Autor: Leonid Ilijc Brezhnev Data: Assunto: [Cerchio] occupazione
>Lo scorso primo di ottobre la fabbrica Zanon ha >festeggiato il suo primo anno di occupazione.
>La lotta degli operai era comunque cominciata molto
>prima, all'interno di una fabbrica dove si arrivava a
>lavorare 16 ore di seguito, dove c'era un sorvegliante
>ogni tre lavoratori, dove il sindacato burocratico dei
>ceramisti indipendenti legato alla CGT (central
>general trabajadores), naturalmente d'ispirazione
>peronista, non faceva altro che facilitare il feroce
>sfruttamento e le ingiustizie della famiglia Zanon.
>Quando l'anno passato ci fu la minaccia di chiudere la
>fabbrica, e di licenziare tutti i lavoratori, gli
>operai scelsero di occupare e dopo quattro mesi di
>lotta,di rimettere la fabbrica di ceramica, pi=F9 grande
>di tutto il Sudamerica, in produzione.
>Ora la fabbrica produce non in forma cooperativa, ma
>"bajo control obrero", sotto controllo operaio,
>rivendicando per mezzo di una lotta pratica e legale,
>la possibilita' di lavorare dividendo responsabilit=E0,
>lavoro e proventi. Chiaramente questa esperienza non
>pu=F2 essere tollerata, persino Berlusconi parla della
>Zanon come di un pericolo per gli investimenti
>italiani in Argentina.
>Cos=EC, non potendo agire legalmente dato che la causa
>operai/famiglia Zanon =E8 ancora aperta, la repressione
>ha scelto un'altra strada: screditare l'immagine della
>Zanon e del controllo operaio, che in questo anno ha
>raggiunto risultati scomodi al potere: 270 operai che
>lavorano per 800 pesos il mese, quando lo stipendio
>medio e' di 180, e che riesce persino a creare nuovi
>posti di lavoro. La banda che ormai da una settimana
>assedia e provoca gli operai, con lanci di pietre e
>minacce in pieno stile fascista a loro e alle loro
>famiglie, =E8 guidata da Montes, un ex dirigente del
>sindacato ufficiale, lo stesso sindacato che in linea
>con la politica padronale ha avallato i licenziamenti
>e la chiusura dello stabilimento, e che fu cacciato
>dai lavoratori all'inizio del conflitto e accusato di
>frode, falsificazione di firme e falsa gestione dei
>fondi. Dietro l'immagine di questo "ex-ceramista" si
>sta cercando di far passare questo "confronto" come
>una lotta interna tra operai, fra chi lavora
>espropriando illegalmente la fabbrica e chi
>presumibilmente, soffre la fame come conseguenza di
>questo esproprio.
>In realt=E0, ad opporsi alla giusta lotta degli operai
>della Zanon, non c'=E8 altro che una banda di mercenari,
>strumentalizzati in pieno stile fascista. Dopo Montes
>e qualche altro crumiro ceramista, il grosso del
>gruppo =E8 infatti composto da giovani arruolati nei
>quartieri pi=F9 poveri, che per 20 pesos, vino e cibo
>sono totalmente agli ordini di Montes e della famiglia
>Zanon.
>Era dall'epoca nera della TriplaA che questi metodi
>non erano pi=F9utilizzati e adesso questo tipo di
>repressione e'palesemente di nuovo all'opera. E come
>fu allora, anche oggi fra i bersagli dell'offensiva
>fascista c'=E8 quello del diritto all'informazione con
>il tentativo di zittire tutti i media che stanno
>coprendo questi fatti, ufficiali o indipendenti che
>siano, minacciando con fatti e parole giornalisti e
>mediattivisti.
>Ma i 270 operai della Zanon continuano a difendere la
>loro fabbrica e mediattivisti e giornalisti a fare
>informazione.
>INTERVISTA A CARLOS, COORDINATORE DELLA PRODUZIONE DI
>CERAMICA DELLA ZANON. by margherita
>CHE LAVORO SVOLGI NELLA FABBRICA?
