"Il Manifesto dei Cristianisti"
----- Original Message -----
From: Kelebek (by way of Helena Velena)
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Il Manifesto dei Cristianisti
Un "Manifesto dei cristianisti" - per la guerra, contro la salvaguardia
dell'ambiente, per il capitale senza limiti. E alle spalle, una serie di
foundation statunitensi, una sola delle quali ha sborsato finora quasi 150
milioni di dollari per produrre ideologia. Un ringraziamento a Valerio
Evangelisti che mi ha segnalato per primo l'esistenza del "Manifesto".
Miguel Martinez
1 dicembre 2002
Es tanto, tanta
tumba, tanto martirio, tanto
galope de bestias en las estrellas!
Nada, ni la victoria
borrará el agujero terrible de la sangre:
nada ni el mar, ni el paso
de arena y tiempo, ni el geranio ardendo
sobre la sepultura.
Pablo Neruda, Tierras ofendidas
Cristianista è un geniale neologismo, coniato da Lucio Brunelli per indicare
chi usa la religione cattolica a fini politici. I cristianisti sono una
nebulosa di autori, politici, giornalisti, accademici e preti per cui il
cristianesimo è innanzitutto una scelta politica militante: contro l Oriente
cioè islam e comunismo; a sostegno della politica economica e militare degli
Stati Uniti; per la società imprenditoriale e per un Occidente non molto ben
definito, ma ottimamente armato e con il diritto di aggredire chiunque,
ovunque e in qualunque momento. Abbiamo scelto il termine nebulosa perché
parliamo di persone diverse, adulti e consenzienti, che per un insieme di
formazione personale e di interesse politico condividono alcuni punti
fondamentali.
I cristianisti hanno spesso problemi con la Chiesa territoriale dei vescovi;
essi tendono piuttosto a legarsi ad alcuni potenti movimenti non
territoriali, come Alleanza Cattolica, Opus Dei, Comunione e Liberazione e i
Legionari di Cristo. Si tratta di gruppi molto diversi, che però negli
ultimi anni si sono avvicinati sempre di più tra di loro nel sostenere un
ideologia occidentalista. E a modo suo ecumenica: per un cristianista, è
certamente più fratello un telepredicatore evangelico americano che un
cattolico palestinese di Betlemme. E infatti, come vedremo alla fine di
questo articolo, il mondo cristianista interagisce proficuamente con un
altro mondo: quello delle potenti foundation statunitensi, una sola delle
quali ha finora speso quasi 150 milioni di dollari per vendere al mondo le
idee più utili per il trionfo di ciò che qualcuno chiama il
turbocapitalismo.
Il vergognoso ruolo reale che i cristianisti giocano, come complici di
azioni, disegni e interessi che nulla hanno a che vedere con Cristo,
risulterebbe insopportabile anche a loro stessi se non venisse mascherato.
Il cristianista può sostenere di non essere una semplice pedina del dominio
delle multinazionali: per carità, lui sogna piuttosto a un mondo in cui
contadini e cavalieri pregano insieme nelle cattedrali costruite da
artigiani dotati di autentica fede. Non bisogna però prenderli alla lettera
e cadere nella trappola di accusare i cristianisti di essere medievali o di
voler ripetere l'impresa di Lepanto: dobbiamo piuttosto cercare di capire l
uso che fanno di questo regno immaginario, la Cristianità . Che diventa a
sua volta arma di ricatto, almeno verso i cattolici conservatori in buona
fede: se tu ti opponi agli interessi concreti dei dominatori, diventi
addirittura nemico del Vero, del Bello e del Buono. Se la notte il
cristianista sogna la cavalleria di San Bernardo, di giorno però applaude i
bombardieri B-52; ed è di questo che nel Giorno del Giudizio, si può
sperare, gli verrà chiesto di rendere conto.
Esiste un vero e proprio Manifesto dei Cristianisti. È un testo vecchio di
un anno e mezzo, ma sempre attuale: è uscito nel periodo tra gli scontri di
Genova e l 11 settembre, per contrastare quei cattolici del Social Forum che
sostenevano che vi fosse qualcosa di poco cristiano nella globalizzazione
capitalista. Il testo intero del manifesto dei cristianisti si può leggere
sul sito della rivista ciellina Tempi. Quello dei cattolici antiglobalisti
invece si trova qui.
Le citazioni dal Manifesto dei Cristianisti sono in rosso.
[INIZIO] "Noi firmatari di questo manifesto siamo semplici cattolici, non
rappresentiamo che noi stessi. Abbiamo deciso di intervenire dopo aver letto
con inquietudine il "Manifesto delle associazioni cattoliche ai leaders del
G8", sottoscritto da decine di organizzazioni ecclesiastiche." [FINE]
La finzione anticonformista
Il manifesto reca questo titolo:
[INIZIO] Il manifesto dei cattolici
Non conformatevi!
G8 e Anti G8. Da cristiani a cristiani. Contro il "pensiero unico" [FINE]
Visto che il Manifesto dei cattolici risponde al Manifesto delle
associazioni cattoliche , la confusione è facile, quindi parlerò,
rispettivamente, del Manifesto dei cristianisti (MdC) e Manifesto dei
cattolici no global.
