[Cerchio] Fw: [movimento] [Contropotere] Torino: Sabato 16 n…

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著者: Pkrainer
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題目: [Cerchio] Fw: [movimento] [Contropotere] Torino: Sabato 16 nov. corteo contro gli integralisti cattolici del movimento per la vita
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To: <fat@???>
Sent: Thursday, November 14, 2002 12:11 AM
Subject: [movimento] [Contropotere] Torino: Sabato 16 nov. corteo contro gli
integralisti cattolici del movimento per la vita


> Cari compagni,
>
> sabato 16 novembre alle ore 15 dal ponte Mosca (corso Giulio Cesare angolo

lungo Dora Napoli) si terrà un corteo contro il "movimento per la vita".
> Il corteo terminerà di fronte al Valdocco dove gli integralisti cattolici

di Casini in compagnia del ministro della sanità Sirchia e del presidente
della RAI Baldassarre (lo stesso che, in qualità di presidente della Corte
Costituzionale dichiarò che l'aborto non era un diritto) saranno riuniti a
convegno. Un convegno nel quale si programmeranno le prossime mosse contro
la libertà delle donne.
> La Fai di Torino sarà presente al corteo con un proprio spezzone.
> Per ulteriori informazioni di seguito trovate un volantino dell'assemblea

femminista e un articolo che comparirà sul prossimo numero di UN.
> Giovedì sera (dopo le 21,15) ci trovate in sede in corso Palermo 46 per la

consueta riunione.
> Per ulteriori info: 011 857850 338 6594361
> Federazione Anarchica Torinese
>
> CI CHIAMANO ASSASSINE
> ASSASSINI SONO LORO
> Dal 15 al 17 Novembre i cattolici integralisti del Movimento per la Vita

terranno a Torino il XXII Convegno Nazionale dei Centri e Servizi di aiuto
alla vita, che, ancora una volta, con il patrocinio del Comune, della
Provincia e della Regione, avrà lo scopo di:
> * attaccare il diritto delle donne all'autodeterminazione sul proprio

corpo e alla libertà di scelta in tema di maternità; principi che le donne
hanno affermato con anni di lotte e che sono stati parzialmente recepiti con
l'approvazione della legge 194 del 1978, che consente l'aborto gratuitamente
nelle strutture pubbliche entro 3 mesi dal concepimento.
> * legittimare e diffondere all'interno della società e nei mezzi di

comunicazione una falsa ed ipocrita "cultura della vita" , che riconosce
alla donna esclusivamente la funzione di "incubatrice" , senza tener conto
del contesto sociale, economico, psicologico e relazionale in cui la donna
vive. In quest'ottica si spiega la presenza in occasione del convegno del
sociologo Franco Garelli, docente dell'università di Torino e soprattutto
del presidente della Rai Baldassarre, personaggio già noto per essersi
espresso a favore di una decisa revisione della legge 194 e contro il
diritto d'aborto quando ricopriva la carica di presidente della Corte
Costituzionale.
> * insinuarsi all'interno delle strutture pubbliche, consultori ed ospedali

in primo luogo, attraverso l'attività di volontariato apparente dei Centri
di aiuto alla vita (CAV) , finanziata in realtà da stato e chiesa, e
approfittando del progressivo smantellamento dei servizi pubblici. Mentre
vengono tagliati i posti letto, ridotte le risorse economiche e
professionali, ridimensionate drasticamente le prestazione di cura a
vantaggio del privato, il ministro della sanità Sirchia, partecipando a
questo convegno , legittima l'ingresso dell'associazionismo integralista
cattolico nella gestione della salute della donna. Del resto proprio in
questi giorni, è lo stesso Sirchia, in pieno accordo con l'arcivescovo
Paletto, con i fascisti di Forza Nuova e con gli esponenti cattolici del
centrosinistra e centrodestra , ad essersi apertamente schierato contro la
sperimentazione della pillola RU 486, che consente l'aborto chimico in
alternativa a quello chirurgico.
>
> Dietro la vetrina del convegno, con le sue pretese pseudo scientifiche,

