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DICHIARAZIONE CONGIUNTA PER LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO =
DELL'IMMIGRAZIONE CLANDESTINA E DEL TRAFFICO DI ESSERI UMANI NELL' AREA =
ADRIATICA E IONICA =20
=20
=20
I Rappresentanti di Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, =
Repubblica Federale di Jugoslavia, Grecia, Italia, Slovenia insieme ai =
Rappresentanti di Bulgaria e FYROM, riuniti a livello di Ministri =
dell'Interno e dell=92Ordine Pubblico, o loro delegati, alla presenza =
del Ministro per i Rifugiati, l=92Immigrazione e l=92Integrazione di =
Danimarca, Presidente di turno dell'UE, e del Rappresentante del =
Commissario dell'Unione Europea per la Giustizia e gli Affari Interni,
riunitisi a Lecce il 13 novembre 2002 su invito della Presidenza =
italiana dell=92Iniziativa Adriatica e Ionica allo Scopo di adottare =
pi=F9 incisive modalit=E0 di prevenzione e contrasto dell'immigrazione =
clandestina e del traffico di esseri umani;
ribadendo la loro adesione ai principi ed alle norme enunciati =
nella Carta delle Nazioni Unite ed agli strumenti internazionali per la =
tutela dei diritti dell=92uomo;
consapevoli del fatto che una pi=F9 intensa cooperazione regionale =
contribuisce a promuovere la stabilit=E0 politica ed economica ed a =
favorire il processo di integrazione tra i Paesi interessati;
determinati nel prevenire e contrastare, nell=92area Adriatica e =
Ionica, l=92immigrazione clandestina ed il traffico di esseri umani, che =
rappresentano un elemento di instabilit=E0 e di insicurezza per l'area e =
per l'intera Europa;
evidenziano che l'immigrazione clandestina ed il traffico di =
esseri umani costituiscono tuttora un fenomeno che minaccia nei bacini =
dell'Adriatico e dello Ionio, il mantenimento di un'area di stabilit=E0 =
e di crescente prosperit=E0, al riparo da attivit=E0 illegali che =
provocano alle collettivit=E0 della regione sofferenze umane, danni =
sociali ed economici e minacce alla sicurezza;
richiamano le conclusioni delle precedenti riunioni tenutesi nel =
quadro dell=92iniziativa Adriatica e Ionica a Bari, Ancona, Roma e =
Corf=F9, concordando sulla necessit=E0 che tali conclusioni debbano =
avere un incisivo seguito operativo;
richiamano altres=EC gli strumenti di cooperazione pi=F9 ampia in =
materia:
=95 i Protocolli aggiuntivi alla Convenzione delle Nazioni =
Unite contro il crimine organizzato transnazionale volti a prevenire, =
reprimere e perseguire il traffico di persone ed a combattere il =
contrabbando di migranti per via terrestre, aerea e marittima;
=95 le conclusioni del Consiglio Europeo di Tampere che hanno =
espressamente citato l=92importanza di una cooperazione regionale degli =
Stati interessati per lo sviluppo e la sicurezza dell'area;
=95 le successive iniziative nel quadro dell'Unione Europea con =
particolare riguardo al piano globale per la lotta all'immigrazione =
clandestina e alla tratta di esseri umani;
esprimono la volont=E0 di rendere sempre pi=F9 stretta ed efficace =
la collaborazione tra i rispettivi Paesi al fine di ridurre al massimo =
il fenomeno del1=92immigrazione clandestina e la tratta di esseri umani.
A tal fine, i Paesi partecipanti concordano di dare efficace =
applicazione al Memorandum of Understanding consegnato durante la =
riunione di esperti che si =E8 tenuta a Roma il 21 dicembre 2000 che =
prevede, tra l'altro, l=92attuazione di un Piano di =93allerta e =
reazione=94 a livello regionale per il contrasto all'immigrazione =
clandestina.
I Paesi partecipanti, nell=92approvare l'allegato Piano di Azione, =
ribadiscono l=92impegno a conf=E8rirgli piena applicazione attraverso =
specifici Accordi bilaterali o multilaterali e fatta salva la loro =
legislazione nazionale, sottoponendone altres=EC i risultati a =
periodiche verifiche sull=92efficacia raggiunta, al fine di realizzare =
una valida politica di prevenzione e contrasto dell'immigrazione =
clandestina e dei reati ad essa connessi.
Lecce, 13 novembre 2002
PIANO D' AZIONE
Al fine di rendere pi=F9 efficace il contrasto e la lotta =
all'immigrazione clandestina si concorda sull=92adozione delle seguenti =
modalit=E0 operative;
- Attribuzione alla Presidenza di turno dell'Iniziativa Adriatica =
e Ionica dell=92impegno a monitorare periodicamente lo stato d=EC =
applicazione del Memorandum of Understanding consegnato durante la =
riunione di esperti, che si =E8 tenuta a Roma il 21 dicembre 2000
- Puntuale applicazione degli accordi di riammissione gi=E0 =
esistenti ed inizio di negoziati per la definizione di nuovi accordi di =
riammissione e di cooperazione di polizia tra gli Stati aderenti =
all'iniziativa e con i Paesi terzi limitrofi o
di consolidata origine o transito dei flussi di migrazione =
clandestina
- Adozione d=EC procedure per la sollecita identificazione ai fini =
del rimpatrio dei cittadini degli Stati dell'Iniziativa, rintracciati in =
posizione irregolare sul territorio degli altri Paesi aderenti.
- Adozione di iniziative concrete mediante consultazioni rapide =
tra gli Stati aderenti per l'organizzazione di unit=E0 miste di =
personale di polizia degli Stati interessati, per la vigilanza ed il =
controllo delle frontiere terrestri anche attraverso modalit=E0 di =
pattugliamento congiunto, nonch=E9 mediante scambio di personale d=EC =
polizia di frontiera nei porti ed aeroporti maggiormente interessati da =
rilevanti flussi di immigrazione irregolare, attraverso specifici =
Accordi bilaterali o multilaterali e fatta salva la loro legislazione =
nazionale
- Adozione, fatta salva la legislazione nazionale, di iniziative =
concrete per il pattugliamento congiunto ai fini di contrasto =
dell'immigrazione clandestina via mare, laddove necessario, e attraverso =
specifici Accordi bilaterali o multilaterali, nonch=E9 valutando le =
attuali possibilit=E0 per il rinvio dei natanti utilizzati per =
l=92illecito traffico nei porti di provenienza.
http://www.mininterno.it/
13/11/2002 =20
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