Già il titolo esprime lo stile degli autori. Nel movimento no-global vi
possono essere molti tic, poca analisi e molto protagonismo personale. Ma ci
vuole una bella dose di malafede per definire pensiero unico o conformismo
il fatto che alcune persone osino criticare il movimento congiunto di tutti
i capitali del pianeta e le azioni di una potenza che ha dichiarato Guerra
Duratura al resto del pianeta. Fare l anticonformista globalista è
coraggioso quanto fare l anticonformista pubblicitario, quello che veste
Armani perché gli altri non hanno i soldi per farlo&
Certo, il bisogno di presentare se stessi come improbabili anticonformisti
ha le sue motivazioni. Dell antico modello cristiano, il cristianista
conserva l idea che tutta la storia sia spiegabile come conflitto tra Dio e
il demonio (e lui non ha dubbi di trovarsi sempre dalla parte di Dio). Il
punto cruciale sta nel fatto che esiste un solo Dio, ma anche un solo
demonio. Per questo le cose che piacciono al cristianista dalla fede al
proprio ruolo sociale devono costituire necessariamente un unico fronte del
bene; mentre le cose che non piacciono, dall omosessualità all islam, dalle
manifestazioni di piazza dei lavoratori all ecologia, devono anche esse
necessariamente rifarsi a un unico fronte del male. A questo si combina da
sempre un atteggiamento che potremmo definire di apocalittica urgenza: in
ogni momento, siamo in una situazione tragica, la vera fede sta per perire,
occorre reagire, mobilitando le energie dei pochi ma buoni . Un ottimo alibi
in primis con se stessi - per far finta di non essere semplicemente tra i
tanti e pessimi che lavorano per il trionfo del mammonismo culturale,
economico e politico.
Il MdC, certamente ispirato in questa parte a qualche seguace di Don
Giussani, inizia proclamando che un cattolico si deve occupare di religione
e non di politica:
[INIZIO] Innanzitutto noi crediamo che il primo e fondamentale contributo
che i cristiani portano all'umanità, anche per la promozione sociale e
civile dei popoli (come dimostra la storia), sia l'annuncio di Gesù Cristo:
Dio fatto uomo per sconfiggere il male e dare all'uomo la redenzione e la
vita eterna.
Rileviamo invece che le associazioni cattoliche firmatarie del Manifesto [no
global] si dilungano a discettare delle materie più varie (dalle percentuali
di pil alla proposta di tassare le transazioni valutarie, dal divieto di
monopoli nell'editoria agli organismi geneticamente modificati), ma non
ritengono di affermare da nessuna parte che Gesù Cristo è l'unico salvatore
dell'uomo e che questo annuncio e il loro fondamentale compito. [FINE]
Impressionante l ipocrisia di certa gente: tutto il resto del MdC è dedicato
a discettare di politica e di economia, tanto da guadagnarsi come vedremo la
firma di vari laici, tra cui Tullio Regge. Ma lo sappiamo, far finta di non
far politica è un vezzo storico delle destra perbene, dove Il Manifesto è
condannato come giornale politico , mentre il Resto del Carlino,
pubblicazione almeno altrettanto faziosa, no.
Il Manifesto dei cristianisti passa a descrivere la vasta costellazione di
movimenti che si oppongono alla globalizzazione:
[INIZIO] Non a caso, tale movimento è egemonizzato da gruppi che praticano
sistematicamente la violenza contro cose e persone (e anche a questo
proposito nel documento delle organizzazioni cattoliche si nota un desolante
silenzio).
Innanzitutto c è una fortissima componente marxista (sia pure un marxismo
dilettantesco e superficiale) che si esprime come odio ideologico
dell'Occidente capitalistico e del libero mercato, considerati come un
imperialismo planetario che complotta ai danni dei poveri (dimenticando
peraltro che enormi sacche di fame e sottosviluppo sono state lasciate in
eredità dai fallimentari sistemi comunisti).
Un marxismo grossolano che riesce perfino a demonizzare oltre alla proprietà
e al mercato anche lo sviluppo, la tecnologia e la scienza.
Cosicché va ad incontrare inconsapevolmente ideologie di estrema destra che
gia da decenni demonizzano "l'americanizzazione del mondo". [FINE]
Non voglio affatto difendere il movimento no-global; ma dire che il
movimento sarebbe egemonizzato dai violenti è obiettivamente falso. Al
momento della pubblicazione del MdC, non era ancora avvenuto l 11 settembre,
altrimenti avrebbero certamente aggiunto che il movimento no-global era
complice, o magari egemonizzato dai terroristi .
Da qualche anno, va di moda poi tirare in ballo come astutamente fa il MdC -
l antiglobalismo di estrema destra. Che esiste, ma serve ai cristianisti
unicamente per fare il dispetto agli antiglobalisti di sinistra di ribaltare
su di loro l accusa di essere di destra . Inventando così di sana pianta un
presunto fronte islamo-comunista-nazista che ha permesso la creazione di
alcune notevoli aberrazioni giornalistiche.
