in data 22 novembre 2002, hanno =
riferito alla delegazione di aver subito violenze all'interno del =
centro. Effettivamente alle ore 0,30 del 22 novembre 2002 circa 40 =
magrebini trattenuti nel centro, dopo aver forzato le finestre del primo =
piano, erano saltati nel cortile e avevano tentato di scavalcare la =
recinzione perimetrale.=20




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La reazione dei carabinieri in servizio di vigilanza ha consentito di =
trattenerne buona parte, mentre 23 persone sono riuscite ad =
allontanarsi.=20
A seguito delle ricerche, prontamente disposte, venivano rintracciati 20 =
stranieri: di essi 5 presentavano fratture agli arti e 11 contusioni =
varie procurate in occasione della fuga. In particolare, uno di questi =
extracomunitari, nella nottata, era stato ricoverato nell'ospedale Vito =
Fazzi di Lecce, per una contusione al ginocchio sinistro e per ematomi =
al volto, si era quindi allontanato ed era stato rintracciato alla =
stazione ferroviaria di Bari e, infine, era stato ricondotto al centro =
di permanenza.=20
In relazione alla fuga, un cittadino tunisino era stato tratto in =
arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale; egli, infatti, =
aveva incitato i connazionali alla rivolta e aveva concorso a provocare =
ferite a quattro carabinieri. L'episodio =E8 stato oggetto di =
informativa all'autorit=E0 giudiziaria da parte dei militari dell'Arma.=20
Tornando a quanto accaduto il 30 novembre 2002, al termine della visita, =
intorno alle 15,30, poich=E9 ai componenti della delegazione taluni =
extracomunitari trattenuti nel centro avevano riferito che all'interno =
della struttura, nella zona adibita ad uffici, vi =E8 una vera e propria =
camera delle torture, l'assessore provinciale Margarito ha avuto =
l'opportunit=E0 di visitare, su invito del direttore del medesimo =
centro, don Cesare Lodeserto, l'asserito luogo di supplizi, avendo modo =
di constatare che la stanza indicata =E8, in realt=E0, lo studio privato =
del sacerdote, con ci=F2 facendo emergere con chiarezza l'infondatezza =
di quanto riferito dagli stranieri. Nel frattempo, i manifestanti - che =
permanevano all'esterno - tramite megafono, annunciavano l'intenzione di =
accedere tutti all'interno della struttura, allo scopo di tenere =
un'assemblea aperta agli extracomunitari ivi trattenuti. Ci=F2 non =
veniva consentito.=20
Durante la visita, 57 cittadini pakistani hanno manifestato l'intenzione =
di chiedere lo status di rifugiato politico. Il personale dell'ufficio =
immigrazione della questura di Lecce si =E8, dunque, adoperato per =
raccoglierne le istanze.=20
La delegazione, quindi, ha raggiunto il resto dei manifestanti, =
comunicando l'esito della visita. La manifestazione si =E8=20



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sciolta e i partecipanti si sono recati a Lecce, nella sala riunioni =
dell'ex istituto sperimentale tabacchi, dove era prevista =
un'assemblea-dibattito. Nel corso di tale assemblea, verso le 17,30, un =
componente della delegazione, che aveva visitato il centro Regina pacis, =
veniva raggiunto per telefono da un cittadino dello Sri Lanka, che era =
trattenuto nel predetto centro. Il cingalese affermava di essere stato =
percosso violentemente da un operatore della struttura al termine della =
manifestazione.=20
In base a questa sola comunicazione telefonica, alcuni manifestanti si =
sono portati in segno di protesta in piazza Duomo e circa 20 di loro, =
presumibilmente provenienti da Bari, sono entrati nella chiesa =
Cattedrale per esprimere, in modo ancora pi=F9 eclatante, il dissenso. =
Mentre, una delegazione, guidata dal senatore Alberto Maritati, si =E8 =
recata al centro Regina pacis per accertare quanto segnalato.=20
Le verifiche effettuate dal personale della questura di Lecce e dalla =
suddetta delegazione consentivano di accertare, senza margine di dubbio, =
l'infondatezza della notizia. Lo straniero, autore della telefonata, era =
stato gi=E0 ricoverato in un centro psichiatrico e poi aveva chiesto un =
colloquio con il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, allo scopo =
di essere dimesso dal centro di permanenza. I manifestanti, che =
continuavano a stazionare all'interno del duomo, verso le 22 circa, =
informati telefonicamente, si sono allontanati senza assumere altre =
iniziative. L'episodio =E8 stato riferito autorit=E0 giudiziaria dalla =
Digos della questura di Lecce. Fin qui la descrizione di quanto accaduto =
il 30 novembre.=20
Prima di entrare nel merito degli aspetti tecnici relativi ai quesiti =
posti con l'interpellanza, ritengo doverosa una precisazione. Nel corso =
della manifestazione davanti al centro Regina pacis, ma anche nelle =
manifestazioni svolte contestualmente in altre citt=E0 italiane, a =
proposito dei centri di permanenza, si =E8 parlato di lager di Stato =
mentre, per l'accompagnamento degli extracomunitari clandestini, si =E8 =
parlato di deportazione collettiva. Si tratta di espressioni =
assolutamente improprie e fuori luogo, che mancano di rispetto anzitutto =
alla memoria delle vittime dell'Olocausto, provocato dal totalitarismo =
nazionalsocialista.=20
La condizione di coloro che, in varie parti d'Europa, hanno subito =
persecuzioni a causa dell'appartenenza ad una razza e il trattamento che =
=E8 stato loro riservato non hanno nulla in=20



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comune con la condizione e con il trattamento che la legge =
sull'immigrazione, democraticamente votata dal Parlamento italiano, =
prevede per le persone illegalmente presenti sul territorio nazionale.=20
Il solo accostamento terminologico =E8 in s=E9 gravemente offensivo e =
lede la coscienza di chiunque, qualunque sia l'idea politica e lo =
schieramento di appartenenza. Non si tratta di una mera impropriet=E0 =
linguistica ma di una lesione alla memoria storica e a sofferenze che =
non possono essere cancellate o, peggio, accomunate a vicende del tutto =
differenti.=20
Ci=F2 premesso, delle due l'una: o si contesta la stessa esistenza in =
vita dei centri di permanenza temporanea o si contestano le modalit=E0 =
della loro gestione.=20
Se il problema riguarda i centri di permanenza temporanea in s=E9 =
considerati, =E8 superfluo ricordare che, in base alla legge 6 marzo =
1998, n. 40, nota come legge Turco-Napolitano sull'immigrazione, che sul =
punto =E8 stata solo parzialmente modificata dalla legge 30 luglio 2002, =
n. 189, la cosiddetta Fini-Bossi, chi entra clandestinamente, a meno che =
non abbia i requisiti per l'asilo o non vi siano fondati motivi =
umanitari, va allontanato dal territorio nazionale con il =
riaccompagnamento nel paese di provenienza. Per fare questo =E8, per=F2, =
indispensabile accertare l'identit=E0 del clandestino, perch=E9 sia =
certa, di conseguenza, la provenienza dell'interessato e lo Stato di =
provenienza non ponga ostacoli alla riammissione. L'indagine, che viene =
svolta caso per caso, punta altres=EC a far emergere eventuali altri =
elementi significativi, per garantire al meglio tutte le posizioni che =
le normative internazionali tutelano. Questi accertamenti richiedono del =
tempo, durante il quale chi =E8 entrato clandestinamente deve essere =
posto nelle condizioni di non dileguarsi.=20
Per questo, chi contesta i centri di permanenza temporanea deve avere =
l'onest=E0 di ammettere con chiarezza che la sua posizione =E8 la =
seguente: coloro che, al di fuori dei confini europei, desiderano =
entrare in Italia possono farlo liberamente, senza rispettare alcuna =
regola e senza limiti riguardanti le condizioni soggettive =
dell'extracomunitario (disponibilit=E0 a lavorare, precedenti penali, =
pericolosit=E0), con la conseguenza che nessun clandestino va espulso e =
che, anzi, va eliminata la stessa nozione di clandestinit=E0. =C8 =
un'opinione rispettabile, che ha l'unico limite di non essere condivisa =
n=E9 dal Governo n=E9 dal Parlamento italiani, i quali hanno deciso =
diversamente, e non=20