>Il mio lavoro e' di coordinare le singole attivita'
>che si svolgono nella
>pianta. Fui proposto e votato in assemblee. Coordino i
>vari responsabili
>della produzione, per ogni distinto settore:
>atomizzazione, linea di
>colore , forno, vendita, compra e selezione.
>COME VA LA PRODUZIONE?
>La produzione e' assolutamente migliorata: cominciammo
>con niente, senza
>denaro, utilizzando una parte del denaro che avevamo
>ricavato dalla vendita
>degli stock vinti nella causa a Zanon per pagare i due
>mesi di stipendio
>arretrato. I ncrementammo la produzione mese per mese.
>Oggi funzionamo per
>il 12 per cento della possibilita' della pianta.
>COME E' LA GESTIONE DELLA PRODUZIONE ORA?
>La differenza che abbiamo rispetto al lavoro di prima,
>e' che lavoriamo senza
>pressioni, con molta piu' tranquillita', e il fatto di
>produrre gestendo
>tutto da soli, ci permette di vivere e di continuare a
>lottare per difendere
>la nostra fonte di lavoro. Non come prima che
>lavoravamo sotto pressione, con
>un 60-80 per cento degli incidenti durante l'anno, da
>otto mesi che gestiamo
>la fabbrica non c'e' stato nessun incidente.
>E' il risultato di un lavoro fatto senza pressioni e
>con consenso, il
>consenso dovuto al fatto di lavorare per noi stessi,
>non per un padrone.
>Stiamo difendendo cosi' il nostro poston di lavoro
>alla Zanon e ci sembra sia
>l'unico modo.
>La differenza a me sembra evidente: lavorare per un
>padrone o lavorare per
>noi stessi.
>Il padrone non esiste, percepiamo tutti la stessa
>somma di denaro mensile,
>per qualsiasi lavoro si svolga all'interno della
>pianta, con l'idea che la
>produziione vada crescendo e con essa la possibilita'
>di aumentare i posti di
>lavoro per altri compagni. Oggi siamo 270 e un domani
>possiamo arrivare ad
>essere 650.
>Tantissimi altri lavoratori,quindi e tante famiglie
>che potrebbero
>sostentarsi.
>Andiamo avanti lentamente,se il Governo fosse davvero
>al servizio
>del "benessere del cittadino" sarebbe piu'facile,
>pero' con i fatti stiamo
>dimostrando che una fabbrica gestita dagli stessi
>operai e' una fabbrica del
>popolo e di fronte a un Governo che non fa niente per
>uscire dalla crisi,
>stiamo dimostrando praticamente che esiste un
>alternativa.
>Abbiamo assunto 16 compagni nuovi dei movementi di
>disoccupati, dimostrando
>che si puo'aumentare il numero di posti di lavoro. E
>anche con un piano di
>opere pubbliche che stiamo portando avanti, si
>potrebbero creare ancora
>posti di lavoro genuino, con salari degni. Pero'
>questo sistema capitalista
>cerca di rendere questa possibila' un sogno. Ed e' per
>questo che noi stiamo
>lottando,uniti.
>Per ottenere una societa' piu' giusta,un cambio
>sociale reale.
>D
>E' FORTE L'APPOGGIO DEL MOVIMENTO DEI DISOCCUPATI?
>R
>Cerchiamo e Dimostriamo che si puo' creare nuovo
>lavoro, pero'dobbiamo
>lottare uniti e trovare l'appoggio di altri settori in
>lotta importanti nel
>territorio.
>E questo fa si' che il nostro lavoro sia chiaro,che la
>nostra lotta sia
>concreta: amministrare noi operai la fabbrica con la
>solidarieta' e
>l'appoggio dei compagni e' fondamentale. Dimostrando
>ancora una volta che
>questo progetto e' realmente realizzabile, che e' il
>Governo che impedisce ai
>cittadini di trovare una via di uscita a questa crisi.
