Quanto all'assenza dei DS al corteo del 13, Carlo Salvemini dichiara alla
stampa, dopo le essenziali valutazioni sul traffico in quella giornata, di
non essere stato invitato dal LSF, dichiara di aver potuto leggere il
documento solo durante il corteo e che comunque non ritiene i cpt dei luoghi
di detenzione e, forse, solo sulla Bossi Fini ha qualche consonanza col
movimento ritenendola "un po' eccessiva".
Ebbene sappiate che Carlo Salvemini è iscritto da sempre alla nostra lista e
non è mai andato in bouncing (ha quindi sempre ricevuto i nostri messaggi!).
Quindi sa tutto dei nostri movimenti e ha letto il documento non appena è
stato semplicemente concepito, nonchè poi elaborato ed approvato
dall'assemblea, a cui pure avrebbe potuto partecipare (essendo stata
pubblica e convocata tramite la ml).
Il movimento non ha "invitato" nessuno, caro Salvemini! Chi ha sentito il
dovere morale e politico di esserci c'è stato!
"Il dialogo col sf deve essere sempre praticato", dice ancora Salvemini,
ma - aggiungo io -
tranne che nelle forme tradizionali (a voce, tramite mailing list,
telefonate, con la partecipazione alle riunioni, ecc.)
Forse dobbiamo attendere i piccioni e/o segnali di fumo da via Balbo?
La necessità oggi di essere in piazza non prevede di esservi invitati con
raccomandate con ricevute di ritorno!
I partigiani non furono convocati sulle montagne con la posta prioritaria.
Sentirono da sé il bisogno di esserci!
Chi, pur facendo politica in questa e dichiarandosi di sinistra, dai
senatori, ai segretari, ai militanti, era assente evidentemente considera la
legislazione esistente positiva e non è per nulla allarmato dall'appena
approvato Piano di Allerta e Reazione Rapida contro l'immigrazione, ritiene
i cpt degli alberghi accoglienti ecc..
Meglio non aver avuto, pertanto, la sua adesione.
Forse riusciremo a costruire un mondo diverso, compagni, poi gli manderemo
una lettera e inviteremo anche lui/loro!