NO AL SUMMIT DEI PAESI DELLA I.A.I. !
Il 13 novembre 2002 i Ministri dell'Interno dei Paesi della IAI (Iniziativa
Adriatico-Ionica) - Italia, Albania, Grecia, Bosnia Erzegovina, Slovenia,
Croazia, Yugoslavia, Macedonia, Turchia, Bulgaria e Danimarca - si
riuniranno a Lecce, presso il Castello Carlo V per mettere a punto "IL
PIANO DI ALLERTA E REAZIONE RAPIDA CONTRO L'IMMIGRAZIONE ILLEGALE".
Si continua a ignorare il fatto, che chi viene in Italia/Europa, quasi
sempre fugge da situazioni di assenza di diritti, povertà, persecuzioni, non
si spiegherebbe altrimenti il fatto che milioni di persone si spostano dal
sud al nord del mondo, in carrette che molto spesso affondano, quando non
vengono speronate; un incontro così composto, quindi, dovrebbe discutere di
come TUTELARE i diritti fondamentali dei migranti, si continua invece a
trattare il "problema immigrazione" solo dal punto di vista del controllo e
della repressione.
Il governo italiano, da una parte approva una legge razzista, che prende il
nome da due noti razzisti, Bossi e Fini, che restringe i canali d'ingresso
"legale" in Italia, si fonda sull'apartheid istituzionalizzato dei C.P.T.,
riduce a macchine da lavoro senza diritti e prevede l'uso della Marina
Militare per fermare gli sbarchi; dall'altra promuove ed ospita incontri
come quello del tredici a Lecce per l'"...allerta e la reazione
rapida.."!...come se non bastassero tutti i morti ammazzati dalle nostre
navi militari; la strage del canale d'Otranto su tutte...
Oltretutto l'11 novembre, scadono i termini per la presentazione delle
richieste di regolarizzazione (come prevede la Bossi-Fini), scatterà quindi
nelle prossime ore la "caccia al clandestino", in particolare in Puglia dove
si stima, come era facile prevedere, che le suddette richieste sono
nettamente inferiori al numero delle effettive presenze.
In questo stesso giorno il centro sociale coppolarossa DICHIARA la propria
disobbedienza alla Bossi-Fini accogliendo fratelli e sorelle migranti
perseguitati da un governo razzista.
E' intollerabile l'impostazione nettamente repressiva rispetto alle
politiche sui migranti,
è intollerabile che siedano a quel tavolo, Ministri di Stati come la
Turchia, la quale dovrebbe impegnarsi in primo luogo a rispettare i diritti
fondamentali in terra propria e riconoscere l'identità del popolo kurdo;
è intollerabile che ministri "europei"(o in odor d'europa) continuino a
parlare di immigrazione
solo ed esclusivamente in termini repressivi ;
è intollerabile che per l'incontro di questi 13 potenti, i quali
prenderanno decisioni senza tener conto dell'opinione delle gente, ancora
una volta debbano essere create ZONE ROSSE, zone interdette alla presenza
"civile", zone sottratte ad ogni agibilità democratica.
A Firenze, nei giorni scorsi, una moltitudine (un milione di persone), ha
affermato che UN'ALTRA EUROPA E' POSSIBILE, per questo, tutte le realtà
presenti a Firenze, che erano quelle presenti a Genova, che sono quelle che
si battono contro ogni guerra e per i diritti di tutti, hanno il dovere di
portare la propria presenza organizzata all'appuntamento del 13 novembre a
Lecce, per manifestare contro le decisioni ingiuste, prese al di sopra delle
nostre teste; stanno costruendo la discriminazione anziché l'integrazione
tra le genti, non è questa l'Europa che vogliamo!
Vogliamo l'Europa dei diritti, l'Europa dei popoli, la libera circolazione
degli individui, saremo anche a Lecce a dirlo.
c.s.o.a. coppolarossa
area della disobbedienza pugliese
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