>Per questo stiamo
>procedendo uniti con la Coordinadora Regional che
>tiene al suo interno varie
>relta',come l'MTD di Neuquen. Sono lavoratori che non
>lavorano,perche' gli
>e'stata negata la possibilita'di lavorare. Ricevono un
>sussidio statale
>miserabile,che non basta per vivere una settimana.
>L'idea e' quindi questa:continuare a produrre e
>impiegare nuovi compagni
>nella fabbrica: e' questa la lotta.
>D
>COME INIZIO' IL CONFLITTO?
>R
>I compagni che lavorano qui da piu' tempo ,che avevano
>maturato una coscienza
>politica piu'forte, che chiedevano cose giuste, furono
>licenziati . La
>politica di Zanon e'stata sempre questa:cacciare
>ottimi lavoratori perche'
>piu'radicali. Il sindacato burocrata che avevamo, in
>nessuna occasione ha
>difeso questi compagni.
>Quando comincio' a crearsi una commissione nuova nel
>sindacato,che prima era
>solo una commissione, le cose cominciarono a
>cambiare,anzi cambiarono
>radicalmente.
>Le decisioni cominciarono a essere prese in
>assembloea,cosa che prima non era
>mai successa, si comincio' a domandarsi cosa fare e
>come,e a dare valore
>centrale alle scelte dell'assemblea.Non c'e' nessuna
>autorita' che si pone al
>di sopra dell'assemblea,chi decide, chi fa' o disfa'
>e' l'assemblea e grazie
>a questo nuovo modo di organizzare la lotta,abbiamo
>cominciato ad avanzare,a
>prendere forza.
>In un paese dove c'e' il 60%della popolazione che vive
>sotto il livello di
>poverta' questa lotta e' fondamentale,in un momento in
>cui lo Stato dice che
>non c'e' nessuna possibilita'di aumentare i posti di
>lavoro noi stiamo
>dimostrando il contrario.
>Ancora una volta la dimostrazione che l'unico modo per
>uscire dalla crisi
>azionata dal capitalismo e' che siano i lavoratori a
>gestire il lavoro. Il
>sistema capitalista e la sua corruzione continueranno
>sempre a generare fame
>e disoccupazione.Il controllo operaio,invece,e'
>l'unico che puo'distribuire
>giustamente la retribuzione per il lavoro e generare
>lavoro genuino.
>D
>CI SONO DEI PROBLEMI NELLA PRODUZIONE A CAUSA DELLA
>SITUAZIONE LEGALE?
>R
>Primo per andare avnti nella produzine abbiamo avuto
>un sacco di problemi,
>principalmente per la situazione giuridica in cui
>stiamo che non ci permette
>di fare fatture facendo molta fatica per ottenere
>materie prime o perche' non
>si fidavano a vendere a questo tipo di fabbrica o
>perche'il proprietario,
>Zanon stesso, aveva intimato di non vendere.
>Da poco stiamo riuscendo a risolvere questa situazione
>pagando sempre subito
>quello che compriamo, non come faceva Zanon che
>accumulo' anche in questa
>maniera tutti i debiti che ha. Abbiamocominciatoa
>comprare argilla a
>organizzare la produzione e a comprare tutto quello
>che ci serve:
>abbiamoiniziato con 20.000 m quadrati di produzione e
>ora siamo a 12o.000, e
>questa produzione va aumentando mese per mese e la
>disponibilita' e conomica
>che abbiamo e' sempre dipendente da quello che
>produciamoin concreto, il
>processo e' buono c'e' maggiore controllo dei
>materiali e sempre con il
>sacrificio dei compagni. E' chiaro per tutti npoi che
>questo e' ilmodo
>migliore di produrre.
>D
>produce quello che si produceva prima?
>R
>Di fatto si' si fanno gli stessimodelli che venivano
>fatti prima, abbiamo nel
>laboratorio un gruppo di compagni che sviluppano
>modelli nuovi e uno di
>questi e' la serie Mapuche che riguardano direttamente
>la produzione di
>questo popolo e di questa terra,perche' i Mapuce sono
>una delle comunita' che
>piu' furono martoriate dalla Zanon perche' di anno in
>anno gli rubo' tutta
>l'argilla senza pagare niente. E questa linea viene
>dal lavoro degli operai e
>della comunita' Mapuche, il risultato e' questa seria
>che sta portando dei
>buoni proventi. Fu una buona idea dei compagni che
>lavorano nel settore del
>laboratorio e che per noi e' una soddisfazione dal
>punto di vista personale
>che di produzione.
