[Forumlucca] PER UNA "FINANZIARIA DI PACE"

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Author: Luca
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Subject: [Forumlucca] PER UNA "FINANZIARIA DI PACE"
E' giunto al settimo giorno di digiuno don Albino
Bizzotto, presidente di
"Beati i costruttori di pace". L'iniziativa di
"digiuno preventivo" per una
legge finanziaria di pace era stata lanciata da padre
Angelo Cavagna del
Gavci, che ha digiunato per 21 giorni e dal quale don
Albino ha preso il
testimone. Sono decine in Italia le persone che per lo
stesso motivo stanno
digiunando a staffetta.
"Riconosco che se non andiamo ad intaccare
concretamente le strutture di
guerra, quindi anche la programmazione finanziaria
riguardo al militare,
rimangono insufficienti tutte le altre manifestazioni
per la pace" sostiene
il presidente dell'associazione padovana da anni
impegnata nell'ambito della
pace e dei diritti umani.
Don Bizzotto in una lettera sostiene che "e' tutto il
complessivo panorama
politico ed economico delle scelte contro la pace che
rimane inquietante.
Raddoppiano negli Usa gli investimenti per le armi,
l'Europa si attrezza per
competere anche sul piano militare; la Nato si allarga
e cambia natura; il
terrorismo, preso a pretesto, serve anche a Russia e
Cina per repressioni
devastanti di interi popoli, delle minoranze in
particolare. La politica di
fatto sta diventando la continuazione della guerra con
altri mezzi; solo la
guerra viene proposta per risolvere i conflitti
internazionali e per
definire la stessa funzione dell'Onu e delle altre
istituzioni
internazionali. Le politiche liberiste all'interno dei
singoli stati negano
i diritti civili e sociali per perseguire la
privatizzazione di tutti i
servizi e di tutti i beni primari. A Johannesburg ci
e' stato mostrato un
pianeta con scadenze ad orologeria. Il digiuno lo
sento importante e
necessario per le scelte da fare e con che spirito,
con piena coscienza
della complessita' e pervasivita' della violenza".
Il sacerdote padovano, in partenza domenica prossima
per l'Iraq con una
delegazione di trenta persone fra rappresentanti di
associazioni e
parlamentari italiani, si interroga sul senso di un
digiuno collettivo.
"Sentiamo che se anche riuscissimo ad esprimerci con
un grande movimento
politico per la giustizia e per la pace, non
riusciremmo a fermare le
decisioni di potenza che vengono prese in nome
dell'attuale ordine economico
mondiale. Per esse la guerra va fatta comunque. E noi
ci stiamo dentro:
dalla parte di quelli che la fanno e che producono
armi. E' la logica di
questa storia che va radicalmente cambiata. Per
questo, di fronte
all'insufficienza della politica, penso sia urgente
ora la messa in campo di
una grande forza spirituale. Mi riferisco allo spirito
di ciascuno cosi'
com'e'. E' stato detto che un altro mondo e'
possibile, anzi necessario. A
me pare che oggi, come vanno le cose, sia urgente
rendere possibile
l'impossibile. Il digiuno puo' essere uno strumento
straordinario. Andare a
toccare il nostro necessario quotidiano ci costringe
ad affrontare la
realta' dal punto di vista di tutti coloro che mancano
del necessario. E'
una denuncia nella propria carne dell'ingiustizia
prodotta dai meccanismi e
dalle strutture economiche attuali, impermeabili a
ogni appello di
cambiamento. Il digiuno costringe ogni persona a
rimotivarsi in quasi tutti
i momenti della giornata, chiede una profondita' e
forza interiore che sole
possono portare ad una risposta integrale e coerente:
ci rende capaci anche
di scelte radicali. Vissuto insieme e in tanti puo'
diventare anche mezzo di
pressione politica, piu' efficace di ogni altra
manifestazione. Digiuno
volentieri anche per una legge finanziaria di pace, ma
vorrei condividere
con tanti altri obiettivi 'impossibili'".
Per informazioni e contatti, e per esprimere adesione
e solidarieta':
ufficio stampa dei "Beati i costruttori di pace",
Mariagrazia Bonollo, tel.
3482202662, 0445344264.


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