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solo questo Governo e questo Parlamento ma anche quelli della precedente =
legislatura. Proponendo la legge Turco-Napolitano e approvandola, il =
Governo e il Parlamento, allora a maggioranza del centrosinistra, hanno, =
infatti, predisposto ed approvato anche il sistema delle espulsioni, il =
meccanismo che consente il riaccompagnamento nei paesi di provenienza e, =
quindi, la costituzione dei centri di permanenza temporanea.=20
=C8 pi=F9 che naturale cambiare idea ma =E8 altrettanto naturale =
sorprendersi nel vedere che esponenti politici, che non hanno contestato =
o comunque non hanno contestato cos=EC apertamente la legge =
Turco-Napolitano, oggi scendano in campo contro un meccanismo previsto =
proprio da quella legge, un meccanismo che la legge Fini-Bossi ha reso =
pi=F9 efficace, senza intaccarne la dinamica. A fronte della =
difficolt=E0 di identificare con certezza una parte dei clandestini nel =
termine di trenta giorni, previsto dalla legge n. 40 del 1998, la legge =
n. 189 del 2002 ha esteso la durata massima della permanenza a sessanta =
giorni. Si tratta della durata massima, perch=E9 l'identificazione pu=F2 =
andare in porto, con la fattiva collaborazione dei paesi di provenienza, =
anche dopo pochi giorni, sicch=E9 la permanenza nel centro cessa e il =
clandestino viene riaccompagnato nello Stato di appartenenza.=20
Se, invece, il problema riguarda non la stessa esistenza dei centri di =
permanenza bens=EC le condizioni di trattamento al loro interno, =
chiunque, visitando i centri di permanenza italiani e i centri analoghi =
presenti in altri Stati dell'Unione europea, potr=E0 constatare che =
quelli italiani garantiscono standard di vita oggettivamente rispettosi =
della dignit=E0 delle persone ospitate e, peraltro, nettamente superiori =
a quelli degli altri paesi. =C8 assolutamente impropria l'assimilazione =
dei centri di permanenza temporanea a strutture di detenzione. I centri =
non hanno alcuno scopo afflittivo e al loro interno non vi =E8 un regime =
carcerario. Non sono istituti di pena ma strutture il cui perimetro =
esterno =E8 vigilato dalle forze di polizia e al cui interno vi sono =
libert=E0 di movimento e spazi ricreativi. Nel centro Regina Pacis, per =
esempio, vi sono un campo di calcetto e una sala TV cinematografo. I =
loro ospiti possono colloquiare con l'esterno ed =E8 possibile ricevere =
la visita, oltre che dei propri legali, dei propri familiari.=20




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La concezione e le modalit=E0 di istituzione dei centri di permanenza =
temporanea corrispondono ad una trasparente e coerente politica di =
Governo del fenomeno dell'immigrazione, condivisa e definita =
concordemente con gli altri partner dell'Unione Europea. A nessuno =E8 =
consentito di introdursi occultamente nello spazio europeo, dal momento =
che coloro che ne hanno titolo, perch=E9 rispondenti a criteri di =
integrabilit=E0 nel mondo del lavoro, possono farlo tranquillamente in =
modo palese, presentandosi apertamente, a meno che non vi siano ragioni =
di persecuzione o umanitarie che impongono l'applicazione delle =
convenzioni internazionali.=20
Come ricordavo, prima di eseguire l'espulsione degli stranieri presenti =
irregolarmente, =E8 necessaria la loro identificazione. Condizione =
indispensabile per l'identificazione =E8 il trattenimento per il tempo =
strettamente necessario. La capienza adeguata e la dislocazione =
capillare sul territorio dei luoghi ove effettuare il trattenimento =
(centri di permanenza temporanea) =E8 dunque condizione essenziale e =
necessaria per la realizzazione delle espulsioni. L'efficienza del =
sistema assolve anche alla funzione primaria di non far gravare sul =
circuito carcerario il carico di quanti, presenti irregolarmente e =
colpiti da provvedimento di espulsione, non osservino l'ordine di =
lasciare il territorio nazionale. =C8 stata questa la scelta del =
legislatore allorch=E9 non ha previsto il reato di ingresso clandestino, =
come pure veniva ipotizzato da qualche proposta di legge e come esiste =
nella legislazione di qualche altro Stato. Aggiungo con preoccupazione =
che accade con troppa frequenza che quando l'amministrazione centrale =
individua la collocazione pi=F9 idonea dei centri si ripeta una scena =
gi=E0 vista in occasione della localizzazione delle centrali =
energetiche: ciascuno pretende la luce elettrica nella propria =
abitazione, ma pretende con altrettanta forza di non vedere le centrali =
vicino a s=E9. Nella maggior parte dei casi si assiste alla fiera =
opposizione delle cittadinanze e delle comunit=E0 locali per voce dei =
rappresentanti degli enti territoriali. Invece, ci si deve convincere =
che l'istituzione di un centro di permanenza nei nostri territori non =
provoca turbative alla convivenza civile o alla pubblica sicurezza; =
anzi, vi =E8 un rafforzamento della stessa per la presenza di ulteriori =
aliquote di personale delle forze=20



