<tesi on>=20
La massa critica e' sessuale.=20
<tesi off>
<dimostrazione1 on>
Proprio del sesso e' infatti il raggiungimento della soddisfazione
nell'atto in se'.
La CM soddisfa per il/nel fatto stesso di farla.
<dimostrazione1 off>
<dimostrazione2 on>
Furtiva e gioiosa, ricca di complicita', ogni volta diversa, come le gioie
del sesso anche la massa critica lascia esausti/tristi una volta finita.
La prima volta pero' e' sempre la prima volta: comunque vada non la si
scorda. E in ogni caso rimane la voglia di rifarla.
<dimostrazione2 off>
<sentimental mood on>
Io, un giovanni_pesce qualsiasi, che non sono piu' una verginella (ho
partecipato a masse critiche a Genova, Milano, Verona, Firenze e Vicenza)
mi commuovo sempre.
<sentimental mood off>
noi siamo quell* venut* dopo. Dopo la "mini massa degli 8" l'estate passata
e dopo la "massa critica dei disobbedienti" di ottobre. Dopo che una
partecipante della minimassadelle8 ha subito sul suo corpo la violenza
fisica delle auto era diventato un imperativo.=20
Se non ora, quando? Se non noi, chi?=20
Grazie all'impegno di pizzica76@ e giovanni_mesce@ nel
volantinaggio/affissioni e dopo alcuni miei posti di blocco per ciclisti e
inseguimenti a ruota libera per volantinare in corsa, da bici a bici, dopo
la lettera di graziano predielis al giornale locale, dopo lo sforamento dei
limiti delle micropolveri e le misere misure tampone del potere impotente,
dopo tutto cio', cio' che doveva accadere e' accaduto.
Padova, Piazza Capitaniato, ore 21e30 del giovedi' 28 novembre 2002: in
contemporanea con milano si coagula la Massa_Critica.=20
Siamo in tre, i 3 volantinatori!
Teniamo duro, e... sorpresa! Una cinquantina di eroici/he ciclist* si
ammassano - creando da subito un imbottigliamento del traffico. La piu'
piccola e' una deliziosa bambina, mentre siamo carenti sul fronte
ottuagenari. Ma ci rifaremo!
Dopo 15 minuti iniziano a trillare i campanelli, si va! Al passaggio
davanti al teatro verdi subito degli operai ci applaudono. E sono passati
30 secondi dall'inizio!
Una volta dispiegate/i lungo corso_milano puntiamo verso piazza_garibaldi,
svoltiamo verso la stazione e ... al nostro passaggio il semaforo borghese
diventa rosso. Subito un macchinone di diciottenni testosteronici e non
accoppiati sgomma e parte per investire la massa in transito. Si crea un
casino indescrivibile, la testa della cm fa inversione a U, partono
raffiche di insulti. La situazione si fa tesa, anche perche' la cm non e'
ancora rodata. Poi qualcuno urla "lasciamoli perdere questi poveracci
chiusi nella scatoletta!" e si riparte.
La stazione rimane a dx mentre si sale per il cavalcavia, dove per la
pendenza perdiamo la ciclista veneziana (che ha imparato l'arte
dell'equilibrio cicilstico 5 anni fa), mentre la Colonna 3vigiana e quella
Veronese tengono duro e scalano la ferrovia. Nel frattempo si crea un bel
codazzo di autosauri che ci teniamo dietro lungo tutta l'arcella. Sorpresi
i cinefili ci guardano: siamo meglio del film. "Traffico oggi, eh!".
Alcuni inscatolettati dopo un po' danno di matto e vediamo scene
incredibili, sgommate, macchine contromano - ma e' occupata anche quella
corsia, e in piu' sopraggiungono autosauri anche da quella direzione. "Ara
che te dago!" urla un incivilizzato, volendo cosi' comunicare la sua voglia
di menar le mani. "Go da ndare a la-vo-ra-re!" urla un ibrillantinato in
tenuta da disco. Si creano delle situazioni di violenza degli
autoimprigionati che non ho mai visto in nessuna citt=E0'. Sgasano
coll'accelleratore, suonano, si infilano ovunque, ma non passano.
Praticamente per tutta l'arcella si rischia. Quindi svoltiamo in strade
tranquille e ci dirigiamo nuovamente verso il cavalcavia, da dove
imbocchiamo la circonvallazione, che ci regala la vista delle mura
veneziane proprio dove la lega di cambrai si infranse nel 1509. Mentre si
osservano le mura al di la' del fiume tra gli alberi (ochei, e' una
citazione, ma giuro che mi e' venuta cosi'), dietro si forma una coda
spaventosa, che ci portiamo dietro dal cavalcavia.
Ricompare, a piedi, quello che prima voleva lottare. In mezzo alla strada,
con la massa ferma, e tutte le auto dietro, si sviluppa una scena
incredibile. Ma anche da li' riusciamo a uscirne e tornare nuovamente in
corso_milano. E tutta la colonna di auto ne approfitta per uscire
dall'incubo inaspettato in cui era piombata.
Ma noi si va per piazza_delle_erbe, oramai sgombra di bevitori di spritz, e
con pochi allucinati passanti. Anche le ingenti forze dell'ordine che prima
presidiavano la piazza ora sono scomparse. In effetti per reprimere i
"disordini" [ammesso che bere sia sovversivo] ci hanno lasciato il pieno
controllo delle vie: per tutta la cm non abbiamo visto ne' un vigile ne' un
poliziotto [ascierto e saia: provvedete!]. E forse non c'era nemmeno
nessuno della digos [avete toppato! :-P].
Li' un c-masser che aveva forato ci da' appuntamento in Pra' dea Vae: va
intanto a recuperare un'altra bici. "Ha il muletto!" commenta uno...
Lungo corso_umberto, mentre i simpatici lavoratori dell'aps raccolgono i
rifiuti, si crea un nuovo incolonnamento, che produce altre urla e macchine
che penetrano tra i ciclisti a velocita' folle. Giusto davanti al comando
dei carabinieri e la sala ufficiali dell'esercito si svolgono queste scene,
ma nessun picchetto esce. Mah!
Domani gli autoimmobilisti si domanderanno che diavolo di scena hanno
visto. Anche perche' nessuno ne sapra' nulla.
Quindi ci fermiamo in Pra', e dopo un po' decidiamo di andare a bere un
bicchiere e scambiarci le mail. Puntiamo nuovamente verso il centro, ma da
sud verso il piocs [per talun*: "lo spiocs", i.e.: san_pio_decimo]. E
questa parte e' tranquillissima.
Giunti da ubaldino, tra una birra e una risata, consci di averlo fatto, che
e' successo ed e' vero, la domanda e': fra un mese o giovedi' prossimo?
le foto su indymedia veneto:=20
http://italy.indymedia.org/news/2002/11/120635.php
baci e bici
toni_i
"La bicicletta =E8 il veicolo pi=F9 rapido nella via della delinquenza;=
perch=E8
la passione del pedale trascina al furto, alla truffa, alla grassazione!"
-Cesare Lombroso-
