[Cerchio] Fw: [Fili]OLTRE IL CONFLITTO. DALLA MEDIAZIONE ALL…

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Autor: Pkrainer
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Asunto: [Cerchio] Fw: [Fili]OLTRE IL CONFLITTO. DALLA MEDIAZIONE ALLA RELAZIONECOSTRUTTIVA
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From: "out" <out.out@???>
To: <fili@???>
Sent: Sunday, November 17, 2002 12:38 PM
Subject: [Fili]OLTRE IL CONFLITTO. DALLA MEDIAZIONE ALLA
RELAZIONECOSTRUTTIVA


> da la nonviolenza e' in cammino n. ????
>
> ve lo inoltro perche' e' di quegli scritti che considero risposte

sbagliate
> a domande ben formulate, quindi che mi suscitano un certo interesse. se lo
> cestinate dopo due paragrafi non mi offendo ...
>
>
> 9. LIBRI. IN LIBRERIA "OLTRE IL CONFLITTO. DALLA MEDIAZIONE ALLA RELAZIONE
> COSTRUTTIVA" DI MARIA MARTELLO
>
> "Due sorelle avevano un'arancia. Entrambe pretendevano l'intera arancia e
> avevano le loro ragioni per volerla: il litigio appariva inevitabile. Alla
> fine divisero a meta' la loro arancia. La maggiore, irritata, bevve una
> mezza spremuta e butto' via la buccia. La minore, ancora piu' stizzita,

uso'
> la sua mezza buccia per fare una insipida torta e butto' via il succo che
> non la interessava. Avessero parlato, avrebbero scoperto di poter avere
> un'intera spremuta e un'intera buccia con cui preparare un'ottima torta".
> In molti casi, conflitti apparentemente insanabili coinvolgono aspetti

assai
> diversi. La mediazione in caso di conflitto non equivale a cercare

insipidi
> compromessi in cui entrambe le parti si sentono, in parte, perdenti.
> E' un'arte che fa appello all'intelligenza emotiva, una modalita' fatta di
> ascolto, di riformulazione dei termini del conflitto, di comprensione

delle
> reali motivazioni delle parti in causa. Si tratta di una disciplina
> indispensabile in ambito giudiziario, nel counselling familiare, in

azienda,
> a scuola, in psicoterapia.
> Comprendere e superare un conflitto spesso permette di rinnovare e
> migliorare una relazione. Molto meglio che andare freddamente d'accordo.
> Questo libro e' un testo sulla mediazione e sulla risoluzione dei

conflitti
> che tratta anche della nostra vita, delle nostre scelte e delle nostre
> emozioni ed anche di tecniche professionali; che indica delle opportunita'
> concrete per la formazione personale.
> Il conflitto ci interpella sulla capacita' che abbiamo di relazionarci con
> gli altri e ci svela insieme l'autenticita' o la falsita', la profondita'

o
> la superficialita' del rapporto con noi stessi. Crescere nella competenza
> relazionale ed emotiva significa potenziare la nostra capacita' di

modulare,
> di sviluppare tale rapporto in vista del nostro benessere. La vita degli
> esseri umani e' costantemente segnata da laceranti conflitti, tra

comunita',
> popoli, singole individualita'. Gli esseri umani precipitano nei conflitti
> di continuo e non sempre ne sono del tutto evidenti le ragioni. Ma nei
> conflitti si puo' anche trovare una via d'uscita e cio' mostra che gli
> esseri umani sono sempre nelle condizioni di trovare delle soluzioni.

Certo
> non tutti i conflitti trovano soluzione, ed accade che, talvolta, diano
> luogo a dinamiche distruttive endemiche; accade pure, pero', che essi
> attivino dinamiche creative, che ampliano le possibilita' di azione.
> Il libro invita a considerare il conflitto non a valle ma a monte,

evitando
> che si cada sempre nella preoccupazione che, un esempio fra tutti,
> l'emergenza di un reato efferato crea, ma si sappia intervenire sulle

prime
> avvisaglie di malessere.
> Inoltre, come dice l'autrice: "chi e' nel disagio non puo' aiutare
> compiutamente l'altro ad evolvere dal disagio. Il conflitto attiene alla
> vita di tutti quindi ciascuno, secondo la proposta del libro, e' bene che

si
> occupi della propria crescita e vita. L'attenzione 'di mettere a posto' se
> stessi diventa un modo di diventare idonei a 'mettere a posto' gli altri".
> Assumendo come dato il conflitto non e' allora sufficiente mediarlo al

solo
> scopo di limitarlo, ma e' necessario trasformarlo in relazione

costruttiva,
> incentivazione e sviluppo delle diverse soggettivita'.
> Mediare un conflitto quindi non significa solamente cercare un accordo fra
> le parti - certo anche questo - ma significa soprattutto permettere alle
> parti in causa di scoprire le ragioni profonde dei propri atti. Mediare
> significa fare comprendere alle parti in causa le ragioni delle loro
> incomprensioni, suggerire le vie e soprattutto gli atteggiamenti mentali
> idonei ad eliminarle.
> Cio' comporta che gli individui divengano capaci di raggiungere gli strati
> profondi della loro mente ove si generano gli affetti e si scatenano le
> passioni, che portino alla parola il non detto della loro coscienza, mai
> emerso per ignoranza di se' o tenuto nascosto per troppo pudore se non
> addirittura per vergogna. Non e' facile imboccare questo cammino da soli.