>Addirittura le vendite vanno cosi' bene che la
>produciamo e gia' e' tutto
>venduto.
>D
>QUALCUNO VI HA AIUTATO NELLA GESTIONE DEL LAVORO?
>R
>Nessuno e' dovuto venire ad insegnarci niente perche'
>ognuno di noi sapeva
>quale era il suo lavoro,perche' da sempre la
>produzione la portiamo avanti
>noi, ognuno con il suo pezzo di argilla nel suo
>settore sa cosa fare e la
>produzione va avanti.
>D
>CHE LAVORO FACEVI PRIMA?
>R
>Io era un incarato, un supervisore, prima. Mai nella
>fabbrica ci fu una bouna
>relazione tra supevisori e gli altri compagni, ci fu
>sempre molta distanza
>chiaramente per l'idea che si ha del supervisore, come
>in ogni fabbrica.
>Cosi' era anche nei rapporti con il sindacato. Gli
>operai partecipavano ed
>erano rappresentati dal sindacato, i supervisori
>stavano fuori. Che succedeva
>pero', che quando l'impresa comincio' a svuotare la
>fabbrica per noi fummo i
>primi i cui stipendi furono razionati non pagati e in
>me personalmente questo
>genero' una rabbia incredibili perche' mi trovavo solo
>senza poter
>condividere questa lotta con nessuno l. Perche' chi
>parlava loliocenziavano
>immediatamente e lo buttavano inmezzo ad una strada.
>Il 28 di giugno
>dell'anno scorso furono licenziati 22 compagni, e
>cosi' stanco di questo
>insieme ad un altro compagno supervisore, siamo andati
>a una assemblea che
>c'era nel comeador qua nella mensa, ci siamopresentati
>e abbiamo detto ai
>compagni che volevamo lottare con loro che non eravamo
>due supervisori ma due
>compagni in piu' in questa lotta eb dopo una certa
>incertezza iniziale ci
>accettarono bene, per me personalmente fu una cosa
>emozionante perche' mi
>accolsero con un applauso. Cosi' ci sommammo alla
>lotta e bisogna dire che
>solamente due degli ottanta supervisori si sono uniti
>alla lotta, e non sono
>pentito per niente, anzi sono orgoglioso di
>partecipare a questa lotta.
>Poi sono stato letto incaricato della produzione e il
>mio oggi e' un lavoro
>come gli altri anche se sono un responsabile.
>Questo successe nei primi trenta giorni del conflitto
>quando ho cominciato a
>vivere questa esperienza nuova con i compagni, di
>uscire a chiedere cibo, di
>andare a volantinare ad attacchianre, srivere sui
>muri, tutte cose nuove,
>un'esperienza nuova e ancora oggi continuamo a lottare
>e a produrre.,
>difendendo il mio osto di lavoro come tutti imiei
>comapgni e questo grazie a
>questa lotta perche' altrimenti non avremmo niente.
>Essere incaricato non mi crea nessun tipo di
>aspettativa, sono un semplice
>lavoratore.
>Il programma del secondo congresso nazionale delle
>fabbriche occupate, svoltosi davanti all'industria
>tessile Brukman, sabato 7 settembre 2002
>Proposte di risoluzioni per il secondo incontro
>nazionale delle imprese occupate 7 settembre
>Nella riunione preparatoria tenuta nella fabbrica
>Brukman il 24 agosto, si e=92 deciso che tutti i settori
>partecipanti discutano su alcuni temi indicativi. Tra
>le delegazioni operaie c=92era accordo sul portare la
>discussione alle assemblee di base delle fabbriche
>occupate e a associazioni e imprese in lotta, in modo
>da portare all=92incontro nazionale non solo l=92opinione
>dei partecipanti ma anche l=92opinione dei compagni che
>non possono assistervi.
