Il nostro striscione è finito in un lancio Ansa.
Un saluto a chi lo ha fatto e, soprattutto, a chi lo ha portato per ben sei
chilometri! :)
Alessandro
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ANSA (CRO) - 23/11/2002 - 18.48.00
NO GLOBAL: GLI STRISCIONI E I CORI DEI MANIFESTANTI/ANSA
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- (ANSA) - COSENZA, 23 NOV - ( dell'inviato Alessandro Sgherri). Il
variegato mondo dei no global si e' ritrovato oggi sotto un unico slogan:
''tutti liberi'' con riferimento ai giovani arrestati per ordine della
Procura cosentina. E' stato questo, insieme a quello ''siamo tutti
sovversivi'', il leit motiv degli striscioni (materialmente impossibile
contarli tutti) e degli slogan scanditi da disobbedienti, verdi, social
forum, Rifondazione, Cobas e da tutto l' universo delle sigle che sono
proprie del movimento. Ad aprire il corteo lo striscione ''tutti liberi''
portato dai parenti degli arrestati, seguito da un cartello in cui si
chiedeva la scarcerazione di tre arrestati, indicati per nome ''Lidia,
Emiliano e Francesco''. Dalla testa del corteo e' partito piu' volte il
canto Bella Ciao, ripreso da un po' tutto il corteo. ''Ma quale liberta',
quale democrazia - hanno scandito i manifestanti - questo e' uno Stato di
polizia''. Dopo i primi striscioni, e' venuto quello dell' Universita' della
Calabria, seguito da quello del dipartimento di sociologia perquisito nell'
ambito dell' inchiesta. ''Le idee non si arrestano'' hanno scritto quelli
del Luzzi Social Forum. ''Fuori i compagni dalle galere'' era scritto su un
altro. La rete meridionale del Sud ribelle subito dopo lo striscione ha
mostrato una enorme bandiera palestinese. 'Siamo tutti sovversivi', hanno
ribadito i Cobas. Gli ultra' Agricoltori hanno rivolto un pensiero a quello
che e' un po' il loro rappresentante mondiale ''Bove': qui' anche per te.
Tutti liberi''. ''Giu' le mani dal sud'' ha intimato lo Slai Cobas di
Taranto, mentre ''Liberta' per tutti subito'' e' stata chiesta dal movimento
antagonista toscano che ha anche indicato ''42 motivi in piu' per
resistere''. Dopo lo striscione del Lecce Social Forum ed il pulmino di
Radio Gap, un enorme striscione intimava ''Giu' le mani dal movimento. Tutto
il sud e' ribelle''. Nel corteo hanno sfilato il Filo Rosso di Foggia e uno
dei gruppi piu' consistenti, quello dei Disobbedienti, ha aperto lo
striscione ''non ci avrete mai come volete voi''. Un enorme striscione con
su scritto ''Stop Global War'' chiudeva il gruppo dei disobbedienti seguito
da quello degli anarchici con le loro bandiere rosse e nere ed uno
striscione ''Fuori tutti i compagni arrestati''. A seguire venivano il
centro sociale Gramna, il Movimento studentesco di Cosenza, il Forum Sociale
di Firenze. ''Nessuno potra' mai imprigionare le nostre idee'' e' stato lo
slogan coniato dagli ultras del Cosenza Calcio che sotto questa frase hanno
riunito tifoserie solitamente avversarie. Poi il S.In. Cobas subito seguito
da Rifondazione Comunista con centinaia di bandiere rosse. La sinistra
giovanile si e' presentata con lo striscione ''Sovversivo'', mentre
Legambiente ha esposto ''Un mondo diverso e' possibile''. Il centro sociale
Cartello di Reggio Calabria ha esibito ''Le opinioni non si arrestano''.
Dopo i gonfaloni di alcuni Comuni del Cosentino, sono passati i Verdi con un
grande striscione con su scritto ''No al ponte'', quindi un gruppo di
consiglieri comunali dei Ds di Crotone seguiti da Calabria Civica con lo
striscione ''No ai reati di opinione, liberta' di espressione''. Il corteo
e' stato chiuso dagli striscioni della Cgil.(ANSA). SGH/FL