[Cm-crew] Newsletter n.9 del 2002 - La Nuova Casa Ecologica …

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Tárgy: [Cm-crew] Newsletter n.9 del 2002 - La Nuova Casa Ecologica idee, riflessioni e appuntamenti dalla cooperativa sociale Artimestieri
chr13(<u>SOMMARIO</u>
- Difendiamo le biodiversità dalle multinazionali
- Quanto costa la bioedilizia?
- Dicembre:prezzi scontati nel punto vendita di Varese
- Appuntamenti di Dicembre a BioDin Fossano
- Regala benessere!


<u>DIFENDIAMO LE BIODIVERSITA’ DALLE MULTINAZIONALI</u>

Vandana Shiva filosofa no-global: le alternative al sistema si devono cercare con la forza della nonviolenza
Intervista di Renato Rizzo (dal quotidiano La Stampa del 1 Dicembre 2002)

<Siamo un popolo che, nella sua storia, ha troppo visto e troppo perduto per cedere con facilità alle promesse. Se qualcuno, come fanno oggi le multinazionali, arriva in India e assicura: “Elimineremo La povertà” in molti pensiamo senza sbagliare che elimineranno soltanto i poveri, i più deboli: quelli che a certe “garanzie” sono quasi costretti a credere. E quando dico “elimineranno” non uso un eufemismo perchè è proprio come se si uccidessero gli affamati per ridurre la fame. Sono centinaia i piccoli contadini che si sono dati la morte perchè non ce l’hanno più fatta a uscire dalla spirale dei debiti in cui li aveva precipitati la miracolosa “mondializzazione” >
Vandana Shiva filosofa ed economista, icona del pianeta no-global, tra i massimi esperti di ecologia sociale, scruta dal convegno internazionale sull’agricoltura biodinamica i guasti e i saccheggi di risorse naturali e di saperi che le grandi corporation industriali compiono nei paesi in via di sviluppo. Stretta nel suo sari color zafferano, ha qualche filo bianco nei capelli e piccole mani tranquille. Come la voce, che non sussulta neppure quando chiama “pirati” e “terroristi” i manager in doppiopetto che arrivano dall’Occidente.

D- Lei ha scritto che il libero scambio dell’agricoltura e dell’alimentazione è la più grande fabbrica di profughi, superiore addirittura alla tragedia del kosovo. Di più: ha sostenuto che si tratta di un vero programma di pulizia etnica dei contadini del terzo mondo.

R- “E’ così. Le multinazionali agroalimentari esportano l’economia dell’inganno. Prendiamo il cotone: quando affermano che i loro semi geneticamente modificati producono grandi rese, mentono. Dati alla mano: nei quattro stati indiani del sud che hanno accettato di piantare cotone OGM la raccolta, quest’anno, ha fruttato un miliardo di rupie in meno rispetto a quando si facevano coltivazioni tradizionali: stiamo preparando, con gli agricoltori, una causa per danni. Forse qualche altro disperato si toglierà la vita”.

D- Nella sua battaglia contro questa“illusione di benessere” lei va all’attacco anche delle corporation della soia.

R- Anche in questo caso si pratica la politica dei falsi prezzi. Ti considerano alla stregua di un drogato da assuefare. Per conquistare un potenziale mercato si certifica, ad esempio, che negli USA un tonnellata di questo cereale costa al produttore solo 150 dollari, ma si evita di specificare che le sovvenzioni dello stato, per la stessa quantità, raggiungono i 190 dollari. E l’elenco di queste falsità potrebbe continuare.

D- Continui, allora.

R- In India abbiamo migliaia di varietà di riso. Pensi che tre mesi fa la Monsanto ha annunciato di avere allo studio un riso transgenico in grado di resistere alle inondazioni grazie a un fusto particolarmente alto. Bene, ignorano che, da noi, questo cereale già esiste: è alto diciotto piedi, ed è frutto di ciò che la natura ci ha dato e che i contadini hanno contribuito a selezionare con umiltà e rispetto.

D- Quali sono le vostre risposte?

R- Le azioni legali, certamente, ma soprattutto la banca dei semi. Si chiama Navdaja: è un’iniziativa nata una quindicina d’anni fa, diffusa in dodici stati indiani e che riunisce 10 milioni di agricoltori. Il suo fine è di difendere le biodiversità dall’attacco delle multinazionali: si raccolgono, si selezionano e si custodiscono semi da distribuire ai coltivatori in base alle loro esigenze. Con un’attenzione al tipo di terreno in cui verranno immessi e al clima in cui dovranno crescere.

D- Qualcuno l’ha definita “La Bovè dell’Asia”. Le sue attività, pur determinate, non hanno, però, nulla delle “azioni dirette” che dovrebbero aprire il carcere al “tribuno” francese reo di aver distrutto un campo transgenico e smontato un McDonald’s.