>La commissione incaricata il 24 di agosto di preparare
>l=92incontro propone le seguenti soluzioni sui temi
>indicati perche=92 siano posti a considerazione e
>votazione nelle fabbriche occupate, unite ad altre
>proposte che nascano dalle stesse e alle modificazioni
>che vengano introdotte.
>1) SE TOCCANO UNA TOCCANO TUTTE:
>Il recente tentativo repressivo contro i comp=E1gni
>della Lavalan-El Triunfo di Avellaneda dimostra che il
>secondo incontro nazionale deve ratificare quanto
>votato nel primo incontro del 13 aprile: la difesa di
>qualsiasi fabbrica occupata dei lavoratori di fronte a
>qualsiasi tentivo di sgombero.
>Davanti alla polizia e nei pichetti con gli operai de
>Lavalan El Triunfo c=92erano compagni e compagni di
>Brukman, Clinica Junin e Zanon insieme a compagni di
>Ghelco, Impa, Chilavert, La Baskonia e altri.
>Il 16 marzo abbiamo difeso la Brukman insieme alle
>assemblee di quartiere, e per questo in aprile abbiamo
>tenuto di fronte a questa fabbrica il primo incontro
>nazionale.
>Il 10 di agosto passato eravamo a Neuquen per
>difendere la Zanon contro l=92ordinanaza di sgombero.
>Cosi=92 dobbiamo fare sempre, insieme alle assemblee
>popolari e ai movimenti piqueteros, per difendere i
>lavoratori che occupano le fabbriche dagli interventi
>repressivi.
>Questo impegno di difesa comune deve essere
>incondizionato e portato a termine indipendentemente
>dalle modalita=92 di lotta delle singole fabbriche.
>La solidarieta=92 e fratellanza della classe operaia,
>non deve lasciare spazio a dubbi: se toccano a una
>toccano a tutte.
>2)FONDI PER LO SCIOPERO GENERALE.
>La fratellanza di classe, tra i lavoratori di tutte le
>imprese occupate, deve esprimersi non solo contro le
>repressioni, bensi=92 deve estendersi al mutuo appoggio
>di fronte alla politica padronale che vuole ridurci
>alla fame.
>Quando i compagni occupano gli spazi abbandonati dagli
>imprenditori si trovano, a volte per mesi, in
>situazioni disperate senza essere pagati. Alla Brukman
>e alla Zanon abbiamo deciso di dare il via alla
>produzione sotto amministrazione operaia ponendo come
>priorita=92 la riscossione dei salari. Pero=92 le
>difficolta=92 per continuare la produzione continuano a
>esistere.
>I compagni che sono riusciti a formare cooperative,
>per gli impegni assunti, riscuotono magri salari che
>non riescono a sostentare le proprie famiglie.
>Questo debilita la lotta operaia, e favorisce gli
>avvoltoi politici che vengono a offrire =93aiuto=94
>cercando di influire nelle decisioni che spettano solo
>ai lavoratori.
>I principali responsabili sono i sindacati, capeggiati
>da burocrati, che hanno ritirato qualsiasi appoggio
>materiale alla lotta dei lavoratori.
>mentre i gerarchi sindacali utilizzano i fondi delle
>organizzazioni operaie per proprio profitto, non dando
>un soldo agli operai in lotta.
>La burocrazia sindacale ha rotto il principio della
>solidarieta=92 di classe. Noi operai delle imprese
>occupate dobbiamo ricostruirlo.
>Questa situazione molte volte, e=92compensata con lo
>sforzo solidale delle assemble popolari degli studenti
>e di altre organizzazioni danno vita a feste per gli
>operai in sciopero. Partendo da queste valorose
>esperienze e=92 necessario superare le iniziative
>parziali e centralizzare il tutto in un fondo per lo
>sciopero nazionale che possa aiutare tutti i compagni
>che ne hanno bisogno per rafforzare le lotte in
>qualsiasi parte del paese.Questa cassa nazionale di
>resistenza, controllata da una commissione di membri
>delegati dalle imprese occupate, appoggiandosi alle
>assemblee popolari e agli studenti solidali, dovra=92
>realizzare collette massicce nazionali e
>internazionali, stampare buoni di solidarieta=92,
>organizzare grandi feste e altri eventi per trovare i
>fondi necessari.