Ma torniamo all ideologia degli estensori del MdC. Chi ha appena sostenuto
che i cattolici devono solo affermare che Gesù Cristo è l unico salvatore
senza discettare di materie varie , ora si lancia nella difesa di qualcosa
che sembra entrarci davvero poco con la salvezza dell anima. Infatti, il MdC
è nato come critica a un altro testo, quindi le sue affermazioni appaiono
sotto forma negativa; ma basta volgerle al positivo per vedere che secondo
il metro cristianista - il cattolico dovrebbe sostenere l'Occidente
capitalistico e il libero mercato e l americanizzazione del mondo . E se è
solo odio ideologico che può portare qualcuno a criticarli, criticare l
esistente diventa un peccato contro Dio stesso.
Occidente è certo uno dei termini più fumosi del vocabolario italiano.
Intanto, perché la religione cristiana è nata in Oriente: William Dalrymple,
nel suo meraviglioso libro Dalla montagna sacra, ci fa riflettere sul fatto
che le antiche comunità cristiane della Siria e dintorni hanno molto di più
in comune con l islam e con il giudaismo tradizionali che con certo
cristianesimo occidentale : la Damasco musulmana è certamente più cristiana
in questo senso di quanto non lo sia New York, come ben sanno molti
cattolici sapienti, in grado di mantenere rapporti attenti e rispettosi con
il mondo islamico.
Occidente può significare la cristianità medievale; può significare, al
contrario, la rivoluzione francese e la laicità; ma i cristianisti
probabilmente intendono soprattutto il processo che nasce con la riforma
protestante e la rivoluzione industriale in Inghilterra, che poi conquista
il mondo attraverso l imperialismo dell Ottocento. Un processo impostosi con
cataclismi inimmaginabili, che ha prodotto molte cose nuove, ma ha anche
minato alla base tutte le culture tradizionali, tra cui quella cattolica.
Come nel proverbio, i cristianisti che di professione si lamentano per i
buoi fuggiti sono anche i primi a esaltare chi ha buttato giù le porte della
stalla. E forse non è un caso che questi nemici della pornografia votino in
massa per uno speculatore che si è arricchito mettendo in mostra le tette
delle sue veline .
Camerata Madre Terra
[INIZIO] Un ecologismo da fanatismo religioso
L' altra componente è un ecologismo radicale che oltre ad essersi dimostrato
disastroso e oltre ad alimentare irresponsabilmente fobie collettive, fuori
da ogni serio dato scientifico, intende abbattere esplicitamente il
fondamento della tradizione giudaico-cristiana, cioè il primato dell'essere
umano e la bontà della sua presenza sul pianeta.
Non dovrebbe sfuggire ai cristiani quanto sia pericolosa la concezione
pagana e panteista connessa con una simile difesa dell'ambiente. La difesa
della "Madre Terra" dall'uomo, ritenuto il cancro del pianeta, e
l'adorazione di Gaia sono concezioni che appartengono a un mondo pagano.
Vorremmo ricordare quanto terribile sia stato nel XX secolo il riemergere in
ideologie politiche del neopaganesimo ispirato a certe concezioni
bio-ecologiche. [FINE]
Falsare la posizione dell avversario è da sempre la premessa per
demonizzarlo. Infatti, gli ecologisti non parlano affatto della divinità o
meno della Madre Terra, ma della pericolosità degli scarichi industriali di
alcune grandi imprese. A inquinare non è quell astrazione che sarebbe l uomo
, ma i macchinari delle fabbriche gestite da alcuni appartenenti alla specie
umana, come sono altri appartenenti alla stessa specie a subirne le
consequenze.
È certo che molte affermazioni degli ecologisti sono semplicemente errate
dal punto di vista scientifico. È certo però che ce ne sono altre
validissime. Ma qui i cristianisti non rispondono sul piano tecnico.
Sostengono che la critica alla pretesa di versare fumi nell aria senza
limiti abbatterebbe esplicitamente il fondamento della tradizione
giudaico-cristiana .
Ogni fenomeno produce frange pittoresche. Quando, nel mese di novembre del
2002, la magistratura di Cosenza fece arrestare una ventina di no global ,
vi furono diverse manifestazioni; in quella di Roma, in fondo al corteo, si
poteva vedere un signore di mezza età che camminava da solo, reggendo
acrobaticamente una statuetta di plastica della Madonna, un rosario e vari
libri mentre pregava, presumibilmente contro il demonio comunista che
conduceva il corteo stesso. Ovviamente non sogneremmo mai di credere che
quel signore nonostante la sua alta visibilità - rappresenti la totalità del
cattolicesimo italiano.
Ugualmente, attorno alle problematiche ecologiche si sono anche espressi
piccoli gruppi di individui con idee più o meno pagane o panteiste . Queste
persone, a volte rispettabili, a volte folcloristiche, a volte demenziali,
comunque sempre prive di qualunque peso concreto, vengono trasformate dagli
autori del MdC in un pericolo pari al nazismo.
Diciamo tra parentesi che la tesi secondo cui il nazismo sarebbe in essenza
una forma di neopaganesimo , anche se appassiona qualche neopagano moderno,
ha basi storiche davvero fragili. E se ci vogliamo abbassare anche noi a
questo gioco disonesto, possiamo ricordare che il nazismo aveva anche un
aspetto tecnocratico non da poco. Ma evidentemente lo scopo dei cristianisti
non è di fare storia, ma unicamente di dare del nazista al proprio
avversario. Il poveretto che obietta al fatto che le industrie statunitensi
continuino a scaricare inquinanti senza posa nel suolo del Messico è pure
costretto a difendersi dall accusa di aver messo in piedi quel gioiello di
efficienza imprenditoriale che fu Auschwitz.