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dell'ordine. Tutto questo senza dire che il trasbordo di clandestini in =
centri di permanenza temporanea e distanti dal territorio nel quale =
vengono rintracciati, a causa dell'assenza di un centro in quel =
territorio, costringe le forze di polizia a un dispendio non =
indifferente di energie, che vengono sottratte al lavoro di sicurezza in =
quella zona. Attualmente, esistono 14 centri di permanenza temporanea e =
assistenza, di cui due a Bologna e Modena attivati del corso di =
quest'anno, per una capienza complessiva di 1.794 posti, cos=EC =
suddivisa: Agrigento 110, Lampedusa 190, Bologna 95, Brindisi 180, =
Caltanissetta 90, Catanzaro 100, Lecce-Melendugno 230, Lecce-Otranto =
200, Milano 200, Modena 60, Ragusa 25, Roma 190, Torino 70, Trapani 54. =
Entro la fine del 2002 =E8 previsto un incremento dei posti disponibili =
nei centri di Lampedusa, Ragusa e Roma per ulteriori 225 posti; entro il =
2004 saranno disponibili, per progetti gi=E0 avviati, altri 600 posti in =
tre nuovi centri. Il progetto di incremento prevede di portare in un =
triennio dall'approvazione della legge n. 189 del 2002, quindi entro il =
2005, il numero complessivo dei posti disponibili a 3.500, attraverso la =
realizzazione di ulteriori 7 centri. Gli stanziamenti previsti nella =
legge finanziaria per il 2003 per l'attuazione della legge Fini-Bossi =
consentiranno di realizzare interventi aggiuntivi rispetto al programma =
cos=EC delineato.=20
Trattandosi di misure amministrative e delle loro modalit=E0 esecutive, =
all'interno dei centri, come detto, non viene attuato un trattamento =
detentivo. Ne sono ulteriore garanzie le organizzazioni cui viene =
affidata la gestione: Croce Rossa, Misericordia e cos=EC via. Dal =
Ministero dell'interno vengono periodicamente monitorate le condizioni =
ambientali e igienico-sanitarie, si rispettano le richieste dei =
soggiornanti di seguire una dieta conforme alle loro convinzioni =
religiose - il che, per esempio, avviene ordinariamente al Regina Pacis, =
pure additato come lager -, vengono effettuate periodiche ispezioni da =
parte di funzionari dello stesso ministero. Il centro Regina Pacis era =
stato visitato da ultimo il 15 ottobre 2002 con esiti positivi quanto =
alla funzionalit=E0 della struttura e alle modalit=E0 di permanenza =
assicurate agli ospiti.=20
Infine, per quanto riguarda le vicende giudiziarie cui fa cenno il testo =
dell'interpellanza, ricordo che l'accertamento dei fatti di rilievo =
penale in relazione a un possibile impiego improprio dei fondi erogati =
dal Ministero dell'interno =E8 al di fuori della competenza =
dell'esecutivo.=20



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Aggiungo che il Ministero dell'interno non =E8 attualmente a conoscenza =
di alcun impiego improprio, ne ha mai ricevuto esposti o denunce in tal =
senso. Ci sono indagini in corso da parte dell'autorit=E0 giudiziaria, =
nel mese di agosto 2001 =E8 stato avviato il procedimento penale =
n.1436/2001 nei confronti di Lodeserto Cesare ed altri presso la procura =
della Repubblica del tribunale di Lecce. I reati ipotizzati a carico di =
monsignor Cesare Lodeserto erano appropriazione indebita e truffa ai =
danni dell'arcidiocesi e della prefettura di Lecce. Il 10 novembre 2001 =
il tribunale del riesame di Lecce con propria ordinanza, adito per =
l'impugnativa di un provvedimento di sequestro, ha ritenuto =
incidentalmente insussistenti i delitti di truffa e di appropriazione =
indebita. Il 21 novembre 2001 il pubblico ministero proponeva ricorso =
per Cassazione avverso la predetta ordinanza del tribunale di Lecce. La =
Cassazione, con ordinanza n.1209 del 22 aprile 2002, ha confermato la =
decisione del tribunale del riesame rilevando, sulla qualificazione =
giuridica del rapporto privato di prestazione d'opera tra la onlus =
arcidiocesi e la prefettura che, in difetto di specifica normativa, la =
prima e, quindi, il centro di permanenza temporanea Regina Pacis che ne =
=E8 una articolazione, non assume alcuna veste pubblica o pubblicistica =
ai fini di vincoli specifici del suo patrimonio in forza =
dell'adempimento delle prestazioni di prima assistenza agli immigrati =
clandestini. Nonostante ci=F2 l'attivit=E0 di indagine da parte della =
procura della Repubblica presso il tribunale di Lecce prosegue, tant'=E8 =
che in data 24 settembre 2002 tale ufficio giudiziario ha chiesto la =
proroga dei termini di indagine mutando la posizione dell'arcivescovo di =
Lecce da parte offesa a indagato. Non sono noti gli sviluppi di tale =
procedimento.=20

PRESIDENTE. La ringrazio sottosegretario. L'onorevole Lisi ha facolt=E0 =
di replicare.=20

UGO LISI. Signor Presidente, esprimo certamente al rappresentante del =
Governo la mia personale soddisfazione e del gruppo di parlamentari =
pugliesi di Alleanza nazionale, del capogruppo, che attualmente non =E8 =
qui in aula che sicuramente avallerebbe ci=F2 io sto dicendo. =
Soddisfazione per la celerit=E0, per la contestuale chiarezza con la =
quale il Governo, in pochissime ore, ha risposto ad un attacco alle =
istituzioni. Questo attacco =E8 partito prima contro le istituzioni =
civili, =E8=20



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passato a quelle ecclesiastiche, per giungere poi forse dove si voleva =
arrivare, cio=E8 alle istituzioni politiche, al Governo di centrodestra =
e alla legge Bossi-Fini. Al contrario, il sottosegretario ha dimostrato =
come tanto si stia facendo in questi mesi, il fatto stesso di aver =
portato in pochissimo tempo i posti per immigrati da 1794 tempo a 3500 =
la dice lunga sulla voglia di mettere non solo regole certe attraverso =
una legge che sta dando i suoi frutti, la legge Bossi-Fini, ma anche di =
umanizzare questo tipo di interventi, come una parte della sinistra =
chiede da sempre. Tuttavia, nel momento in cui noi abbiamo iniziato a =
fare ci=F2 si =E8 cominciato a sventolare altre bandiere con scritto =
=ABliberi tutti=BB. In un paese democratico ci vogliono delle regole, =
bisogna rispettare le leggi, non si pu=F2 certamente permettere ad un =
cingalese, sottoposto a visita psichiatrica, che vuole incontrare il =
Presidente del consiglio Silvio Berlusconi, di dire che vi =E8 un lager =
di Stato o che, addirittura, nella stanza di monsignor Lodeserto vi =E8 =
una stanza della tortura. Sono affermazioni gravi che minano il lavoro =
compiuto da centinaia di giovani che negli anni si sono succeduti come =
volontari, dalle forze dell'ordine, da tutti coloro che nel nostro =
Salento hanno accolto persone che, ripeto, ribadisco e sottolineo, =
fuggivano da paesi a regime totalitario spesso vicini a chi oggi =
sventola queste bandiere che dicono: =ABliberi tutti=BB.=20




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Pag. 178

-------------------------------------------------------------------------=
-------


Questo era il titolo di uno striscione attaccato al sagrato del duomo di =
Lecce.=20
Esprimo, quindi, non solo soddisfazione perch=E9 vorrei che la sua =
azione, quella del Governo e anche delle forze dell'ordine, che =
ringrazio pubblicamente, contribuissero ad un clima pi=F9 disteso nel =
nostro Salento. L'avvelenamento del clima, in una terra operosa e =
accogliente come sempre =E8 stata la nostra, non solo non giova a =
nessuno, ma (=E8 ci=F2 che pi=F9 d=E0 fastidio all'interpellante che vi =
parla) offre un immagine distorta del nostro Salento e della nostra =
Puglia.=20


