[Lecce-sf] politici e cpt: non è tempo di ambiguità

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Autore: luca ruberti
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Oggetto: [Lecce-sf] politici e cpt: non è tempo di ambiguità
il post di francesca testi - e non solo quello.. - ci ricorda che pezzi
consistenti dell'arco costituzionale che si dice di sinistra può rispondere
picche ad ogni ipotesi di chiusura dei centri di permanenza temporanea..

questo nonostante qualche adesione al forum sociale europeo sbandierata
all'indomani di firenze ed alla vigilia della manifestazione di lecce del 13
novembre scorso.

ignorando probabilmente che il movimento sarebbe uscito da firenze
proiettandosi proprio sull'appuntamento leccese, per ribadire con forza che
le questioni connesse ai fenomeni migratori non possono essere questioni
d'ordine pubblico (da consegnare ad uno stato di polizia globale e
permanente) e guardando al tempo stesso al salento come ad uno dei luoghi
non decentrati di impegno contro l'accanimento repressivo manifestatosi già
prima della bossi/fini (per cui l'appuntamento del 13 si pensa debba
rappresentare solo l'incipit di un nuovo scenario di lotta, fattosi intanto
più scabroso..).

a quanto pare, però, si può aderire e guardare al forum sociale europeo (o a
quello di porto alegre..) in tanti modi, persino ignorando la reale portata
delle conclusioni dei lavori.. ne sanno qualcosa certi cavalieri pallidi,
come si diceva all'indomani di firenze.

questo però non è più tempo di ambiguità..
il movimento torna in piazza nelle prossime ore per reclamare la *CHIUSURA
dei CPT* e costruire una prospettiva che riconosca il migrante come un
soggetto biopolitico capace di disegnare una globalizzazione opposta a
quella neoliberista.

una prospettiva che assuma la libera circolazione delle persone
(materialmente rivendicata e praticata dai migranti) come un dato
strutturale e potenzialmente costituente di un ordine di cose diverso da
quello imposto dall'attuale modello di sviluppo economico, che abbatte le
barriere per merci e capitali e si spende per moltiplicare i confini contro
profughi e migranti.

i politici che invece non lavorano per la chiusura dei cpt, ma magari si
propongono di lavorare ad un'amministrazione .."gentile" degli stessi,
si pongono da soli ben al di qua di prospettive antiliberiste (e di ogni
frontiera civile del diritto).

secondo me il lecce social forum è chiamato ad organizzare la
manifestazione regionale del 30 presso il cpt "regina pacis" (ed a farsi
promotore dell'incontro nazionale di roma del 7/8 dicembre per il lancio
delle campagne deliberate dal foro sociale europeo) producendo il massimo
della chiarezza politica con una piattaforma capace di fare *da sè* gli
"inviti" ai politici, se questo è uno degli interrogativi che ci si pone in
queste ore..

poi avremo certamente bisogno di assicurarci la presenza di un/una
parlamentare che collabori ad uno svolgimento corretto e visibile di una
giornata certamente impegnativa.
facciamo in modo però che non sia - per iperbole - livia turco o giorgio
napolitano, perchè questo non è più tempo di ambiguità.. e neanche di
ingenuità.

far saltare semmai le contraddizioni accumulatesi nel tempo - come quella
fresca fresca di palazzo dei celestini - dovrebbe rientrare nei nostri
naturali obiettivi politici, tanto evidente è il danno arrecato alle istanze
dei migranti dalle numerose schizofrenie annoverate sotto il cielo leccese..

luca