Il Principe di Questo Mondo e il Dio dei Mercanti
A questo punto, il MdC cambia improvvisamente di tono. Prima, ci si
lamentava di come andasse male il mondo, pervaso dal pensiero unico . Adesso
invece apprendiamo come tutto vada per il meglio: c è un progresso
innegabile , affermano gli estensori. È calata la malnutrizione nel mondo, l
età media è salita e così via.
Ora, di chi è il merito? Di quel dio (ci si scusi la minuscola, visto che
non siamo affatto sicuri che si tratti della stessa divinità
tradizionalmente adorata dai cristiani) che ama e benedice i mercanti e i
loro affari:
[INIZIO] Di fatto i paesi che sono più aperti al commercio hanno una
crescita più rapida di quelli che non lo sono. [FINE]
Il merito di ogni progresso, apprendiamo, è esclusivamente dell apertura al
mercato globale. L affermazione è certamente discutibile; ma ciò che è
interessante è che questo elogio al miracoloso potere del flusso dei
capitali che rende questo il migliore dei mondi possibili compare in un
manifesto dei cattolici , che si lamenta della mancanza di valori cristiani,
e anzi se la prende con il mondo di oggi . Con una faccia tosta non da poco,
il MdC ruba il suo stesso titolo da San Paolo, o meglio dalla citazione che
ne fa un teologo cecoslovacco per criticare i cattolici progressisti :
[INIZIO] Fratelli, voi avete la presunzione di servire alla costruzione del
Regno di Dio, assumendo quanto più possibile dal cosiddetto mondo d'oggi: i
suoi modi di vita, il suo linguaggio, i suoi slogans, il suo modo di
pensare.
Riflettete, vi prego: che vuol dire simpatizzare con il mondo d'oggi?
Significa, forse, che bisogna lentamente vanificarsi in esso? Sembra
purtroppo che vi muoviate proprio in questa direzione "Fratelli - ammoniva
san Paolo nella lettera ai Romani (12,2) - non conformatevi alla mentalità
di questo secolo, ma trasformatevi, rinnovando la vostra mente". [FINE]
Ma lo scopo dei cristianisti è chiaro. Non si tratta solo di conformarsi ;
si tratta di esaltare attivamente i modi di vita il linguaggio e la
mentalità di questo secolo . Ossia di assumere ancora una volta, rispetto al
nuovo Costantino americano, l antico ruolo di garanti morali del potere.
[INIZIO] Eppure il modo in cui oggi si discute di fame, processi economici e
difesa dell'ambiente mette sul banco degli imputati i Paesi e gli uomini che
hanno favorito lo straordinario progresso di questi decenni. Bastano poche
voci confuse, argomentazioni pseudo-scientifiche, e tanta ideologia basata
sulla lotta di classe per criminalizzare intere categorie sociali e
diffondere pena e panico sul futuro. [FINE]
Solo voci confuse possono diffamare quei Paesi e uomini che hanno regalato
al mondo il mercato globale.
[INIZIO] I parametri culturali entro i quali sono stati collocati i problemi
di sottosviluppo e ambientali risentono di una visione del mondo in cui le
popolazioni ricche vengono accusate di sfruttare i poveri ed il progresso
scientifico e tecnologico viene contrapposto alla conservazione
dell'ambiente. Sembra quasi che eliminando le economie sviluppate si vincerà
la povertà e che tutto ciò che e umano, scientifico e tecnologico rovini il
pianeta. Così, in nome di una presunta difesa dei poveri e dell'ambiente
sono state scatenate vere e proprie azioni di guerriglia urbana, uomini sono
stati feriti, si sono devastate città. [FINE]
Il teppismo di pochi deficienti a Genova diventa la devastazione di città :
giusta la condanna, ma il MdC tace su altre città devastate a Panama, in
Iraq, in Somalia, durante la guerra del Kosovo. Non da quattro esaltati che
almeno rischiavano in prima persona, ma da professionisti dell omicidio che
rischiano solo la promozione.
[INIZIO] Fino a prova contraria è vero che la democrazia politica è
compatibile solo con un'economia di mercato. L'unione di capitalismo e
democrazia non porterà il Regno dei Cieli sulla Terra; ma, per liberare i
poveri dalla miseria e dalla tirannia e per dar spazio alla loro creatività,
il capitalismo e la democrazia possono fare molto di più di quanto sia in
potere di tutte le altre alternative esistenti. [FINE]
L argomentazione c entra ben poco con il Regno dei Cieli invocati all inizio
del Manifesto. Coincide invece in maniera non casuale con l immagine che gli
Stati Uniti cercano di dare delle loro guerre dopo il Vietnam. Che sono
guerre per diffondere la democrazia anche quando si tratta di salvare l
emiro del Kuwait, di sostenere i golpisti in Venezuela o in Pakistan, di
sfruttare le tribù tagiche contro le tribù pashtun o di preparare il colpo
di mano che garantirà alle ditte texane il petrolio della Mesopotamica.