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<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY>
<DIV><A name=3D"Titolo29 166">&nbsp;
<CENTER><B>Svolgimento di interpellanze urgenti.</B> </CENTER></A>
<P><A name=3D"Presidente 166 29">PRESIDENTE</A>. L'ordine del giorno =
reca lo=20
svolgimento di interpellanze urgenti.=20
<P><A name=3D"STitolo30 166">
<CENTER><B><I>(Condizioni di gestione del centro Regina Pacis di Lecce - =
n.=20
2-00568)</I></B> </CENTER></A>
<P><A name=3D"Presidente 166 30">PRESIDENTE</A>. L'onorevole Lisi ha =
facolt=E0 di=20
<IS>illustrare<FS> la sua interpellanza n. 2-00568 <I>(vedi l'allegato A =
-=20
Interpellanze urgenti sezione 1)</I>.=20
<P><A name=3D"Lisi Ugo 166 30">UGO LISI</A>. Signor Presidente, illustre =

rappresentante del Governo, nella giornata di sabato 30 novembre 2002 al =
termine=20
di una manifestazione di protesta contro la nuova legge =
sull'immigrazione=20
organizzata dal <I>Social forum</I> di Lecce, alla quale hanno aderito =
anche=20
rappresentanti dei Cobas, di Rifondazione comunista, dei Democratici di =
sinistra=20
e del collettivo universitario, alcune decine di esponenti di movimenti =
<I>no=20
global</I> hanno occupato il duomo di Lecce. <BR>Originariamente - ci =
tengo a=20
sottolinearlo - la manifestazione prevedeva un corteo attraverso la =
marina di=20
San Foca, localit=E0 sulla costa che ospita da anni il centro di =
accoglienza=20
<I>Regina Pacis</I>, che doveva concludersi dinanzi a questa struttura. =
I=20
contestatori hanno manifestato per chiedere la soppressione della =
struttura=20
medesima, bollata addirittura come =AB<I>lager</I> di Stato=BB, e di =
tutti gli altri=20
centri di permanenza temporanea. <BR>Oltre a tale dichiarazione che noi=20
parlamentari pugliesi, insieme al presidente del gruppo di Alleanza =
nazionale=20
Ignazio La Russa, abbiamo ritenuto grave, ve ne sono altre. Il giorno 22 =

novembre alcuni ospiti della struttura avevano tentato la fuga. I =
manifestanti=20
hanno accusato il centro <I>Regina Pacis</I>, una ONLUS gestita da don =
Cesare=20
Lodeserto, segretario di mon=20
<P>
<H5>
<HR width=3D"33%">

<CENTER>Pag. 167</CENTER>
<HR width=3D"33%">
</H5>
<P>signor Cosmo Francesco Ruppi, arcivescovo di Lecce e presidente della =

Conferenza episcopale italiana di Puglia, di essere teatro di pestaggi =
in danno=20
degli immigrati ivi ospitati e di avere al suo interno una vera e =
propria=20
=ABcamera della tortura=BB. Siffatte dichiarazioni, a nostro modesto =
parere, mal si=20
conciliano con ci=F2 che era stato dichiarato per anni da tutti, =
dall'attuale=20
Presidente della Repubblica Ciampi, ai vari Presidenti del Consiglio=20
appartenenti a qualsivoglia parte politica, a tutti i parlamentari e=20
sottosegretari succedutisi negli anni. Si =E8 parlato di trincea della =
carit=E0, di=20
luogo in cui sono stati accolti e mantenuti bambini, uomini e donne che, =
con i=20
famosi viaggi della speranza, attraversavano l'Adriatico per sfuggire a =
regimi=20
totalitari appartenenti non certo all'ideologia del nostro movimento =
politico o=20
della destra italiana. Dunque, da un lato si =E8 parlato di trincea =
della carit=E0,=20
di popolo dell'accoglienza e, addirittura, di una <I>nomination</I> al =
Nobel per=20
la Puglia. Dall'altro lato, alcuni soggetti, addirittura esponenti di =
partiti=20
presenti in quest'aula, hanno fatto dichiarazioni come quelle del =
<I>Regina=20
Pacis</I> come =AB<I>lager</I> di Stato con stanze della tortura=BB. =
<BR>La=20
manifestazione sarebbe culminata, a quanto ci risulta, nell'occupazione =
della=20
cattedrale di Lecce a causa di alcune voci relative ad un'aggressione ai =
danni=20
di uno degli immigrati che avevano precedentemente raccontato dei =
pestaggi. Tale=20
gravissima notizia =E8 stata immediatamente smentita dalle forze di =
polizia, che=20
dobbiamo ringraziare per aver agito durante tutta la giornata cercando =
di=20
mantenere una certa calma sul territorio, che, recatesi sul luogo per =
effettuare=20
alcune verifiche, avrebbero anche accertato che proprio il cingalese di =
cui=20
sopra =E8 stato ricoverato in una clinica psichiatrica. <BR>Un esponente =

dell'associazione Senza confine, il signor Frisullo, avrebbe addirittura =

dichiarato che la vera funzione del <I>Regina Pacis</I> sarebbe quella =
di=20
=ABcontenitore al servizio delle politiche governative di deportazione=20
collettiva=BB. <BR>Tra l'altro, la procura della Repubblica presso il =
tribunale di=20
Lecce ha notificato, in tempi diversi rispetto a questo, sia a don =
Cesare=20
Lodeserto sia a monsignor Ruppi, per vicende connesse con la gestione =
del=20
centro, informazioni di garanzia pubblicizzate a mezzo stampa =
addirittura prima=20
ancora che pervenissero ai destinatari, nonostante il tribunale del =
riesame=20
<P>
<H5>
<HR width=3D"33%">

