Szerző: Giandomenico Michele Potestio Dátum: Tárgy: [Consumo critico - Milano Social Forum]FUORI L'ITALIA dalla GUERRA
LILLIPUT BOCCONI e
IL COORDINAMENTO CONTRO LA GUERRA SUD MILANO
VI INVITANO ALLLINCONTRO:
PREVENIRE NON E CURARE
La guerra in Iraq e la nuova dottrina Bush,
Ne parleremo con Giulietto Chiesa
MARTEDI 26 NOVEMBRE ORE 10:30
Aula da definire
Giulietto Chiesa è uno dei più noti giornalisti italiani. Corrispondente
per "La Stampa" da Mosca per vari anni, ha sempre unito nei suoi reportage una
forte tensione civile e un rigoroso scrupolo documentario. Tra i suoi ultimi
libri Afghanistan (Guerini e Associati, 2001) e un reportage sui recenti fatti
di Genova, pubblicato da Ein
Diventa necessario sostituire l'egemonia dovuta allo sviluppo con una
militarizzazione del dominio imperiale e la fine dello stato di diritto.
Questo e' quello che sta accadendo dopo l'11 di settembre. La versione che ci
e' stata offerta dell'11 settembre, che e' passata nelle teste di miliardi di
uomini su questo pianeta, non e' vera, o e' talmente deformata da non essere
vera. La prima questione e' che ci troviamo di fronte a una militarizzazione
del dominio imperiale sul piano planetario e alla fine dello stato di diritto
internazionale, sostituito con l'assoluta, completa arbitrarieta' delle
decisioni della metropoli imperiale americana. Negli Stati Uniti e' gia' stata
approvata la legge per l'istituzione di tribunali militari, speciali, con
giudici esclusivamente americani, abilitati a crearsi, costruirsi e funzionare
fuori dei confini americani per giudicare cittadini non americani, in termini
segreti, cioe' con nessuna esibizione di prove ed accuse contro gli accusati e
in grado di somministrare pene capitali fuori dei confini degli Stati Uniti.
Voi capite bene che questa norma significa la fine di ogni sovranita'
nazionale, ma anche di ogni stato di diritto .
Io ritengo che la scelta che e' stata fatta di aprire la guerra in
Afghanistan in quel modo e' una scelta disperata, non razionale. Chi l'ha
presa non ha una strategia di lungo periodo, o meglio, ha la strategia di
medio-corto periodo di avviare una nuova svolta militarizzata del dominio
imperiale, ma non ha una strategia, non sa come uscirne.
.Non era uno scontro di civilta', lo e' stato fatto diventare uno scontro di
civilta'. Questa guerra si sta dilatando nel mondo; loro pensano di poterla
controllare con la potenza militare, ma io dubito che siano in grado di farlo
perche' hanno messo in moto delle forze superiori alle loro capacita' di
controllo. In questo sta l'enorme pericolo di oggi: dobbiamo renderci conto
che siamo nelle mani di un gruppo di semicriminali disposti a gettarci in una
fornace perche' non ha vie di uscita e perche' non puo' invertire
semplicemente la rotta (non ci sara' nessun presidente degli Stati Uniti e
neanche nessun dirigente Europeo che avra' il coraggio di alzarsi in
un'assemblea o in una televisione e dire ai suoi sudditi "Cittadini, noi
abbiamo vissuto negli ultimi trent'anni al di sopra delle nostre possibilita',
abbiamo creato un mondo dove non si puo' sopravvivere e bisogna cambiare").
Questa gente ci sta portando al massacro senza avere nessuna prospettiva
diversa. Questa e' la pericolosita': perche' se ci fosse un leader in questo
ponte di comando capace di spiegarci dove ci vuole portare, alla fine potrei
anche decidere di mettermi una casacca americana, ma la realta' e' che non
c'e', ma vedo solo uomini ciechi e assolutamente politicamente irresponsabili
(ma guardate la biografia di Bush: questa e' la gente che ci sta portando al
massacro).
Giulietto Chiesa