Il segretario Ds, Umberto Uccella, interviene sull'occupazione no global del
Duomo
«Più rispetto per i luoghi di culto»
Regina Pacis, solidarietà da Baldassarre e Starace; condanna dal Prc
http://www.gdmland.it/QUOTIDIANO/0412/CRO_LECCE/LE02/A05.asp
Regina Pacis e «occupazione» no global di piazza Duomo ancora al centro del
dibattito politico. Molte le prese di posizione, dai Ds a Forza Italia, da
Rifondazione alla Cisl.
Cominciamo con i Ds che hanno chiesto di poter incontrare, nei prossimi
giorni, i responsabili, gli operatori e gli immigrati sia del Regina Pacis
che de Lorizzonte per esprimere «la solidarietà del partito a quel
volontariato cattolico e laico che tanto si è speso in questi anni, per
l'accoglienza». Osserva il segretario della federazione provinciale
diessina, Umberto Uccella: «Ciò che più mi ha colpito in questa viceda, e lo
dico da laico, è stato il raduno di protesta dei militanti del Social Forum
in piazza Duomo. Non sono ovviamente i cosacchi che portano i cavalli ad
abbeverarsi in piazza San Pietro, ma vi è un limite invalicabile che il
senso di autodisciplina di ogni movimento non deve disperdere: il rispetto
della libertà altrui ed in particolare verso la coscienza religiosa di
questa città di cui il Duomo è un simbolo importante». Uccella ribadisce,
comunque, il dialogo, il confronto, l'attenzione e la simpatia verso i nuovi
movimenti e, aggiunge «anche a destra non ci si bracci più del dovuto.
Avremmo volentieri apprezzato un gesto forte di Fitto e della signora Poli a
sostegno delle parole che don Cesare e monsignor Ruppi usarono contro la
Bossi-Fini. Oggi questa solidarietà potrebbe apparire un tantino
strumentale».
Solidarietà all'arcivescovo, a don Cesare, ai volontari e preoccupazione
sulla manifestazione no global al Regina Pacis proviene dal coordinatore
provinciale di Fi, Raffaele Baldassarre. «Viene da chiedersi - dice - a che
titolo i no global presenti a San Foca per altro con la partecipazione ed il
sostegno di un deputato dell'Ulivo e di un autorevole esponente della Giunta
provinciale abbiano chiesto di entrare nel Centro per verificare le
condizioni degli immigrati». Baldassarre stigmatizza l'«occupazione» del
Duomo e osserva: «sembra che a questi signori, coccolati dalla sinistra e
nell'ipocrisia di alcuni esponenti politici dello stesso schieramento, sia
tutto permesso». Quindi, «fermo restando il diritto di denuncia e di
manifestazione tutti gli altri comportamenti appaiono e costituiscono
intollerabili soprusi».
Di tutt'altro tono la posizione di Rifondazione comunista che ha condiviso e
fatto propria l'iniziativa del Social forum di Lecce e di Puglia contro i
Centri di permanenza temporanea. La segretaria del Prc, Antonella Mangia
punta l'indice su quello che definisce: «il coro ipocrita del centrodestra
che sembra stai difendendo don Cesare, in realtà sta difendendo una legge
(la Turco-Napolitano) che è uno scandalo». La segretaria del Prc, inoltre,
si dichiara «meravigliata dall'occasione persa dal centrosinistra di
mostrarsi non subalterno alla cultura della Destra», e ricorda che quanto
accaduto il 30 novembre al Regina Pacis «ha reso visibile, anche con i corpi
feriti dalle percosse, trasmessi da tutte le emittenti televisive, ciò che
questa classe politica vuole resti invisibile». «Il movimento - conclude -
ha chiesto alla Curia di Lecce di essere Chiesa e non carceriere, chiede che
la solidarietà non sia un business a 50 euro al giorno per ogni immigrato
detenuto nel centro e che vengano chiusi questi centri della vergogna».
Si stringe attorno a don Cesare il coordinamento Pari opportunità della
Cisl. «Non possiamo non ricordare - dice Carmen Starace - come proprio in
difesa dei diritti della donna egli si esponga ogni giorno in prima fila,
rischiando di persona nella lotta contro la prostituzione e la crimininalità
organizzata».