<CENTER>Pag. 168</CENTER>
<HR width=3D"33%">
</H5>
<P>e la Corte di Cassazione avessero escluso la sussistenza dei reati=20
addebitatigli. Le affermazioni pronunciate da alcuni esponenti del =
<I>Social=20
forum</I> di Lecce sono di un'inaudita gravit=E0 e violenza - secondo il =
gruppo di=20
Alleanza nazionale e secondo i parlamentari salentini e pugliesi che =
hanno=20
sottoscritto l'interpellanza in oggetto - nei confronti dello Stato e =
delle sue=20
politiche per l'immigrazione, mentre le iniziative della procura della=20
Repubblica di Lecce provocano, ad avviso degli interpellanti, =
disorientamento=20
perch=E9 in contrasto con chiare decisioni giudiziarie gi=E0 prese (come =
dicevo=20
poc'anzi) dal tribunale del riesame e dalla Corte di Cassazione. Ci=F2 =
rende=20
necessario chiarire completamente la situazione del centro <I>Regina =
Pacis</I>.=20
<BR>Ecco perch=E9 chiediamo al Governo che faccia chiarezza sulla =
vicenda. Infatti=20
il clima che si =E8 creato ci preoccupa, illustre rappresentante del =
Governo; ci=F2=20
lo dico come parlamentare della citt=E0 di Lecce, come salentino e come =
amante del=20
territorio pugliese. I parlamentari del territorio pugliese vogliono =
vederci=20
chiaro perch=E9 sono preoccupati da questo clima, che tenta non solo di =
attaccare=20
monsignor Ruppi o don Cesare Lodeserto o il <I>Regina Pacis</I>, bens=EC =
di=20
destabilizzare le istituzioni ecclesiastiche, civili e politiche =
(naturalmente=20
democratiche di questo paese). <BR>Queste sono dunque le motivazioni =
della=20
nostra richiesta, illustre sottosegretario, onorevole Mantovano. =
Chiediamo=20
infatti se il ministro dell'interno non ritenga di disporre un'ispezione =
per=20
accertare quali siano le condizioni di gestione del centro <I>Regina =
Pacis</I>=20
di Lecce e se le condizioni di vita nel centro siano umanamente =
accettabili,=20
perch=E9 spesse volte abbiamo avuto da questi soggetti che hanno =
manifestato l=EC=20
dinanzi diverse dichiarazioni - naturalmente abbiamo di conforto una =
vastissima=20
rassegna stampa - e affermazioni di gravit=E0 inaudita. <BR>Nel quadro =
poi di una=20
maggiore funzionalit=E0 della legge n. 189 del 2002, nella parte =
relativa=20
all'espulsione dei clandestini, chiediamo di sapere quale sia il =
programma di=20
interventi del Governo per l'ampliamento dei posti disponibili nei =
centri di=20
permanenza temporanei.=20
<P><A name=3D"Presidente 168 30">PRESIDENTE</A>. Il sottosegretario di =
Stato per=20
l'interno, onorevole Mantovano, ha facolt=E0 di <IS>rispondere<FS>.=20
<P>
<H5>
<HR width=3D"33%">

<CENTER>Pag. 169</CENTER>
<HR width=3D"33%">
</H5>
<P>
<P><A name=3D"Mantovano Alfredo 169 30">ALFREDO MANTOVANO</A>, =
<I>Sottosegretario=20
di Stato per l'interno</I>. Come =E8 stato ricordato dall'interpellante, =
il 30=20
novembre 2002 il movimento Lecce <I>Social forum</I> ha organizzato una=20
manifestazione di protesta, riguardante l'immigrazione, nelle vicinanze =
del=20
centro di permanenza temporanea <I>Regina Pacis</I> di San Foca, =
frazione di=20
Melendugno, in provincia di Lecce. Alla manifestazione hanno =
partecipato, tra=20
gli altri, esponenti dei giovani comunisti di Bari, del movimento =
<I>anti=20
global</I> di Taranto, dell'associazione Azad di Brindisi e del partito =
di=20
Rifondazione comunista. La manifestazione rientrava nel quadro di una =
serie di=20
analoghe iniziative di protesta che si sono svolte in varie citt=E0 =
italiane. I=20
circa 350 partecipanti all'iniziativa, dopo essersi radunati nella =
piazza=20
antistante la torre di San Foca verso le 12,30, in corteo, percorrendo =
la strada=20
provinciale, si sono avvicinati al centro di permanenza. Lungo il =
percorso e sul=20
posto hanno pronunciato slogan contro la legge Fini-Bossi e contro i =
centri di=20
permanenza. La manifestazione =E8 proseguita con un <I>sit-in</I> =
davanti alla=20
struttura. Contestualmente una delegazione composta da 15 persone, =
guidata dal=20
deputato Mauro Bulgarelli e dall'assessore dell'amministrazione =
provinciale di=20
Lecce, Donato Margarito, era ammessa a entrare nel centro per effettuare =
una=20
visita e per parlare con diversi cittadini extracomunitari. Tra questi, =
alcuni,=20
che avevano partecipato a un tentativo di fuga posto in essere in data =
22=20
novembre 2002, hanno riferito alla delegazione di aver subito violenze=20
all'interno del centro. Effettivamente alle ore 0,30 del 22 novembre =
2002 circa=20
40 magrebini trattenuti nel centro, dopo aver forzato le finestre del =
primo=20
piano, erano saltati nel cortile e avevano tentato di scavalcare la =
recinzione=20
perimetrale. <BR>
<P>
<H5>
<HR width=3D"33%">

<CENTER>Pag. 170</CENTER>
<HR width=3D"33%">
</H5>
<P><BLOCCO;39><BR>La reazione dei carabinieri in servizio di vigilanza =
ha=20
consentito di trattenerne buona parte, mentre 23 persone sono riuscite =
ad=20
allontanarsi. <BR>A seguito delle ricerche, prontamente disposte, =
venivano=20
rintracciati 20 stranieri: di essi 5 presentavano fratture agli arti e =
11=20
contusioni varie procurate in occasione della fuga. In particolare, uno =
di=20
questi extracomunitari, nella nottata, era stato ricoverato =
nell'ospedale Vito=20
Fazzi di Lecce, per una contusione al ginocchio sinistro e per ematomi =
al volto,=20
si era quindi allontanato ed era stato rintracciato alla stazione =
ferroviaria di=20
Bari e, infine, era stato ricondotto al centro di permanenza. <BR>In =
relazione=20
alla fuga, un cittadino tunisino era stato tratto in arresto per =
resistenza e=20
lesioni a pubblico ufficiale; egli, infatti, aveva incitato i =
connazionali alla=20
rivolta e aveva concorso a provocare ferite a quattro carabinieri. =
L'episodio =E8=20
stato oggetto di informativa all'autorit=E0 giudiziaria da parte dei =
militari=20
dell'Arma. <BR>Tornando a quanto accaduto il 30 novembre 2002, al =
termine della=20
visita, intorno alle 15,30, poich=E9 ai componenti della delegazione =
taluni=20
extracomunitari trattenuti nel centro avevano riferito che all'interno =
della=20
struttura, nella zona adibita ad uffici, vi =E8 una vera e propria =
camera delle=20
torture, l'assessore provinciale Margarito ha avuto l'opportunit=E0 di =
visitare,=20
su invito del direttore del medesimo centro, don Cesare Lodeserto, =
l'asserito=20
luogo di supplizi, avendo modo di constatare che la stanza indicata =E8, =
in=20
realt=E0, lo studio privato del sacerdote, con ci=F2 facendo emergere =
con chiarezza=20
l'infondatezza di quanto riferito dagli stranieri. Nel frattempo, i =
manifestanti=20
- che permanevano all'esterno - tramite megafono, annunciavano =
l'intenzione di=20
accedere tutti all'interno della struttura, allo scopo di tenere =
un'assemblea=20
aperta agli extracomunitari ivi trattenuti. Ci=F2 non veniva consentito. =

<BR>Durante la visita, 57 cittadini pakistani hanno manifestato =
l'intenzione di=20
chiedere lo <I>status</I> di rifugiato politico. Il personale =
dell'ufficio=20
immigrazione della questura di Lecce si =E8, dunque, adoperato per =
raccoglierne le=20
istanze. <BR>La delegazione, quindi, ha raggiunto il resto dei =
manifestanti,=20
comunicando l'esito della visita. La manifestazione si =E8=20
<P>
<H5>
<HR width=3D"33%">

