Hi ragione, non dobbiamo "concentrare i nostri dibattiti e manifestazioni
nello stesso luogoe negli stessi giorni" ma essere presenti anche in
quel contesto. Andare a Firenze non vuol dire attivarmi ma continuare a
restare attivo.
On Thu, Oct 31, 2002 at 04:24:51PM +0100, clochard wrote:
> Mite e intelligente Linbo,
>
> penso ke ogni generazione debba fare le sue esperienze e anke ridere dei
> propri errori!
> X la tua attuale formazione pensi ke sia giusto andare a Firenze.
> X me nn è tanto una decisione "razionale" quanto un conato di vomito, il mio
> rifiuto, intendo.
> Ho conosciuto di persona i "leaderini", ma anke la "base" delle ong,
> dell'associaz.mo ambientalista o cattolico: mi hanno sempre fatto star male.
> Pensi o no ke il corpo di ciascuno/a di noi abbia 1 sua saggezza?
> Cito a braccio Giorgio Caproni: dov'è il terreno dell'azione?/
> Dappertutto!
> Ma xkè, dunque, dovremmo concentrare i nostri dibattiti e manifestaz nello
> stesso luogo e negli stessi giorni ke hanno deciso delle teste di kazzo?
> Sbarazziamoci dei sensi di colpa x cui saremmo i duri e puri, ma eternamente
> inconcludenti. E' 1 gas nervino!
> In realtà viviamo e parliamo con 1 contesto di situazioni, di proletari,
> siamo ogni giorno distruttivi (dell'arkitettura del potere) e creativi (del
> famoso mondo possibile). A volte possiamo incartarci e invertire le
> "funzioni", ma - ti assicuro - molto meno dei burocrati ke hanno dedicato
> tutti gli anni '80 e '90 a spargere defolianti su ogni insorgenza
> antagonista.
> Cmq, ke ognuno impari a riflettere con la propria testa, vai, rifletti,
> "potenziati", anke se 6 già 1 bella forza!
>
> con affetto, enrico
>
> per cancellarsi dalla lista, andare su https://www.inventati.org/mailman/listinfo/cerchio
--
Dall'inizio di questo secolo si grida
decentramento, autonomia, e non si fa altro
che centralizzare, ammazare
le ultime vestigia di autonomia.
P.A. Kropotkin
