[Cm-crew] Disertori sull'appenino Tosco-Emiliano Zapatista!

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Autore: cm-crew@inventati.org
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Oggetto: [Cm-crew] Disertori sull'appenino Tosco-Emiliano Zapatista!
(N.B.: le seguenti note di viaggio possono servire da traccia per il=20
racconto collettivo, si possono fare modifiche e correzioni, in coda si=20
incolli pure il pezzo del pesce, ciao!)

Bologna, giovedi' 7 novembre "brumaio".

E' sera quando le unita' cicliche partite da milano in vari spezzoni si=20
raggrumano nella fredda ma accogliente citta' emilana, sbragata sui colli=20
(quanto e' vero!), cantata dal musico di Pavana.
Chi si' e sparato un Kebab volante al freddo (i duri della ciclofficina), e=
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chi invece ha approfittato per cenare degnamente (Bicig8 e' anche sinonimo=
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di enograstronomia) in una trattoria nei pressi di C.so indipendenza, a=20
base di ravioli, gnocchi e polpette il tutto annaffiato da un buon rosso=20
locale.

Parte la CM notturna da piazza del Nettuno.I Bolognesi entusiasti di tale=20
raduno ne aproffittano per fare i galletti con i 4 (Quattro) autosauri=20
presenti a quell'ora nella sonnecchiosa citta' universitaria. Per le=20
entita' cicliche milanesi pare una tranquilla pedalata notturna=20
ferragostana (a parte il freddo!), ci si gusta il paesaggio urbano si=20
respira l'aria di Zanardi, Colasanti e Petrilli. Un tentativo di formare un=
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tappo di traffico sulle circonvalle e poi via ad alzare il bicchiere della=
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staffa in via Brisighello. Le unita' cicliche si ritirano per la nanna al=20
TPO (Teatro polivalente okkupato, riscaldato la sera freddo al mattno)

Bologna, venerdi' 8 novembre "brumaio".
Stazione centrale ore 9,00. Temperatura al suolo 10=B0C , 80% UR, sole=20
pallido, assenza di vento. Altezza 54 mt sul livello del mare. (in culo=20
alle previsioni non piove!)

Un concentramento di unita' cicliche provenienti ancora da Milano (Ebbene=20
si' Frengo ha fatto sia la CM a MI che la transappenninica) Biella, e=20
Sassuolo. Ci si attarda per una colazione volante prima di scaldare i=20
muscoli e partire in 31 alle 10,00 alla volta di Sasso Marconi. Grazie alla=
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presenza di due entita' ciclciche locali riusciamo ad evitare tutto il=20
primo tratto della statale 325 impestata di traffico e la carovana si snoda=
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su una pista ciclabile golenale che confluira' su una strada privata=20
adibita al trasporto di inerti di una cava sul Fiume Reno (con passaggio di=
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grossi autosauri rombanti ad alta velocita' e polverone annesso ...). Le=20
dolci colline bolognesi ci accolgono con i primi strappi e le prime avarie=
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alle macchine a pedali. Il Team della ciclofficina si occupa di risolvere=20
tutti i casini, rigorosamente senza furgone d'appoggio, grazie al=20
presidente delle Salite e delle Discese che estrae dalla sua microscopica=20
borsetta di Etabeta pezzi di ricambio e attrezzi senza fine.

Un gruppo temerario si lancia per errore sulla statale e viene richiamato=20
sul percorso sterrato (le entita' cicliche urbane non sono abituate=20
all'assenza di autosauri e cercano sempre di ricongiungersi al kaos) che=20
prosegue in un paesaggio agreste tardo autunnale, direi quasi invernale (il=
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servizio fotografico seguira')

"A Sasso Marconi incontrammo una ragazza
che viveva sdraiata sull'orlo di una piazza
noi le dicemmo vieni dolce sar=E0 la strada
lei sfogli=F2 il fiore e poi ci disse no"

La ragazza vendittiana sapeva bene che la strada era tutta in salita ...

Superiamo quindi Sasso (124 mt) senza attraversarla ed entriamo nella=20
statale 325, da questo punto meno trafficata perche' costeggia=20
l'autostrada. L'asfalto liscio e il falsopiano scatenano la competizione le=
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medie del gruppo di testa sono da giro d'italia. In un attimo ci ritroviamo=
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a Rioveggio il contakilometri ha totalizzato un 24, l'altimetro 244 mt.

