[Cerchio] Re: [libertari] Ogg: Distruggere l'economia

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Autor: Pkrainer
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Assunto: [Cerchio] Re: [libertari] Ogg: Distruggere l'economia
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From: "ma_gius" <magius@???>



>si, si Paolo - Fourier l'ho letto. Io mi riferivo al "tuo" Fourier,

al come realizzarlo qui e subito ;-)


non é il punto di maggio forza del Fourier storico, che sembrava pensare a
una specie di Movimento Umanista ante litteram, e puntava tutto sulla forza
d'attrazione dell'Armonia, ormeggiata al fatto di non essere brutalmente
illegale, dal momento che si fonda non già sull'abolire ma piuttosto sul
dismettere.
Io quanto a me, continuo a vedere la cosa come un fatto essenzialmente
alchemico (un po' come le polverine per fare l'acqua pizzighina Alberani o
Idrolitina che esistevano quand'ero piccolo: c'era una bustina verde di
bicarbonato di sodio e una bustina rossa di acido tartarico, tu le mescolavi
e ssshhhhhh...), in cui la busta verde é un'ampia e radicale diffusione
della pratica antigerarchica, dell'autogestione, dell'autonomia, della
critica della delega e della separazione in ambiti ampi e complessi; e la
busta rossa é una circostanza esterna (tipo la crisi argentina o quella che
potrebbe presto arrivare da noi, se Tremonti mantiene ciò che promette) che
scuota la normalità e l'apatia. Genova con la pretesa delirante di creare
una città vuota dove far recitare i sosia dei potenti, sarebbe potuta essere
la bustina rossa. Ma mancava ancora una dose bastevole di busta verde, di
coscienza diffusa che ripudiasse con un'alzata di spalla i miseri militanti
dei vari social forum e altra paccottiglia, e i riaffondatori in cerca di
visibilità e tutte quelle stronzate che sono riuscite a far entrare pure una
cosa come Genova nel gran sacco dell'ideologia progressista, che merda fa di
quel che si trangugia. Quando l'alchimia si produce, e le passioni si
scatenano negli spazi lasciati liberi, e sono eccitate dalle infinite
pressioni, insieme della necessità e della libertà, allora é il momento del
monatto che, in preda alle passioni Composita, Farfallante, Cabalista, in
gara fra loro per divenire egemoni nella condotta di ciascuno, scatenano i
mille giochi possibili della soggettività. Qui liberando i prigionieri d'un
manicomio, lì inducendo gli scolari ad abbandonare le proprie galere, e a
procedere senz'altro a giocare con la storia, lì sperimentando tutte
centoventi le giornate di Sodoma, lì ancora gareggiando in sagre mirabili
della polenta e dello strascinato.
In altre parole, visto che la nostra capacità di produrre crisi é
immensamente inferiore a quella del capitalismo, che ad affamare il mondo
non gli caga il cazzo nessuno, credo che ciò che si può fare subito (ed
infatti quello faccio) sia affinare il contenuto della busta verde,
dileggiando la militanza, mettendo i bastoni fra le ruote a tante grandi e
piccole carriere politiche, invitando ciascuno, con l'esempio e con la
provocazione, a pensare con la propria testa, e a trarre le conseguenze del
proprio pensiero. Cercando di dare un segno positivo al tracollo progressivo
dell'economia e dei suoi dogmi infami, la proprietà, il lavoro, la merce, la
moneta, lo stato, il diritto. Praticando ovunque sia possibile frammenti di
ciò che ci pare buono e bello. creando i soggetti capaci di afferrare al
volo il mondo che il capitalismo sta ogni giorno di più facendo precipitare,
quando infine avrà perduto gli appigli residui.
Io credo che le cose pratiche da fare siano precisamente quello che stiamo
facendo. Ovvio, se ci pensi: se giudicassi che ne occorrono di diverse,
farei quelle, ti pare?