I cristianisti
Vale la pena dare un occhiata ai nomi di alcuni firmatari del MdC, perché
costituiscono una sorta di guida al mondo cristianista, ma anche ai suoi
poco noti alleati in altri settori. Quando annunciare Gesù Cristo vuol dire
esaltare il flusso del capitale, si può diventare sorprendentemente
ecumenici.
In base a una limitata ricerca su Internet, affiancheremo una piccola nota
ad alcuni nomi. C è ovviamente tanto da aggiungere, con l aiuto dei lettori
e con il tempo. Non esiste nulla di irrevocabile qui: alcuni riferimenti
possono anche essere errati e saremo felici in tal caso di correggerli.
Soprattutto, l inclusione in questa lista non deve essere vista come prova
della partecipazione a qualche complotto : tra gli stessi firmatari ce ne
sono certamente molti che aderiscono solo ad alcuni punti esposti nel MdC.
Si tratta comunque di persone che hanno scelto di rendere pubblici i loro
nomi e non crediamo quindi di fare loro alcun torto riprendendo questa lista
che è già disponibile in rete.
Mentre nel testo originale, i nomi sono in ordine alfabetico, abbiamo
pensato invece di metterli in un ordine (ovviamente arbitrario) di
importanza, e abbiamo aggiunto ai nomi dei primi firmatari anche alcuni nomi
dei molti altri firmatari.
I firmatari sembrano appartenere, almeno in parte, ad alcuni blocchi. Un
primo gruppo è costituito dagli americani : Novak, Sirico, Felice, Pelanda.
Un secondo gruppo è costituito dai ciellini: Amiconi, Casadei, Gelain,
Socci, Ronza, Casotto, Sancito. Poi troviamo Baget Bozzo; un altro gruppo è
costituito dai militanti di Alleanza Cattolica: Cantoni, Formicola,
Respinti, Tangheroni, Guerra; un altro gruppo ancora, da alcuni scienziati
per nulla cristiani, che però si oppongono all ecologismo.
Michael Novak
L American Enterprise Institute (AEI) è la gigantesca fabbrica che produce
ideologia neoconservative in tutto il mondo: il petroliere e committente di
opere pubbliche/militari Dick Cheney, oltre a essere vicepresidente degli
Stati Uniti, è anche il vicepresidente di questa organizzazione. Gli
italiani possono essere incuriositi dal fatto che sia stato presso la sua
sede che Oriana Fallaci fece la sua unica comparsa in pubblico, nell ottobre
del 2002. Chi segue questo sito si ricorderà di Cheney anche in un altro
contesto, come committente di un documento a dir poco preoccupante redatto
dal Project for the New American Century.
Michael Novak dirige la sezione su Religione, filosofia e politica pubblica
e il Dipartimento di scienze sociali dell American Enterprise Institute, un
attività che gli ha fruttato finora donativi per un importo pari a 1,381,887
dollari da parte di varie fondazioni, allo scopo di sviluppare una teologia
cattolica del capitalismo e per inquadrare la ribellione allo sfruttamento
nel primo dei peccati: "L invidia non si presenta mai per quello che è;
piuttosto, si nasconde dietro nomi come uguaglianza, equità e persino
(ahimè) giustizia sociale .(1)
Padre Roberto Sirico
Padre Roberto Sirico è il presidente Acton Institute for the study of
Religion and Liberty con sede nel Michigan. Questo organismo mette in
pratica la teologia costruita da Novak La missione fondamentale dell Acton
Institute è di combattere il preoccupante pregiudizio del clero contro il
ceto imprenditoriale e la libera impresa , soprattutto organizzando convegni
della durata di tre giorni per i seminaristi e gli studenti di teologia per
introdurli alle fondamenta morali ed etiche dell economia del libero
mercato.
Secondo l indispensabile sito
www.mediatransparency.org, tra il 1991 e il
2000, l Acton Institute ha ricevuto contributi per un ammontare complessivo
di $ 2,148,250, dalle grandi fondazioni che finanziano la destra americana.
È difficile per noi immaginare la potenza di questi organismi.
Una sola di queste foundation, la Olin - creata da un imprenditore nel campo
delle armi da fuoco ha speso finora quasi 150 milioni di dollari nella
produzione di ideologia: sono esattamente 150 milioni di dollari in più di
quello che abbiamo noi per poter ribattere a ciò che vogliono far pensare al
mondo.
Cinquantacinque milioni di dollari per vendere alcuni concetti fondamentali:
il dominio globale statunitense; il libero mercato mondiale; la sostituzione
dello Stato sociale con lo Stato militare; il capitalismo come valore etico
in sé. Sono idee che si riassumono in due slogan, nati da libri che nessuno
ha letto ma che tutti conoscono: la fine della storia, che significa che il
dominio di questa nuova destra è un destino ineluttabile; e lo scontro delle
civiltà che dà il diritto alla nuova destra di sterminare anche fisicamente
ogni possibile opposizione. E infatti proprio questi due slogan sono
prodotti specifici delle foundation: nel 1988, Allan Bloom, direttore di un
centro studi che aveva ricevuto 3,6 milioni di dollari dalla Olin fece
tenere una relazione a Francis Fukuyama, sconosciuto funzionario del
Dipartimento di Stato, sulla futura vittoria totale dell'Occidente. La
relazione fu pubblicata sulla rivista National Interest (che aveva ricevuto
un milione di dollari dalla Olin) e commentata da Irving Kristol, il
principale coordinatore delle attività politiche di tutte le fondazioni.