Siamo tutti fermi ad uno spaccio alimentare per la pausa pranzo, si tira il=
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collo ad una bottiglia di Rhum invecchiato 7 anni regalato la sera prima da=
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un barista bolognese dopo essere venuto a conoscenza della mitica impresa,=
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(l'altra bottiglia si e' frantumata durante la CM). Si acclama il=20
genetliaco del presidente delle salite e delle discese con un ottimo salame=
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al cioccolato preparato da Micol!

Si riparte sono le 13,00, lanciamo gli SMS agli operatori di Indymeiya per=
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il controllo della classifica sulla tappa di montagna (447 mt di dislivello=
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su 20,2 Km) , "da adesso son cazzi, non si scherza piu'!" Il plotone di=20
testa si stacca subito dal gruppo dei catrami (i nomi non si sapranno mai=20
per tutelare la loro privacy, agli occhi delle forze della noia) e vede la=
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partecipazione sin dall'inizio delle marmotte della ciclofficina Micol &=20
Giuditta, ma anche la coppia di ciclonauti di sassuolo non scherza (lei e'=
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in realta' originaria di pescara) il presidente delle salite e delle=20
discese rimane per un po' assieme al pesce in competizione poi si attarda a=
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recuperar catrami, con fare buonista e paterno.

A Lagaro (393 mt) il gruppo si ferma per una pausa, Mauro del Bicig8 e' in=
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crisi a causa del bagaglio la pinarello da corsa e' sprovvista di=20
portapacchi e mi dice: "Io non mi fermo proseguo fino a Castiglione, dillo=
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agli altri ..." da qui parte la leggenda di un uomo solo al comando.

Si riparte e la composizione del gruppo di testa rimane priva del pesce e=20
del presidente che aspettano alcune entita' cicliche in arrivo via treno=20
alla stazione. Il resto va all'inseguimento dell'uomo solo in fuga.

Frengo si perde subito dopo Creda a quota 507 mt, raccolgo la sua=20
testimonianza prima di perderlo completamente di vista: "Eh! Ohh! Devo aver=
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oliato male la catena, faccio una fatica della madonna ... appena passo=20
dalla ciclofficina ci metto piu' olio ... Oh! Ehi! mi fermo un attimo ho=20
visto dei funghi laggiu', magari ci sono anche le castagne ... arrivo=
subito!"

Lo sprint finale si sviluppa da Creda a Castiglione dei Pepoli (691 mt)=20
Mauro viene superato dal bolognese che in salita raggiunge i 20 KmH!=20
Strappa quindi per primo il traguardo il disertore di sassuolo, seguito da=
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Mauro, la compagna di Pescara e sul fotofinish a parimerito Alberto e Mario=
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col bandierone pacifista che garrisce al vento (da non utilizzare come=20
scusante per il rallentamento aereodinamico). Il gruppone di testa con le=20
marmotte della ciclofficina arriva dopo pochi minuti. Il contakilometri=20
segna 55,2.

Nella sosta al bar di Castiglione cala il sole e la temperatura scende a=20
7=B0C. Si gioca a carte e si chiacchera coi vecchi del paese, stupiti di=20
vedere tanta' giuventu' in bici sugli appennini. Pesce e il presidente=20
hanno raccolto tutti i catrami tranne due che si sono persi per strada (un=
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agronomo non rasta e il suo amico di milano). I vicentini ci contattano via=
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cellulare sono su un Eurostar tra Vicenza e Bologna, stanno commettendo=20
solo 4 effrazioni: niente biglietto, niente prenotazioni, niente=20
supplemento e bici avvolte in una coperta (similbagaglio appresso). Gli=20
comunichiamo che devono scendere alla stazione ferroviaria di S. Benedetto=
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e farsi 15 Km di salita al buio per aggiungere l'ARCI di Rasora.

E' ormai buio una splendida mezzaluna e la notte stellata fanno da=20
scenografia ai disertori dell'appennino sullo strappo finale (una salita al=
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7%! non competitiva) per raggiungere Rasora (755 mt) in mezzo ai boschi,=20
dove al piccolo circolo ARCI ci aspetta la signora Maria e i consiglieri.=20
Una calda accoglienza, il presidente non vorra' i soldi del pernottamento e=
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noi lo obbligheremo ad accettarli tesserandoci in massa al circolo. Caliamo=
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al borgo per la piu' mitica cena sul confine tra emilia e toscana: un tris=
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di primi fatti a mano tortelli burro e salvia, ragu' tagliatelle ai funghi=
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e arrosto con insalate vino a fiumi dessert. Una devastazione! A fine cena=
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ci raggiungono i vicentini che senza una goccia di sudore hanno fatto la=20
salita notturna.

(Fine prima parte. Segue)