[Lecce-sf] PEACELINK: AZIONI NONVIOLENTE PER IL 4 NOVEMBRE

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PEACELINK: AZIONI NONVIOLENTE PER IL 4 NOVEMBRE


Dossier 4 Novembre

4 NOVEMBRE 2001
AZIONE DIRETTA NONVIOLENTA NELLE PIAZZE D'ITALIA

PeaceLink propone una azione diretta di volantinaggio nelle piazze italiane
durante le parate militari, per ricordare che La "festa" del 4 novembre fu
una ricorrenza istituita dal fascismo per celebrare il culto dell'eroe e la
nobilitazione delle guerre, trasformando le vittime della prima guerra
mondiale, una guerra spietata e non voluta, in eroi coraggiosi che si
immolavano per la Patria. Quella festa aveva l'obiettivo di trascinare
l'Italia in una nuova e sanguinosa guera.

Furono costruiti monumenti ai caduti e agli insegnanti fu chiesto di
celebrare le forze armate. Questa eredita' non e' stata sufficientemente
sottoposta a critica con l'avvento della Repubblica. Tutto questo e molto
altro e' documentato in un piccolo volantino/dossier realizzato
dall'associazione PeaceLink, da diffondere nelle piazze d'Italia durante i
festeggiamenti "ufficiali" e durante le parate militari che si svolgono
puntualmente ogni anno in questa data.

Per informazioni su questa iniziativa e' possibile scrivere a
info@??? o telefonare al 3492258342

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In alternativa all'aggregazione di massa e ai grandi cortei, che consentono
la partecipazione solo a chi e' in grado di viaggiare ed ha molto tempo a
disposizione, PeaceLink propone per il 4 novembre una iniziativa
"lillipuziana" che anche singole persone possono realizzare nella propria
citta', con un minimo dispendio di tempo e di denaro.

L'associazione ha lanciato una "chiamata alla pace", creando un gruppo
composto da varie decine di volontari che si sono resi disponibili per
attivita' di volontariato dell'informazione. Per unirsi a questa rete di
volontari si possono inserire i propri dati collegandosi all'indirizzo
http://db.peacelink.it/antiguerra dove e' possibile cercare anche i
volontari di PeaceLink piu' vicini alla propria citta', per organizzarsi e
unire le forze contro la propaganda di guerra. Non si tratta di una
"schedatura" dei pacifisti, ma di un modo per far incontrare persone che
vogliono segnalare la propria disponibilita'a creare "gruppi di azione
nonviolenta" nella propria citta'.

Per il 4 novembre proponiamo una attivita' di volantinaggio in tutte le
piazze d'Italia: la distribuzione di un dossier sulla "festa" del 4
novembre.

IL DOSSIER

Il volantino sul 4 novembre, in formato PDF e gia' pronto da stampare, e'
disponibile all'indirizzo

http://www.peacelink.it/dossier/4novembre/4nov.pdf

Il documento e' in formato PDF, un formato universale che puo' essere letto
da qualunque computer con il lettore gratuito "Acrobat Reader", che puo'
essere scaricato all'indirizzo
http://www.adobe.com/products/acrobat/readstep2.html.

Tutto il materiale sulla "controcelebrazione" del 4 novembre e' stato
pubblicato dall'associazione PeaceLink sul proprio sito internet,
all'indirizzo

http://www.peacelink.it/dossier/4novembre

Su queste pagine sono documentati i risultati delle azioni di volantinaggio
realizzate nel 2001, e le fotografie scattate a Taranto il 4 novembre 2001,
quando "piazza della Vittoria" e' stata colorata con le bandiere arcobaleno
della Pace mentre i militari svolgevano la loro parata.

FEEDBACK

E' importante che chi realizza un'azione diretta nonviolenta per conto
dell'Associazione Peacelink comunichi il risultato della sua iniziativa con
un breve resoconto - da inviare all'indirizzo info@??? -
specificando il numero di copie distribuite, il luogo della diffusione del
materiale, la reazione delle persone contattate e qualsiasi altra
informazione correlata allo svolgimento dell'attivita' di volantinaggio.