<CENTER>Pag. 171</CENTER>
<HR width=3D"33%">
</H5>
<P>sciolta e i partecipanti si sono recati a Lecce, nella sala riunioni =
dell'ex=20
istituto sperimentale tabacchi, dove era prevista =
un'assemblea-dibattito. Nel=20
corso di tale assemblea, verso le 17,30, un componente della =
delegazione, che=20
aveva visitato il centro <I>Regina pacis</I>, veniva raggiunto per =
telefono da=20
un cittadino dello Sri Lanka, che era trattenuto nel predetto centro. Il =

cingalese affermava di essere stato percosso violentemente da un =
operatore della=20
struttura al termine della manifestazione. <BR>In base a questa sola=20
comunicazione telefonica, alcuni manifestanti si sono portati in segno =
di=20
protesta in piazza Duomo e circa 20 di loro, presumibilmente provenienti =
da=20
Bari, sono entrati nella chiesa Cattedrale per esprimere, in modo ancora =
pi=F9=20
eclatante, il dissenso. Mentre, una delegazione, guidata dal senatore =
Alberto=20
Maritati, si =E8 recata al centro <I>Regina pacis</I> per accertare =
quanto=20
segnalato. <BR>Le verifiche effettuate dal personale della questura di =
Lecce e=20
dalla suddetta delegazione consentivano di accertare, senza margine di =
dubbio,=20
l'infondatezza della notizia. Lo straniero, autore della telefonata, era =
stato=20
gi=E0 ricoverato in un centro psichiatrico e poi aveva chiesto un =
colloquio con il=20
Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, allo scopo di essere =
dimesso dal=20
centro di permanenza. I manifestanti, che continuavano a stazionare =
all'interno=20
del duomo, verso le 22 circa, informati telefonicamente, si sono =
allontanati=20
senza assumere altre iniziative. L'episodio =E8 stato riferito =
autorit=E0=20
giudiziaria dalla Digos della questura di Lecce. Fin qui la descrizione =
di=20
quanto accaduto il 30 novembre. <BR>Prima di entrare nel merito degli =
aspetti=20
tecnici relativi ai quesiti posti con l'interpellanza, ritengo doverosa =
una=20
precisazione. Nel corso della manifestazione davanti al centro <I>Regina =

pacis</I>, ma anche nelle manifestazioni svolte contestualmente in altre =
citt=E0=20
italiane, a proposito dei centri di permanenza, si =E8 parlato di =
<I>lager</I> di=20
Stato mentre, per l'accompagnamento degli extracomunitari clandestini, =
si =E8=20
parlato di deportazione collettiva. Si tratta di espressioni =
assolutamente=20
improprie e fuori luogo, che mancano di rispetto anzitutto alla memoria =
delle=20
vittime dell'Olocausto, provocato dal totalitarismo nazionalsocialista. =
<BR>La=20
condizione di coloro che, in varie parti d'Europa, hanno subito =
persecuzioni a=20
causa dell'appartenenza ad una razza e il trattamento che =E8 stato loro =
riservato=20
non hanno nulla in=20
<P>
<H5>
<HR width=3D"33%">

<CENTER>Pag. 172</CENTER>
<HR width=3D"33%">
</H5>
<P>comune con la condizione e con il trattamento che la legge =
sull'immigrazione,=20
democraticamente votata dal Parlamento italiano, prevede per le persone=20
illegalmente presenti sul territorio nazionale. <BR>Il solo accostamento =

terminologico =E8 in s=E9 gravemente offensivo e lede la coscienza di =
chiunque,=20
qualunque sia l'idea politica e lo schieramento di appartenenza. Non si =
tratta=20
di una mera impropriet=E0 linguistica ma di una lesione alla memoria =
storica e a=20
sofferenze che non possono essere cancellate o, peggio, accomunate a =
vicende del=20
tutto differenti. <BR>Ci=F2 premesso, delle due l'una: o si contesta la =
stessa=20
esistenza in vita dei centri di permanenza temporanea o si contestano le =

modalit=E0 della loro gestione. <BR>Se il problema riguarda i centri di =
permanenza=20
temporanea in s=E9 considerati, =E8 superfluo ricordare che, in base =
alla legge 6=20
marzo 1998, n. 40, nota come legge Turco-Napolitano sull'immigrazione, =
che sul=20
punto =E8 stata solo parzialmente modificata dalla legge 30 luglio 2002, =
n. 189,=20
la cosiddetta Fini-Bossi, chi entra clandestinamente, a meno che non =
abbia i=20
requisiti per l'asilo o non vi siano fondati motivi umanitari, va =
allontanato=20
dal territorio nazionale con il riaccompagnamento nel paese di =
provenienza. Per=20
fare questo =E8, per=F2, indispensabile accertare l'identit=E0 del =
clandestino, perch=E9=20
sia certa, di conseguenza, la provenienza dell'interessato e lo Stato di =

provenienza non ponga ostacoli alla riammissione. L'indagine, che viene =
svolta=20
caso per caso, punta altres=EC a far emergere eventuali altri elementi=20
significativi, per garantire al meglio tutte le posizioni che le =
normative=20
internazionali tutelano. Questi accertamenti richiedono del tempo, =
durante il=20
quale chi =E8 entrato clandestinamente deve essere posto nelle =
condizioni di non=20
dileguarsi. <BR>Per questo, chi contesta i centri di permanenza =
temporanea deve=20
avere l'onest=E0 di ammettere con chiarezza che la sua posizione =E8 la =
seguente:=20
coloro che, al di fuori dei confini europei, desiderano entrare in =
Italia=20
possono farlo liberamente, senza rispettare alcuna regola e senza limiti =

riguardanti le condizioni soggettive dell'extracomunitario =
(disponibilit=E0 a=20
lavorare, precedenti penali, pericolosit=E0), con la conseguenza che =
nessun=20
clandestino va espulso e che, anzi, va eliminata la stessa nozione di=20
clandestinit=E0. =C8 un'opinione rispettabile, che ha l'unico limite di =
non essere=20
condivisa n=E9 dal Governo n=E9 dal Parlamento italiani, i quali hanno =
deciso=20
diversamente, e non=20
<P>
<H5>
<HR width=3D"33%">

