[Lecce-sf] Fw: Una ragionevole proposta per far cessare le s…

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Auteur: Carlo Mileti
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Sujet: [Lecce-sf] Fw: Una ragionevole proposta per far cessare le stragi
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From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac@???>
To: <pck-pcknews@???>
Sent: Tuesday, December 03, 2002 3:03 PM
Subject: Una ragionevole proposta per far cessare le stragi


> Ai mezzi d'informazione
> e ad istituzioni, associazioni e persone di volonta' buona
> con preghiera di ulteriore diffusione e di urgente discussione
>
> Vi inviamo un appello che comparira' nel numero di domani del notiziario
> telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" a firma del direttore
> del notiziario e responsabile del Centro di ricerca per la pace di

Viterbo,
> Peppe Sini.
> In calce, ad uso dei mezzi d'informazione, una notizia sul proponente.
>
> Centro di ricerca per la pace di Viterbo
> strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
> tel. 0761353532, e-mail: nbawac@???
>
> Viterbo, 3 dicembre 2002
>
> *
>
> UNA RAGIONEVOLE PROPOSTA PER FAR CESSARE LE STRAGI DI IMMIGRATI IN MARE:
> INGRESSO LEGALE E TRASPORTO PUBBLICO E GRATUITO PER TUTTI
>
> C'e' un solo modo per mettere fini alle stragi di immigrati in mare e
> all'arricchimento delle mafie che gestiscono i trasporti clandestini di
> persone in fuga dalla fame e dalla persecuzione, dalle guerre e dalla

morte:
> ed e' riconoscere a tutti gli esseri umani il fondamentale diritto umano a
> vivere, che in concreto significa anche il diritto di tutti gli esseri

umani
> a muoversi sul pianeta che e' a tutti noi comune alla ricerca di un luogo
> in cui poter vivere in pace e dignita'.
> Piaccia o dispiaccia, le migrazioni sono la conseguenza della feroce
> oppressione che il modello di sviluppo trionfante ed i sanguinari poteri
> dominanti hanno imposto sul mondo: nessuna misura repressiva potra'

fermare
> i processi migratori finche' alla maggioranza del genere umano sara' reso
> impossibile di avere una vita sicura e degna nel proprio paese d'origine.
> E quindi mentre occorre che tutti ci adoperiamo a contrastare il regime di
> apartheid planetario che ai quattro quinti dell'umanita' nega la stessa
> qualita' di esseri umani, occorrono azioni costruttive immediate per

fermare
> le stragi e venire in socccorso delle sorelle e i fratelli in fuga
> dall'orrore e dalla morte.
> E quindi una cosa da fare subito e senza esitazioni, lo predichiamo da

anni,
> e' garantire a tutti - e diciamo tutti - gli esseri umani che nel loro

paese
> non vedono riconosciuti i diritti che il nostro paese (e perlomeno il

nostro
> ordinamento giuridico e la sua legge fondamentale) riconosce ai cittadini
> italiani, a venire qui. Ad entrare in Italia e in Italia trovare salvezza.
> Come recita il comma terzo dell'articolo 10 della Costituzione della
> Repubblica Italiana.
> E' stabilito dalla legge su cui si fonda tutto il nostro ordinamento
> giuridico, il nostro stato di diritto, la nostra democrazia: sarebbe ora

di
> cominciare ad applicarla.
> E per fare questo occorre anche un provvedimento amministrativo urgente

piu'
> di ogni altro: che lo stato italiano istituisca un servizio di trasporto
> pubblico e gratuito per quanti nel nostro paese vogliono venire fuggendo

la
> fame, la guerra, le persecuzioni e la morte. Non sara' facile

organizzarlo,
> ma occorre muovere in questa direzione. Non sara' facile costruire il
> consenso su questo, ma occorre muovere in questa direzione.
> E vadano alla malora gli accordi razzisti e assassini di Schengen; e

vadano
> alla malora le leggi nazifasciste come quella che reca la firma di due
> prominenti ministri in carica. Si rinegozino gli accordi europei; e si
> abroghi la legge razzista e incostituzionale.
> La scelta e' tra salvare vite umane, o esser nel novero degli assassini.
> Ciascuno scelga quale e' la sua parte.
>
> Peppe Sini
> responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo
>
> *
>
> NOTIZIA SUL PROPONENTE
>
> Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

fin
> dalla sua fondazione negli anni '70, e' stato per anni consigliere

comunale
> e provinciale caratterizzando la sua attivita' amministrativa
> particolarmente con l'impegno contro la criminalita' e la corruzione, e

per
> la difesa dell'ambiente.
> Come pubblico amministratore, come giornalista e come socio del
> "Coordinamento Antimafia" di Palermo ha condotto dagli anni '80 iniziative
> di inchiesta, sensibilizzazione e denuncia contro il regime della

corruzione
> e la penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio.
> Ma l'impegno principale, fin dagli anni '70, e' quello pacifista,
> antimilitarista ed antirazzista, per i diritti umani: e' stato il

principale
> animatore dell'opposizione alle servitu' militari nel viterbese.
> Nel 1987 e' stato coordinatore per l'Italia della campagna internazionale

di
> solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime
> razzista sudafricano.
> Per le sue iniziative di opposizione nonviolenta alla guerra e in difesa
> della legalita' costituzionale nel '91 e nel '99 ha subito procedimenti
> giudiziari risoltisi con esito a lui pienamente favorevole.
> Nel 1999 ha ideato e realizzato l'azione diretta nonviolenta delle
> "mongolfiere per la pace" con cui bloccare i decolli dei bombardieri dalla
> base militare di Aviano ostruendo lo spazio aereo di decollo antistante la
> base.
> Ha promosso e tenuto corsi di educazione alla pace presso enti locali,

enti
> di servizio civile e scuole.
> Ha promosso la proposta di legge per la formazione alla nonviolenza degli
> operatori delle forze dell'ordine.
> Dirige il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".
>
> *
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