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COMUNICATO STAMPA DELL'ASSOCIAZIONE PEACELINK

Il nostro 4 novembre

Noi pacifisti siamo i migliori amici dei soldati. Se nella storia ci
fossero stati più pacifisti, tanti soldati non sarebbero stati mandati
inutilmente al massacro. I soldati nella storia sono stati sacrificati per
le ambizioni di potere e per i profitti dei mercanti di armi. Oggi questa
verità - che tutti i libri di storia documentano - va detta anche dal palco
delle celebrazioni: il 4 novembre sia data voce alla cultura della pace e
della vita. Basta con le rievocazioni retoriche che tanto piacevano a
D'Annunzio: si leggano le poesie di Ungaretti. Basta con vuoti discorsi
sulla prima guerra mondiale: si leggano le lettere dal fronte dei soldati
che condannavano la guerra e mandavano maledizioni al re. Non fu infatti
per amor di patria che si mandarono al fronte milioni di giovani: 650 mila
morirono, un milione furono i mutilati e i feriti. Non fu per liberare
Trento e Trieste che si combattè nel 1915-18: l'Austria aveva promesso
Trento e Trieste all'Italia in cambio della neutralità, come scrisse il
liberale Giolitti. L'inutile strage (come la definì allora il Papa) fu
fatta per sete di colonie tanto che quando non furono ottenute si parlò di
"vittoria mutilata". L'inutile strage arricchì i mercanti di armi e gli
speculatori. Una tangentopoli militare venne costruita sulla pelle dei
soldati: una tangentopoli su cui stava per fare luce una commissione
parlamentare d'inchiesta e che fu subito archiviata con l'avvento del
fascismo nel 1922.

Soldati che celebrate il 4 novembre: avete in noi pacifisti i migliori
alleati. Noi non vi avremmo mai chiesto di andare a morire per le manie di
grandezza del re e per i profitti di guerra della Fiat. Noi avremmo
promosso l'unità nazionale senza farvi sparare un colpo (del resto la
Costituzione oggi non consentirebbe di far guerra per una controversia
territoriale) e senza gettare l'Italia in una crisi da cui sarebbe nato il
fascismo.

Chiediamo alle autorità che il 4 di novembre si ricordi i valore supremo
della pace e si ripudi la guerra, così come l'articolo 11 della
Costituzione sancisce. Soldati, amate la Patria ma non fatevi più
imbrogliare da chi nella storia l'ha disonorata mandandovi a morire non per
patriottismo ma per interessi personali e di potere.

Soldati, memori della storia non fatevi trascinare oggi in un nuovo
Vietnam: ricordatevi che il nemico in passato a volte ha marciato alla
vostra testa.

Il 4 novembre si abbassino le armi e si chieda lo stop ai bombardamenti. Lo
chiede la maggioranza dell'opinione pubblica europea e italiana,
sosteniamolo tutti insieme in nome di una civiltà che sia di giustizia e
non di vendetta, di pace e non di morte. Stop all'inutile strage, oggi come
86 anni fa. Che democrazia sarebbe quella che non rappresentasse la volontà
di pace del popolo italiano e della sua Costituzione? Che dignità avrebbe
una politica machiavellicamente scissa dalla morale?

"La vera politica non può fare alcun progresso se prima non ha reso omaggio
alla morale" (Kant).

La lotta al terrorismo e alla barbarie sia fatta con gli strumenti della
civiltà e della giustizia e non con una guerra che - uccidendo bambini e
gente poverissima - fa a gara con la barbarie che vogliamo combattere.

Soldati, in nome del vostro giuramento di fedeltà alla Costituzione,
disobbedite a chi vi chiedesse di calpestarla. Ieri, oggi, domani:
ripudiamo la guerra!

Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink

Carlo Gubitosa
segretario di PeaceLink

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INFORMAZIONI LEGALI PER LE ATTIVITA' DI VOLANTINAGGIO

Il "volantino" costituisce "stampato" ai sensi dell'articolo 1 della legge
n.374/1939.

Detta legge stabilisce che lo stampato deve recare, sul frontespizio,
l'esatta e ben visibile indicazione del nome e del domicilio legale dello
stampatore nonché dell'anno di effettiva pubblicazione (art.5 comma 1).
L'articolo 2 della legge 47/48 impone anche l'indicazione del luogo della
pubblicazione: nel dubbio, meglio indicarli entrambi.