>3) CONTROLLO OPERAIO E L=92ESPROPRIAZIONE.
>IMPRESA CHE CHIUDE: OCCUPARLA E METTERLA IN PRODUZIONE
>
>a) Lanciare una campagna nazionale perche=92 tutte le
>fabbriche e le imprese chiuse o minacciata di
>chiusura, sospensione o licenziamento massiccio dei
>lavoratori, siano occupate e messe in produzione.
>Diffondere questa proposta, nella prospettiva di
>riaprire, sotto gestione operaia le 1.200 imprese che
>i padroni hanno chiuso, scaricando la crisi sui
>lavoratori.
>b) proponiamo ai compagni che sono in cooperativa,
>alcuni metodi di lotta comune, e la preparazione di
>giornate di mobilitazione nazionale per: esigenza di
>espropriazione di qualsiasi fabbrica che chiude, che
>si metta a produzione con la totalita=92 dei lavoratori
>e con prestiti statali a fondo perduto. Che queste
>fabbriche si organizzino in una rete di fabbriche a
>controllo operaio alle quali lo stato compri la
>produzione in funzione delle necessita=92 sociali, che
>facilitino le assunzioni e che garantiscano i salari.
>Abbiamo bisogno di combattere uniti per una banca
>statale unica che riorganizzi il sistema dei crediti
>in funzione delle necessita=92 di lavoratori e del
>popolo.
>c) Brukman e Zanon continueranno a produrre sotto
>amministrazione operaia e continueranno a battersi per
>la statalizzazione gratuita di qualsiasi fabbrica che
>chiuda o licenzi massicciamente. La nostra domanda e=92
>diretta ai lavoratori concentrati nelle principali
>risorse dell=92economie nazionali e per questi
>auspichiamo la restatalizzazione sotto amministrazione
>dei lavoratori delle imprese privatizzate come quelle
>delle ferrovie, del petrolio, del gas, della luce, dei
>telefoni, dell=92acqua.
>d) Ribadiamo che la nostra e=92una lotta per il lavoro.
>Per questo cominciamo con il difendere tutti i posti
>di lavoro delle imprese occupate, e lottiamo per
>aumentarli, come si e=92 cominciato a fare nella Zanon,
>con l=92impiego di dieci compagni dei movimenti di dei
>disoccupati di Neuquen. Il nostro obbiettivo e=92
>abbattere la disoccupazione in unione con i movimenti
>piqueteros, e per questo esigiamo anche un piano di
>opere pubbliche sotto il controllo degli operai.
>Ribadiamo la decisione presa nel primo incontro di
>aprile, di opporci alla partecipazione nei Consigli
>Consultivi, in quanto sono organismi del governo,
>della burocrazia sindacale e dei soliti avvoltoi
>politici.
>
>4)SULLA COORDINAZIONE NAZIONALE
>a)Per la decisione presa dal Plenario Regional de la
>Coordinadora del Alto Valle,
>e per le pressioni che stiamo facendo dalla Zanon e
>dalla Brukman, proponiamo una riunione nazionale dei
>movimenti piqueteros, delle assemblee popolari, delle
>fabbriche occupate, sindacati combattivi e movimento
>studentesco combattivo per discutere un piano di lotta
>in comune e organizzare democraticamente una prossima
>assemblea o congresso dei lavoratori occupati e
>disoccupati in lotta.
>b)Per questo, proponiamo che questo incontro elegga
>una commissione rappresentativa che si rapporti
>nell=92immediato con tutti i settori combattivi in
>lotta, cominciando dall=92interbarriale della capitale e
>della Gran Buenos Aires, e dai compagni del Bloque
>Piquetero.