Kristol fece pubblicare due risposte: una di Bloom e un'altra di Samuel
Huntington.(2)
Samuel Huntington ha ammassato finora cinque milioni di dollari da varie
fondazioni come premio per aver creato la nozione di "scontro di civiltà". E
qualcuno si chiede perché ne abbiamo sentito parlare tutti&
Flavio Felice
È il responsabile per l'Italia dell'Acton Institute for the study of
Religion and Liberty. Allievo di Buttiglione, formatosi presso l American
Enterprise Institute, insegna "Dottrine Economiche: Scienza Economica e
Dottrina Sociale della Chiesa" alla Pontificia Università Lateranense.
Insieme ad Antonio Gaspari e Gianni Fochi, altri firmatari del Manifesto dei
cristianisti, ha anche partecipato come docente in un corso di Master di
Scienze Ambientali , di impostazione apertamente anti-ecologista,
organizzato presso l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum dei Legionari di
Cristo (settembre 2002) (vedi Gaspari).
Giovanni Palladino
Presidente del Centro Internazionale don Luigi Sturzo che si intreccia come
scrive un simpatizzante - Marco Respinti proprio con le attività dell'Acton
Institute e dell'American Enterprise Institute.
Carlo Pelanda
Tutti i veri cultori del bizzarro in rete dovrebbero dare un'occhiata al
sito di questo notevole narcisista. Economista residente a Verona, Pelanda,
non solo ha studiato in America (ha firmato un libro di esaltazione del
sistema capitalistico assieme a Edward Luttwak e a Giulio Tremonti), ma è
anche una figura tipicamente americana nel contesto italiano, con la maniera
peculiare in cui combina interessi privati, accademici e militari: esperto
di studi strategici e scenari internazionali , è consigliere per gli scenari
del ministro della Difesa , membro del comitato scientifico di Confindustria
, e ha lavorato per il Centro Militare Studi Strategici di Roma. Presidente
di qualcosa che si chiama Associazione Nazionale del Buongoverno, vicino al
Polo, da buon tecnocrate, è stato però consulente anche per i governi di
centro-sinistra. Scrive per Il Foglio e Il Giornale.
Luigi Amicone
Come molti degli altri firmatari, è legato a Comunione e Liberazione, il che
non è poco: pensiamo che la Compagnia delle Opere, emanazione di questa
organizzazione, ha 32 sedi in 17 regioni, con 15 mila piccole e medie
aziende associate. (3)
E forse non è un caso che un ciellino storico come Rocco Buttiglione si
vanti, sulla sua pagina personale, di essere membro dell American Enterprise
Institute. Evidentemente è passato molto tempo da quando le pubblicazioni di
Comunione e Liberazione criticavano l'"americanismo" economico, ideologico e
teologico...
Amicone opera in tutta un area di destra che non è solo religiosa: è
direttore del settimanale Tempi, collaboratore de Il Foglio ed editorialista
de il Giornale oltre a essere responsabile della Editoriale Tempi Duri srl.
Quanto sia piccolo e stretto il mondo di ciellini, ultaliberisti e
berlusconiani si vede da questo significativo brano:
[INIZIO] Vittorio Feltri aveva tentato di inserire "Tempi" dentro "il
Borghese". Operazione non riuscita per questioni di denari. Adesso, però
l'operazione di inserire "Tempi" - periodico assai vicino all'area di
Comunione e Liberazione - nel "Giornale" va in porto. Infatti, il
settimanale diretto dal Luigi Amicone e diffuso solo nelle edicole milanesi
si trasforma in un newsmagazine del quotidiano di Paolo Berlusconi. "Tempi"
che vanta un parco firme assai gradite ai lettori del quotidiano diretto da
Maurizio Belpietro (da Gianni Baget Bozzo a Pietrangelo Buttafuoco, da Aldo
Brandirali a Filippo Facci, da Mattia Feltri a Stefano Zurlo) dovrebbe
andare in edicola con il quotidiano ogni giovedì. E nella redazione del
settimanale, in via Canova, arrivano nuovi redattori per affrontare in forze
questa nuova avventura editoriale. [FINE]
Notiamo per inciso che Amicone conduce anche una sua personale campagna
antislamica, con la scusa - immancabile - degli eventi dell'11 settembre. Ha
infatti promosso un Manifesto cattolici contro il terrorismo assieme ad
Antonio Socci e Antonio Gaspari. Nel 2002, Amicone aggredì pesantemente
Franco Cardini, reo di avere scritto un articolo sulla Gazzetta del
Mezzogiorno critico dell intervento americano contro l Afghanistan. L
impegno per la pace del noto intellettuale cattolico diventa "livore
antioccidentale", che Amiconi prevedibilmente paragona a quello di presunti
terroristi miliardari esuli a Parigi: si tratta sempre del trucco meschino
ma funzionale di accusare quelli di sinistra di essere nazisti , ma anche
quelli di destra come Cardini di essere comunisti .