R- Le alternative al sistema, a mio avviso, si devono cercare con la forza della nonviolenza. Penso a Gandhi quando organizzò la ribellione contro gli inglesi che impedivano di raccogliere liberamente il sale: “la natura ce lo dà –affermò- esiste una legge più alta di tutte: ci dice che non bisogna obbedire a norme immorali”. La raccolta avvenne e non ci fu nessun momento di furia. Io la penso così . E poi , non mi sento come Bush per il quale o sei con lui o sei suo nemico. Per me “tu sei e quindi, io sono. L’altro è la condizione del mio essere”. Con questo spirito, ad esempio, ho partecipato al Forum sociale europeo di Firenze e sono stata felice di constatare che il
“movimento “ è pacifico e vibrante.


<u>QUANTO COSTA LA BIOEDILIZIA?</u>
Di Enzo Princivalle

Se dovessimo rispondere semplicisticamente dovremmo dire che i materiali della bioedilizia costano mediamente un po’ di più di quelli convenzionali ma, la risposta è necessariamente più articolata.
Una prima considerazione prende spunto da un paragone: la bioedilizia come il biologico alimentare, se è vero che l’alimento biologico costa un po’ di più di quello normale è anche vero che ha un valore nutritivo più elevato e generalmente suggerisce uno stile di vita più sano. In questo senso anche l’edilizia naturale promuove scelte più essenziali e sostanziali dove vengono ricercate qualità come la traspirabilità di tutte le superfici, l’assenza di esalazioni tossiche dei materiali, il comfort termo-acustico, la gradevolezza al tatto e alla vista dei materiali impiegati.
Possiamo anche paragonare la casa costruita con le tecniche della chimica e del cemento armato ad una casa “malata” da guarire: se in generale si ritiene sia meglio prevenire che curare, prevenire significa costruire in modo sano con la bioedilizia. Curare la nostra casa costerà di più e i risultati non saranno sempre facili da conseguire.
Non c’è dubbio che la bioedilizia costa meno sul lungo periodo per i danni risparmiati all’ambiente naturale, pensiamo al disastro ecologico di questi giorni sulle coste della Galizia: il petrolio è una delle materie prime più usate dall’edilizia convenzionale e le conseguenze nefaste di un uso eccessivo di questa materia prima sono sotto gli occhi di tutti.

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<u>DICEMBRE: PREZZI SCONTATI NEL PUNTO VENDITA DI VARESE.</u>

Causa la chiusura del negozio di via Piave 23, Prezzi scontati fino al 30% sui prodotti esposti.
Potrete trovare: sedie ergonomiche e tavoli regolabili, tatami futon e lenzuola, guanciali, articoli da regalo e molti prodotti della bioedilizia.
Per ulteriori informazioni telefonate in orario di negozio al numero 0332 238 266.
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<u>APPUNTAMENTI DI DICEMBRE A BIODIN FOSSANO:</u>

“La qualità del cibo per la salute del bambino”
-mercoledì 4 Dicembre ore 20,30
Centro Foro Boario a Fossano CN

l’importanza basilare della scelta dei cibi per prevenire malattie e disturbi nel bambino aumentandone le difese immunitarie.
Relatore Luciano Proietti medico pediatra nutrizionista.

“Corso di cucina pratica secondo i ritmi della natura”
      -Domenica 15 Dicembre  dalle 9 alle 16


Il corso di cucina pratica è tenuto da Giovanni Chiappini.
Si gusteranno a pranzo i cibi preparati durante il corso.
Per informazioni e prenotazioni telefonare a Michel presso BioDin al. 0171 61010

“Il compostaggio domestico”
-Mercoledì 18 Dicembre ore 20,30
Centro Foro Boario a Fossano CN

Il compostaggio domestico degli scarti organici della cucina e del giardino. Semplici tecniche ed attrezzature per prodursi dei concimi naturali per il proprio giardino od orto.
Relatore Davide Burdisso presidente coop. Sociale Proteo

Per conoscere meglio l’attività della cooperativa sociale BioDin vedi <a href=http://www.biodin.it>www.biodin.it</a>


<u>REGALA BENESSERE !</u>

Se sei a corto di idee e non vuoi fare i soliti regali, noi della cooperativa sociale Artimestieri possiamo darti qualche idea, ad esempio: un tegame in terracotta per una cucina salutare, una sedia ergonomica o un leggio da tavolo per una postura corretta e riposante, un set di lenzuola in cotone grezzo o una trapunta per il letto. Per ulteriori idee, se queste idee ti sembrano già interessanti ma, non sono ancora ciò che vuoi, prova a visitare le nostre sedi, il nostro sito <a href=http://www.artimestieri.com>www.artimestieri.com</a> oppure a telefonare al 0171 388 998
Comunque, un augurio di Buon Natale a tutti !

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