>In caso di non poter concretizzare una convocatoria e
>una preparazione comune dell=92Interbarrial delle
>assemblee delle organizzazione piqueteros e delle
>fabbriche occupate, ad un congresso nazionale
>unitario, che una delegazione di questo incontro
>nazionale partecipi alla ANT (Associacion Nacional de
>Trabajadores) del 28 settembre convocate dal Bloque
>Piquetero, per insistere nuovamente nell=92appello
>unitario e democratico.
>c)Indipendentemente da come evolvano le istanze di
>coordinazione nazionale risolviamo di fare pressione
>per formare coordinamenti regionali in tutto il paese,
>seguendo l=92esempio della Coordinadora Del Alto Valle,
>con occupati e disoccupati, e sviluppando un piano
>unico di rivendicazione delle fabbriche e delle
>imprese, assemblee popolari e movimenti piqueteros.
>Allo stesso tempo esigiamo che i sindacati e le
>centrali operaie rompano la tregua, con i governi
>servi dell=92FMI.
>d) Confermiamo la lotta per preparare uno sciopero
>generale attivo, con picchetti, corte de ruta, e
>occupazione dei posti di lavoro, per continuare la
>lotta iniziata il 19 e il 20 dicembre, fino a tirar
>giu=92 Duhalde e i governanti tutti. Que se vayan
>todos!!
>5)PIANO DI LOTTA
>a) Preparare le giornate nazionali di mobilitazione a
>difesa delle imprese occupate, esigendo che vengano
>visionati tutti progetti presentati dai lavoratori,
>con le modalita=92 che ogni stabilimento ha adottato,
>per l=92espropriazione di ogni fabbrica che chiude e per
>i prestiti a fondo perduto dello stato.
>Successivamente e d=92accordo a quanto deciso dai
>lavoratori di ogni impresa, proponiamo:
>il 12 settembre, data da confermare, una
>manifestazione nella Capitale Federale con i compagni
>di Grissinopoli e Brukman, se possibile
>contemporaneamente con una grande manifestazione in
>Neuquen, per l=92espropriazione della Zanon insieme alla
>Coordinadora de Ocupados e Desocupados del Alto Valle.
>
>il 21 settembre giorno della salute: appaoggio alla
>giornata di lotta a Coordoba proposta dai compagni
>della clinica Junin, a difesa della salute e del
>lavoro.
>b) Proponiamo di formare una commissione nazionale a
>difesa della Zanon e delle imprese occupate,
>convocando personalita=92 politiche, diritti umani e
>della cultura, dell=92arte per ottenere l=92appoggio
>popolare piu=92 ampio possibile alla causa operaia e
>alla nostra lotta indipendente.
>c) Lanciare una campagna nazionale per promuovere in
>tutto il movimento operaio la rimozione da ogni
>incarico sindacale, dei vecchi corrotti dirigenti
>delle centrali operaie burocratiche, e il loro
>rimpiazzo con compagni onesti e combattivi, eletti dai
>lavoratori. Lottiamo per il recupero dei delegati e
>delle commissioni interne che integrino e uniscano in
>ogni impresa lavoratori fissi e precari, e che si
>appoggino alla democrazia diretta delle assemblee di
>base. Necessitiamo di queste nuove organizzazioni per
>lottare contro i licenziamenti, per l=92aumento generale
>dei salari adeguati al caro vita, per il controllo
>operaio delle grandi imprese industriali, cominciando
>con l=92apertura dei libri contabili. Lottiamo per
>l=92indipendenza delle organizzazioni operaie dai
>partiti e dai padroni.
>d) Il 26 settembre, a tre mesi dall=92assassinio di
>Kosteki e Santillan, si terr=E1 una giornata
>commemorativa nelle imprese occupate, appoggiando le
>azioni che realizzeranno i movimenti piqueteros.
>e) Preparare azioni di difesa dei delegati combattivi
>perseguiti dai padroni, come succede a Pepsico Snacks
>di Florida, Provincia di Buenos Aires.
>f) Preparare azioni di difesa, appoggio e solidariet=E1
>con le occupazioni realizzate dalle assemblee popolari
>e contro le intimidazioni e persecuzioni degli
>assembleisti.