sociali, culturali e persino artistiche (sono previsti concerti e mostre!),
il Movimento per la vita agisce ogni giorno, concretamente, da anni contro
le donne.
>
> Organizzano convegni nelle scuole in cui mostrano a studenti ed insegnanti

fotografie di feti di qualche mese spacciandoli per embrioni di poche
settimane, raccolgono firme nelle parrocchie contro la legge 194,
demonizzano i metodi contraccettivi predicando astinenza e castità e
promuovendo l'uso di anticoncezionali altamente insicuri.
>
> All'interno dei reparti ospedalieri esercitano vere e proprie violenze

psicologiche: ci chiamano assassine, si appellano ai padri, ai mariti, ai
fratelli affinché si oppongano a decisioni che solo noi possiamo prendere,
quando sono in gioco il nostro corpo e le nostre scelte sulla maternità;
avvicinano le donne in un momento difficile dal punto di vista emotivo e
psicologico, quasi alle soglie delle sale operatorie, per consegnare
volantini in cui propongono un risibile sostegno economico come alternativa
all'aborto.
>
> E' proprio a causa delle pressioni del Movimento per la vita che è stato

formalizzato all'interno della legge sulle Tecniche di Riproduzione
Assistita (Art.1), approvata alla camera, il riconoscimento giuridico
dell'embrione fin dal concepimento, vale a dire dal momento in cui lo
spermatozoo feconda l'ovulo. Garantire capacità giuridica al concepito
significa renderlo titolare di tutti i diritti fino ad oggi subordinati
all'evento della nascita, e significa sancire per legge la separazione tra
diritti della madre e diritti dell'embrione.
>
> Vogliono farci ritornare agli aborti clandestini, nelle cliniche private
>
> per chi se lo può permettere e sui tavoli delle mammane
>
> per le proletarie e le immigrate
>
> NESSUNO SPAZIO ai clerico-fascisti del Movimento per la vita
>
> LA MATERNITA' E' UNA SCELTA
> LA SALUTE E' UN DIRITTO
> MANIFESTAZIONE CONTRO GLI ANTIABORTISTI
> sabato 16 NOVEMBRE ore 15
> PONTE MOSCA
> Cso Giulio Cesare ang. Lgo Dora Napoli
> ASSEMBLEA FEMMINISTA
>
> Contro il movimento per la vita per la libertà delle donne
>
> Pensavamo che l'attacco all'autodeterminazione femminile avesse ormai

raggiunto i suoi massimi livelli: il Parlamento approva una legge infame
sulla procreazione assistita che impone a tutte la visione cattolica della
vita e che ha in totale spregio la salute della donna, negli ospedali la 194
è sempre più disattesa. Ma purtroppo il peggio sembra che non debba mai
finire.
>
> Alcune piccole considerazioni sparse:
> CONSULTORI
> I primi consultori erano nati come esperienze autogestite dalle donne per

le donne.
> Sui consultori erano piovute decine e decine di denunce. Chi li sosteneva

rischiava ogni giorno l'incriminazione per aiutare altre donne ad abortire
(allora era illegale), o ragazze giovani a vivere liberamente la loro
sessualità.
> Stato e comuni avevano poi "istituzionalizzato" questi luoghi, ma in molti

casi continuavano ad essere una forma di aiuto. Erano gratuiti e tutte vi
potevano accedere. Ora anche qui (a Milano da settembre 2001, in altre città
prima o dopo), è stato introdotto il pagamento del ticket per qualsiasi
prestazione, anche la più semplice, quale la "lettura" degli esami di
laboratorio.
> Gli unici che ancora rimangono gratuiti sono quelli cattolici, nei quali

oltre ai farmaci distribuiscono, altrettanto gratuitamente, sensi di colpa e
condizionamenti culturali.
> In molte regioni l'ingresso di questo tipo di "volontari" è sempre più

caldeggiata. Tra regioni ed associazioni di volontariato si stanno
stipulando convenzioni per la gestione dei consultori pubblici, per la
presenza negli ospedali, ecc. Le associazioni di volontariato sono però
sempre e solo quelle cattoliche, o come si autodefiniscono di "aiuto alla
vita".
> Del resto anche per l'istruzione è stata fatta, circa un mese fa da

