Autore: Alessandro Data: Oggetto: [Lecce-sf] Elezioni turche: brogli e violazioni
Qualche "piccolo appunto" per l'incontro col Ministro turco...
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From: Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia
To: Undisclosed-Recipient:;
Sent: Sunday, November 03, 2002 5:06 PM
Subject: elelzioni turche: brogli e violazioni
COMUNICATO STAMPA
Violazioni da parte delle forze dell'ordine contro la popolazione kurda alle
elezioni in Turchia e in Kurdistan
Oggi, 3 novembre 2002, in occasione delle elezioni politiche anticipate, il
livello di violazioni da parte di polizia e militari contro la popolazione
kurda in Turchia e in Kurdistan ha raggiunto livelli altissimi.
Nelle città kurde di Diyarbakir, Bingol, Dersim/Tunceli, Sirnak, Hakkari,
Van, BAtman e Igdir, là dove il DEHAP (partito popolare democratico,
filo-kurdo) si prevede che possa ottenere dei risultati molto rilevanti, ma
anche in Turchia nelle città di Antalya, Mersin, Adana ed Ankara, la
popolazione non è stata lasciata libera di esprimere la propria volontà di
voto nei seggi.
Complessivamente: 72 persone sono state fermate, 23 ferite, in 43 sezioni la
popolazione è stata obbligata a votare pubblicamente ed in 40 sezioni i
rapresentanti di lista non sono stati lasciati entrare nei seggi, tutte
persone di DEHAP.
Ai rappresentanti di lista del DEHAP non è stato concesso di entrare nei
seggi e seguire le operazioni di voto
Nei luoghi suddetti di Kurdistan e Turchia, i rappresentati di lista del
DEHAP non hanno avuto il permesso di seguire lo svolgimento delle elezioni,
come apprendiamo da fonti locali. Finora, in queste città i responsabili di
lista che per legge erano in condizioni di osservare lo svolgersi della
tornata elettorale, non sono stati accettati e non gli è stato permesso di
svolgere il proprio compito.
Alcuni esempi della situazione esposta:
- a Van, località Muradye, nove mebri di DEHAP che dovevano verificare lo
svolgimento delle operaizoni di voto, sono stati feriti dalle froze
dell'ordine;
- a Batman nel villaggio di Yakitili, provincia di Gercus, i militari non
hanno lasciato svolgere il proprio compito ai rappresentnati di lista del
DEHAP, sequestrando le urne;
- a Mus-Malazgirt, zona KisilYusuf il delegato del DEHAP non è stato fatto
entrare ed è stato picchiato.
Contemporaneamente, a Diyarbakir centro, ma anche nei suoi distretti di
Cakilli, Beneklitas, Kapahidir, Alatosun, Ovabas, Uzunbahce, Haliloren,
Asagikonak e in tantissimi altri luoghi si è vissuta una situazione simile,
sarebbe impossibile fare l'eelnco delle violazioni verificatesi.
La popolazione kurda è stata obbligata a votare pubblicamente
Per quanto già a noi noto, la popolazione kurda è stata obbligata da
poliziotti e militari a votare pubblicamente. Secondo le notizie divulgate
dall'Associazione per i diritti umani di Turchia (IHD) i militari hanno
intimato ai contadini di votare pubblicamente, altrimenti, se avessero
votato per DEHAP avrebbero visto la distruzione dei propri villaggi. E'
successo questo a Siirt, zona Yolbasi Koyu, come dichiarato da IHD
attraverso un suo comunicato.
Nonostante le minacce tutte le persone che hanno voluto votare liberamente
sono poi state attaccate dai guardiani di villaggi e dai militari.
Come rivelato anche dalle numerose delegazioni internazionali di
osservatori, che si trovano sul posto, la delegaziuone francese a Igdir, le
italiane a Siirt, Bingol ma anche a Van e Sirnak i rappresentanti di lista
sono stati picchiati e insultati dalle forze dell'ordine.
Inoltre, a Diyarbakir e Mersin migliaia di persone, i cui nomi al momento
della registrazione erano stati volutamente trascritti errati, non hanno
potuto votare, non risultando sulle liste.
UIKI-Onlus
Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia
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