>6. SULLA SITUAZIONE POLITICA
>Poniamo all=92attenzione delle assemblee di base delle
>fabbriche occupate la risoluzione della Seconda
>Assemblea Interbarrial Nazionale, che ha votato il
>rifiuto della trappola delle false elezioni convocate
>da Duhalde e la lotta per l=92Assemblea costituente
>libera e sovrana. Questo =E9 uno degli obbiettivi dello
>sciopero generale attivo fino a che se ne vada Duhalde
>e tutti gli altri e per imporre le nostre lotte, nella
>prospettiva del governo dei lavoratori.
>7. INVITO
>Il periodico =93Nuestra Lucha=94, votato nel primo
>incontro di aprile e prodotto dagli operai di Brukman
>e Zanon, metter=E1 in rete una pagina web con una
>sezione speciale sulle fabbriche occupate. Il secondo
>incontro nazionale delle fabbriche occupate e
>associazioni in lotta invita a inviare l=ED le
>informazioni perch=E9 siano diffuse nel nostro paese e
>nel mondo.
>Tuesday October 08, 2002 at 09:34 PM <mailto:>Gli
>operai della Zanon sono ancora sotto assedio, la notte
>e` passata tra una provocazione e l`altra, ma alla
>fabbrica, si continua a produrre.
>Montes, il leader del sindacato indipendente
>ceramista, appartenente all-organizzazione peronista
>della CGT, ed una altra cinquantina di persone sono
>ancora accampati dall-altro lato della strada della
>Zanon.
>Questo assedio parte dalla presunta rivendicazione di
>giustizia del sindacato, che colpevolizza gli operai
>della Zanon di tenere 150 famiglie nella strada,per
>l`occupazione della fabbrica.
>Chiedono lo sgombero e l-ispezione interna, e il
>riavvio della fabbrica da parte della famiglia Zanon,
>che porterebbe alla disoccupazione i 270 operai che a
>oggi lavorano nella fabbrica.
>In realta`, tra le file di Montes ci saranno dieci ex
>ceramisti, tutti appartenenti alla burocrazia della
>CGT, il resto sono ragazzi reclutati nei barrio piu`
>poveri che per venti pesos`, sono disposti anche a
>sparare.
>E` una settimana, dopo il corteo che mercoledi` scorso
>a festeggiato per le strade di Neuquen un anno di
>occupazione della fabbrica, che Montes tine sotto
>pressione gli operai della Zanon.
>Mercoledi` e giovedi` sotto assedio, venerdi` minacce
>agli operai e alle loro famiglie, due aggressioni
>fisiche a due giornalisti e minacce a un media
>attivista di indymedia Argentina.
>Ieri di nuovo sono tornati a d accamparsi davanti alla
>fabbrica. Durante la notte sono state fatte molte
>provocazioni.
>La polizia in tutto questo ha trascorso la notte
>accampata per "visionare", ossia per garantire alla
>CGT di portare avanti la sua azione di disturbo, che
>punta a interrompere la vendita e a mettere tensioni
>tra gli operai, per minare all`interno una realta` che
>in questo anno di lotta ha trovato proprio nella sua
>unita` una dell sue forze maggiori.
>Per ora la fabbrica rimane aperta e in produzione,
>spostando la vendita nel centro di Neuquen, e grazie
>all`aiuto di tutte le associazioni e organizzazioni,
>dai diritti umani all-MTD, che solidarizzano sia con
>la presenza fisica che facendo pressioni sulle
>istituzioni con la lotta degli operai della Zanon.
>Questo inoltre e` funzionale al far salire la
>tensione, in previsione dell`udienza del 15 di
>ottobre, dopo la famiglia Zanon, presentera`
>ufficialmente un progetto per la riapertura della
>pianta.
>Dal canto nostro, continueremo in questi giorni a fare
>quello che abbiamo sempre fatto, non permettendo a
>nessuno di impederci, con delle minacce, di fare
>dell-informozazione libera