Rodolfo Casadei
È uno dei redattori di Tempi.
Claudio Gelain
Ciellino, è membro della Commissione Televisione del Club Santa Chiara, un
organismo della Compagnia delle Opere.
Antonio Socci
Ciellino, attualmente dirige il programma televisivo Excalibur.
Robi Ronza
Ciellino, è Presidente del Comitato Scientifico del Club Santa Chiara, un
organismo della Compagnia delle Opere.
Ubaldo Casotto
Vicedirettore del Foglio. Ciellino, scrive per Tracce Litterae Communionis,
periodico di CL.
Samuele Sancito
Responsabile affari generali di Tempi
Gianni Baget Bozzo
Baget Bozzo ha attirato su di sé una fama di macchietta che fa perdere di
vista un fatto importante: lui è un autentico satanista, nel senso che ha
costruito un sistema teologico coerente per divinizzare il Principe di
questo mondo. Ciò che altrove abbiamo chiamato la Teologia del sangue e dei
soldi.
Nel numero del 10 ottobre del 2002 di Tempi ha scritto un articolo
intitolato Pseudoangeli alla corte di Saddam che teorizza la necessaria
identità tra cristianesimo e azione militare dell Occidente, contro ciò che
lui chiama i neognostici pacifisti . Non dubitiamo che qualche giovane
cattolico idealista, di quelli che si infiamma al pensiero dei Cristeros o
dei "Briganti" del Meridione, possa cascare nella sua retorica della guerra
in difesa della fede . Ci auguriamo, però, che si renda conto che i
guerrieri segnati da Dio, per il prete-satanista, non sono certamente i
seguaci di Fra' Diavolo, ma i petrolieri del Texas a cui non si chiede
nemmeno di fingersi cattolici. Si notino l identificazione tra l Occidente e
un dio con evidenti limiti geografici, oltre agli immancabili riferimenti al
nazismo che costituiscono come abbiamo visto una sorta di marchio di
fabbrica della produzione cristianista:
[INIZIO] La guerra in Irak dividerà l Europa in occidentali ed
antioccidentali. Verrà così finalmente allo scoperto il filone neognostico
che oggi vive nella Chiesa cattolica e che vede i cristiani come
demateriati, pseudoangeli che vivono il bene in una realtà di male,
gnostici, appunto. Il male, per i neognostici pacifisti, è la tradizione di
duemila anni di Cristianità, che riconosce la legittimità dello Stato perché
porta la spada , la giusta guerra, la guerra in difesa della fede. Il
pacifismo vede un Cristianesimo che rinnega l ordine naturale e, ad un
tempo, la realtà del peccato originale che nella tradizione cattolica fonda
appunto la legittimità dell esercizio della spada.
Nella Chiesa cattolica penetra il buonismo come una categoria anche
teologica. I neognostici debbono, come gli antichi gnostici, negare la
validità dell Antico Testamento che dall Esodo ai Maccabei, è una storia
delle guerre di Israele. Vien qui da notare che la lotta contro l Antico
Testamento è una tesi del nazismo per il Cristo ariano. Il leader del
protestantesimo liberale, Von Harnack, aveva già scritto che, dopo la prima
guerra mondiale, si poteva abolire l Antico Testamento.
La guerra americana è una guerra legittima come lo fu l intervento contro il
nazismo, sia essa coperta dalla legalità dell Onu, o solo mediante il
riconoscimento del diritto all autodifesa che è scritta nello statuto dell
Onu. Il neognosticismo diviene filoislamismo. [&]. Separare la causa
cattolica dalla causa occidentale oggi nuoce più al Cattolicesimo ridotto in
frammenti dalla crisi postconciliare che all Occidente. [FINE]
Giovanni Cantoni
Reggente di Alleanza Cattolica. Gran parte del nostro sito è dedicato a un
analisi delle attività di questa interessante organizzazione, l emanazione
italiana di Tradizione, Famiglia e Proprietà , la confraternita dei
latifondisti del caffè brasiliani, condannata nel 1985 dalla conferenza dei
vescovi del Brasile.
Pietro Cantoni
Fratello di Giovanni e storico sostenitore di Alleanza Cattolica.
Giovanni Formicola
Militante di Alleanza Cattolica
Marco Respinti
Militante di Alleanza Cattolica, sostenitore per non dire esaltatore degli
Stati Uniti.
Marco Tangheroni
Professore dell'Universita di Pisa e militante di Alleanza Cattolica
Giulio Dante Guerra
Militante di Alleanza Cattolica. Ricercatore delle Ricerche Centro Studi sui
Materiali Macromolecolari Polifasici e Biocompatibili del CNR, Pisa.
Andrea Morigi
Militante di Alleanza Cattolica. Scrive articoli paventando la minaccia del
terrorismo islamico su Libero.
Paolo De Bei
Militante di Alleanza Cattolica.
Alessandra Nucci
Direttore responsabile di Una voce grida!& , periodico carismatico vicino ad
Alleanza Cattolica e al CESNUR.
