Autore: Silverio Tomeo Data: Oggetto: [Lecce-sf] Sassi nello stagno
Piu' che uno stagno si tratta (o si trattava) di una palude, anche
abbastanza infida. A Sandro e a tutti: e' da dopo Firenze, e' dalla
straordinaria e tesa manifestazione del 13 novembre qui a Lecce, che anche
noi abbiamo maggiori responsabilita', e di questo non sempre e non ancora ne
abbiamo consapevolezza. In questa citta' lo scontro tra movimenti
collettivi, sindacato, sinistra della societa' civile e la nuova destra che
vorrebbe arrivare ad essere regime (ma non ci riuscira') si e' meglio
definito. Stiamo arrivando ad infastidirli, a tracciare linee di resistenza
ed opposizione. Stiamo sparigliando vecchi giochi accomodanti tra fazioni
cittadine. E' per questo che dobbiamo attenderci reazioni, che gia' ci sono
nelle parole, e talvolta le parole precedono i comportamenti ed i fatti. Noi
non abbiamo fatto nulla che non si possa gestire, purche' siamo in grado di
farlo, e da subito, e con consapevolezza, intelligenza, senza isterie e
paranoie, senza spirito da piccolo gruppo radicalizzato e minoritario, senza
sensi di impotenza e senza volonta' di onnipotenza. La nostra e' una
soggettivita' di opposizione sociale e di movimento. Responsabilita' ed
equilibrio, insomma, e si puo' andare avanti per un lavoro di lunga durata.
Quindi comunicato subito, quindi documento al piu' presto, quindi
delegazione da stamane al Regina Pacis (che nome singolare per quel
luogo...). Dopodicche' allargare e non restringere il cerchio, cercare
interlocutori ed alleati, gestire in proprio la corretta versione dei fatti
verso l'opinione pubblica democratica ed attenta. Monitorare e controllare
democraticamente la vicenda del CTP, mirare alla chiusura del centro
Lorizzonte e del Regina, assicurare assistenza legale volontaria ai reclusi,
arrivare a spiccare esposti-denuncia dove si configurino comportamenti
lesivi ed extralegge.