Per stampatore deve intendersi ogni persona o ente che riproduca, a scopo
di diffusione o di semplice distribuzione, uno scritto per mezzo di
tipografia, litografia...o con qualsivoglia altro procedimento (art.9 comma
1).

In particolare, la Corte di Cassazione ha precisato che quando alla
produzione dello stampato provvede un ente o un'associazione di fatto la
responsabilità per violazione dell'art.1 della legge 374/1939 non è di
colui che ha provveduto materialmente alla produzione dello stampato ma
dell'ente o dell'associazione che dispone del mezzo meccanico di
riproduzione e, per esso, del suo legale rappresentante a cui sono
riferibili sia i precetti che le sanzioni.

In tal caso la indicazione relativa all'ente è sufficiente ai fini degli
adempimenti legislativi, posto che in tal modo sarà possibile risalire alla
persona fisica cui sono destinati i precetti e le sanzioni.

La legge 374/1939 prevede inoltre che lo stampatore ha l'obbligo di
consegnare quattro esemplari alla Prefettura della provincia nella quale ha
sede l'officina grafica ed un esemplare alla locale Procura della
Repubblica. Detta consegna deve essere fatta "prima che stampati...siano
posti...in diffusione o distribuzione e che alcuna copia sia rimessa al
committente o ad altra persona" (art.1 commi 1 e 3).

Quanto alle modalità di comunicazione dello stampato alle competenti
autorità, esse sono disciplinate dal Regio Decreto 2052/1940, che regola
minuziosamente dette modalità. In particolare, quando si tratta di "fogli
volanti", essi vanno consegnati in "piego raccomandato", o a mani o per
posta.

CHE COSA VUOL DIRE IN PRATICA TUTTO QUESTO ?

- Nel dossier e nel volantino sono indicati il luogo di stampa e lo
stampatore (L'Associazione Peacelink e' lo stampatore responsabile della
diffusione del volantino). Quindi i singoli volontari non devono aggiungere
nulla a quanto gia' riportato nei documenti diffusi via internet.

- Per evitare problemi durante il volantinaggio, il giorno precedente alla
diffusione dei documenti e' consigliabile inviare tramite postacelere (non
posta prioritaria, ma postacelere, cosi' si ha in mano una ricevuta
dell'invio) o via fax quattro copie del dossier e del volantino alla
PREFETTURA locale, allegando una lettera in cui si scrive che "in
conformita' a quanto stabilito dalla legge 374/1939, ho provveduto ad
inviare n.4 copie del materiale che verra' utilizzato per attivita'
informative in via tal dei tali durante la giornata del 4 novembre
prossimo. Cordiali Saluti.". Portate con voi una copia della ricevuta
durante il volantinaggio per eventuali controlli. Se spedite via fax le
copie del volantino, inviate il fax da un ufficio postale in modo da avere
una ricevuta della spedizione.

- Chi decide di fare volantinaggio nei pressi delle piazze in cui si
svolgeranno manifestazioni o parate per la "festa" del 4 novembre, potra'
essere scambiato per un disturbatore e fermato da agenti in borghese o in
divisa. Nel caso in cui un agente di polizia voglia identificare un
manifestante, questi può chiedere che l'accertamento sia fatto sul posto,
mediante presentazione di carta di identità: la conduzione in centrale
infatti dovrebbe avvenire solo per arresto o fermo in caso di commissione
di reati. E' importante avere con se' un documento di identita' valido e in
buono stato. Se gli agenti insistono per portarvi in centrale o in caserma,
assecondateli con gentilezza e durante il tragitto cogliete l'occasione per
stabilire un dialogo sereno e costruttivo, spiegando nei minimi dettagli in
cosa consiste la vostra attivita' e quali sono i contenuti del materiale
che avevate intenzione di distribuire. Non abbiate paura di nulla, perche'
non puo' esservi contestato nessun reato, ma al limite vi verra' impedito
di continuare a distribuire i volantini. Cogliete la palla al balzo e
riorganizzate la vostra attivita' informativa cercando di trasmettere ai
carabinieri o alla polizia, attraverso un colloquio sereno ed educato, gli
stessi contenuti e gli stessi messaggi che volevate trasmettere ai passanti
attraverso i volantini.