[Lecce-sf] Fwd: [GSF-Puglia] DOCUMENTO MANIFESTAZIONE 30 NOV…

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Autore: Antonella Mangia
Data:  
Oggetto: [Lecce-sf] Fwd: [GSF-Puglia] DOCUMENTO MANIFESTAZIONE 30 NOVEMBRE 2002
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Marco Cecalupo <marco.cecalupo@???> wrote:A: SOCIAL FORUM
Da: Marco Cecalupo
Data: Fri, 01 Nov 2002 21:12:55 +0100
Oggetto: [GSF-Puglia] DOCUMENTO MANIFESTAZIONE 30 NOVEMBRE 2002

Data: Wed, 30 Oct 2002 00:10:42 +0100

FERMIAMO LA BOSSI-FINI, I CPT E LA CRIMINALIZZAZIONE DEI MIGRANTI

Il coordinamento pugliese dei social forum, delle associazioni, dei
sindacati di base e di altre formazioni politiche, nasce per costruire
azioni e pratiche politiche in grado di ostacolare i meccanismi sempre più
evidenti di esclusione e di criminalizzazione dei migranti.

La politica escludente dei flussi migratori, già sancita dalla legge
Turco-Napolitano e da altri provvedimenti precedenti, si è ulteriormente
rafforzata con la legge Bossi-Fini che legittima, di fatto, un sistema di
apartheid sociale in tema di lavoro. Con il ³contratto di soggiorno² si
istituisce una nuova forma di schiavitù legata al nesso lavoro-permesso e
alla mercificazione degli esseri umani sempre più impediti ad emergere dalla
clandestinità.

La sanatoria, pensata parallelamente alla Bossi-Fini, è l¹altro aspetto del
meccanismo legislativo che, da una parte ³include², riducendo i migranti ad
assumere una posizione subordinata nei confronti del datore di lavoro, e
dall¹altra, esclude costruendo nuove tipologie di clandestini, i cosiddetti
³insanabili². Sull¹insanabilità viene, inoltre, costruita la
criminalizzazione dei migranti nel nesso stereotipato
clandestino-delinquente. Le politiche escludenti, inoltre, tendono a
neutralizzare e a criminalizzare anche coloro i quali tentano periodicamente
di uscire dall¹ombra, per rivendicare il diritto di esistenza. Non è un caso
che in Puglia vi siano state numerose retate nei confronti dei migranti che
parteciparono alla manifestazione del gennaio 2002 a Roma, così come è
accaduto che dei compagni migranti siano stati trasportati nei Cpt pugliesi
subito dopo la manifestazione di Genova del 2001. Inoltre la
criminalizzazione del migrante si manifesta attraverso la nascita del reato
penale di immigrazione clandestina, attraverso gli abusi di potere
esercitati durante le incursioni notturne nelle case e nei fermi da parte
dei vigili urbani.

I respingimenti, i rimpatri, i dinieghi del diritto d¹asilo si compiono
attraverso un uso esclusivamente militare delle coste pugliesi, facendo
divenire la regione Puglia ³un¹istituzione frontaliera², perennemente
immersa all¹interno delle logiche repressive dello ³stato d¹eccezione²,
esattamente come accade con la trasformazione di tutti i luoghi adibiti al
transito in apparati di cattura.

In Puglia esistono diversi luoghi di reclusione, al di là della
denominazione: regina pacis (San Foca-Lecce), restinco (Brindisi),
lorizzonte (Squinzano-Lecce), l¹aeroporto militare di Palese (Bari),
borgomezzanone (Foggia). Tra questi lorizzonte, borgomezzanone, bari-palese
funzionano da centri di ³identificazione² per richiedenti asilo, anticipando
da diversi anni la Bossi-Fini. Molti di questi, inoltre, sono
particolarmente significativi per il ³tipo di gestione².

Il centro di San Foca, a Lecce, gestito da Don Cesare Lodeserto (che,
insieme a mons. Ruppi, risulta indagato per peculato e doppia contabilità)
viene continuamente dipinto dalla stampa come un luogo di accoglienza.
Sappiamo tutti che non è così. Don Cesare Lodeserto ha partecipato a Parigi,
alla riunione internazionale indetta da monsignor Lustiger (che nel ¹96
contribuì alla cacciata dei sans papiers dalla chiesa di Saint Ambroise) in
cui si è deciso di affidare la gestione dei cpt alla chiesa cattolica e
l¹apertura di nuovi centri direttamente nei paesi da cui provengono i
migranti, per ³regolarizzarne il flusso².

Impediamo che la ³gestione umanitaria² da parte della chiesa e delle
associazioni soffochi la nascita di soggettività migranti in lotta ed il
principio di libera circolazione delle genti.

INVITIAMO TUTTI E TUTTE A COSTRUIRE LA MANIFESTAZIONE DEL 30 NOVEMBRE CONTRO
LA BOSSI-FINI E I CPT DINANZI AL REGINA PACIS DI LECCE, IN COLLEGAMENTO CON
LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO I CPT A TORINO E A COSTRUIRE UN¹ASSEMBLEA
MERIDIONALE.

