[Lecce-sf] Riceviamo da Bari...

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Auteur: Lecce Social Forum
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Sujet: [Lecce-sf] Riceviamo da Bari...
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----- Original Message -----=20
From: FORUM DEI DIRITTI - BARI=20
To: Lecce social forum=20
Sent: Sunday, December 01, 2002 10:59 PM
Subject: FALSO PRETE VERO LAGHER


=20
1 dicembre 2002

Lettera aperta del Forum dei Diritti di Bari alla citt=E0 e ai media

=20

FALSO PRETE

VERO LAGER

=20

La nostra presenza intorno al lager Regina Pacis, e all'interno del =
Duomo di Lecce, =E8 dovuta alla necessit=E0 di denunciare e impedire che =
le leggi dello Stato legittimino, ancora una volta dopo il nazismo, la =
creazione di esseri sub-umani, senza volto e senza voce, privi di =
dignit=E0, di cui si possa disporre come "corpi-merce" nei centri di =
permanenza temporanea.

=20

Non possiamo pi=F9 tollerare che l'attivit=E0 segregazionista, violenta =
e criminale del lager Regina Pacis, sia ancora descritta e rivendicata =
dai tristi protagonisti di questa storia con parole quali "accoglienza", =
"solidariet=E0", "attivit=E0 caritativa", "eroismo". Parole, queste, =
ancora oggi utilizzate da alcuni media.

=20

Quale "eroismo" si nasconde dietro il "lavoro" di Lo Deserto? Egli =E8, =
pi=F9 semplicemente, il gestore di un tassello della politica economica =
neoliberista dell'immigrazione in Italia. Egli =E8 un segmento della =
filiera che fa degli immigrati uno dei pi=F9 grossi business di questo =
secolo.

Quale "attivit=E0 caritativa" pu=F2 derivare dallo "stoccaggio" nei =
centri di corpi-merci in transito, costretti entro il binomio =
produzione-sparizione?

Quale "accoglienza" pu=F2 praticarsi in un recinto separato, da cui non =
si pu=F2 uscire, e in cui non si pu=F2 entrare, filmare, fotografare, =
parlare, curarsi, informarsi sul proprio destino?

=20

La delegazione che =E8 entrata nel lager ha raccolto testimonianze =
agghiaccianti, ma il coro mediatico le bolla come "da verificare". Ci =
chiediamo perch=E9 la parola dei condannati (senza reato!) debba valere =
meno di quella dei loro aguzzini. Dove risiede l'umanit=E0 dei migranti =
reclusi, se la loro voce "deve essere verificata" da prove ancora pi=F9 =
evidenti dei segni lasciati sui loro corpi? E gli ematomi, la braccia =
rotte, le lacrime, il filo spinato, le lamiere sulle finestre, le =
telecamere e la militarizzazione del territorio non bastano?

Quali strumenti di tortura ci si aspettava di trovare nello "stanzino" =
di Lo Deserto? Ruote dentate? Vergini di ferro? Fruste e mazze ferrate?

Il sangue si lava, la voce si pu=F2 zittire, gli occhi si possono =
chiudere, i corpi si possono "trasferire" e rimpatriare. E' un clima =
terroristico, intimidatorio, fatto di ricatti e ritorsioni, quello che =
regna al Regina Pacis.

=20

La vicenda dell'ultimo pestaggio ci lascia addirittura sgomenti. La =
denuncia sarebbe "una bufala" perch=E9 fatta "da un soggetto =
psicolabile". Come nella migliore tradizione delle istituzioni totali, =
la parola dei malati di mente non vale nulla di fronte ai discorsi =
scientifici dei loro medici e sorveglianti.

Al di l=E0 di ogni ragionevole dubbio, alcune cose sono molto chiare e =
vanno denunciate: nella struttura si usano psicofarmaci in dosi =
massicce; persone che hanno bisogno di cura non sono assistite, ma =
recluse, e questo sicuramente peggiora le loro condizioni di vita.

=20

L'esperienza storica del "campo di concentramento" ci insegna qualcosa a =
proposito delle prove.

I nazisti, a chi andava in cerca di prove, offrivano "visite guidate" in =
luoghi idilliaci, prati dove giocavano i bambini; diffondevano filmati =
in cui centinaia di ebrei cantavano sorridenti, ballavano e suonavano i =
violini.

=20

La storia della "redenzione coatta", dal carcere a certi modelli di =
comunit=E0 per tossicodipendenti, dai manicomi agli attuali CPT (laici o =
religiosi), ci parla di una strategia di governo che diffonde nel corpo =
sociale pratiche e discorsi di disciplinamento e controllo. Fili =
ininterrotti di una politica volta ad eliminare tutto ci=F2 che possa =
modificare i rapporti di produzione in atto. Una pratica sottile e =
subdola, ma non per questo meno violenta e perversa, che costruisce le =
categorie "devianti" per porle dinanzi all'opzione: integrazione o =
deportazione. Una pratica da cui non sono esclusi i cosiddetti =
"operatori", costretti, quando non sono complici (come lo sono i kap=F2 =
del Regina Pacis), a barcamenarsi tra senso etico e ordine superiore =
dello Stato.

=20

La nostra scelta di andare al centro della citt=E0, nella casa di Dio, =
non =E8 un episodio, non =E8 una boutade da "societ=E0 dello =
spettacolo". Prendere la parola nel luogo dedicato a Cristo - condannato =
a morte per sedizione dalle gerarchie ecclesiastiche e da quelle =
politiche - significa rimettere al centro la collusione tra i poteri =
dello Stato e chi si arroga il compito di "accogliere" e proteggere i =
pi=F9 deboli, uniti da una pratica di pura persecuzione.

=20

A Dio quel che =E8 di Dio, e a cesare.il suo deserto.


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