Szerző: Boccadorata Dátum: Tárgy: [Cerchio] da Repubblica: IL BUE DICE CORNUTO ALL'ASINO
Duro scontro tra il ministro e il presidente della Lombardia
Il primo: "Sei rozzo e ottuso". Il secondo replica: "Fascista"
Scintille e insulti
tra Formigoni e Gasparri
Tutto nasce dal ricorso della Regione contro un decreto
del governo sull'elettrosmog. Finisce in querela
MILANO - Gasparri: quello di Formigoni è un atteggiamento "rozzo e ottuso",
da "miope". "Fascista" replica senza giri di parole il presidente della
Regione Lombardia al ministro delle Comunicazioni. L'aspro scambio di accuse
tra i due, finito con l'annuncio di querela da parte del ministro, scoppia
dopo il ricorso alla Corte Costituzionale della Regione Lombardia sul
decreto emanato dal governo sui limiti di emissione di onde
elettromagnetiche per la realizzazione delle reti telefoniche mobili.
Comincia il ministro che, da un convegno alla Borsa di Milano, accusa: con
la motivazione della difesa dall'elettrosmog la Regione Lombardia ha scelto
di "contrastare lo sviluppo con un atteggiamento rozzo e ottuso" in quanto
"i limiti di elettromagnetismo previsti dalla legge italiana sono i più
bassi del mondo".
Argomenta: "Se sono state vendute a caro prezzo licenze Umts ora gli
operatori devono poter realizzare le reti, naturalmente in un quadro di
totale sostenibilità e sicurezza. Ma non si può contrastare lo sviluppo".
Quello di bloccare un decreto così, come sta facendo Formigoni - sottintende
Gasparri - "è un atteggiamento rozzo ed ottuso".
E continua duro: "La Regione Lombardia ha già sbagliato una volta"
promulgando "una legge sbagliata che poi ha dovuto correggere". "Sbaglia
spesso - incalza - e ha sbagliato ora che ha impugnato il provvedimento, che
però resta in vigore e che le imprese possono utilizzare nonostante la
miopia del presidente Formigoni che peraltro mi risulta non abbia coinvolto
in modo trasparente altri livelli di Giunta della Regione stessa".
Replica a stretto giro e con pari livore Formigoni: "Gasparri non è un ex
fascista perché non ne ha l'età nè la dignità, è semplicemente un fascista
che insulta chi non condivide - cioè almeno sei regioni italiane - le sue
discutibili scelte". Ironizza il presidente della Regione Lombardia,
facendosi più velenoso: "Un gentiluomo come sempre, Maurizio Gasparri: si
trovava in una delle principali piazze finanziarie europee e ha scelto di
volare alto". E conclude in un crescendo: "Fascista e per di più un fascista
che difende gli affari poco chiari in cui è coinvolto: c'è da essere lieti
di non essere al governo con personaggi simili". Parole che convincono
Gasparri alla querela.