Coordinamento pugliese sull¹immigrazione


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<P>&nbsp;
<P>&nbsp;<B><I>Marco Cecalupo <marco.cecalupo@???></I></B> wrote:
<BLOCKQUOTE style="PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: #1010ff 2px solid">A: SOCIAL FORUM <GSF-PUGLIA@???><BR>Da: Marco Cecalupo <MARCO.CECALUPO@???><BR>Data: Fri, 01 Nov 2002 21:12:55 +0100<BR>Oggetto: [GSF-Puglia] DOCUMENTO MANIFESTAZIONE 30 NOVEMBRE 2002<BR><BR>Data: Wed, 30 Oct 2002 00:10:42 +0100<BR><BR>FERMIAMO LA BOSSI-FINI, I CPT E LA CRIMINALIZZAZIONE DEI MIGRANTI<BR><BR>Il coordinamento pugliese dei social forum, delle associazioni, dei<BR>sindacati di base e di altre formazioni politiche, nasce per costruire<BR>azioni e pratiche politiche in grado di ostacolare i meccanismi sempre più<BR>evidenti di esclusione e di criminalizzazione dei migranti.<BR><BR>La politica escludente dei flussi migratori, già sancita dalla legge<BR>Turco-Napolitano e da altri provvedimenti precedenti, si è ulteriormente<BR>rafforzata con la legge Bossi-Fini che legittima, di fatto, un sistema di<BR>apartheid sociale in tema di lavoro. Con il ³contratto di soggiorno² si<BR>istituisce una nuova forma di schiavitù legata al nesso lavoro-permesso e<BR>alla mercificazione degli esseri umani sempre più impediti ad emergere dalla<BR>clandestinità. <BR><BR>La sanatoria, pensata parallelamente alla Bossi-Fini, è l¹altro aspetto del<BR>meccanismo legislativo che, da una parte ³include², riducendo i migranti ad<BR>assumere una posizione subordinata nei confronti del datore di lavoro, e<BR>dall¹altra, esclude costruendo nuove tipologie di clandestini, i cosiddetti<BR>³insanabili². Sull¹insanabilità viene, inoltre, costruita la<BR>criminalizzazione dei migranti nel nesso stereotipato<BR>clandestino-delinquente. Le politiche escludenti, inoltre, tendono a<BR>neutralizzare e a criminalizzare anche coloro i quali tentano periodicamente<BR>di uscire dall¹ombra, per rivendicare il diritto di esistenza. Non è un caso<BR>che in Puglia vi siano state numerose retate nei confronti dei migranti che<BR>parteciparono alla manifestazione del gennaio 2002 a Roma, così come è<BR>accaduto che dei compagni migranti siano stati trasportati nei Cpt pugliesi<BR>subito dopo la manifestazione di Genova del 2001. Inoltre la<BR>criminalizzazione del migrante si manifesta attraverso la nascita del reato<BR>penale di immigrazione clandestina, attraverso gli abusi di potere<BR>esercitati durante le incursioni notturne nelle case e nei fermi da parte<BR>dei vigili urbani. <BR><BR>I respingimenti, i rimpatri, i dinieghi del diritto d¹asilo si compiono<BR>attraverso un uso esclusivamente militare delle coste pugliesi, facendo<BR>divenire la regione Puglia ³un¹istituzione frontaliera², perennemente<BR>immersa all¹interno delle logiche repressive dello ³stato d¹eccezione²,<BR>esattamente come accade con la trasformazione di tutti i luoghi adibiti al<BR>transito in apparati di cattura.<BR><BR>In Puglia esistono diversi luoghi di reclusione, al di là della<BR>denominazione: regina pacis (San Foca-Lecce), restinco (Brindisi),<BR>lorizzonte (Squinzano-Lecce), l¹aeroporto militare di Palese (Bari),<BR>borgomezzanone (Foggia). Tra questi lorizzonte, borgomezzanone, bari-palese<BR>funzionano da centri di ³identificazione² per richiedenti asilo, anticipando<BR>da diversi anni la Bossi-Fini. Molti di questi, inoltre, sono<BR>particolarmente significativi per il ³tipo di gestione².<BR><BR>Il centro di San Foca, a Lecce, gestito da Don Cesare Lodeserto (che,<BR>insieme a mons. Ruppi, risulta indagato per peculato e doppia contabilità)<BR>viene continuamente dipinto dalla stampa come un luogo di accoglienza.<BR>Sappiamo tutti che non è così. Don Cesare Lodeserto ha partecipato a Parigi,<BR>alla riunione internazionale indetta da monsignor Lustiger (che nel ¹96<BR>contribuì alla cacciata dei sans papiers dalla chiesa di Saint Ambroise) in<BR>cui si è deciso di affidare la gestione dei cpt alla chiesa cattolica e<BR>l¹apertura di nuovi centri direttamente nei paesi da cui provengono i<BR>migranti, per ³regolarizzarne il flusso².<BR><BR>Impediamo che la ³gestione umanitaria² da parte della chiesa e delle<BR>associazioni soffochi la nascita di soggettività migranti in lotta ed il<BR>principio di libera circolazione delle genti.<BR><BR>INVITIAMO TUTTI E TUTTE A COSTRUIRE LA MANIFESTAZIONE DEL 30 NOVEMBRE CONTRO<BR>LA BOSSI-FINI E I CPT DINANZI AL REGINA PACIS DI LECCE, IN COLLEGAMENTO CON<BR>LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO I CPT A TORINO E A COSTRUIRE UN¹ASSEMBLEA<BR>MERIDIONALE.<BR><BR>Coordinamento pugliese sull¹immigrazione <BR><BR><BR>[Sono state eliminare la parti non di testo del messaggio]<BR><BR><BR>-- <BR>To unsubscribe from this group, send an email to:<BR>GSF-Puglia-unsubscribe@???<BR><BR><BR><BR>L'utilizzo, da parte tua, di Yahoo! Gruppi è soggetto alle http://it.docs.yahoo.com/info/utos.html <BR><BR></BLOCKQUOTE><p><br><hr size=1><b>MIo Yahoo! </b>: personalizza Yahoo! come piace a te
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