Tullio Regge
Accanto alla sua firma, compaiono le parole "non sono credente ma concordo
con le preoccupazioni esposte nel documento". Il fisico Tullio Regge non è
uno stupido. Già eurodeputato (eletto nelle liste del vecchio Partito
Comunista), giustamente si dichiara non credente . E giustamente dice di
concordare con le preoccupazioni esposte nel documento . Evidentemente ha
colto che il vero senso del documento non è annunciare Dio fatto uomo . Come
Battaglia e Spezia altri due firmatari del MdC ha voluto firmare questo
appello soprattutto in funzione antiecologista.
Franco Battaglia
Docente all'università Roma Tre e storico antiecologista laico.
Collaboratore del Giornale.
Ugo Spezia
Ingegnere nucleare e antiecologista laico.
Cesare Cavalleri
È direttore di Studi cattolici, il mensile dell Opus Dei, dal 1965. Dallo
stesso anno dirige la casa editrice dell Opus Dei, l Ares.
Giampaolo Barra
Ha lavorato per tredici anni presso il centro Aiuto alla Chiesa che Soffre .
Ha collaborato con Studi Cattolici (la rivista dell Opus Dei) e con Mondo e
Missione. Dirige il Centro Cattolico Il Timone e la rivista Il Timone, il
principale riferimento intellettuale del mondo cristianista.
Antonio Gaspari
Insieme a Flavio Felice e Gianni Fochi, altri firmatari del MdC, ha
partecipato come docente in un corso di Master di Scienze Ambientali , con
una chiara impostazione ideologica, organizzato presso l'Ateneo Pontificio
Regina Apostolorum dei Legionari di Cristo (settembre 2002). Ecco come
Gaspari ha annunciato questo corso:
[INIZIO] Anche se i giornali italiani non lo hanno scritto chiaramente a
Johannesburg è caduto il muro di Berlino degli ecologisti catastrofisti.
Non solo Bush gli ha tagliato tutti i fondi, ma finalmente invece di parlare
di megaprogetti planetari che servivano solo ad "ingrassare" la burocratica
lobby ecologista, stavolta sono stati varati progetti concreti.
Il problema è ora quello di far emergere un parametro culturale
cristiano-ambientalista, alternativo a quello che ha influenzato i mondo
negli ultimi trenta anni.
Per questo motivo l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum insieme al
Ministero dell'Ambiente ha organizzato un Master in Scienze Ambientali.
[FINE]
A livello puramente aneddotico, riferiamo che Gaspari a quanto pare ritiene
che l elezioni del presidente degli Stati Uniti che ha dichiarato Guerra
Duratura contro l umanità sia stata voluta dalla Madonna. La fonte, per
quello che vale, è uno scambio di messaggi sulla mailing list cattolica
difendiamolavita , dove un intervenuto scrive a proposito di Bush:
"A volte ho la tentazione di considerare la presidenza Bush come voluta
dalla Madonna in persona."
Gli risponde Gaspari:
"Caro David, Lo spero anch'io, e' un uomo straordinario. E' la stessa cosa
che mi ha detto un importante Vescovo, influente alla CEI ed anche in
Curia."
Una bestemmia che farebbe certamente arrossire qualunque oste trevigiano.
Gianni Fochi
Insieme a Flavio Felice e Gianni Fochi, altri firmatari del Manifesto dei
cristianisti, questo professore della Scuola Normale Superiore di Pisa ha
partecipato come docente in un corso di Master di Scienze Ambientali , di
impostazione apertamente anti-ecologista, organizzato pressol'Ateneo
Pontificio Regina Apostolorum dei Legionari di Cristo (settembre 2002).
Piero Gheddo
Autore di libri e in passato direttore di Mondo e Missione, si descrive non
solo come "giornalista" ma anche come "missonario PIME". Cosa che fa sorgere
però una piccola curiosità. Da un confronto tra Gheddo e Padre Alex
Zanotelli, apprendiamo che:
Quanto a Zanotelli, ribatte, pacato e tagliente, a padre Gheddo: "Mi spiace
che questa polemica sia fra due missionari, anche se padre Gheddo non è mai
stato in missione. È quarant anni che scrive libri, ma rimanendosene in
Italia"».
Aspettiamo conferme: in effetti sul suo curriculum leggiamo solo che ha
operato per il Pontificio Istituto Missioni Estere& a Milano. Nulla di male,
ovviamente, ma questo fatto potrebbe ridimensionare il suo ruolo di quello
che sa perché c'è stato .
NOTE
(1): Michael Novak, cit. in Thomas Rourke, A Conscience as Large as the
World: Yves Simon versus the Catholic Neoconservatives, Rowman and
Littlefield, 1997, p. 242.
(2): Susan George, "Winning the War of Ideas: Lessons from the Gramscian
Right" Dissent, estate 1997.
(3): Marco Damilano, "Andreotti: il Centro sono io", L'Espresso, 1.03.01.
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sia in formato elettronico che su carta, a condizione che
non si cambi nulla, che si specifichi la fonte - il sito web Kelebek
http://www.kelebekler.com -
e che si pubblichi anche questa precisazione
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Kelebek: Oriente e Occidente, religione,
politica e potere nella Terza Guerra Mondiale
"Il deserto cresce: guai a colui che cela deserti in se'!"
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