Letizia Moratti, una proposta simile: 5 miliardi di lire per l'apertura
pomeridiana delle scuole per attività varie di formazione gestite da enti
privati: l'unico "privato" individuato, per ora, era la comunità di San
Patrignano.
>
> ABORTO
> All'ospedale Sant'Anna di Torino è stata introdotta la pillola abortiva

RU486. Questa pillola era negli anni passati stata contestata da vari gruppi
femministi perché rappresentava un fortissimo "cocktail ormonale" che veniva
"sperimentato" sulle donne, senza alcuna tutela per la loro salute. Oggi
viene utilizzata senza alcuna parola su come, dove, con il consenso di chi,
siano stati sperimentati gli effetti collaterali.
> Del resto i tempi sembrano cambiati ed anche Casini, attuale presidente

della Camera, la contesta: a dimostrazione che ogni appiglio è buono per
riaffermare un solo principio: piantiamola di pensare che aborto sia una
parola pronunciabile o, peggio ancora, pensabile.
>
> ABORTO E MOVIMENTO PER LA VITA
> Intanto l'integralista Casini non sta certo a guardare.
> Da anni, con il suo Movimento per la Vita si propone di "difendere il

diritto alla vita" ed oggi presenta il quinto rapporto per la prevenzione
dell'aborto ed organizza, nel prossimo fine settimana, a Torino, il XXII
convegno nazionale del Movimento per la vita.
> Il convegno dovrebbe parlare di maternità ed aborto: si presuppone quindi

che le relazioni siano presentate, almeno per la gran parte, dalle dirette
interessate, cioè da donne.
> Invece l'apertura e la chiusura del convegno è affidata a Casini, che

notoriamente se ne intende, tra i nove relatori in programma solo una è una
donna, gli altri otto sono uomini!
> E che uomini (o meglio sarebbe definirli esseri di sesso maschile)...
> Il card. Poletto, arcivescovo di Torino, il ministro della sanità Sirchia,

il presidente della Rai Baldassarre.
> Vale a dire: la maternità non è un campo in cui la competenza femminile ha

un valore, ma uno in cui le coscienze devono essere sottomesse (chiesa), i
corpi devono sottostare al volere dei medici (medicina), l'immaginario deve
essere condizionato (mass media), e tutto ciò attraverso "uomini che
contano".
> Un bel convegno di un movimento che movimento non è, e che difende solo un

tipo di vita, quella che è nella sua mente: di classe, elitaria, utile alla
sottomissione della donna.
> Nessuna parola sentirete dire da loro sui corpi lacerati dalle guerre,

sulle donne picchiate dai propri mariti e compagni, sui bambini distrutti da
una famiglia asfissiante. Meglio fare monumenti ai bambini mai nati, o far
insorgere sensi di colpa nelle donne che decidono di abortire. Meglio
abolire il diritto di aborto o imporre il consenso maschile, anziché
rimuovere le cause sociali che costringono le donne ad abortire.
> Però se dopo ventun convegni (pagati con i soldi di chi?) sono ancora qui

a cercare di asservire il pensiero femminile, forse le loro idee sulle donne
molta presa non hanno.
> Certo è che ancora una volta sarà necessario usare occhi, cuore,

intelligenze e far ripartire una nuova autocoscienza attraverso la quale
leggere gli avvenimenti, combattendo quel potere piramidale, gerarchico,
maschile che sempre più sta tentando di riprendere forza e controllo sulle
donne.
> Rosaria
>
> _______________________________________________
> Contropotere mailing list
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