E'
> allora opportuno e spesso necessario che vi siano persone che aiutino chi

ne
> ha bisogno. Il compito del mediatore, in questo caso e' quello della

guida,
> ovvero di avviare chi ha sbagliato su una nuova via, di dargli una mappa

di
> orientamento, ma soprattutto e' quello di tessere intorno a lui una rete

di
> relazioni che ne evitino il misconoscimento.
> Senza il riconoscimento degli altri non e' possibile alcuna autentica
> consapevolezza, nessun superamento dell'impasse emotivo e relazionale. Il
> mediatore, figura di alto profilo professionale e di rigorosa formazione,
> funge da "specchio" delle parti confliggenti, e modulando gli spazi del
> confronto e i tempi dell'attesa e del silenzio, avvia fra le parti una
> rinnovata capacita' di ascolto e favorisce l'assunzione di responsabilita'
> personale.
> Mediare significa aiutare a portare alla luce le ragioni che spingono gli
> uomini a confliggere fino a danneggiarsi reciprocamente, significa

attivare
> relazioni nuove e inauguranti.
> L'autrice non si limita solo ad esporre la tecnica della mediazione, ma

pone
> anche attenzione al senso che tale metodologia puo' avere. Il conflitto
> viene approcciato in un'ottica sistemica: i diversi ambiti di

applicazione,
> le diverse figure che interpella mostrano senza ombra di dubbio che un
> conflitto non e' soltanto di chi lo vive in prima persona, ma di tutti
> quelli che direttamente vengono coinvolti e della societa' tutta.
> Sono questi i temi che Maria Martello, psicologa, pedagogista, giudice
> onorario presso il Tribunale dei Minori di Milano, affronta nel volume.
> Indaga sui conflitti, ne esplora con efficacia le ragioni psicologiche e
> sociali che li generano a partire dalle quali disegna la natura e il

compito
> della mediazione, ne considera alcune applicazioni concrete in ambito

penale
> ed educativo, delle relazioni interpersonali, familiari e sociali, ambiti
> nei quali l'autrice ha maturato una lunga esperienza. Si avanzano, infine,
> alcune ipotesi di formazione per la gestione delle relazioni.
> *
> Maria Martello, laureata in filosofia presso l'Universita' Cattolica del
> Sacro Cuore di Milano, psicologa e pedagogista, dal 1993 ricopre, su

nomina
> del Consiglio Superiore della Magistratura, la carica di giudice onorario
> presso il Tribunale per i Minorenni di Milano. Esperta negli interventi di
> formazione, con una ventennale esperienza di insegnamento nella scuola
> secondaria, dal 1980 si occupa per conto del Ministero dell'Istruzione,
> dell'Universita' e della Ricerca (gia' Ministero della Pubblica

Istruzione)
> di progetti di aggiornamento dei docenti. Ha fatto parte della Commissione
> di studio, istituita dal Ministero, per la revisione dei programmi di
> educazione civica nelle scuole di ogni ordine e grado. Nel 1998 ha ideato

un
> percorso nuovo di formazione, applicabile in contesti diversi e a fasce
> d'eta' varie, denominato "L'intelligenza emotiva: dal conflitto alla
> relazione costruttiva", gia' sperimentato sul territorio nazionale in

ambito
> scolastico e professionale. Specializzata nella pratica della mediazione

per
> la risoluzione pacifica del conflitto e della negoziazione, ha

perfezionato
> la sua formazione e preparazione con i piu' prestigiosi esperti italiani e
> stranieri di tale metodo. Conduce stage di formazione alla mediazione
> scolastica, penale e sociale, ed e' docente all'interno di master in
> psicologia scolastica e mediazione familiare rivolti ad avvocati,

dirigenti,
> psicologi e pedagogisti. Ha partecipato all'elaborazione del Progetto per
> l'istituzione dell'Ufficio di Mediazione Penale di Milano e fa parte della
> sua equipe fin dal momento della sua costituzione.
>
> [Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa presentazione editoriale di un
> nuovo, utile libro; Maria Martello, l'autrice del volume, e' una nostra
> interlocutrice e cara amica (per contatti: mariamartello@???)]
> E' in libreria in questio giorni il nuovo lavoro di Maria Martello, Oltre

il
> conflitto. Dalla mediazione alla relazione costruttiva, McGraw-Hill,

Milano
> 2002, pp. 261, euro 21. Il volume e' cosi' strutturato: Presentazione di
> Salvatore Natoli; Prefazione; parte I. Superare il conflitto: 1. Andare
> oltre il conflitto; 2. Quando il malessere si fa malattia; 3. La
> comunicazione empatica; parte II. La gestione del conflitto: 4. La

gestione
> pacifica del conflitto; 5. Il mediatore; 6. La tecnica della mediazione:
> attenzioni preliminari; parte III. Ambiti di applicazione: 7. Gli ambiti

di
> applicazione; 8. La mediazione penale; 9. La mediazione scolastica; 10. Un
> progetto operativo; parte IV. La relazione non conflittuale: 11. La
> relazione non conflittuale; 12. La relazione in ambito lavorativo; 13. La
> relazione in ambito scolastico; 14. La relazione nella coppia; 15. La
> relazione con i figli; parte V. La formazione: 16. La formazione per saper
> gestire la relazione; Conclusioni.
> *
>
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