At 16.42 28/11/02 +0100, you wrote: >Se i ragionamenti si devono fare a partire dalla realta', chiederei a=20
>liberato di rivedere un attimo il suo scritto e di porsi la domanda:=20
>possiamo utilizzare le tecnologie fin qui scoperte per progredire in modo= =20 >sostenibile?
MAH, non so cosa potrebbe pensare Liberato Bari o Graziano Predielis,=20
pero' a me viene in mente che la tecnologia attualmente e' pensata e
applicata per moltiplicare i profitti (di alcuni) non per diminuire il
lavoro (dei piu').
Infatti in molte industrie si passa all'automazione ANCHE SE E' PIU'
COSTOSA della manodopera, ma -a differenza di questa- e' controllabile da
pochi "tecnici", mentre gli operai hanno il difetto di scioperare per i
loro diritti.
Quindi non e' tanto la questione se la tecnologia faccia bene o male, ma la
struttura sociale che spinge CERTE scoperte ed applicazioni e non altre.
Fintanto che l'attuale sistema sociale permane non c'e' alcuna possibilita'
che ci sia un progresso sostenibile.
Pensiamo solo alla produzione, alla fantastica pompatura mediatica degli
indici di produzione. Come se il destino dipendesse da un costante AUMENTO
della produzione (quando si dice che la produzione e' in calo perche' e'
aumentata solo del 0,8 % vuol dire che e' aumentata!). il 1929 c'e' stato
proprio a causa dell'aumento di produzione non assorbibile dal mercato. non
dimentichiamocelo.
Bisognerebbe invece porsi il problema dell'aumento e del miglioramento
della qualita' della vita. Che forse richiederebbe una DIMINUZIONE della
produzione!
ma su questa questione, e su molte altre, rinvio al
prezioso_indispensabile_eclatante:
*Capire il potere / Noam Chomsky ; a cura di Peter R. Mitchell e John
Schoeffel. - Milano : Tropea, 2002 . - 509 p. ; 22 cm.
baci e bici -al popolo
toni_i
"La bicicletta =E8 il veicolo pi=F9 rapido nella via della delinquenza;=
perch=E8
la passione del pedale trascina al furto, alla truffa, alla grassazione!"