<CENTER>Pag. 173</CENTER>
<HR width=3D"33%">
</H5>
<P>solo questo Governo e questo Parlamento ma anche quelli della =
precedente=20
legislatura. Proponendo la legge Turco-Napolitano e approvandola, il =
Governo e=20
il Parlamento, allora a maggioranza del centrosinistra, hanno, infatti,=20
predisposto ed approvato anche il sistema delle espulsioni, il =
meccanismo che=20
consente il riaccompagnamento nei paesi di provenienza e, quindi, la=20
costituzione dei centri di permanenza temporanea. <BR>=C8 pi=F9 che =
naturale=20
cambiare idea ma =E8 altrettanto naturale sorprendersi nel vedere che =
esponenti=20
politici, che non hanno contestato o comunque non hanno contestato =
cos=EC=20
apertamente la legge Turco-Napolitano, oggi scendano in campo contro un=20
meccanismo previsto proprio da quella legge, un meccanismo che la legge=20
Fini-Bossi ha reso pi=F9 efficace, senza intaccarne la dinamica. A =
fronte della=20
difficolt=E0 di identificare con certezza una parte dei clandestini nel =
termine di=20
trenta giorni, previsto dalla legge n. 40 del 1998, la legge n. 189 del =
2002 ha=20
esteso la durata massima della permanenza a sessanta giorni. Si tratta =
della=20
durata massima, perch=E9 l'identificazione pu=F2 andare in porto, con la =
fattiva=20
collaborazione dei paesi di provenienza, anche dopo pochi giorni, =
sicch=E9 la=20
permanenza nel centro cessa e il clandestino viene riaccompagnato nello =
Stato di=20
appartenenza. <BR>Se, invece, il problema riguarda non la stessa =
esistenza dei=20
centri di permanenza bens=EC le condizioni di trattamento al loro =
interno,=20
chiunque, visitando i centri di permanenza italiani e i centri analoghi =
presenti=20
in altri Stati dell'Unione europea, potr=E0 constatare che quelli =
italiani=20
garantiscono standard di vita oggettivamente rispettosi della dignit=E0 =
delle=20
persone ospitate e, peraltro, nettamente superiori a quelli degli altri =
paesi. =C8=20
assolutamente impropria l'assimilazione dei centri di permanenza =
temporanea a=20
strutture di detenzione. I centri non hanno alcuno scopo afflittivo e al =
loro=20
interno non vi =E8 un regime carcerario. Non sono istituti di pena ma =
strutture il=20
cui perimetro esterno =E8 vigilato dalle forze di polizia e al cui =
interno vi sono=20
libert=E0 di movimento e spazi ricreativi. Nel centro <I>Regina =
Pacis</I>, per=20
esempio, vi sono un campo di calcetto e una sala TV cinematografo. I =
loro ospiti=20
possono colloquiare con l'esterno ed =E8 possibile ricevere la visita, =
oltre che=20
dei propri legali, dei propri familiari. <BR>
<P>
<H5>
<HR width=3D"33%">

<CENTER>Pag. 174</CENTER>
<HR width=3D"33%">
</H5>
<P><BLOCCO;40><BR>La concezione e le modalit=E0 di istituzione dei =
centri di=20
permanenza temporanea corrispondono ad una trasparente e coerente =
politica di=20
Governo del fenomeno dell'immigrazione, condivisa e definita =
concordemente con=20
gli altri partner dell'Unione Europea. A nessuno =E8 consentito di =
introdursi=20
occultamente nello spazio europeo, dal momento che coloro che ne hanno =
titolo,=20
perch=E9 rispondenti a criteri di integrabilit=E0 nel mondo del lavoro, =
possono=20
farlo tranquillamente in modo palese, presentandosi apertamente, a meno =
che non=20
vi siano ragioni di persecuzione o umanitarie che impongono =
l'applicazione delle=20
convenzioni internazionali. <BR>Come ricordavo, prima di eseguire =
l'espulsione=20
degli stranieri presenti irregolarmente, =E8 necessaria la loro =
identificazione.=20
Condizione indispensabile per l'identificazione =E8 il trattenimento per =
il tempo=20
strettamente necessario. La capienza adeguata e la dislocazione =
capillare sul=20
territorio dei luoghi ove effettuare il trattenimento (centri di =
permanenza=20
temporanea) =E8 dunque condizione essenziale e necessaria per la =
realizzazione=20
delle espulsioni. L'efficienza del sistema assolve anche alla funzione =
primaria=20
di non far gravare sul circuito carcerario il carico di quanti, presenti =

irregolarmente e colpiti da provvedimento di espulsione, non osservino =
l'ordine=20
di lasciare il territorio nazionale. =C8 stata questa la scelta del =
legislatore=20
allorch=E9 non ha previsto il reato di ingresso clandestino, come pure =
veniva=20
ipotizzato da qualche proposta di legge e come esiste nella legislazione =
di=20
qualche altro Stato. Aggiungo con preoccupazione che accade con troppa =
frequenza=20
che quando l'amministrazione centrale individua la collocazione pi=F9 =
idonea dei=20
centri si ripeta una scena gi=E0 vista in occasione della localizzazione =
delle=20
centrali energetiche: ciascuno pretende la luce elettrica nella propria=20
abitazione, ma pretende con altrettanta forza di non vedere le centrali =
vicino a=20
s=E9. Nella maggior parte dei casi si assiste alla fiera opposizione =
delle=20
cittadinanze e delle comunit=E0 locali per voce dei rappresentanti degli =
enti=20
territoriali. Invece, ci si deve convincere che l'istituzione di un =
centro di=20
permanenza nei nostri territori non provoca turbative alla convivenza =
civile o=20
alla pubblica sicurezza; anzi, vi =E8 un rafforzamento della stessa per =
la=20
presenza di ulteriori aliquote di personale delle forze=20
<P>
<H5>
<HR width=3D"33%">

<CENTER>Pag. 175</CENTER>
<HR width=3D"33%">
</H5>
<P>dell'ordine. Tutto questo senza dire che il trasbordo di clandestini =
in=20
centri di permanenza temporanea e distanti dal territorio nel quale =
vengono=20
rintracciati, a causa dell'assenza di un centro in quel territorio, =
costringe le=20
forze di polizia a un dispendio non indifferente di energie, che vengono =

sottratte al lavoro di sicurezza in quella zona. Attualmente, esistono =
14 centri=20
di permanenza temporanea e assistenza, di cui due a Bologna e Modena =
attivati=20
del corso di quest'anno, per una capienza complessiva di 1.794 posti, =
cos=EC=20
suddivisa: Agrigento 110, Lampedusa 190, Bologna 95, Brindisi 180, =
Caltanissetta=20
90, Catanzaro 100, Lecce-Melendugno 230, Lecce-Otranto 200, Milano 200, =
Modena=20
60, Ragusa 25, Roma 190, Torino 70, Trapani 54. Entro la fine del 2002 =
=E8=20
previsto un incremento dei posti disponibili nei centri di Lampedusa, =
Ragusa e=20
Roma per ulteriori 225 posti; entro il 2004 saranno disponibili, per =
progetti=20
gi=E0 avviati, altri 600 posti in tre nuovi centri. Il progetto di =
incremento=20
prevede di portare in un triennio dall'approvazione della legge n. 189 =
del 2002,=20
quindi entro il 2005, il numero complessivo dei posti disponibili a =
3.500,=20
attraverso la realizzazione di ulteriori 7 centri. Gli stanziamenti =
previsti=20
nella legge finanziaria per il 2003 per l'attuazione della legge =
Fini-Bossi=20
consentiranno di realizzare interventi aggiuntivi rispetto al programma =
cos=EC=20
delineato. <BR>Trattandosi di misure amministrative e delle loro =
modalit=E0=20
esecutive, all'interno dei centri, come detto, non viene attuato un =
trattamento=20
detentivo. Ne sono ulteriore garanzie le organizzazioni cui viene =
affidata la=20
gestione: Croce Rossa, Misericordia e cos=EC via. Dal Ministero =
dell'interno=20
vengono periodicamente monitorate le condizioni ambientali e =
igienico-sanitarie,=20
si rispettano le richieste dei soggiornanti di seguire una dieta =
conforme alle=20
loro convinzioni religiose - il che, per esempio, avviene ordinariamente =
al=20
<I>Regina Pacis</I>, pure additato come lager -, vengono effettuate =
periodiche=20
ispezioni da parte di funzionari dello stesso ministero. Il centro =
<I>Regina=20
Pacis</I> era stato visitato da ultimo il 15 ottobre 2002 con esiti =
positivi=20
quanto alla funzionalit=E0 della struttura e alle modalit=E0 di =
permanenza=20
assicurate agli ospiti. <BR>Infine, per quanto riguarda le vicende =
giudiziarie=20
cui fa cenno il testo dell'interpellanza, ricordo che l'accertamento dei =
fatti=20
di rilievo penale in relazione a un possibile impiego improprio dei =
fondi=20
erogati dal Ministero dell'interno =E8 al di fuori della competenza=20
dell'esecutivo.=20
<P>
<H5>
<HR width=3D"33%">

<CENTER>Pag. 176</CENTER>
<HR width=3D"33%">
</H5>
<P><BR>Aggiungo che il Ministero dell'interno non =E8 attualmente a =
conoscenza di=20
alcun impiego improprio, ne ha mai ricevuto esposti o denunce in tal =
senso. Ci=20
sono indagini in corso da parte dell'autorit=E0 giudiziaria, nel mese di =
agosto=20
2001 =E8 stato avviato il procedimento penale n.1436/2001 nei confronti =
di=20
Lodeserto Cesare ed altri presso la procura della Repubblica del =
tribunale di=20
Lecce. I reati ipotizzati a carico di monsignor Cesare Lodeserto erano=20
appropriazione indebita e truffa ai danni dell'arcidiocesi e della =
prefettura di=20
Lecce. Il 10 novembre 2001 il tribunale del riesame di Lecce con propria =

ordinanza, adito per l'impugnativa di un provvedimento di sequestro, ha =
ritenuto=20
incidentalmente insussistenti i delitti di truffa e di appropriazione =
indebita.=20
Il 21 novembre 2001 il pubblico ministero proponeva ricorso per =
Cassazione=20
avverso la predetta ordinanza del tribunale di Lecce. La Cassazione, con =

ordinanza n.1209 del 22 aprile 2002, ha confermato la decisione del =
tribunale=20
del riesame rilevando, sulla qualificazione giuridica del rapporto =
privato di=20
prestazione d'opera tra la onlus arcidiocesi e la prefettura che, in =
difetto di=20
specifica normativa, la prima e, quindi, il centro di permanenza =
temporanea=20
<I>Regina</I> <I>Pacis</I> che ne =E8 una articolazione, non assume =
alcuna veste=20
pubblica o pubblicistica ai fini di vincoli specifici del suo patrimonio =
in=20
forza dell'adempimento delle prestazioni di prima assistenza agli =
immigrati=20
clandestini. Nonostante ci=F2 l'attivit=E0 di indagine da parte della =
procura della=20
Repubblica presso il tribunale di Lecce prosegue, tant'=E8 che in data =
24=20
settembre 2002 tale ufficio giudiziario ha chiesto la proroga dei =
termini di=20
indagine mutando la posizione dell'arcivescovo di Lecce da parte offesa =
a=20
indagato. Non sono noti gli sviluppi di tale procedimento.=20
<P><A name=3D"Presidente 176 30">PRESIDENTE</A>. La ringrazio =
sottosegretario.=20
L'onorevole Lisi ha facolt=E0 di <IS>replicare<FS>.=20
<P><A name=3D"Lisi Ugo 176 30">UGO LISI</A>. Signor Presidente, esprimo =
certamente=20
al rappresentante del Governo la mia personale soddisfazione e del =
gruppo di=20
parlamentari pugliesi di Alleanza nazionale, del capogruppo, che =
attualmente non=20
=E8 qui in aula che sicuramente avallerebbe ci=F2 io sto dicendo. =
Soddisfazione per=20
la celerit=E0, per la contestuale chiarezza con la quale il Governo, in =
pochissime=20
ore, ha risposto ad un attacco alle istituzioni. Questo attacco =E8 =
partito prima=20
contro le istituzioni civili, =E8=20
<P>
<H5>
<HR width=3D"33%">

<CENTER>Pag. 177</CENTER>
<HR width=3D"33%">
</H5>
<P>passato a quelle ecclesiastiche, per giungere poi forse dove si =
voleva=20
arrivare, cio=E8 alle istituzioni politiche, al Governo di centrodestra =
e alla=20
legge Bossi-Fini. Al contrario, il sottosegretario ha dimostrato come =
tanto si=20
stia facendo in questi mesi, il fatto stesso di aver portato in =
pochissimo tempo=20
i posti per immigrati da 1794 tempo a 3500 la dice lunga sulla voglia di =
mettere=20
non solo regole certe attraverso una legge che sta dando i suoi frutti, =
la legge=20
Bossi-Fini, ma anche di umanizzare questo tipo di interventi, come una =
parte=20
della sinistra chiede da sempre. Tuttavia, nel momento in cui noi =
abbiamo=20
iniziato a fare ci=F2 si =E8 cominciato a sventolare altre bandiere con =
scritto=20
=ABliberi tutti=BB. In un paese democratico ci vogliono delle regole, =
bisogna=20
rispettare le leggi, non si pu=F2 certamente permettere ad un cingalese, =

sottoposto a visita psichiatrica, che vuole incontrare il Presidente del =

consiglio Silvio Berlusconi, di dire che vi =E8 un lager di Stato o che, =

addirittura, nella stanza di monsignor Lodeserto vi =E8 una stanza della =
tortura.=20
Sono affermazioni gravi che minano il lavoro compiuto da centinaia di =
giovani=20
che negli anni si sono succeduti come volontari, dalle forze =
dell'ordine, da=20
tutti coloro che nel nostro Salento hanno accolto persone che, ripeto, =
ribadisco=20
e sottolineo, fuggivano da paesi a regime totalitario spesso vicini a =
chi oggi=20
sventola queste bandiere che dicono: =ABliberi tutti=BB. <BR>
<P>
<H5>
<HR width=3D"33%">

<CENTER>Pag. 178</CENTER>
<HR width=3D"33%">
</H5>
<P><BLOCCO;41><BR>Questo era il titolo di uno striscione attaccato al =
sagrato=20
del duomo di Lecce. <BR>Esprimo, quindi, non solo soddisfazione perch=E9 =
vorrei=20
che la sua azione, quella del Governo e anche delle forze dell'ordine, =
che=20
ringrazio pubblicamente, contribuissero ad un clima pi=F9 disteso nel =
nostro=20
Salento. L'avvelenamento del clima, in una terra operosa e accogliente =
come=20
sempre =E8 stata la nostra, non solo non giova a nessuno, ma (=E8 ci=F2 =
che pi=F9 d=E0=20
fastidio all'interpellante che vi parla) offre un immagine distorta del =
nostro=20
Salento e della nostra Puglia. </P></DIV></BODY></HTML>

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